40 immigrati morti nel canale di Sicilia: nuova strage

Una nuova strage ha visto protagonista la nostra Sicilia, dove hanno perso la vita 40 immigrati che nella notte tra il 4 e il 5 maggio si sono persi in mare durante la traversata a bordo di un gommone. A rivelarlo sono le testimonianze dei 194 sopravvissuti che hanno attraccato nella notte nel porto di Catania. I poveri migranti hanno raccontato l’episodio ai volontari che hanno portato l’evento davanti ai media.

I viaggi della speranza degli immigrati

Si sarebbe trattato di uno dei soliti viaggi della speranza di poveri immigrati su due gommoni di fortuna. Su uno erano imbarcate 105 persone e sull’altro ben 197 malcapitati, 40 dei quali risulterebbe disperso. Sul fatto sta ora indagando la squadra mobile della città di Catania su autorizzazione della procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta per accertare l’esistenza del gommone e delle vittime.

Nonostante gli appelli da parte di save the children, delle organizzazioni umanitarie, di Papa Francesco, e nonostante lo spettacolo volto a sensibilizzare l’opinione pubblica Refugees, al Teatro Quirino la sera del 27 aprile di quest’anno, che ha visto la partecipazione della cantante Valeria Contadino, e degli attori Ugo Bentivegna e Claudia Koll, a quanto pare non si riesce a trovare soluzione a questo enorme problema che continua a vedere il nostro mare come un portatore di morte sempre affamato.

Il carico del peso più grande rimane sui porti della costa siciliana, in primis Siracusa, Ragusa e Catania, che continuano ad accogliere centinaia e centinaia di poveri migranti che continuano nonostante tutto a cercare un futuro migliore. Nonostante i viaggi allucinanti e le condizioni disumane, per i profughi il miraggio dell’Italia e dell’Europa rimane più grande della paura della morte, in quanto per chi non ha niente da perdere è senza dubbio più facile tentare il tutto per tutto, sia per loro stessi che, e soprattutto, per i loro figli. I viaggi della speranza come dice infatti la parola rappresentano un sogno, e spesso un miraggio, a cui probabilmente non c’è soluzione, o almeno non vi sarà fino a quando si deciderà seriamente di porvi rimedio, garantendo la sopravvivenza di vite umane (per maggiori informazioni sulle sciagure del Mediterraneo consigliamo il libro/inchiesta Dossier Portopalo di Sergio Taccone).

 

 

 

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