Curare un bonsai è considerata una vera arte in Giappone, e tale pratica è ormai apprezzatissima anche in Italia e nel resto d’Europa. Il termine bonsai significa in giapponese ‘albero in vassoio’ e la sua cura è una pratica millenaria, nata agli albori della civiltà dell’Estremo Oriente. Il bonsai può essere considerata una vera e propria opera d’arte vivente che unisce l’animo dell’artista con quello dell’albero.
Occorre precisare che ci vuole almeno un anno per modellare un bonsai partendo da una pianticella. Occorre quindi scegliere la pianta accuratamente nel periodo primaverile o estivo, prendendola dalle pianticelle che si hanno in giardino o sul balcone, facendo attenzione che lo stelo non sia più grande di un centimetro.
Curare un bonsai: la potatura
All’inizio occorre potare la pianta sommariamente, in modo che prenda la fisionomia che si desidera. Occorre avere lo stesso numero di rami da un lato e dall’altro del tronco in modo che l’occhio percepisca un certo ordine e una certa simmetria. Prima dell’Inverno si può recedere anche il tronco principale lasciandolo a una altezza di 15 cm, che è la misura tipica del bonsai.
Se la pianta è in terra, sempre prima dell’Inverno, occorre invasarla facendo ben attenzione a mescolare la terra per fare in modo che le foglie crescano per bene in Primavera. Quando si mette il bonsai nel vaso occorre fare attenzione anche nel fissare le radici, cosa che può essere fatta con un filo elettrico, che può essere utilizzato anche per dare la forma all’albero, contorcendo i rami e facendo in modo che questi crescano nella direzione desiderata. La pianta ha bisogno di sole ma solo per alcune ore al giorno e deve essere annaffiata a seconda delle caratteristiche del bulbo che si è utilizzato.