Il trenino di Tagliacozzo, ormai in pensione da qualche anno, a dispetto delle nobili intenzioni delle associazioni di categoria, giace ormai dimenticato in una parte remota del Parco Giochi che lo aveva visto protagonista per decenni.
Trenino di Tagliacozzo via della Torretta
Si tratta veramente di una vicenda tristissima, quella che riguarda il trenino del parco dei divertimenti di via della Torretta a Tagliacozzo, icona indelebile nella memoria di numerosissime persone che hanno transitato per la cittadella marsicana e che da piccoli non hanno potuto non cedere alla tentazione di farsi regalare dai propri genitori uno storico giro sul trenino che varcava tutto il parco, e dove era possibile conoscere, durante il tragitto, tutti i bimbi che giocavano nella struttura e che correvano al richiamo del capotreno che con la sua campana invitava i passeggeri a salire a bordo.
Sul fantastico trenino si conduceva un vero e proprio viaggio, anche se di pochi minuti, attorno all’intero parco giochi salutando i propri genitori e immaginando di partire per destinazioni avventurose come si poteva vedere nei film. Tutto questo ormai non sarà più possibile, perché lo storico trenino nero è andato ormai in pensione, sostituito da uno più moderno, ma anonimo, privo di quel fascino che rimarrà sempre e solo nel cuore della locomotiva nera, sicuramente più spartana e meno tecnologica ma senza dubbio più vera e più vicina a noi che siamo cresciuti sui suoi vagoni e che sognavamo da grandi di guidare quel fantastico treno che ricordava il Galaxi 999.
Trenino di Tagliacozzo ai margini
La cosa più triste non è poi solo la sostituzione del treno, ma il suo abbandono, ai margini del parco in un luogo dove ormai non cresce più l’erba e dove i bambini non giocano, a dispetto di tutti coloro che si erano mossi per dare nuovo lustro alla locomotiva ma che hanno fatto poi morire le buone intenzioni magari presi dalla vita di tutti i giorni.
La locomotiva non è solo un gioco, o un bel ricordo legato all’infanzia, ma una parte della nostra famiglia, che certamente non merita di essere abbandonata alla pioggia, alla neve e alla ruggine, e che anzi dovrebbe essere custodita in un luogo dove possa essere restaurata, o magari tornare a girare sulle rotaie di via della Torretta. Stiamo perdendo molte cose, ma almeno ci lasciassero i nostri sogni.