Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

 

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Poesia Gourmet Itinerante” è l’iniziativa culturale realizzata e condotta dalla Dott.ssa Cinzia Baldazzi e dal poeta Andrea Lepone attraverso incontri che si sono succeduti nel 2019 e che hanno ripreso il loro percorso anche quest’anno presso lo Shelter Music Club di Roma.

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

La Cultura deve essere capillarmente diffusa, si deve avvicinare alla gente, non può rinchiudersi in ristretti cenacoli artistici per “dissertar d’arte” e non avere un reale confronto con il mondo circostante.

Ed è proprio questo lo spirito che anima Cinzia Baldazzi ed Andrea Lepone; avere avuto il coraggio e la lungimiranza di avvicinare la poesia a ciascuno di noi.

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Cinzia, saggista, scrittrice e critica letteraria di profonda e vasta cultura che spazia dal cinema alla TV, dal teatro all’arte della scrittura è tra le massime personalità nel panorama artistico non solo italiano; ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, premi, attestati che sanciscono non solo il suo bagaglio professionale ma anche – e soprattutto – la carica umana nell’affrontare il suo lavoro.

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura 

  Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Ci piace ricordare la Targa che le è stata da noi conferita nel 2019 quale Premio alla carriera e per l’attività di promozione culturale; è quindi un onore evidenziare che Cinzia Baldazzi ci accompagnerà durante gli incontri di “Poesia Gourmet Itinerante” programmati per il 2020 insieme al poeta, scrittore e Presidente di Giuria di Concorsi Letterari Andrea Lepone che leggerà e commenterà brani della sua opera “Riflessioni in chiaroscuro

Poesia Gourmet Itinerante” è apprezzato e seguito proprio perché è fedele alla sua idea di base e cioè un leale confronto ed un arricchimento culturale da cui ognuno trae benefici.Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Seguiremo anche noi con entusiasmo questa iniziativa culturale “Poesia Gourmet Itinerante” 2020 ricca degli interventi di Cinzia Baldazzi e delle letture di Andrea Lepone tratte dal suo libro “Riflessioni in Chiaroscuro

Un particolare ringraziamento è rivolto a tutti i poeti, artisti, ospiti che sono intervenuti agli incontri del 2019 augurando loro di conseguire soddisfazioni artistiche con l’invito a rinnovare la loro presenza sempre più massiccia per l’edizione 2020

Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone: diffondere la cultura

Gli ottimi servizi fotografici sono realizzati da Adriano Camerini

NOTRE DAME DE PARIS: DUE NUOVE REPLICHE DI SUCCESSO

 

NOTRE DAME DE PARIS: DUE NUOVE REPLICHE DI SUCCESSO

Sono i numeri che determinano il successo di un evento e Notre Dame De Paris è un successo tra i successi; è ormai una icona, un cult che continua ad essere richiesto dal pubblico.

Lo spettacolo è partito a settembre 2019 ed è stato già rappresentato a Pesaro, Verona, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Torino e Roma; ora è la volta delle città di Trieste, Genova, Eboli, Reggio Calabria, Catania, Ancona, Jesolo e poi di nuovo a Milano e a Torino allo Stupinigi Sonic Park.

Il fascino di questo emozionante romanzo scritto da Victor Hugo non conosce tramonti per merito delle sublimi musiche di Riccardo Cocciante, dalla regia di Gilles Maheu, dal magistrale adattamento di Luc Plamondon e Pasquale Panella, dalle coreografie e movimenti di scena ideati da Martino Müller, con i costumi di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz.

Cosa dire dei cantanti e attori? Tutti di eccellente livello.

Con nostri precedenti articoli abbiamo presentato lo spettacolo Notre Dame De Paris https://www.lamacinamagazine.it/notre-dame-de-paris-al-palazzo-dello-sport-di-roma/ e realizzato l’intervista a Giò Di Tonno spettacolare interprete del personaggio di Quasimodo https://www.lamacinamagazine.it/gio-di-tonno-intervistato-da-catia-di-gaetano/ ; siamo ora lieti di comunicare che Notre Dame De Paris avrà due nuove repliche:

NOTRE DAME DE PARIS: DUE NUOVE REPLICHE DI SUCCESSO

NOTRE DAME DE PARIS: DUE NUOVE REPLICHE DI SUCCESSO

Genova – Teatro Carlo Felice – Domenica 23 febbraio ore 20

Catania – Palacatania – Domenica 22 marzo ore 21

“Notre Dame de Paris continua a tenere saldamente la scena con un successo mai eguagliato; lo spettacolo fa ormai parte del DNA artistico degli italiani. Il nostro paese non aveva mai visto così tanti spettatori e repliche per un musical prima d’ora. Notre Dame de Paris non solo ha detenuto ogni record di pubblico in Italia ma ha rivoluzionato la scena dello spettacolo nel nostro paese.”  Così affermò David Zard, impresario e produttore…visionario del futuro.

Ecco quindi il calendario aggiornato della stagione 2020:

Dal 29 gennaio al 3 febbraio 2020 – Trieste Teatro Politeama Rossetti

14 e 15 febbraio 2020 – Brescia Brixia Forum

Dal 20 al 23 febbraio 2020 – Genova Teatro Carlo Felice – NUOVA REPLICA

28 e 29 febbraio 2020 – Livorno  Modigliani Forum

7, 8 marzo 2020 – Eboli (SA) PalaSele

11, 12, 13 marzo 2020 – Reggio Calabria  PalaCalafiore

Dal 19 al 22 marzo 2020 – Catania PalaCatania – NUOVA REPLICA

Dal 17 al 19 aprile 2020Ancona PalaRossini

24, 25 e 26 aprile 2020 – Jesolo (VE)  PalaInvent

Dal 29 aprile al 10 maggio 2020 – Milano  Teatro degli Arcimboldi

Dal 3 al 5 luglio 2020 – Nichelino (TO)  Stupinigi Sonic Park

Prevendite Autorizzate: Ticketone

Biglietti disponibili su ticketone.it da mercoledì 15 gennaio alle ore 11:00 e in tutti i punti vendita Ticketone da lunedì 20 gennaio alle ore 11:00

 PREZZI BIGLIETTI

GENOVA TEATRO CARLO FELICE

23 FEBBRAIO ORE 20

Intero

Poltronissima Platinum Numerata – € 78,50 + € 11,50 diritti di prevendita

Poltronissima Gold Numerata – € 66,50 + € 9,50 diritti di prevendita

Poltronissima Numerata e Palchi Numerati – € 57,50 + € 8,50 diritti di prevendita

Poltrona Numerata – € 47,00 + € 7,00 diritti di prevendita

Galleria Numerata – € 35,00 + € 5,00 diritti di prevendita

Galleria Visibilità Limitata e Balconata – € 27,00 + € 4,00 diritti di prevendita

 Ridotto “Bambini” e “Gruppi”

Poltronissima Gold Numerata – € 53,00 + € 8,00 diritti di prevendita

Poltronissima Numerata e Palchi Numerati – € 46,50 + € 6,50 diritti di prevendita

Poltrona Numerata – € 37,50 + € 5,50 diritti di prevendita

Galleria Numerata – € 28,00 + € 4,00 diritti di prevendita

Galleria Visibilità Limitata e Balconata – € 21,00 + € 3,00 diritti di prevendita

PREZZI BIGLIETTI

CATANIA PALACATANIA

DOMENICA 22 MARZO ORE 21

Intero

Poltronissima Platinum Numerata – € 78,50 + € 11,50 diritti di prevendita

Poltronissima Gold Numerata – € 70,00 + € 10,00 diritti di prevendita

Poltronissima Numerata – € 60,00 + € 8,00 diritti di prevendita

Poltrona Numerata – € 52,50 + € 7,50 diritti di prevendita

Tribuna Centrale Numerata – € 44,50 + € 6,50 diritti di prevendita

Tribuna Bassa Laterale – € 35,00 + € 5,00 diritti di prevendita

Tribuna Alta Laterale – € 24,50 + € 3,50 diritti di prevendita

Ridotto “Bambini” e “Gruppi”

Poltronissima Gold Numerata – € 56,00 + € 8,00 diritti di prevendita

Poltronissima Numerata – € 48,00 + € 7,00 diritti di prevendita

Poltrona Numerata – € 42,00 + € 6,00 diritti di prevendita

Tribuna Centrale Numerata – € 35,00 + € 5,00 diritti di prevendita

Tribuna Bassa Laterale – € 28,00 + € 4,00 diritti di prevendita

Tribuna Alta Laterale – € 20,00 + € 3,00 diritti di prevendita

 

UFFICIO STAMPA VIVO CONCERTI

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Marco Polli scrittore: la nostra intervista

Marco Polli scrittore: la nostra intervista

 

 

Marco Polli scrittore: la nostra intervista

Marco Polli, giovane scrittore che si è già messo in luce nei vari Concorsi dove si è presentato ottenendo segnalazioni di merito, premi e riconoscimenti partecipa oggi – con entusiasmo – alla nostra intervista.

I suoi molteplici interessi spaziano dalla letteratura latina e greca al gioioso mondo delle favole di Esopo, di Fedro…è senz’altro una intervista interessante che ci consente di scoprire l’autore Marco Polli in una dimensione forse poco nota; buona lettura.

Ricordiamo che Marco Polli con la sua ultima opera “La fata Birichina” ha conquistato il 3° posto al Concorso Letterario Il Macinino, Sezione Racconti; il testo del suo componimento lo abbiamo già pubblicato in data 2 dicembre 2019 : https://www.lamacinamagazine.it/marco-polli-la-fata-birichina/

Buongiorno Marco e grazie per la tua disponibilità. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori?

Grazie a Voi per la possibilità di questa bella intervista. Diciamo che sono uno come tanti che ad un certo punto della propria vita ha deciso di accettare la sfida di cimentarsi con l’arte della scrittura.

Chi è Marco Polli nella sua passione per l’arte della scrittura?

Si può dire che il mio continuo approccio con la scrittura è, per certi versi, un continuo sperimentare, ogni qualvolta mi avvicino ad un tema mai trattato in precedenza, mentre per altri è alquanto intuitivo, un po’ come nei fumetti quando al personaggio di turno si accende la lampadina in presenza di un’idea, che sia l’abbozzo di una rima poetica in risposta a qualcosa che ha attirato la mia attenzione in un determinato momento, oppure una scenetta che prende progressivamente forma e dai contorni sempre più nitidi e ben definiti, fino a necessitare di essere soltanto tradotta in parole scritte a livello narrativo.

Raccontaci qualcosa per incuriosire i nostri lettori.

Bello e stimolante l’invito a provare ad incuriosire i lettori. Soprattutto per chi sta muovendo i primi passi in questo campo nella fase della interazione con un pubblico al di fuori dell’ambito scolastico – lavorativo. Per chi ha avuto la bravura e la fortuna di essere riuscito a fare breccia nella Repubblica delle Lettere il solo “tam tam” mediatico dell’uscita di un nuovo lavoro suscita già aspettativa e curiosità a prescindere. Il problema è, per i novizi che si trovano così, di punto in bianco, a presentarsi sul palcoscenico delle lettere, proprio il riuscire a spiegare perché il pubblico debba dar loro una chance. In questa fase iniziale della mia produzione letteraria, a parte il desiderio di dare libero sfogo alla mia vena creativa nel modo più positivo possibile per cercare di regalare anche solo un sorriso a chi mi dovesse leggere nelle opere  di pura fantasia, per quanto riguarda gli elaborati attinenti a realtà storiche o quant’altro, mi piacerebbe riuscire a proporre vicende magari anche  già note ai più, ma da punti di vista diversi da quelli già raccontati fino a diventare quasi dogmatici cercando, in molti casi, di portare l’ipotetico lettore a riconsiderare le certezze granitiche della dottrina maggioritaria, conducendolo in una sorta di continua riflessione sugli argomenti trattati, in modo che sia chi legge a convincersi di aver trovato la giusta interpretazione sullo svolgimento dei fatti oggetto d’esame all’interno dello scritto. Diciamo che, molto più in piccolo, potrebbe essere, questo, un tentativo di rendere omaggio al Grande Socrate che, con la sua arte della maieutica, cercava di portare l’interlocutore di turno a liberarsi dalle grandi verità dogmatiche e paradigmatiche di cui si riteneva portatore all’inizio del dialogo, per costruire, con il ragionamento, quelle che avrebbero dovuto essere le proprie verità, indagando ed approfondendo gli interessi suoi propri, anche in relazione alle sue capacità ed abilità intrinseche.

Qual è stato il tuo percorso artistico letterario e quale la tua formazione professionale che ti hanno permesso di avere gli strumenti per scrivere opere letterarie apprezzate da un vasto pubblico?

Marco Polli scrittore: la nostra intervista

Il percorso che mi ha portato a mettermi in gioco accettando la sfida di scrivere è stato alquanto originale, nella più assoluta normalità di un qualsiasi percorso di studi che può aver accomunato moltissimi giovani d’oggi. Iscritto al liceo scientifico da appassionato di matematica ed uscito dallo stesso folgorato dalla bellezza della letteratura latina e bramoso di approfondire pure quella greca, con la quale presi un primo contatto grazie a delle prime letture di stampo filosofico platonico, il mio primo scritto di un certo rilievo con cui ebbi modo di cimentarmi fu la tesi in giurisprudenza. Terminato il maxi ciclo di studi istituzionali seguì un lungo periodo di grandi letture che, partendo dai grandi classici dell’antichità, giunsero fino alle altrettanto grandi opere della classicità moderna, dai romanzi ai racconti, ricomprendendo, in ultimo, anche numerose riviste di carattere storico. Questo, in breve, il percorso formativo.

Per quanto riguarda la molla che fece scattare la scintilla della scrittura, per cercare di spiegare con una metafora come avvenne il primo impatto al di fuori della scuola si può ricorrere ad una sorta di paragone con una scena di un film ormai entrato tra i cult delle pellicole di livello mondiale: Forrest Gump. Come Forrest Gump, infatti, ad un certo punto della sua vita comincia a correre da una costa all’altra degli Stati Uniti d’America senza quasi mai fermarsi, così accadde a me di imbattermi, nel giro di poco tempo, prima nel bando di un concorso letterario per narrativa di argomento storico e, a stretto giro di posta, di un altro concorso letterario che prevedeva, oltre alla sezione narrativa, anche quella di poesia. E così ho deciso di mettermi in gioco sia nella poesia che in varie forme di narrativa, dai racconti al genere fiabesco/favolistico senza più fermarmi fino a giungere, in un futuro più o meno prossimo, chi lo sa, forse a cimentarmi anche col genere romanzesco, per il quale già ho in mente qualche idea di progetto da sviluppare…

Secondo te perché un romanzo, un libro, abbia successo è più importante la storia (quello che si narra) o come è scritta (il linguaggio utilizzato più o meno originale e accattivante per chi legge)?

La scelta di elementi quali la storia, la trama ed il linguaggio da utilizzare nella stesura di un’ opera letteraria è di fondamentale importanza per dare organicità e scorrevolezza al testo ed attiene all’elemento soggettivo dell’autore, ma non è nulla se non viene posto in relazione con un altro grande fattore, un elemento che si può definire come soggettivo – esterno rispetto alle scelte oggettivo – soggettive poste in essere dall’autore in sede di ideazione, progettazione e stesura dell’opera. Dopo aver scelto l’argomento, la trama da sviluppare e lo stile da adottare, urge concentrarsi sulla tipologia di lettore che si vuole incuriosire: sarà un amante del genere storico oppure del giallo, del poliziesco o di qualcos’altro? E poi il nostro lettore prediligerà una prosa narrativo descrittiva o sarà piuttosto attratto dai dialoghi più o meno brevi e concisi? Riuscendo a combinare tutti questi elementi nel giusto mix penso che, con passione, bravura e quel tocco di fortuna che permette di presentare il prodotto giusto al momento giusto, il successo dell’opera abbia buone possibilità compiersi.

Marco, quale sentimento ti ha mosso nella scrittura della tua opera?

Lo stimolo che mi ha portato alla stesura de “La fata Birichina” è stato una via di mezzo tra la voglia di raccogliere una sfida ed una scommessa con me stesso. Tutti, chi più chi meno, ci siamo confrontati, quando eravamo fanciulli, con il mondo delle fiabe e delle favole partendo da Esopo e Fedro, per giungere fino ad Andersen, Trilussa, ai fratelli Grimm e via discorrendo. Ed è proprio in quest’ottica che mi è venuto il desiderio di provare a cimentarmi con questo genere letterario, favolistico – fiabesco, per vedere se ero in grado di scrivere un qualcosa di carino e simpatico, che fosse in grado di far sorridere un po’ tutti, dai più piccini agli adulti che chissà, magari si sarebbero potuti sentire, almeno per una volta, nuovamente fanciulli pure loro, riscoprendo il lontano sapore del genere letterario in cui la mia operetta si inserisce.

Ci puoi illustrare in breve il significato del tuo racconto?

Uno degli insegnamenti che potrebbe cogliersi dall’analisi de “La fata Birichina” è che lo scherzo è bello fintanto che resta genuino, ma non deve  mai creare disagio e malessere in chi lo subisce.

Quali sono state le difficoltà nel rendere gradevole, agile, di facile ma interessante lettura il tuo libro?

Nel suo insieme “La fata Birichina” ha visto la luce senza troppi intoppi. L’impronta che volevo dare all’opera era ben chiara fin dalle premesse. Poi, ovviamente, viene il momento della rifinitura.  Considerando che l’intento era quello di scrivere qualcosa che potesse risultare carino e piacevole non solo per un pubblico adulto ma anche per i più piccini, il difficile è forse stato cercare di riuscire a non cadere nel tranello di infarcire la narrazione con paroloni forse troppo oscuri ed alquanto incomprensibili per un pubblico di giovane età.

Il testo risulta curato nei dettagli cosa ci puoi dire della accentuata focalizzazione che hai inteso dare al protagonista?

La risposta potrà sembrare forse un paradosso, ma per spiegare la continua centralità della fata Birichina per tutto il protrarsi del racconto, ricorrendo nuovamente ad una sorta di metafora, nell’ apprestarmi alla stesura del testo è stato come se nella mia mente si fosse visualizzato dapprima un palcoscenico tutto nero sul quale si accese, improvvisa, una luce che illuminò fino alla fine la protagonista al centro della scena e subito dopo, man mano che il sipario si alzava, cominciava a dipanarsi la matassa dei dettagli, in un susseguirsi di danze che portava ogni pezzo del mosaico a prendere il posto che più gli era funzionale all’interno della recita.

Scrivere è un modo per parlare di te o intendi suggerire qualcosa agli altri?

Diciamo che in questa fase scrivo per condividere con i lettori che avranno di volta in volta modo di incontrare le mie opere con la curiosità di scoprire le varie interpretazioni di ciascuno di essi. È spesso interessante valutare quello che viene colto da chi legge per poi confrontarlo positivamente con quello che pensava chi scriveva nel momento in cui dava luce alla propria opera.

Che consigli daresti ad un autore esordiente?

In base alla mia esperienza di scrittore, ed al mio modo di pensare, credo che chiunque decida di cimentarsi con questo fantastico mestiere debba essere consapevole che all’inizio non è detto che sia sempre tutto facile e nemmeno immediato il riscontro positivo. All’inizio del percorso che ci vede nella veste di novelli autori dobbiamo pensare che siamo noi a dover essere bravi a farci conoscere dal lettore e a catturarne positivamente l’attenzione. Così come penso che sarebbe un errore esaltarsi troppo in caso di subitanei riscontri positivi per non perdere il contatto con la realtà, allo stesso modo, se si è convinti della validità delle opere di volta in volta portate a compimento, non ci si deve abbattere, in caso di insuccessi iniziali ma, senza mai perdere la speranza, bisogna sempre andare avanti senza dimenticare che, così come siamo uomini noi che scriviamo, sono persone anche coloro che leggono e giudicano le nostre opere. Per qualcuno che giudicherà negativamente le opere di chi scrive, ci sarà sempre qualcun altro per cui saremo degli scrittori oltremodo validi, e le nostre letture capolavori della letteratura da suggerire per l’interesse che vi avranno riscontrato.

Gli autori e i libri che secondo te andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno 1 libro ed il suo autore

Dalla letteratura classica fino a quella moderna e contemporanea ci sono tanti pilastri della narrativa che non dovrebbero mai mancare nelle biblioteche delle nostre case e che ognuno di noi dovrebbe, periodicamente, leggere e rileggere, in quanto storie apparentemente sempre uguali sono in grado di farci rivivere avventure sempre nuove e diversissime tra loro. Più che un libro ed il suo autore, in una contingenza storica come quella attuale mi sento di consigliare due letture in particolare ed un autore. Le letture sono il “Don Chisciotte” e “Le Mille e Una notte”. Come autore, invece, Platone, filosofo da esaminare nella continua contemplazione dell’organicità evolutiva del suo pensiero, senza stravolgerne la cronologia delle opere saltando di palla in frasca, ma rimanendo nel costante solco della retta via, che dagli scritti giovanili conduce inevitabilmente a quelli della maturità dello stesso.

Marco, come vuoi concludere questa proficua chiacchierata? Cosa vuoi dire ai nostri lettori?

Il mestiere di scrivere, che sia intrapreso per esigenze nostre personali piuttosto che per trasmettere qualcosa a chi legge, o soltanto per condividere le nostre storie e le avventure con il pubblico che avrà modo di leggerle, deve essere vissuto come un’esperienza positiva, da condursi sempre con passione e soprattutto senza mai abbattersi, anche quando non si ottengono le gratificazioni sperate.  Non possiamo piacere a tutti, e questo è un dato di fatto, ma là fuori, oltre a chi non è in sintonia con il nostro modo di intendere la scrittura, c’è sicuramente un altrettanto grande pubblico che, anche se non lo sa ancora, è già in attesa di leggere ed apprezzare i nostri racconti. Dobbiamo solo avere la fortuna di incontrarci, scrittori e lettori. Il primo passo ovviamente lo deve fare chi scrive, portando alla luce i racconti che sono nella penna virtuale delle fantasie di ognuno di noi.

Grazie Marco Polli per il tempo che ci hai concesso, con l’auspicio che ci seguirai con il tuo apprezzamento nei prossimi Concorsi Letterari che bandiremo.

Informazioni più dettagliate dell’autore sono reperibili nella sua pagina Facebook

https://www.facebook.com/marco.polli.5

Grazie

 

 

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

 

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Notre Dame De Paris, uno tra gli spettacoli teatrali più apprezzati al mondo e tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo torna a far sognare gli oltre 4 milioni di appassionati in Italia.

La tournée dello spettacolo più imponente mai realizzato in Europa con la produzione di David e Clemente Zard in collaborazione con Enzo Product Ltd, è iniziata a settembre e, dopo i successi registrati a Pesaro, Verona, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Torino, toccherà le città di Roma, Trieste, Brescia Genova, Eboli, Reggio Calabria, Catania, Ancona, Jesolo e di nuovo Milano per concludersi allo Stupinigi Sonic Park.

Un’ascesa incredibile che, nella sola stagione 2016, ha superato in Italia 1 milione di spettatori e affollato le 43 tappe, per un totale di 283 repliche tutte sold out, interessando 31 città.

Nello stesso anno Notre Dame De Paris è diventato un vero e proprio cult che ha fatto impennare le vendite dei biglietti teatrali capitanando la classifica dei titoli e superando le presenze dei più grandi live della musica rock e pop tanto da essere insignito del BigliettOne d’Oro TicketOne ai Rockol Awards 2016.

Sempre nel 2016, la versione italiana ha continuato a collezionare prestigiosi riconoscimenti ed ha ottenuto ben tre Premi agli IMA (Italian Musical Awards) con le seguenti motivazioni: Migliore Spettacolo Social, Migliori Musiche (Riccardo Cocciante) e Migliore Spettacolo Classico.

Solo in Italia, in 17 anni, sono state visitate 47 città per un totale di 145 appuntamenti e 1.246 repliche complessive. Il musical è stato inoltre tradotto e adattato in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 23 Paesi in tutto il mondo con più di 5000 spettacoli, capaci di far sognare 13 milioni di spettatori internazionali.

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Sono solo fredde statistiche?

No !

Esse rappresentano l’essenza dello spettacolo, la sua alchimia unica ed irripetibile esaltata dalla musica di Riccardo Cocciante.

E’ un magistrale adattamento del romanzo emozionante scritto da Victor Hugo ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella ed è diretto dal regista Gilles Maheu.

Le coreografie e ai movimenti di scena sono ideati da Martino Müller e i costumi sono di Fred Sathal. A Christian Ratz è dovuta la scenografia; un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro.

David Zard, impresario e produttore “visionario”, descrisse, nel 2017, lo spettacolo con queste parole: “Dopo 15 anni Notre Dame de Paris ha continuato a tenere la scena con un successo strepitoso, che non conosce paragoni. Questo progetto è entrato nel DNA degli italiani. Il nostro paese non aveva mai visto così tanti spettatori e repliche per un musical prima. “Notre Dame de Paris” non solo ha detenuto ogni record di pubblico in Italia, ma ha rivoluzionato la scena dello spettacolo nel nostro paese.”

Notre Dame De Paris debuttò nella sua versione originale francese il 16 settembre 1998, al Palais des Congrès di Parigi, e fu subito un trionfo di pubblico e di critica; quattro anni dopo David Zard produsse la versione italiana con l’adattamento di Pasquale Panella.

Il 14 marzo 2002, al Gran Teatro di Roma, costruito per l’occasione, si tenne la “prima” dello spettacolo che sarebbe stato l’opera dei record; un’emozione che ha “contagiato” milioni di spettatori. Un successo travolgente che ha raggiunto non solo il pubblico di Francia e Italia, ma quello di tutto il mondo: Inghilterra, Svizzera, Russia, Canada, Cina, Giappone, Corea del Sud, Libano, Turchia.

LA STORIA

È la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame de Paris e del suo amore tragico e impossibile per Esmeralda, la bella gitana. Un amore condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia. Esmeralda è innamorata di Febo, il bel capitano delle guardie del Re, a sua volta fidanzato con Fiordaliso, una giovane e ricca borghese. Tuttavia la bellezza esotica e sensuale della zingara non lascia indifferente l’uomo che – da subito – se ne invaghisce.

Anche Frollo, l’arcidiacono della cattedrale, è segretamente attratto da Esmeralda e in un raptus di gelosia e desiderio pugnala Febo alle spalle.

Esmeralda viene arrestata con l’accusa di aver tentato di uccidere il capitano delle guardie e gettata in prigione.

Frollo, approfittando della situazione, offre la libertà alla donna in cambio delle sue “grazie” ma la bella gitana, inorridita, rifiuta l’offerta minacciandolo di vendetta.

Quasimodo libera Esmeralda e la nasconde nella sua torre ma Clopin, amico della donna e suo protettore, fraintendendo le intenzioni del gobbo, attacca la cattedrale a capo di una rivolta per liberare l’affascinante zingara.

Nel tentativo di sedare la rivolta Febo ed i suoi uomini mettono a ferro e fuoco Notre Dame ed uccidono Clopin. Il povero campanaro, credendo che Febo voglia liberare Esmeralda; consegna la donna a Frollo che, a sua volta, la consegna alle guardie.

Per Esmeralda è giunta la fine.

In realtà, Febo vuole la morte della gitana perché solo così potrà sposarsi con la sua ricca fidanzata.

Quasimodo, dopo aver assistito all’impiccagione della sua amata, resosi conto del tradimento dell’arcidiacono, folle di rabbia, getta Frollo dalla torre.

Distrutto dal dolore, il “gobbo” conduce il corpo dell’amata alla tomba su cui si lascerà morire.

Notre Dame De Paris al Palazzo dello Sport di Roma

Notre Dame de Paris è uno spettacolo magnifico, una vera e propria pietra miliare tra gli eventi live da non perdere.

In coda all’articolo sono presenti i profili dei produttori, degli artisti ecc..

GALLERIA FOTO:

I RUOLI

Esmeralda – Elhaida Dani

Quasimodo – Giò Di Tonno

Frollo – Vittorio Matteucci

Clopin – Leonardo Di Minno

Gringoire – Matteo Setti

Febo – Graziano Galatone

Fiordaliso – Tania Tuccinardi

e altri 30 artisti tra ballerini, acrobati e breaker

Musiche : Riccardo Cocciante

Liriche : Luc Plamondon

Versione italiana : Pasquale Panella

Regia : Gilles Maheu

Coreografie : Martino Müller

Scenografie : Christian Rätz

Costumi : Fred Sathal

Luci : Alain Lortie

Suono : Manu Guiot

Arrangiamenti : Riccardo Cocciante – Jannick Top – Serge Perathoner

CALENDARIO STAGIONE 2019/2020:

Dal 27 al 29 dicembre 2019 e dal 2 al 6 gennaio 2020 – Roma @ Palazzo dello Sport

Dal 29 gennaio al 3 febbraio 2020 – Trieste @Teatro Politeama Rossetti

14 e 15 febbraio 2020 – Brescia @ Brixia Forum

Dal 20 al 23 febbraio 2020 – Genova @ Teatro Carlo Felice

28 e 29 febbraio 2020 – Livorno @ Modigliani Forum

7, 8 marzo 2020 – Eboli (SA) @ PalaSele

11, 12, 13 marzo 2020 – Reggio Calabria @ PalaCalafiore

Dal 19 al 22 marzo 2020 – Catania @ PalaCatania

Dal 17 al 19 aprile 2020Ancona@ PalaRossini

24, 25 e 26 aprile 2020 – Jesolo (VE) @ PalaInvent

Dal 29 aprile al 10 maggio 2020 – Milano @ Teatro degli Arcimboldi

Dal 3 al 5 luglio 2020 – Nichelino (TO) @ Stupinigi Sonic Park

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Il Lago dei Cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

 

Il Lago dei Cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

Da martedi 31 dicembre 2019 a mercoledi 8 gennaio 2020 verrà rappresentato il grande classico del balletto, e forse il più amato, Il Lago dei Cigni che inaugura la ricca stagione del balletto 2019-2020 del maestoso Teatro dell’Opera di Roma.

Il corpo di ballo, diretto da Eleonora Abbagnato, vedrà sul palcoscenico l’étoile Rebecca Bianchi, la prima ballerina Susanna Salvi, i primi ballerini Claudio Cocino e Alessio Rezza, i solisti Giacomo Castellana e Michele Satriano.

Non mancheranno ospiti internazionali di assoluto prestigio tra cui Polina Semionova quale prima ballerina, Amandine Albisson étoile dell’Opéra di Parigi e Daniel Camargo guest principal dancer.

Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

Il Lago dei Cigni è una fiaba romantica che vive nell’eterno conflitto tra il Bene ed il Male, ricca di simbolismi e che affascina sempre gli spettatori di tutto il mondo.

L’idea di un balletto ispirato al mito della donna-cigno maturò in Pëtr Il’ič Čajkovskij nella seconda metà dell ‘800 e fu rappresentato al  Teatro Bol’šoj di Mosca ottenendo però scarso successo; sarà Marius Petipa insieme al suo collaboratore Lev Ivanovič Ivanov, a rielaborare le coreografie ed ottenere la consacrazione del successo nel 1895 quando Il Lago dei Cigni trionfò al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, con l’italiana Pierina Legnani nel ruolo della protagonista.

Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

Nella conferenza stampa del 18 dicembre il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, si è dichiarato orgoglioso di inaugurare la stagione 2019-2020 con la rappresentazione di un balletto che è una icona mondiale e record di incassi.

A questo proposito bisogna sottolineare l’importante e meritoria iniziativa attuata dal Teatro dell’Opera di Roma di devolvere gli incassi della recita pomeridiana del 2 gennaio 2020 a favore del Teatro La Fenice di Venezia che si è trovato, nei giorni immediatamente precedenti l’inaugurazione della sua nuova stagione, fortemente danneggiato dal fenomeno “dell’acqua alta”.

E’ un significativo gesto di vicinanza e solidarietà da parte del Teatro dell’Opera di Roma; complimenti.

Benjamin Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi, primo maître e assistente alla Direzione del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma pur rimanendo sostanzialmente fedele al libretto di Marius Petipa rielabora tutto l’impianto e ci offre la sua versione.Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

“Ho lavorato sulla profondità rendendola più prospettica e sulla pantomima rendendola più asciutta e molto vicina alla realtà. Ho incisivamente lavorato sulla figura di Benno amplificando la sua doppia figura di amico e di traditore. E’ un balletto che ho “pensato” a beneficio dell’intero corpo di ballo che sarà esaltato – singolarmente – nel proprio ruolo. Le star internazionali daranno un tocco del tutto particolare e personale alla scena; Polina Semionova esalterà l’anima russa del balletto, Daniel Camargo la freschezza del giovane principe e Amandine Albisson quell’immancabile tocco francese”

L’allestimento è stupefacente e realizzato da Aldo Buti con le luci di Vinicio Cheli; l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma sarà guidata dal Direttore Nir Kabaretti e dal Direttore Carlo Donadio (7 e 8 gennaio)

Il Lago dei cigni di Benjamin Pech al Teatro Costanzi di Roma

 Il Lago dei Cigni

Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Interpreti principali

Odette / Odile Polina Semionova 31 dicembre (h18.00), 2 gennaio (h 20.00) / Rebecca Bianchi 2 gennaio (h 15.00), 4 gennaio (h 15.00) / Susanna Salvi 3 gennaio (h 20.00), 4 gennaio (h 20.00), 8 gennaio (h 20.00) / Amandine Albisson 5 gennaio (h 16.30), 7 gennaio (h 20.00)

 

Principe Daniel Camargo 31 dicembre (h18.00), 2 gennaio (h 20.00), 5 gennaio (h 16.30), 7 gennaio (h 20.00) / Claudio Cocino 3 gennaio (h 20.00), 4 gennaio (h 20.00), 8 gennaio (h 20.00) / Michele Satriano 2 gennaio (h 15.00), 4 gennaio (h 15.00)

 

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Anna Lea Antolini

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne del Ballo

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