IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

By Martina Servidio

Questa terribile pandemia che ha colpito il mondo intero ha imposto a tutti gli Stati di attuare rigide regole per tentare di arginare la sua diffusione.

Si sono succeduti lockdown, chiusure di attività commerciali, scuole, palestre, accademie di danza, ristorazione, anche il settore turistico alberghiero è stato fortemente colpito anzi, direi, pressochè bloccato. Le città d’Arte, che traevano dal turismo massicci introiti, hanno dovuto adeguare il livello di spese correnti alla minore capacità economica a disposizione.

Così come Roma Capitale, che ha subito il mancato introito proveniente dal turismo,

IL COVID 19 NON HA FRONTIERE

IL COVID 19 NON HA FRONTIEREanche lo Stato Città Vaticano ha registrato analoga pesante perdita economica di circa 150 milioni di Euro/anno considerando che prima del Covid 19 i turisti che visitarono il sistema museale Vaticano furono tra i 6/7 milioni/anno.

IL COVID 19 NON HA FRONTIEREE notizia odierna che Sua Santità Papa Francesco ha promulgato il Motu Proprio a seguito del quale vengono decurtati – a far data dal 1 aprile 2021 – del 10% gli emolumenti dei porporati, dell’8% quella dei capi e dei segretari dei dicasteri, del 3% quella di chierici e religiosi. Sono inoltre bloccati per 2 anni gli scatti di anzianità per tutti i dipendenti vaticani a partire dal 4° livello in su.

 “Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale”

Le spese vanno contenute e per questo il Santo Padre ha deciso di intervenire “secondo criteri di proporzionalità e progressività” con dei ritocchi diretti in particolare verso i chierici, i religiosi e le figure di più alto livello.

La decisione papale è stata motivata, così si legge nel Motu Proprio, dal “disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede” e soprattutto dalla situazione venutasi a creare a causa della pandemia, “che ha inciso negativamente su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.

Prosegue la Nota precisando che le anzidette disposizioni si applicano anche al Vicariato di Roma, ai Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura.

Pur se gli stipendi dei religiosi sono stati ridimensionati quelli dei dipendenti laici sono rimasti inalterati nella saggia considerazione che essi, i laici, sopportano un peso economico familiare.

Papa Francesco ha avuto il coraggio di attuare una poderosa Spending Review non dimenticando però di porre la massima attenzione nei riguardi dei laici e delle loro famiglie.

Grazie

Martina

 

 

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

By Martina Servidio

Ecco, siamo di nuovo in DAD, le scuole sono chiuse anche per i più piccini della materna.

Essere in DAD significa passare lunghe ore davanti al computer poichè gli orari sono esattamente come quelli scolastici in presenza.

Si avverte mal di testa, bruciore agli occhi e, la forzata interruzione dell’attività motoria che solitamente pratichiamo, può facilitare rigidità muscolari, contratture ed anche un senso di spossatezza generale.

La DAD amplifica i problemi visivi generati dal lungo uso degli strumenti informatici necessari allo svolgimento delle lezioni; le fonti luminose sono le più disparate e dannose; Led (diodo ad emissione di luce), Lcd (cristalli liquidi) Oled (diodi) e Display opaco o lucido.

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

Per i Tablet troviamo lo schermo TFT, l’IPS LCD, l’Amoled

Da quanto sopra si deduce che tutte queste diverse emissioni di luce aumentano le patologie da miopia, da visione corta e quella cosiddetta da occhio secco.

E’ quindi oltremodo consigliata una visita oculistica.  

Se possibile utilizzare schermi grandi a quelli piccoli posizionandoli a circa 35 cm, sfruttare la luce naturale e non indossare le lenti a contatto che tendono a seccare l’occhio.

Quel minuscolo “essere” chiamato Covid 19 ha rivoluzionato la nostra esistenza e la sua apparizione, ed il suo incontrollabile e mortale sviluppo, ha imposto modalità di vita a cui non eravamo pronti.

Una di queste, oltre allo Smart Working, è proprio la DAD che ci ha insegnato i termini modalità sincrona (lezione in diretta on line) e asincrona (es. verifiche scritte) con l’utilizzo di piattaforme per lo svolgimento della lezione a distanza ma, per contro, si è assopito il fondamentale valore aggiunto costituito dalla interazione empatica docente – alunno che è invece vivo ed attivo nella lezione in presenza.

Sia i docenti che gli alunni si sono trovati improvvisamente ad affrontare questa “nuova” modalità didattica incapaci, tutti gli attori, di gestire un carico di attività soffocante e disequilibrato che ha relegato in secondo piano il principio cardine dell’insegnamento e cioè quello di fornire sostegno e comprensione.

PILLOLE DI “SAGGEZZA” IN DAD

La DAD è prepotentemente entrata nella scuola e nelle famiglie alterando le dinamiche relazionali ed organizzative imponendo ai genitori, peraltro occupati in attività lavorativa tramite Smart Working, di seguire nel contempo i figli.

E’ molto probabile che anche i docenti, messi di fronte ad una modalità di fare scuola del tutto estranea e lontana dai principi che hanno sempre guidato l’insegnamento, si siano trovati a doversi “reinventare” nel ruolo soffrendo nel doversi adeguare a questa nuova scuola.

Si è modificata una “routine” consolidata nel tempo nel rapporto docente-alunno-famiglia, si sono susseguiti messaggi ambigui e confusionari e tutto ha contribuito ad amplificare le enormi difficoltà di un sereno dialogo generate dal Covid 19 nel tessuto scolastico.

Concludo osservando che la Scuola è il primo contesto sociale, dopo la famiglia, dove l’alunno vive e rappresenta per esso un posto unico ed insostituibile nel suo percorso di crescita e di formazione; è l’adulto del nostro futuro nei confronti del quale dobbiamo porre la massima attenzione.

Grazie, Martina

PH da Web ad uso non commerciale

 

 

 

MUSEI: TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

MUSEI: TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

MUSEI: TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

By Martina Servidio

Per la terza volta in un anno, dal 9 marzo al 1 giugno 2020 e dal 6 novembre 2020 al 1 febbraio 2021 i Musei Italiani e con essi anche i Musei Vaticani e, tutte le attività di interesse turistico, museale e culturale, sospendono gli ingressi dei visitatori in ossequio alle disposizioni contenute nel D.L. del 13/03/2021 n. 30 emanato per arginare la diffusione del Covid 19

L’attuale chiusura è iniziata il 15 marzo e si protrarrà fino al 6 aprile, giorno di scadenza del citato Decreto Legge.

In pratica sono “chiuse le mostre e gli spazi museali così come i cinema, i teatri e gli altri luoghi della cultura”.

Fortunatamente l’informatica ci aiuta a sopperire a questa privazione culturale mediante la messa in rete dei tour virtuali come attuato da Roma Capitale

MUSEI:TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

http://www.museiincomuneroma.it/it

che consente di visitare i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Napoleonico, i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali -il Casino Nobile di Villa Torlonia, la Centrale Montemartini, il Museo di Roma e il Museo delle Mura.

Altrettanto lodevole è l’analoga iniziativa attuata dalla Direzione dei Musei Vaticani e dei suoi video caricati su YouTube:

https://www.youtube.com/c/MuseiVaticaniMv/videos

https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it.html

Anche altre Istituzioni italiane hanno caricato foto e video dei propri Musei come, a titolo di esempio, i Musei Civici di Venezia

MUSEI: TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

https://www.youtube.com/channel/UCVBlrI39Fd8PKaEXVTAllbQ

ed anche i Musei della Regione Sicilia

http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/sitepda/musei_pda.asp

MUSEI:TERZA CHIUSURA IN UN ANNO

Certamente ammirare in presenza un museo è una sensazione insostituibile ma, considerando il grave momento sanitario che stiamo attraversando, la visita virtuale può essere una buona alternativa.

Photo Colosseo by Ruben Ramirez on Unsplash

Photo Foro Romano by Luismi Sánchez on Unsplash

Photo Venezia e Palermo by siti civici

ad uso non commerciale

Grazie, Martina

I MANESKIN E IL LORO “TEATRO D’IRA”

I MANESKIN E IL LORO “TEATRO D’IRA”

 

By Martina Servidio

I Maneskin, vincitori della 71ma edizione del Festival di Sanremo rappresenteranno l’Italia all’Eurovision Song Contest prevista per maggio a Rotterdam

Dal 14 dicembre 2021 parte il tour di 11 date che si svolgerà nei più importanti palazzetti italiani e si concluderà il 23 aprile 2022 all’Arena di Verona con un evento live che segnerà l’apertura della stagione dei grandi concerti 2022 dell’Arena.

Sono già sold out i concerti per le due date al Palazzo dello Sport di Roma e per le due date al Mediolanum Forum di Milano.

Dopo la strabiliante vittoria alla 71ma edizione del Festival di Sanremo con il brano “Zitti e Buoni” già certificato disco d’oro, i Måneskin pubblicano venerdì 19 marzo 2021 il nuovo album “Teatro d’ira – Vol. I”.

A distanza di soli due anni dal debutto con “Il ballo della vita” il gruppo italiano più irriverente della scena musicale presenta “Teatro d’ira – Vol. I”, il primo volume di un nuovo progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno e che racconterà in tempo pressochè reale gli sviluppi creativi della band.

E’ un percorso ambizioso e in continuo divenire, partito dai singoli “Vent’anni” e dall’inedito “Zitti e buonilink al video, brano con cui hanno vinto il Festival di Sanremo, Zitti e buoni in pochi giorni ha raggiunto l’incredibile numero di 18 milioni di streaming.

I MANESKIN E IL LORO “TEATRO D’IRA”

Scritto interamente dai Måneskin, il nuovo album è stato registrato in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente (VT) con un rimando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70

I Måneskin trasmetteranno quindi la loro incredibile carica dal vivo sui palchi dei più importanti palazzetti italiani, dove presenteranno questo secondo album “Teatro d’ira – Vol. I

Il teatro, metafora in contrasto con l’ira del titolo, diventa lo scenario in cui questa prende forma. Non si tratta di una collera contro un bersaglio, ma di un’energia creativa che si ribella contro opprimenti stereotipi.

“La nostra non è una rabbia nei confronti di qualcuno ma un’ira che smuove, che crea le rivoluzioni – raccontano i Måneskin – un’ira catartica rivolta alle oppressioni e agli oppressori, che porta a sfogarsi e a ribellarsi verso tutto ciò che ti fa sentire sbagliato e che, come risultato, porta a una rinascita e a un cambiamento. Abbiamo voluto collocare questa forza molto potente in un contesto, quello del teatro, che nell’immaginario comune viene percepito come elegante e pacato. Ci piace questa antitesi: un contrasto che vive nel momento in cui il sipario si apre e, al posto di uno spettacolo o di un balletto, ci si ritrova catapultati in questa esplosione di energia. Il teatro è una metafora a rappresentare l’arte, il luogo dove questo impulso potente genera qualcosa di artistico e positivo”.

I MANESKIN E IL LORO “TEATRO D’IRA”

Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan hanno iniziato a esibirsi live da giovanissimi nelle strade di Roma e con la loro carica fuori dal comune hanno conquistato il pubblico, spazzando via stereotipi di genere, mescolando influenze e stili in un mix originalissimo e unico,

CALENDARIO TOUR

 Questi eventi già sono SOLD OUT

Martedì 14 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport

Mercoledì 15 dicembre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport

Sabato 18 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum ForumDomenica 19 dicembre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum

 QUESTE LE NUOVE DATE INSERITE

 Domenica 20 marzo 2022 || Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena

Martedì 22 marzo 2022 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum –

Sabato 26 marzo 2022 || Napoli @ PalaPartenope –

Giovedì 31 marzo 2022 || Firenze @ Nelson Mandela Forum –

Domenica 3 aprile 2022 || Torino @ Pala Alpitour –

Venerdì 8 aprile 2022 || Bari @ PalaFlorio –

Sabato 23 aprile 2022 || Arena di Verona

Biglietti disponibili a partire dalle ore 11.00 di giovedì 18 marzo 2021 su vivoconcerti.com e dalle ore 11.00 di martedì 23 marzo 2021 in tutte le rivendite autorizzate.

Segui su:

IG @maneskinofficial

FB @maneskinofficial

TWITTER @thisismaneskin

Måneskin – sito ufficiale

MANAGEMENT

Latarma Management Marta Donà – info@latarma.it

UFFICIO STAMPA

WordsForYou press@wordsforyou.it

Beatrice Mannelli beatrice.mannelli@wordsforyou.it

SONY MUSIC

Responsabile promozione: Sara Daniele – sara.daniele@sonymusic.com

 PH Credit Gabriele Giussani

 

8 MARZO: BASTA CON LE MIMOSE!

8 MARZO: BASTA CON LE MIMOSE!

 

By Martina Servidio

“Le donne non siano bersaglio dell’odio; No alla violenza alle donne e ai femminicidi, sono “inaccettabili”, No alla discriminazione che frena lo sviluppo del Paese”, No alle molestie, alle violenze fisiche e morali che talvolta irrompono nei rapporti professionali e di lavoro o tra le mura domestiche ferendo le coscienze, prevaricando libertà e speranze; tutto ciò costituisce una realtà inaccettabile e purtroppo tuttora presente, basta assistere inerti alla violenza sulle donne”

Sono le illuminate parole del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in ogni occasione, ed in particolar modo nella rievocazione dell’8 marzo 2020 dedicato al valore della donna, sottolinea e stigmatizza quanto è ancora lungo ed irto di ostacoli il percorso per l’ottenimento della parità tra uomo e donna.

Ma il Presidente Mattarella dice ancora di più: l’aberrante e perverso fenomeno della violenza sulle donne, che troppo spesso culmina nel femminicidio, deve essere combattuto e sconfitto.

Nel 2020, secondo i dati ISTAT, le vittime di femminicidio sono state 91 donne gran parte delle quali ha avuto come violentatore ed assassino un membro della propria famiglia.

Nei primi 2 mesi del 2021 le vittime di femminicidio sono già 8; è impressionante osservare quanto, purtroppo, le accorate parole del Presidente della Repubblica e di tutte le realtà che si prodigano per denunciare ed arginare il fenomeno non abbiano raggiunto i risultati voluti.

Perché?  

E’ ancora fortemente radicato nella mente dell’uomo l’antico concetto di “possesso” sia materiale che spirituale della partner, di sudditanza che la propria donna gli deve e questo pensiero non è presente solo nelle vecchie generazioni ma – ancora più terribile – anche nelle nuove. Vediamo infatti che giovani ventenni, che dovrebbero avere ormai preso coscienza del nuovo sentire basato sul rispetto reciproco, sulla valorizzazione della figura femminile quale integrazione e completamento della propria, si macchiano del reato di femminicidio.

Le condanne comminate ai colpevoli sono forse lievi e, forse, per effetto di riduzioni di pena, non sono sempre scontate secondo quanto disposto dalla sentenza di condanna?

E’ un aspetto squisitamente giuridico che varrebbe la pena approfondire.

8 MARZO: BASTA CON LE MIMOSE!

L’8 marzo è la festa della donna?

Non può essere una festa se, ancora oggi, torniamo di nuovo a conteggiare le nostre morti.

Non servono i cortei, i convegni, le manifestazioni, le mimose, gli slogan, i regalini; non servono coreografie ma tanta, tanta solidarietà reale, diffusa e fattiva a tutti i livelli, ciascuno nell’ambito delle proprie responsabilità e funzioni.

Non si può lasciare inascoltato o sottovalutato un grido di dolore lanciato da una donna, è il primo segnale del precipitare degli eventi.

E’ già difficile per una donna rivolgersi alle Autorità a causa di una ritrosia atavica, magari trasmessagli dalla propria famiglia di origine, che è unita ad un senso di vergogna, dalla paura di subire – essa stessa o i propri figli – altre vessazioni dal partner e perciò, quando una donna trova il coraggio di denunciare, deve essere immediatamente protetta e supportata nel tempo.

Non facendolo si corre il grave rischio che perda il coraggio di proseguire nella propria difesa e di sentirsi sola ed abbandonata dalle Istituzioni.

Così afferma Dianne Feinstein (Senatrice U.S.A.) : “La violenza domestica provoca molto più dolore dei segni visibili di lividi e cicatrici; è devastante subire abusi da qualcuno che ami e pensi che lui ricambi”

Dobbiamo comunque essere noi stesse le artefici della nostra evoluzione e fare rete comune affinchè ciò avvenga.

Grazie

Martina