“Incantiamo Il Mondo”: Brescia ha ricordato San Paolo VI Papa

di Marco Chinicò

I bresciani hanno riempito Santa Maria del Carmine per il concerto e commemorare San Paolo VI Papa. Assenza assordante della classe politica dirigente bresciana

Sabato 31 agosto 2024 si è svolta, dentro l’accogliente scenario della Chiesa di Santa Maria del Carmine, a Brescia, l’evento “Incantiamo Il Mondo”. Un concerto musicale, organizzato per ricordare i dieci anni del processo di canonizzazione, avvenuto nel 2014 in Piazza San Pietro a Roma, che ha portato prima alla beatificazione e, subito dopo, alla santificazione di Papa Montini, oggi San Paolo VI Papa. I bresciani hanno risposto all’appello, riempendo la Chiesa. Presente anche più di un esponente della Curia bresciana, e presenti personalità della comunità sia musulmana che indiana. Assenti, ingiustificati, i rappresentanti della classe politica dirigente bresciana.

San Paolo VI chiama. I bresciani rispondono”. Così, in breve, possiamo descrivere il successo avuto dall’evento, “Incantiamo Il Mondo”, svoltosi nella serata del 31 agosto 2024 dentro la Chiesa di Santa Maria del Carmine, nel cuore del centro storico bresciano. Un concerto musicale organizzato in memoria di Papa Montini, oggi San Paolo VI Papa, a 46 anni esatti dalla sua scomparsa, avvenuta nell’agosto del 1978, a 10 anni esatti dal lungo processo di canonizzazione, beatificazione prima e santificazione poi, avvenuta in Piazza San Pietro a Roma, per volere di Papa Francesco.

I cittadini bresciani, in particolare le vecchie generazioni, ma anche più di qualcuno delle generazioni più giovani e vicine, hanno voluto rispondere all’invito, riempiendo la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Per l’occasione, più di qualche esponente della Curia bresciana è giunta in loco per assistere al concerto e ricordare Papa Giovanni Battista Enrico Maria Montini, bresciano di Concesio. Presenti in Chiesa, anche alcuni rappresentanti sia della comunità musulmana che della comunità indiana.

Unico “neo distorto” della serata del 31 agosto, l’assenza totale dei rappresentanti della classe politica dirigente bresciana. Già nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto, svoltasi lunedì 26 agosto, l’ideatore e organizzatore di quest’evento, Franco Ferrarisegretario nazionale della Democrazia Cristiana Storica, e Presidente dell’Associazione Grande Brescia e di Italian Indian Press Club, ha sottolineato che l’obiettivo di questo concerto musicale era, proprio, ricordare che nel bresciano è nato e cresciuto una figura storica, importante, che è stato anche un Papa ed oggi è un Santo. Ferrari, sia durante la conferenza stampa di lunedì 26 agosto che dopo il concerto di sabato sera, prima di consegnare premi ed onorificenze ai presenti, ha ricordato una frase storica di San Paolo VI Papa: “la più alta forma di carità è la politica”. Una frecciata molto indiretta, ma chiara alla classe politica dirigente, come già detto non presente al concerto; una classe dirigente che fa politica, ma non carità.

Molti bresciani, grazie anche alla loro massiccia presenza di ieri sera, si sono ricordati di questo fatto storico importante. Più di qualcuno che, al giorno d’oggi, rappresenta istituzionalmente Brescia città, sembra aver dimenticato questo.

IL CONCERTO – Direzione, brani e membri del Coro e dell’Orchestra

InCantiAmo Il Mondo” è stato presentato dal giornalista Sergio Isonni ed è stato accompagnato dalle dolci note musicali, dal fascino musicale dei brani, e dal talento sia canoro che musicale del Brixia Camera Chorus e dell’Orchestra Santa Cecilia di Gambara, diretti dal Maestro Francesco Andreoli.

Dentro la suggestiva Chiesa di Santa Maria del Carmine con le due formazioni bresciane si sono esibite alcune splendide voci del panorama lirico: il soprano Sonia Bianchetti, il giovane soprano bresciano Federica Cassetti, il mezzosoprano Alessandra Andreetti, il tenore Paolo Antognetti e il baritono Loris Bertolo. Storia, spiritualità e cultura si son incontrate, “camminando a braccetto” insieme per commemorare una figura così importante per la città di Brescia in primis e per l’intero mondo cattolico.

Il Maestro e Direttore d’Orchestra, Francesco Andreoli, ha voluto chiudere la serata suonando l’inno “E’ nel profondo del cuore”, eseguito durante la canonizzazione del papa bresciano durante la solenne celebrazione presieduta da Papa Francesco.  “E’ nel profondo del cuore”, insieme alla “Missa Memorie”, anche quest’ultima in memoria di Papa Paolo VI, è stata composta da Andreoli nel 2018.

Francesco Andreoli – chi è e la sua formazione professionale

Nato a Gambara (BS) nel 1961, ha studiato pianoforte con i maestri Franco Braga e Gerardo Chimini, organo con il maestro Giulio Tonelli, composizione con il maestro Giancarlo Facchinetti, musica corale e direzione di coro con il maestro Gian Francesco Facchinelli Mazzoleni, lettura della partitura con il maestro Umberto Benedetti Michelangeli. A soli quindici anni è organista titolare della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Gambara e dal 1977 direttore della locale Schola CantrorumS. Cecilia”. Nel 1996 fonda l’orchestra da camera “S. Ceciliadi Gambara, di cui è tuttora maestro preparatore e direttore artistico Dal 1988 è stato apprezzato direttore di numerose formazioni corali e bandistiche della provincia (Gambara, Gottolengo, Ghedi, Bassano Bresciano, Manerbio, Castenedolo, Bedizzole, Mazzano e Roccafranca).

Autore di diverse composizioni per coro, tra cui un Requiem per soli, coro e orchestra – edito da Master Symphony – di cinque messe e numerosi mottetti, nonché autore di composizioni originali e trascrizioni per banda moderna, Francesco Andreoli è anche autore ed arrangiatore di brani di musica leggera, balletti, sigle televisive, composizioni new age e di tre musical.

Nel 2008 ha fondato – con il soprano Barbara Vignudelli, il tenore Paolo Antognetti, il mezzosoprano Marzia Castellini e il baritono Loris Bertòlol’Associazione Musicale Brixia Camera Chorus, della quale è tuttora direttore musicale ed artistico. Dalla sua fondazione, il Brixia Camera Chorus ha tenuto numerosi concerti di musica sacra, operistica e popolare. Nel 2015 compone tutte le musiche e cura gli arrangiamenti e la produzione artistica del disco “Canto sempredel tenore Paolo Antognetti. Nel 2016 – in occasione dell’Anno Santo della Misericordia – si esibisce con il Brixia Camera Chorus (in diretta su Rai 1) eseguendo una sua composizione, “Ave Maria, Salus infirmorum”, durante la Messa solenne presieduta da Papa Francesco.

Caterina Montini – il suo personale ricordo del compianto cugino Papa

Nella serata di sabato 31 agosto, a rendere omaggio a San Paolo VI Papa ci ha pensato una persona speciale. Si chiama Caterina Montini, oggi un’anziana signora, ma è la cugina di Papa Paolo VI. La signora Caterina ha ricordato suo cugino, Sua Santità Paolo VI, come un uomo intelligente, umile, ma che ha sofferto soprattutto per una serie di cose non capite. Un Pontefice, dopo la sua morte in parte dimenticato, in parte non capito, e che, come Caterina ci ha detto, se fosse stato ancora vivo oggi, avrebbe sofferto questo periodo così particolare che, certamente, non è positivo per la Chiesa.

San Paolo VI Papa ha scritto 15 anni significativi di Pontificato dentro Chiesa cattolica italiana e per la Chiesa mondiale, dal 1963 al 1978, anno della sua morte. Un Papa che, durante i terribili anni del terrorismo politico in Italia, si è speso per far liberare Aldo Moro, chiedendo alle Brigate Rosse il rilascio dello storico leader DC, purtroppo trovato morto dietro il portabagagli di un Renault 4 Rossa, parcheggiata in Via Michelangelo Caetani, a Roma. Assassinio avvenuto, dopo il rapimento ed eccidio della sua scorta, e 55 lunghi giorni di prigionia.

Don Fabio CorazzinaPresbitero della Diocesi di Brescia, presente al concerto sabato sera, interpellato dai giornalisti ha messo in evidenza che, specie dopo questo evento, una figura come San Paolo VI Papa dovrebbe essere ricordata, costantemente, ogni giorno e soprattutto per quello che ha scritto e per il messaggio pastorale che ha voluto trasmettere.

“InCantiAmo Il Mondo”: organizzazione ed organizzatori

InCantiAmo Il Mondoè stato organizzato dall’Associazione Grande Brescia, da Italian Indian Press Club, e una gran parte del seguito di questo evento, lo si deve anche al ruolo rivestito da Roberta Morellisegretaria di produzione del concerto musicale svoltosi, in passato e per due mandati assessora alla Scuola e Pari Opportunità al Comune di Brescia.

Gli sponsor che hanno appoggiato e sostenuto l’evento sono stati: BUGATTI FONDERIE ARTISTICHE, NEW LINE DEPURATORI, e ISGGHILARDI.

ASSOCIAZIONE GRANDE BRESCIA & ITALIAN INDIAN PRESS CLUB

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UFFICIO STAMPA & COMUNICAZIONE

Marco Chinicò – giornalista pubblicista addetto stampa & Communication Specialist

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Email professionale: chinicsnewsmedia@gmail.com

 

 

LA LIBERTA’ DI STAMPA

LA LIBERTA’ DI STAMPA

LA LIBERTA’ DI STAMPA

Il 3 maggio si è celebrata la giornata internazionale della libertà di stampa e il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, nel suo intervento – di cui si riporta un breve ma significativo stralcio – così si esprime: “…restringere gli spazi della libera informazione. Non è un problema per i giornalisti, è un problema per i cittadini che avranno sempre meno informazione libera, sempre meno informazione verificata, sempre meno informazione che non è agli ordini del potere, che è la condizione fondamentale affinché la democrazia possa continuare ad esistere”

Anche l’intervento del Santo Padre riserva grande importanza alla libertà di stampa e così si esprime: “La libertà di stampa è fondamentale per sviluppare un assennato senso critico e per imparare a distinguere la verità dalla menzogna e a lavorare in maniera non ideologica per la giustizia, la pace e il rispetto del creato”. Lo afferma il Papa su X nella Giornata mondiale dedicata alla libertà di stampa. (fonte ANSA)

https://www.odg.it/

La libertà di stampa è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione italiana.

L’articolo 21 della Carta Costituzionale sancisce infatti che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Questo importante diritto, anzi fondamentale, è la pietra cardine su cui poggia l’intero quadro normativo e su cui si basa la libertà di stampa.

Essa è un pilastro della democrazia e svolge un ruolo fondamentale nel garantire il pluralismo delle idee e l’informazione libera e indipendente. Tuttavia, come ogni diritto, la libertà di stampa non è assoluta ma può essere limitata in determinate circostanze come ad esempio per ragioni che riguardano la sicurezza nazionale o altre motivazioni di altrettanta importanza collettiva.

Il quadro normativo italiano prevede una serie di leggi che regolamentano l’esercizio della libertà di stampa. Tra queste la legge sulla stampa del 1948 stabilisce le norme per l’iscrizione al registro dei giornalisti e disciplina l’attività giornalistica. Inoltre, il Codice di Procedura Penale contiene disposizioni specifiche per la tutela dell’onore e della reputazione delle persone prevedendo sanzioni per diffamazione e calunnia.LA LIBERTA’ DI STAMPAUn altro importante strumento normativo è la legge sulla diffamazione a mezzo stampa che disciplina i casi in cui l’esercizio della libertà di stampa può ledere l’onore e la reputazione di una persona. Questa legge prevede che il giornalista sia tenuto a verificare l’esattezza delle notizie prima di pubblicarle e a rettificare eventuali errori o inesattezze.

La libertà di stampa in Italia è altresì garantita da organismi di autoregolamentazione, come il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e il Consiglio di Stato. Questi organismi hanno il compito di vigilare sull’operato dei giornalisti e di garantire il rispetto dei principi deontologici della professione.

Tuttavia, nonostante l’esistenza di un quadro normativo solido, la libertà di stampa in Italia non è immune da critiche e limitazioni. Uno dei principali problemi riguarda la concentrazione dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi gruppi editoriali che potrebbero influenzare l’informazione e limitare la pluralità e la libertà delle voci. Inoltre, la diffusione di notizie false o manipolate, soprattutto attraverso i Social Media, rappresenta una sfida per la libertà di stampa corretta, veritiera ed equidistante.

È quindi fondamentale educare i cittadini all’uso critico delle fonti di informazione e promuovere la trasparenza e l’indipendenza dei media.

La libertà di stampa in Italia tutela il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. E’ necessario continuare a vigilare affinché questo diritto fondamentale non venga limitato o distorto o – peggio ancora – manipolato e utilizzato per puri scopi opportunistici di parte

Questa preziosa libertà deve essere preservata, tutelata, difesa facendo essa parte – non secondaria – delle dinamiche che si sono create nella società contemporanea.

La libertà di stampa è un diritto che va oltre la banale e semplicistica possibilità di pubblicare notizie e opinioni. Essa rappresenta un baluardo contro la censura, il pensiero unico e dilagante e l’ignoranza intesa come mancanza di informazioni pluralistiche e libere.

I giornalisti hanno il compito di informare il pubblico, di indagare e anche di porre domande “difficili” tuttavia, consci di sostenere questa importante responsabilità sociale ne consegue che è necessario agire con la massima integrità, verificando le fonti e mantenere una assoluta obiettività.

In un mondo sempre più digitale, la libertà di stampa si scontra con nuove sfide, come la diffusione di notizie false e l’influenza, talvolta perversa, dei Social che non devono essere demonizzati “tout court” ma devono essere analizzati con occhi vigili per non cadere nelle “fake”.

LA LIBERTA’ DI STAMPAE’ pertanto fondamentale che i cittadini siano educati a valutare criticamente le informazioni e a sostenere il giornalismo indipendente da ogni pressione.

In conclusione, la libertà di stampa è un pilastro della democrazia e richiede un impegno costante da parte di tutti noi per preservarla e difenderla.

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JANNIK SINNER: E’ LA VERA GLORIA DEL TENNIS?

JANNIK SINNER: E’ LA VERA GLORIA DEL TENNIS?

Il mondo sportivo è ricco di atleti talentuosi che raggiungono il successo, la ricchezza, la notorietà ma queste gratificazioni giungono solo a seguito di un percorso costellato da sacrifici, rinunce, delusioni, aspettative spesso deluse; solo chi ha determinazione e ferrea volontà di raggiungere i suoi obiettivi riesce a salire sul podio.

Uno dei nomi che risuona con maggiore forza è quello di Jannik Sinner che a soli 22 anni il giovane italiano ha già lasciato la sua impronta – indelebile – nel panorama tennistico mondiale suscitando incredulità, ammirazione e interesse da parte di appassionati, di esperti del settore e degli avversari.

Questa giovane stella

Jannik Sinner è emerso come una stella in rapida ascesa nel mondo del tennis; il suo gioco elegante e potente, unito a una determinazione “teutonica” e a una maturità inusuale per la sua giovane età, ha conquistato il cuore di molti appassionati dello sport. Le sue vittorie contro giocatori pur di alto livello, il suo impegno nei momenti critici e la sua costante ricerca di miglioramento lo hanno reso un vero e proprio modello per i giovani tennisti di tutto il mondo.

Il cammino verso la gloria

Il percorso del nostro campione verso la gloria non è stato privo di sfide. Sin dalle prime fasi della sua carriera ha dovuto affrontare avversari agguerriti, famosi, ai primi posti nel ranking mondiale e superare ostacoli apparentemente insormontabili. E’ stata proprio la sua capacità di reagire alle difficoltà e di saper cogliere preziosi insegnamenti anche dalle sconfitte subite che lo ha reso un campione inarrestabile. Ogni partita, ogni avversario incontrato è stata per lui un’opportunità di apprendimento e di crescita; un ulteriore passo verso la realizzazione del suo sogno di diventare uno dei migliori giocatori del mondo.

Ben pochi atleti hanno questa capacità e determinatezza.

Secondo i migliori tecnici e commentatori sportivi Jannik Sinner ha il suo stile di gioco moderno ed eccellenti capacità tecniche e tattiche; vediamone alcune:

  • Palleggio da fondo campo: eccelle nel palleggio da fondo campo combinando qualità e aggressività. Questo aspetto del suo gioco è “devastante” quando accelera sia di dritto che di rovescio;
  • Dritto: Il suo dritto è eseguito con grande compostezza e ampiezza dell’ovalizzazione che gli permette di mantenere un ritmo elevato e una bassa percentuale di errore;
  • Servizio: Grazie alla sua altezza di quasi 190 centimetri, Sinner può eseguire il servizio con grande potenza superando spesso i 200 km/h.
  • Superfici preferite: Preferisce le superfici veloci come il cemento ma è efficace anche sulla terra rossa dimostrando così la sua versatilità.
  • Gioco a rete: Anche se non è eccezionale nel gioco a rete ha fatto progressi significativi nelle volée e nelle smorzate sviluppando un buon timing e sensibilità.

Queste qualità lo rendono un avversario formidabile su qualsiasi superficie e contribuiscono al suo successo nel circuito ATP.

Naturalmente anche Jannik Sinner presenta, al momento, alcune lacune e le analisi degli esperti considerano questi i punti deboli del suo gioco:

  • Servizio: Nonostante la sua altezza e la potenza del suo servizio c’è spazio per migliorare l’efficacia del suo gioco specialmente quando è sotto tensione nei momenti cruciali delle partite.
  • Variabilità del gioco: Sinner potrebbe trarre beneficio se potesse aggiungere una maggiore varietà al suo gioco come, per esempio, cambi di ritmo e/o colpi imprevedibili che tendono a disorientare l’avversario.
  • Gioco a rete: Anche se ha fatto buoni progressi il gioco a rete di Sinner è un’area in cui può crescere, migliorando le sue volée e la capacità di chiudere i punti più rapidamente.
  • Gestione dei punti chiave: Sinner a volte mostra incertezze nella gestione dei punti determinanti soprattutto contro giocatori di alto livello.

Detto ciò ricordiamoci che Jannik Sinner ha 22 anni, solo 22 anni ed è un campione, un vero campione che non si è intimidito nell’affrontare consolidati atleti mondiali; ha dimostrato una grande capacità di apprendimento e miglioramento; continuerà a lavorare su questi aspetti e diventerà ancora più competitivo.

I grandi del tennis dicono di lui

L’ascesa di Jannik Sinner non è certo passata inosservata agli occhi dei grandi del tennis e affermati campioni hanno espresso il loro rispetto e la loro ammirazione per il giovane talento italiano.

Rafael Nadal, durante il Roland Garros del 2021 ha definito in conferenza stampa che Sinner era un giocatore “straordinario” con un “potenziale enorme” ed ha poi sottolineato la forza del gioco di Sinner e la sua maturità tattica nonostante la giovane età definendolo un avversario “temibile” sul campo di gioco.

Anche Novak Djokovic durante il torneo di Roma nel 2021, pur avendo sconfitto Sinner nei quarti di finale,  ha lodato il giovane italiano definendolo “un giocatore fantastico” e “un talento straordinario” lasciandosi anche sfuggire una previsione “ha la capacità di competere ad alti livelli e il potenziale per essere un futuro leader del tennis mondiale”

Anche il tennista spagnolo Carlos Alcaraz, ha elogiato il talento e la maturità di Sinner durante una conferenza stampa – dopo un incontro del circuito ATP – insieme al commentatore e ex tennista Mats Wilander che ha sottolineato le qualità del nostro campione proiettandolo come futuro top 5 del tennis mondiale.

Riflessioni sulla futura grandezza

Davanti al talento e alla determinazione di Jannik Sinner ci si interroga sulle prospettive future del tennis mondiale:

sarà lui il prossimo dominatore del circuito ATP?

sarà invece l’alfiere della nuova generazione di campioni che cambieranno il volto dello sport?

Le risposte a queste domande rimangono avvolte nel mistero e forse avremo la possibilità di assistere all’avverarsi di una nuova realtà ma una cosa è certa: Sinner ha tutte le carte in regola per lasciare, e lascerà, un’impronta indelebile nella storia del tennis.

L’uomo Sinner

Come tutti noi anche un grande campione del calibro di Jannik Sinner ha le sue abitudini, le sue routine pre-partita che segue fedelmente per prepararsi al meglio per i suoi incontri; vediamole insieme:

  • Riposo: per Sinner è fondamentale il riposo pre-gara ed infatti riesce a dormire molto prima dei match per arrivare lucido e recuperato.
  • Cucina: la sera prima di una partita preferisce cucinare da solo senza affidarsi a chef dedicati o allo staff; gradisce una semplice pasta al pomodoro e basilico.
  • Concentrazione: Inizia a concentrarsi sul match circa 20 minuti prima dell’inizio mentre prima di quel momento mantiene la sua routine abituale.
  • Allenamento: Si allena, si riscalda per circa 1 ora e mezzo prima della partita perché avverte il bisogno di “sentire” bene la palla.

Le statistiche

Jannik Sinner ha ottenuto diversi successi nel corso della sua carriera tennistica, vediamone alcuni:

  • Grande Slam:
    • Australian Open (2024)
  • ATP Masters 1000:
    • Canadian Open, Toronto (2023)
    • Miami Open, Miami (2024)
  • ATP Tour 500:
    • European Open, Anversa (2021)
    • Washington Open, Washington (2021)
    • China Open, Pechino (2023)
    • Vienna Open, Vienna (2023)
  • ATP Tour 250:
    • Sofia Open, Sofia (2020, 2021)
    • Great Ocean Road Open, Melbourne (2021)
    • Open Sud de France, Montpellier (2023)
    • Croatia Open Umag, Umago (2022)
    • Rotterdam Open, Rotterdam (2024)

Ha vinto la Coppa Davis con l’Italia, è stato il primo italiano a raggiungere il 3° posto nel ranking ATP e il 2° posto nel ranking mondiale dopo la vittoria al Miami Open 2024.

Conclusioni

In un mondo in cui il successo è spesso misurato in termini effimeri e di sola visibilità momentanea priva di un costrutto alle spalle e dal futuro incerto, Jannik Sinner rappresenta qualcosa di più oltre alle vittorie e ai trofei. Egli incarna i valori dello sport e del tennis: la passione, il sacrificio, la resilienza. La sua ascesa verso la gloria sportiva è la testimonianza della forza dello spirito umano, della capacità di superare le avversità, di porsi obiettivi ambiziosi e lavorare per conseguirli. E’ indubbiamente certo che il nome di Jannik Sinner è, sin da ora, considerato come una vera e propria stella del tennis mondiale.

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AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

A completamento dell’articolo introduttivo già pubblicato sul nostro giornale:

https://www.lamacinamagazine.it/le-difficolta-economiche-nellacquisto-di-unauto-elettrica-in-italia/

cerchiamo di mettere in luce gli aspetti positivi dell’adozione dell’auto elettrica e, analogamente, le criticità che presenta l’acquisto e l’utilizzo della stessa.

Nei recenti anni l’industria automobilistica è stata al centro di una rivoluzione inizialmente silenziosa ma sempre più potente, voluta ed accelerata dal maggior impegno dei movimenti ambientalisti, dalla scienza che quotidianamente ci pone davanti agli occhi le disastrose statistiche circa il degrado del nostro pianeta, dagli eventi climatici estremi e distruttivi e – conseguentemente – dal forte impulso al cambiamento dettato dalla Comunità europea.

Abbiamo assistito all’ascesa ormai irrefrenabile dell’auto elettrica.

Questi veicoli alimentati a batteria stanno rapidamente guadagnando terreno sulle strade di tutto il mondo e ci sono tanti e validi motivi che sospingono questo cambiamento.

Cerchiamo di analizzare alcuni dei vantaggi chiave che le auto elettriche offrono rispetto ai “tradizionali” veicoli a combustione interna.

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

Sostenibilità ambientale

Uno dei più grandi vantaggi delle auto elettriche è il loro ridotto impatto ambientale in quanto, alimentate da batterie ricaricabili, eliminano completamente le emissioni di gas di scarico, come per esempio l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto e il particolato dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Questo aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e a mitigare il cambiamento climatico contribuendo a preservare l’ambiente per le nostre generazioni future.

Risparmio sui costi di esercizio

Indubbiamente l’acquisto iniziale di un’auto elettrica risulta essere notevolmente più gravoso rispetto ad un  veicolo a combustione interna ma gli studi e le proiezioni dei costi stimati, nel lungo periodo, indicano che le auto elettriche potranno essere più convenienti da gestire. I costi connessi alla ricarica delle batterie sono, già ora, significativamente inferiori rispetto al combustibile tradizionale e in molti paesi i cittadini sono supportati da incentivi governativi e sussidi di varia natura per incoraggiare l’adozione di veicoli elettrici.

Prestazioni e manutenzione

Le auto elettriche offrono prestazioni eccellenti grazie alla elevata loro coppia fin dall’avvio e alla risposta – immediata – dell’acceleratore. Hanno meno parti mobili rispetto ai motori a combustione interna e ciò riduce alcuni interventi di manutenzione e relative spese poiché si elimina il cambio dell’olio, dei filtri dell’aria, del liquido refrigerante…

In definitiva i proprietari di auto elettriche potranno godere, nel tempo, di un minor numero di visite in officina e di minori costi di manutenzione.

Silenziosità e comfort

Gli interni delle auto elettriche sono generalmente più silenziosi rispetto ai veicoli a combustione interna ed offrono un’esperienza di guida più tranquilla e confortevole senza il rumore del motore, delle parti meccaniche in movimento, con la riduzione delle vibrazioni.

Tecnologia e innovazione

Le auto elettriche sono all’avanguardia della tecnologia automobilistica offrendo una serie di funzionalità innovative come la guida assistita, l’integrazione con dispositivi smart e aggiornamenti software over-the-air. Queste caratteristiche rendono l’esperienza di guida più sicura, conveniente e connessa, anticipando il futuro della mobilità.

In conclusione, le auto elettriche offrono una serie di vantaggi che le rendono una scelta attraente per i consumatori consapevoli dell’ambiente e interessati alla tecnologia. L’auspicato e costante sviluppo delle infrastruttura di ricarica, che al momento tuttavia presentano lacune, nonchè l’innovazione nel settore, rende probabile che la diffusione delle auto elettriche sulle strade continui a crescere portando benefici ambientali sia a tutti noi che al pianeta nel suo complesso.

Naturalmente tutte le transizioni di portata mondiale presentano aspetti non sempre positivi, almeno all’inizio del processo di trasformazione, che non possiamo sottacere.

E’ vero che le auto elettriche stanno emergendo come una promettente alternativa ai veicoli a combustione interna ma non sono esenti da alcuni svantaggi che è importante considerare.

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

Autonomia limitata

E’ una delle principali preoccupazioni dei potenziali acquirenti di auto elettriche in quanto l’autonomia delle batterie è limitata. Nonostante i progressi nella tecnologia delle batterie, peraltro notevolmente costose, molti modelli disponibili sul mercato hanno ancora una autonomia inferiore rispetto ai veicoli a benzina o diesel. Questo può essere un fattore limitante per coloro che devono percorrere lunghe distanze senza la possibilità di una ricarica rapida.

Infrastruttura di ricarica

L’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche è ancora in fase di sviluppo e potrebbe non essere altrettanto diffusa e conveniente come le stazioni di servizio tradizionali. Mentre le principali città e le autostrade principali stanno implementando sempre più stazioni di ricarica molte aree rurali, suburbane e addirittura alcuni quartiere delle grandi città non hanno ancora una copertura omogenea rendendo così difficile per i proprietari di auto elettriche trovare punti di ricarica convenienti.

Tempi di ricarica

Anche se la tecnologia della ricarica rapida è in continua evoluzione, i tempi di ricarica delle auto elettriche sono ancora significativamente più lunghi rispetto al pieno di carburante di un veicolo tradizionale. Anche le stazioni di ricarica rapida richiedono molto tempo in più per ripristinare una carica sufficiente per continuare il viaggio.

Costi iniziali più elevati

Forse nel lungo periodo le auto elettriche possono essere più convenienti da possedere e gestire ma, al momento, l’acquisto iniziale di un veicolo elettrico richiede un investimento economico più elevato rispetto ai modelli a combustione interna equivalenti. Questo rappresenta una barriera, non da poco, per i consumatori che sono fortemente preoccupati.

In sintesi, mentre le auto elettriche offrono una serie di vantaggi in termini di sostenibilità e prestazioni è importante riconoscere e tenere in debito conto – a tutela dei consumatori – anche le sfide, le preoccupazioni, la scarsa disponibilità economica dei cittadini che questa transizione epocale impone loro.

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Parla una Maestra della Scuola Materna: Un’affascinante Viaggio nell’Educazione dei Più Piccoli

Parla una Maestra della Scuola Materna

Nel più grande universo della didattica di ogni ordine e grado, tra colori vivaci e sorrisi genuini, si cela il mondo quasi incantato della scuola materna. In un’intervista esclusiva, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare la voce di una maestra, Martina, custode dei sogni e delle prime scoperte dei nostri piccoli studenti.

La maestra Martina inizia con una tenera riflessione sulla sua… professione? lavoro? missione?: “Insegnare nella scuola materna è un impegno che ritengo vada ben oltre una semplice e ripetitiva trasmissione di nozioni. È un viaggio emozionante che mi vede coinvolta nella impercettibile ma continua crescita dei bambini che mostrano sempre una curiosità incontenibile e una naturale voglia di apprendere.

Parlando della sua routine quotidiana, la maestra sottolinea l’importanza di creare un ambiente accogliente e stimolante. “I bambini sono come spugne desiderose di conoscenza. Creare un ambiente in cui si sentano sicuri ed esplorino liberamente è cruciale per il loro sviluppo emotivo e cognitivo.

Un sorriso gioioso si dipinge sul suo volto mentre condivide aneddoti che raccontano momenti indimenticabili trascorsi con i suoi giovani studenti. “La spontaneità dei bambini è un vero tesoro. Ogni giorno è un’avventura diversa, fatta di domande curiose, disegni colorati e atteggiamenti affettuosi.

Sulla questione della creatività e dell’arte nella didattica, la maestra sottolinea: “La creatività è il cuore pulsante della scuola materna. Attraverso l’arte e il gioco, i bambini esplorano il mondo e sviluppano le proprie capacità espressive. È un processo che va al di là del risultato finale; è il viaggio che conta ed i risultati certamente verranno.”

Pensando alle sfide della professione, la maestra Martina riconosce la grande responsabilità di “plasmare” le menti giovani. “Ogni bambino è un individuo unico con il proprio ritmo di apprendimento. La sfida sta nel comprendere e rispettare le loro diversità, incoraggiandoli a crescere in modo sano e felice.

Concludendo l’intervista, la maestra esprime il suo entusiasmo per i suoi piccoli allievi. “Sono semi piantati con amore e cura che ogni giorno “annaffiamo” con la nostra presenza, la nostra attenzione, le nostre cure. Guardare questi semi crescere e poi fiorire è la ricompensa più grande per ogni insegnante di scuola materna.”

Da questo incontro con una maestra della scuola materna, emerge un mondo di dedizione e passione per l’educazione dei bambini.

Elogiamo tutte le insegnanti che, con amore e pazienza, plasmano il futuro dei nostri figli fornendo loro il prezioso dono dell’istruzione.

Ringraziamo la maestra Martina per il tempo che ci ha dedicato e le auguriamo Buon Natale.