Mastr’Antria e altri racconti

Mastr'Antria e altri racconti

Mastr’Antria e altri racconti

l’ultima fatica di Andrea Giostra tra sogni, critiche e cultura letteraria nella garbata e significativa recensione del poeta scrittore Andrea Lepone:

Dopo il grande successo delle “Novelle brevi di Sicilia”, Andrea Giostra torna a raccontare la realtà della sua amata terra sicula ma non solo, scattando con la propria penna istantanee dense di sensazioni coinvolgenti, vibranti, a tratti oniriche.

Con uno stile letterario sobrio, lineare, ma che non disdegna l’eleganza, egli narra l’irreversibile rovesciamento della civiltà moderna, cannibalizzata dal consumismo e da una feroce speciosità. Tra racconti edonistici, ironiche ma brutali analisi socio politiche, e brevi diari di viaggio, egli offre spunti di riflessione intensi, mai scontati.

Sono drammi puri, limpidi, affrontati con la leggerezza propria delle commedie più spensierate. Degno di nota lo stile con cui l’autore affronta l’eterno dualismo tra settentrione e meridione, questa volta privo dei consueti stereotipi, surclassati da luoghi e personaggi che simbolizzano, in un vorticoso saliscendi di emozioni, i più inconsci desideri umani.

Mastr'Antria e altri racconti

Protagonista del libro è senza dubbio l’amore, spesso carnale, ma anche mistico, con velate tendenze romantiche, quasi sempre sofferto. Un sentimento che non si ferma al classico rapporto tra due individui, ma che abbraccia anche l’arte, la voglia di emergere, quell’ambizione latente che appartiene a tutti noi, ma che non sempre trova la forza di risplendere, fungendo talvolta da ancora di salvezza.

Un’opera di grande spessore, la narrazione di semplici complessità che coinvolgono qualunque strato sociale, un rapido sospiro che riempie i polmoni dei lettori con sogni, critiche e sana cultura letteraria.

Mastr’Antria e altri racconti

Andrea Giostra “accompagna” il lettore attraverso un turbinio di sensazioni, a volte contrastanti, ma tutte reali, con un semplice ma al contempo raffinato linguaggio.

Induce a riflettere sul profondo significato dell’amore, delle passioni, della società che ci circonda, pennella con maestria ciò che la meravigliosa natura ci presenta e che a volte ignoriamo.

Maestoso è il capitolo di “Mastr’Antria”, nonno dello scrittore, a cui Andrea Giostra ha dedicato con immenso affetto il titolo del libro.

Andrea Giostra

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TROFEO NAZIONALE DI DANZA “EUFRONIO“

TROFEO NAZIONALE DI DANZA “EUFRONIO“

TROFEO NAZIONALE DI DANZA “EUFRONIO“

La terza edizione a Montalto di Castro con una giuria di altissimo livello

Domenica 29 aprile 2018 si svolgerà a Montalto di Castro (VT), nello splendido Teatro Lea Padovani, la terza edizione del Concorso di Danza intitolato al celebre cratere di epoca etrusca dipinto dall’artista greco Eufronio. Esso mostra alcune scene del recupero, dal campo di battaglia, del corpo di Sarpedonte, sotto i vigili occhi di Hermes.

Il concorso rientra nella più ampia programmazione della rassegna “Etruria in danza” ideata e organizzata dalla scuola di danza “Asd Dimensione Danza 2000” con la direzione artistica e organizzativa della coreografa Alessandra Ceripa; tutti i partecipanti al Concorso Eufronio saranno ospiti della rassegna. La precedente edizione del Concorso – afferma con giustificata soddisfazione Alessandra Ceripa – ha visto la partecipazione di tante scuole di danza guidate da eccellenti coreografe e coreografi, ognuno dei quali ha portato sul palcoscenico la declinazione coreutica della propria storia dimostrando così di saper confermare la capacità di rappresentare un valore aggiunto alla lunga vita della danza da sempre praticata dai gloriosi antenati della nostra città etrusca.

TROFEO NAZIONALE DI DANZA “EUFRONIO“

Mvula Sungani, a nome di tutti i componenti della giuria, ha sottolineato che il concorso edizione 2017 si svolse in un clima di grande armonia: “In questi giorni Cerveteri è stata teatro di un ottimo progetto pilota dove la danza ha dato vita ad una vera e propria festa condivisa con tutta la comunità e non esclusivamente con gli addetti ai lavori. Ho visto tante giovani danzatrici e giovani danzatori, di ottimo livello, competere dapprima per poi vivere insieme la gioia di esserci e di partecipare, accumunati dall’unica passione per la Danza, senza più conferire importanza a classifiche e graduatorie. Voglio ringraziare gli organizzatori VincenzoAlessandra Ceripa per averci dimostrato che la Danza è un’Arte che unisce e non divide i popoli “.

TROFEO NAZIONALE DI DANZA “EUFRONIO“

Veniamo ad oggi dove il Concorso e’ stato estrapolato dalla Rassegna di Cerveteri e portato a Montalto di Castro nel Teatro Lea Padovani, ritenuta sede ideale. Una giuria di altissimo livello costituita da Francesca Bernabini, Mvula Sungani, Emanuela Bianchini, Daniele Baldi e Gianni Wers esprimerà la propria valutazione sulle coreografie di danza classica, contemporanea, moderna e hip hop suddivise in  tre categorie : children , junior e senior; è prevista l’esibizione di solisti, coppie e gruppi. Molto curata nei particolari l’assegnazione dei premi rappresentati da raffinate imitazioni artistiche di reperti etruschi, borse di studio e riconoscimenti economici per le migliori esibizioni .

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito internet  www.dimensionedanza2000.it

 

8 MARZO

8 MARZO

8 MARZO

Nella ricorrenza della Giornata Internazionale della donna vogliamo promuovere un momento di riflessione e confronto sul perdurare ed aumentare, in maniera esponenziale, di tragici eventi di cui sono vittime ancora oggi le donne.

Fino a pochi anni fa il fenomeno era  sottovalutato e quasi ignorato per effetto di una secolare predominanza maschile, dalla atavica consuetudine che la donna, in quanto tale, aveva il destino di moglie, di mamma e “colf” all’interno del nucleo familiare, “destino” già programmato e designato senza vederle riconosciuto alcun altro merito o diritto come la dignità, la pari responsabilità familiare, la capacità intellettuale, la capacità di produrre reddito tramite la sua attività lavorativa al di fuori del proprio nucleo familiare.

Ciò, nella realtà, soggiogava la donna impedendone il suo equo e legittimo sviluppo.

Oggi, invece, il vecchio ordine patriarcale si può considerare definitivamente smantellato per effetto prima della rivoluzione femminista e, poi, di una profonda e meritoria presa di coscienza della società e dell’universo maschile.

8 MARZO

Un’opera altrettanto meritoria la si deve al Legislatore che, con la promulgazione della Legge 38/2009, ha reso più incisive le azioni di prevenzione e tutela delle donne. Prima della promulgazione della su citata Legge le violenze erano semplicemente considerate come “molestia e disturbo alle persone” punite con una semplice oblazione. Ulteriore passo in avanti, poi, lo dobbiamo alla successiva e fondamentale Legge 119/2013 che ne ha  radicalmente modificato l’approccio considerando -finalmente- gli atti di violenza contro le donne come reati contro la persona e stabilendo non solo interventi preventivi di tutela ma anche, e soprattutto, pene severissime.

Ha inoltre istituito  una virtuosa “rete” Istituzionale e trasversale (Commissariati P.S., Carabinieri,  ASL, Comuni, Associazioni, Centri Antiviolenza, Strutture Sanitarie) i cui interventi, in stretta comunicazione reciproca, accrescono la tutela preventiva e le azioni a supporto delle vittime.

La nostra coscienza civile ha ormai assimilato il concetto di uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomini e donne ma, ancora per troppi uomini, è difficile comprendere ed accettare l’autonomia femminile. Ecco quindi che, quasi quotidianamente, si registrano sempre più reati per Violenza di genere che annovera la violenza fisica, sessuale, le vessazioni  psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le persecuzioni, lo stalking fino a sfociare nella forma più estrema quale è il femminicidio.

8 MARZO

Da notare che tutte le statistiche ufficiali rappresentano solo il 43% del fenomeno poiché solo il 43% delle vittime denuncia il reato subito.

8 MARZO

Questa scarsa propensione da parte delle vittime a denunciare il reato induce a considerare le motivazioni psicologico-sociali sottostanti tale atteggiamento e che si riferiscono principalmente:

  • al senso di colpa e di vergogna da parte della vittima;
  • all’assenza di adeguato supporto da parte del nucleo familiare;
  • al timore di ulteriori “rappresaglie” da parte del persecutore;
  • all’abitudine atavica a subire all’interno della famiglia (anche dal nucleo familiare d’origine);
  • alla mancata conoscenza dell’impianto legislativo a tutela della donna;
  • e , forse, alla scarsa fiducia verso le Istituzioni.

In virtù di tutto quanto sopra espresso, siamo spinti a proporre un diffuso momento di attenzione e riflessione sul tema “La violenza contro le donne” che ciascuno potrà arricchire con la propria competenza, esperienza e sensibilità.

 

Arts Academy Professional – Audizioni

Danza e Alternanza (Scuola – Lavoro)

Arts Academy Professional – Audizioni

Nello sviluppo del percorso professionalizzante condotto dall’Accademia delle Arti, illustrato compiutamente con la sua presenza a Danzainfiera 2018 dove sono state svolte le lezioni/audizioni, sollecitiamo l’attenzione verso questa ulteriore iniziativa, peraltro già anticipata a Danzainfiera.

Arts Academy Professional - Audizioni

E’ un percorso formativo completo che racchiude lo studio della Danza Classica, della Contemporanea e Modern; un danzatore è completo ed altamente qualificato quando il suo bagaglio professionale è anche in possesso di conoscenze e basilari studi di storia della Danza, anatomia e musica.

Questa è la proposta professionalizzante dell’Accademia delle Arti che si avvale di Maestri qualificati e con una ricca esperienza come docenti acquisita presso le più prestigiose realtà mondiali.

Arts Academy Professional – Audizioni

L’inizio del Corso è stabilito per settembre 2018 e terminerà a giugno 2019 con il monte/ore previsto per:

Juniores durata 3 anni (ca. 70 ore/mese);

Seniores durata 2 anni (ca. 80 ore/mese)

Le prime audizioni si terranno il 11 marzo 2018 ore 15,00 presso l’Accademia delle Arti i cui riferimenti sono:

Via Isacco Newton n. 9 Roma tel. 06 6571702 cell. 347 3482704 mail segreteriaaccademia@tiscali.it

 

Il teatro, maestro di cultura

Il teatro, maestro di cultura

Il teatro, maestro di cultura

Intervista in esclusiva ad Alberto Patelli condotta da Andrea Lepone

Tra i migliori registi e attori teatrali contemporanei, Alberto Patelli ha recentemente partecipato alla seconda edizione dell’evento culturale “La scrittura come esperienza di vita”, svoltosi all’interno del Centro Anziani Valli – Conca d’Oro.

Coprotagonista di cortometraggi di grande successo, tra i quali spicca “Pecorari”, scritto assieme a Pietro De Silva e che ha rappresentato l’Italia al Festival del Teatro di Francoforte nel 2005, si appresta ora a portare in scena la sua ultima fatica, dal titolo “Progetti di delirio”.

L’ultima perla di una carriera ricca di soddisfazioni, che lo ha portato ad essere uno degli autori più apprezzati del panorama teatrale italiano.

 Com’è nata la tua passione per il teatro?

 La mia passione per il teatro è nata in gioventù, guardando in televisione i primi spettacoli teatrali, che mi hanno avvicinato a questo mondo.

 A quale artista, che ancora oggi consideri un punto di riferimento, ti sei ispirato all’inizio della tua carriera?

 Senza dubbio al grande Eduardo De Filippo, ma anche le opere di Luigi Pirandello e Achille Campanile sono state per me fonte di ispirazione.

 Nel corso della tua carriera hai avuto l’opportunità di lavorare con alcuni tra i più grandi registi televisivi e cinematografici italiani contemporanei, quale collaborazione ti ha segnato maggiormente?

 Io sono molto legato a Giorgio Capitani, conosciuto sul set de “Il maresciallo Rocca”. Un regista di grande talento ed esperienza, capace di mettere a proprio agio gli attori in ogni situazione. Potrei anche citarti Stefano Sollima e Francesco Vicario, due grandi professionisti.

Il teatro, maestro di cultura

 Il teatro, maestro di cultura

Preferisci dirigere ed interpretare commedie o spettacoli più drammatici?

 Io nasco come autore prevalentemente umorista mentre, per quanto concerne la recitazione, potrei definirmi un attore caratterista. Mi sono tuttavia misurato anche con altri generi teatrali.

 Quali sono le più grandi differenze tra il teatro italiano e quello d’oltreoceano?

 Indubbiamente la capacità dei produttori americani di sapersi rinnovare, investendo su prodotti che ritengono vincenti, credendoci e supportandoli dall’inizio alla fine. Nel nostro paese si tende troppo spesso a puntare esclusivamente sui grossi nomi, trascurando il contenuto delle opere.

 Lo spettacolo più difficile che tu abbia mai diretto?

 Il titolo è “Per un dolcetto ed una piccola sorsata”; si tratta di una commedia musicale per banda portata in scena per la prima e unica volta a Roma, presso il Teatro Greco. Ci ho lavorato per oltre un anno, mi sono dovuto calare nella realtà bandistica per capirne ogni dinamica, parlare con vari artisti ed assistere a tantissime esibizioni. Ho perfino imparato a suonare il sassofono! Furono composte alcune canzoni appositamente per lo spettacolo, che vide il coinvolgimento anche di ballerini e majorette. Anche la cura della scenografia si rivelò estremamente complessa. Purtroppo il testo, dopo quell’unica rappresentazione, non è più stato ripreso.

 Il teatro, maestro di cultura

Il teatro ieri ed il teatro oggi, cos’è cambiato?

Sicuramente oggi l’arte del teatro è molto più diffusa nelle scuole e questo è un immenso passo in avanti poiché la cultura artistica, di cui anche il teatro è espressione, deve accompagnare la crescita dei ragazzi; fare teatro equivale a fare cultura. Devo tuttavia dirti che oggi è tutto molto più “burocratico” rispetto al passato e, talvolta, portare in scena una rappresentazione risulta davvero complicato e frustrante.

Il lavoro di un’artista è solo quello di offrire al pubblico un grande spettacolo o c’è anche dell’altro?

Io ritengo che l’opera teatrale svolga anche una funzione sociale, e ciò assume un importante significato; uno spettacolo per essere considerato di spessore deve indurre il pubblico a riflettere su determinati temi sociali e culturali.

 A quale progetto stai lavorando ultimamente?

 Ultimamente sto lavorando per portare in scena una rappresentazione intitolata “Progetti di delirio”, basata sui testi di Angelo Mancini, di cui sono regista ed attore non protagonista. Il ruolo di protagonista è stato invece affidato a Corrado Bega.

Ad arricchire lo spettacolo inoltre, vi sarà la partecipazione della ballerina Francesca Cama.

Salutiamo Alberto Patelli riportando una sua pregevole poesia dialettale che ben rappresenta il suo profondo amore per la sua città (segui link):

Sai che c’ha Roma

Alberto Patelli: Il teatro, maestro di cultura