Andrea Camilleri

Camilleri

Scrive Andrea Camilleri nei suoi doverosi ringraziamenti di pag. 291 di quest’ultimo episodio che vede protagonista il commissario Montalbano, che “La rete di protezione” è il suo primo racconto in cui la storia non è stata scritta di suo pugno ma l’ha dettata nel 2015 a Valentina che ringrazia “per l’aiuto che lei sa”.
All’età di novantadue anni, il più conosciuto e prestigioso degli scrittori italiani viventi, dimostra delle capacità straordinarie ed un talento narrativo sorprendente già solo per questo fatto: è cento volte più difficile raccontarla una storia che scriverla.
Ma questo lo sanno tutti coloro che scrivono e che raccontano.
La lettura dell’ultimo romanzo di Andrea Camilleri – in ordine di tempo perché è già pronto il prossimo episodio della serie Montalbano – proietta il lettore in una dimensione che spazia tra Vigàta e Kalmar, tra innamoramenti e tradimenti, tra seduzione e conformismo, tra gli anni duemila e gli anni cinquanta, tra omogeneità e diversità, tra integrazione e autismo, tra esilio narrato e solitudine vissuta, tra prepotenze adolescenziali e coraggiose ribellioni, tra superotto e DVD, tra “panza” e “presenza” e protocolli istituzionali, tra siculi pranzi saporiti e striminziti “fingherfud “ di nuova generazione.
Con un Pirandello che citato e chiamato a gran voce dalla narrazione, l’arricchisce di storia e letteratura con l’esplicito invito di leggere “Lontano”, la novella del premio Nobel 1934 per la letteratura, dalla quale, in una sorta di sceneggiatura non originale, è rubata con destrezza la storia filmica della produzione baltica ambientata a Vigàta.

Camilleri

Pirandello, geniale scrittore siciliano.
Andrea Camilleri, ma perché non ha ancora ricevuto il Nobel per la letteratura? L’associazione viene spontanea.
Con l’intrigante metafora sul tempo che inesorabile trascorre, richiamando “il pittori Mimmo Rotella che s’addivirtiva a mostrari il passari del tempo col decollage, scorticando dai mura locandine e avvisi vari”, e il lettore ignaro d’arti visive – immaginiamo – che lascia di botto la lettura per ghiri a vidiri cu’ è stu Mimmo Rotella su internetti.
Non si sa mai quanto Andrea Camilleri, nella superba arte del suo narrare siculo, si faccia gioco del lettore e quanto invece voglia comunicare qualcosa di meta-scritto, che vede solo chi ha occhi per vedere, e sentono solo orecchi che vogliono sentire.
Ma tutto questo rimarrà un vero mistero che forse solo Montalbano un giorno potrà svelarci per ricoprirlo subitaneamente dopo chiedendo scusa come al granchio del nostro romanzo.
Il fatto allora è che nel racconto de “La rete di protezione” i misteri e i delitti da disvelare e sui quali indagare, forse era meglio non cuitarli comu u cani chi dormi.
Scendere negli abissi dei ricordi sepolti è sempre un’operazione di grande coraggio e sagacia ma non sempre migliora la via di chi scopre cose che s’erano inabissate opportunamente; cose vecchie che è meglio lassari iri.
È forse questo il messaggio di quest’ultimo e bellissimo racconto di Andrea Camilleri?
Bisogna leggerlo per scoprirlo.
Ma sappia da subito il lettore che bisogna possedere occhi che vogliono vedere e orecchi che vogliono sentire.
Rendiamo omaggio al nostro immenso artista Andrea Camilleri.

La rete di protezione”, Ed. Sellerio, Palermo, 2017

Autore ANDREA GIOSTRA
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ELEONORA ABBAGNATO

eleonora abbagnato

Eleonora Abbagnato interpreta Carmen

 Sabato 22 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Ostia Antica, torna in scena CARMEN, balletto in due atti di Amedeo Amodio, magistralmente interpretato da Eleonora Abbagnato.

La seducente protagonista, anziché occhi di carbone e capelli corvini, avrà lo sguardo ceruleo e le sembianze della bionda étoile italiana dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

 CARMEN, una ulteriore pregevole produzione di Daniele Cipriani Entertainment, viene presentata nell’ambito della 2a edizione de “Il Mito e il Sogno” – Ostia Antica Festival 2017 sulla scia dei recenti successi ottenuti nei maggiori festival e teatri italiani.

Don José è il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, apprezzato su numerosi palcoscenici europei; solisti e ballerini italiani completano il cast di questo balletto che si danza sulle celeberrime note tratte dall’opera di Georges Bizet (che musicò l’altrettanto celebre novella di Prosper Merimée), adattata con interventi musicali originali di Giuseppe Calì e con le scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Amilcar Moret

Il soggetto non abbisogna di presentazioni tanto è conosciuto, applaudito e racchiuso nel cuore degli appassionati della Danza, degli opinionisti, dei danzatori ed è stato rappresentato sotto le più diverse interpretazioni.

Il balletto proposto da Amedeo Amodio ne è una rilettura altamente originale in cui l’azione si svolge dietro le quinte e i coprotagonisti sono i musicisti e il personale di supporto tecnico della compagnia che, in questo particolare caso, danno vita ad un difficile compito cioè realizzano “il teatro dentro il teatro”; essi vengono catturati dai fantasmi del dramma rappresentato e sono spinti ad immedesimarsi nei vari personaggi: Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo per rivivere insieme gli intrecci del cuore.

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato, con la sua bellezza pari alle genti del nord, si cala in maniera straordinaria nel ruolo della maliarda sivigliana.

Come lei stessa ha dichiarato, sarà forse l’origine siciliana a renderla particolarmente adatta a ruoli passionali ed istintivi come ha avuto modo di ammaliarci con la sua stupenda interpretazione in danza di TOSCA nel suo omaggio a Maria Callas al recente Festival di Spoleto (https://www.lamacinamagazine.it/omaggio-maria-callas/). Anche questo balletto trae ispirazione proprio dal grande soprano greco.

Racconta il coreografo Amedeo Amodio che la sua visione di un backstage, in cui aleggiano i fantasmi dello spettacolo appena rappresentato, risale al suo ricordo di una storica rappresentazione dell’Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala nell’anno 1957.

Sul podio c’era Gianandrea Gavazzeni e, nei panni della sfortunata regina inglese, nientemeno che la grande Maria Callas. Amodio, allora giovanissimo ballerino scaligero, si trovava dietro le quinte (avendo interpretato uno dei paggetti) racconta che appena calato il sipario scese anche un silenzio ultraterreno sul palcoscenico e tutto intorno, un silenzio palpabile, un’atmosfera rarefatta in cui, per alcuni minuti, tutti  – cantanti, musicisti, personale tecnico – si trovarono sospesi nel tempo.

Eleonora Abbagnato

È la medesima atmosfera che Amodio ricrea nel suo balletto CARMEN.

Quello di Carmen è un ruolo “simbolo” per Eleonora Abbagnato che proprio interpretando la sigaraia sul palcoscenico dell’Opéra de Paris – nell’omonimo balletto di Roland Petit – raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile

Ora, sul suggestivo sfondo di un teatro antico, un’altra – ma eternamente tragica Carmen – conduce un gioco trasgressivo ed eversivo in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte.

Un ruolo fosco a cui, con l’alchimia misteriosa di cui sono maestri i veri artisti, Eleonora Abbagnato esalta la sublime danza che la conferma essere, ancora una volta, la più celebre ballerina italiana sulla scena.

 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

INFOLINE : 06/93800262

EMAIL programmazione@danielecipriani.it

dal lunedì al venerdì ore 10/17 (orario continuato)

www.ostianticateatro.com

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

PREZZO BIGLIETTI

Gradinata Non Numerata: € 38,00

 

 

Bonus Cultura

500 euro cultura

Cosa è il bonus cultura?

Il bonus cultura è un contributo di 500 EURO che il Governo mette a disposizione di chi compie 18 anni nel 2016.

Se sei residente in Italia e se sei nato nel 1998 puoi spendere il tuo buono in cultura.

È una iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dedicata a promuovere la cultura.

può essere utilizzato per l’acquisto di:

  • biglietti per assistere a rappresentazioni teatrali , cinematografiche e spettacoli dal vivo;
  • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • libri

Cosa puoi comprare su Mondadori Store?

Puoi comprare libri di ogni genere, sia italiani che in lingua straniera e testi scolastici.

libro

Quando scade il Bonus?

Hai tempo fino al 30 giugno 2017 per registrarti e richiedere il bonus e fino al 31 dicembre 2017 per spenderlo.

Cosa fare per ottenere 500 euro:

  1. Avere le tue credenziali SPID

Devi essere in possesso delle tue credenziali SPID.
SPID (il sistema pubblico di identità digitale) è la tua nuova identità digitale composta da credenziali (nome utente e password) che puoi richiedere dal giorno del tuo diciottesimo compleanno e che dovrai utilizzare tutte le volte che vorrai accedere a 18app.

Per richiedere e ottenere le tue credenziali SPID hai bisogno di:

documento di identità valido (carta di identità o passaporto);

tessera sanitaria;

indirizzo e-mail;

numero di telefono del cellulare che usi normalmente (anche se non sei tu l’intestatario del contratto);

Per ottenere le tue credenziali SPID devi rivolgerti a Poste Italiane, Infocert, Sielte o Tim.

I quattro soggetti (che vengono chiamati Identity Provider) ti offrono diverse modalità per richiedere ed ottenere le tue credenziali.

  • ad ogni beneficiario è attribuita una Carta elettronica utilizzabile, attraverso buoni di spesa, entro il 31 dicembre 2017 presso le strutture inserite in un apposito elenco consultabile sulla piattaforma informatica dedicata;
  • i buoni di spesa sono generati dal beneficiario, che deve inserire i dati richiesti sulla piattaforma elettronica e possono essere anche stampati;
  • quando l’esercizio commerciale o il luogo culturale accreditato accetta il voucher si riduce il credito disponibile.

2. Avere il bonus e richiedere i voucher

Con le tue credenziali SPID loggati sul sito www.18app.it  scegli il bene da acquistare, l’esercente e dove acquistarlo indicando quantità e importo totale del bene.

Si visualizzerà un voucher con un codice unico per singola operazione effettuata.

3. Usare il voucher

Scegli i tuoi libri su mondadoristore.it, quando arrivi alla Cassa inserisci il tuo voucher in corrispondenza della voce “Ho una gift card o un buono prepagato” ed effettua il tuo acquisto.

banconota

Termini e condizioni

Il Bonus è destinato a chi compie 18 anni nel 2016.

Hai tempo fino al 30 giugno 2017 per registrarti e, fino al 31 dicembre 2017, per spendere il bonus

Il bonus è spendibile anche su libri scolastici

Sono esclusi gli eBook

Riferimento art.1 comma 979 L. n. 208 del 28.12.2015

N.B. La Legge di Bilancio 2017 (L.11 dicembre 2016, n. 232, comma 626), in vigore dal 1 gennaio 2017, ha confermato il bonus per i diciottenni che quindi potrà essere richiesto anche da coloro che compiono 18 anni nel 2017, con modalità che saranno stabilite attraverso modifiche al  DPCM 15 settembre 2016, n. 187

La Macina Magazine è onorata di essere partner Mondadoristore e, fedele alla tradizione culturale del giornale, invita i suoi lettori ad utilizzare il voucher per Bonus Cultura direttamente dal link sul nostro giornale.

La Macina Magazine

il nostro giornale non è il semplice notiziario che fornisce articoli relativi al mondo della Danza, dell’Arte, della Cultura, dell’Editoria ed altro ma intende proporre un ulteriore supporto per diffondere l’Arte della scrittura; per tale motivo La Macina Magazine amplierà – a far data dal 16 luglio – le attuali Sezioni con la nuova Sezione “Poesia” appositamente dedicata a tale Arte.

Il meccanismo è semplice:

l’autore invia tramite mail all’indirizzo lamacinaonlus@gmail.com la propria opera in formato word unitamente ad una breve presentazione, anch’essa in formato word, di max 300 parole; l’autore ha facoltà di allegare eventualmente anche una sua foto/video.

La Macina Magazine provvederà ad inserire il materiale nella Sezione “Poesia” e diffondere l’opera completa con un proprio breve articolo giornalistico di presentazione.

L’articolo e l’opera saranno diffusi non solo sui noti social – ad esempio Face book – ma anche e soprattutto su tutte le piattaforme Social a cui La Macina Magazine è iscritta:

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la durata del Servizio di diffusione è di 30 giorni e, all’interno di questo periodo temporale, La Macina Magazine provvederà ogni settimana a diffondere nuovamente l’opera.

Il costo, per questo primo periodo promozionale, ammonta a 10 euro per singola opera da corrispondere mediante Pay Pal sul conto bancario intestato all’Associazione La Macina Onlus.

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Grazie da La Macina Magazine.

 

 

 

Brodetto di pesce Ortonese

Nel corso dei miei frequenti viaggi di lavoro ho avuto la possibilità di conoscere ed apprezzare la nostra meravigliosa Italia ricca di Arte, di Cultura e, perché no, di tradizioni enogastronomiche; conversando con il nostro grande amico Andrea Alesio, formidabile attore teatrale con “doppia cittadinanza: romana e di Ortona” abbiamo ripercorso il menù del Brodetto di pesce alla ortonese così come trasmesso dalla nonna.

Di cosa si tratta?

È la tipica zuppa che viene cucinata, prevalentemente con pesce non nobile, lungo tutto quel tratto di costa che va da Ortona a Vasto denominata anche “Costa dei Trabocchi” così chiamate quelle tipiche palafitte in legno che si protendono verso il mare.

Dai Trabocchi (Lu Travòcche) vengono calate le reti quadrangolari e solitamente viene catturato un ricco e variegato pescato grazie al fondale alto e ricco di scogli, anfratti sotterranei e con un habitat naturale che favorisce lo sviluppo delle varietà e del numero dei pesci.

I Trabocchi da sempre hanno accompagnato il paesaggio vastese e dai Trabocchi viene appunto la tradizione del Brodetto di pesce alla ortonese che coniuga in maniera esemplare il sapore del mare con quello della terra.

L’origine del Brodetto è, in effetti, un piatto povero poiché i marinai o i pescatori dei Trabocchi dopo aver venduto al mercato il pescato migliore barattavano la rimanente parte dei pesci rimasti invenduti con i contadini che li scambiavano con i loro prodotti quali pomodori, peperoni, olio, aglio, cipolla…

A quel punto entravano in azione le donne di casa che dovevano rendere bastevole, ricco, saporito e sufficiente per le esigenze della famiglia gli ingredienti di base, di basso costo.

Questa è la magia del Brodetto di pesce alla Ortonese.

Lu vrudatte” della nonna di Andrea Alesio non consente il soffritto e indica (anzi impone) queste varietà di pesce, basilari, più altre a seconda della stagione: la razza (l’ucchialèine), la triglia (la trìjje), la seppiolina (a sàcce) , il testone (u capucchiàune), lo scorfano di scoglio  (u Scorfne ‘e scoglio), il merluzzo (la mirlìcce), la cicala di mare (la panucchiuàlle), l’olio extravergine d’oliva, il peperone e il pomodoro rosso preferibilmente di “mezzotempo”.

A questo punto la nonna allestiva la tavola con tutti gli ingredienti per la preparazione del Brodetto di pesce alla ortonese riuscendo addirittura a pulire lo scorfano a mani nude e, chi conosce questo tipo di pesce, irto di aculei velenosi, sa che è una impresa adatta a pochi.

Procedeva poi alla preparazione facendo insaporire in un tegame di coccio, largo e basso, l’aglio, l’olio ed il peperone.

Appena dopo aggiungeva 1 bicchiere di acqua di mare ed il pomodoro rosso “mezzotempo” ; dopo circa mezz’ora cominciava ad aggiungere i pesci iniziando da quelli a più lungo tempo di cottura e, prima di fine cottura regolava di sale e toglieva il coperchio per lasciar evaporare e far rapprendere il sugo.

Attenzione, non fate irritare la nonna e quindi non girate il brodetto ma scuotete delicatamente l’intero tegame; il pesce non si deve frantumare.

Lasciate riposare per qualche minuto, aggiungere prezzemolo e peperoncino e prepariamoci ad essere travolti da un antico sapore che premia massimamente le nostre papille gustative.

Un ultimo consiglio: evitiamo di indossare lo smoking perché per gustare appieno il brodetto è indispensabile fare buon uso delle mani e di buon pane casareccio preferibilmente bruscato.

Scopo di questo intermezzo non è certo quello di presentare una ricetta di cucina poiché ci sono libri, autori, opinionisti ben più qualificati del sottoscritto; vogliamo invece – nuovamente – parlare di Andrea Alesio che torna in scena con il suo monologo “Il Catamarano” scritto da Gabriele Mazzucco.

andrea alesio

Confesso che, al momento, non ricordo quante repliche ha avuto Il Catamarano ma, essendo stato presente a tutte, vi assicuro che è sempre stato un meritato sold out.

Non c’è dubbio che anche nella replica di sabato 29 febbraio il magnifico Teatro Tosti di Ortona registrerà ancora una volta il tutto esaurito per la replica di Il Catamarano.

E’ uno spettacolo divertente ed emozionante, imperdibile, regala emozioni sempre nuove; il duo vincente Gabriele Mazzucco e Andrea Alesio ci faranno ripercorrere una forte storia di sentimenti ed affetti profondi altalenando l’azione scenica tra Amleto, Faust, Medea con variopinti ed esilaranti personaggi quali Franco er PompistaPeppe er MonnezzaroStefano er Cupola e Gianni Strizzaculo.

https://www.facebook.com/stefania.dadamo.7/videos/10210423043164058/

Solo Gabriele Mazzucco poteva scrivere questo ardito copione così splendidamente interpretato da Andrea Alesio.

Concludendo, vi aspettiamo sabato 29 febbraio al Teatro Tosti di Ortona

Non mancate, vi farà riflettere e vi entusiasmerà.

Mi concederò, dopo lo spettacolo, il meritato premio: andare a gustare il Brodetto di pesce alla ortonese.