Premi Letterari

rosone

Lugnano in Teverina

Nel vasto e sempre più affollato panorama dei Premi Letterari che vengono indetti in Italia da associazioni, pro loco, centri culturali, salotti…dobbiamo porre particolare attenzione alla “valenza” culturale che viene espressa.

Non è solo l’aspetto economico che dobbiamo valutare posto che – solitamente – viene chiesto un contributo di partecipazione variabile da circa 20 euro in poi ma, principalmente, il bagaglio culturale, professionale e la ricchezza delle esperienze acquisite nell’universo “libro” da parte della organizzazione e della Giuria.

In questo periodo c’è un fiorire esponenziale di correttori di bozze, di editor, di consulenti che offrono la loro collaborazione ma che, alcune volte, abbiamo riscontrato non rappresentare la realtà o ancor peggio fornire consigli imprecisi, illusori e fuorvianti.

Un buon “consigliere”, ricco delle qualità sopracitate, è una importante pedina necessaria per la pubblicazione del nostro amato libro.

Questa è stata la scelta operata da due dei nostri autori: Fabiola Cecchini e Franco Salvatore Grasso che con le loro opere partecipano al prestigioso Concorso Letterario 2016 che, tra tutti i Premi Letterari, si distingue per la “caratura” artistica della Giuria, per l’ enfasi culturale posta dal Comune di Lugnano in Teverina che ha indetto il Bando e per la costante volontà dell’intera comunità cittadina che ha sostenuto gli sforzi dell’Amministrazione.

Pur essendo noi gli editori di Fabiola Cecchini e Franco Salvatore Grasso rivolgiamo a tutti i partecipanti, indistintamente, i migliori auguri di vedere appagati gli sforzi, le nottate davanti allo schermo, l’indomabile ansia di chiudere la frase, i vuoti di idee che attanagliano, insomma tutte le sensazioni che genera la scrittura della propria opera; anche noi le viviamo.

La legge delle competizioni impone che ci sia solo 1 vincitore ma la grande ed unica vittoria è in tutti coloro che partecipano con il proprio scritto che è l’espressione del proprio animo.

La cerimonia di premiazione è prevista per sabato 23 luglio 2016 e la nostra Casa Editrice, insieme ai 2 autori, parteciperà alle “Settimane della Cultura” che avranno luogo nel caratteristico borgo di Lugnano in Teverina dal 25 luglio al 7 agosto 2016 (N.B. la nostra presenza è prevista dal 25 luglio al 30 luglio 2016)

In bocca al lupo.

Premi Letterari

Comune di Lugnano in Teverina

Il profumo dei libri

libro antico

I libri, vecchi o nuovi, emanano una varietà di profumazioni dovute ai composti con cui sono stati realizzati e che con il tempo si volatizzano conferendo quella particolare fragranza che noi percepiamo come “Il profumo dei libri”.

I composti hanno una varietà di origini, alcuni sono prodotti di degradazione mentre altri provengono dal tipo di carta, dalla colla applicata e dall’inchiostro utilizzato per la stampa a sua volta additivato con essenze profumate per rallentarne la dissoluzione.

L’età del libro e la concentrazione dei composti utilizzati influenzano notevolmente la volatilità conferendo ad ogni libro il suo profumo caratteristico; i vecchi libri contengono più lignina e polpa di carta rispetto ai libri moderni ed avvertiamo – quindi – il caratteristico odore boschivo.

Il profumo dei vecchi libri è inebriante ma può divenire un problema nel caso in cui, in una biblioteca, ci sia una alta concentrazione di antichi volumi rendendo così necessaria la presenza di un sofisticato sistema di riciclo dell’aria a temperatura e umidità controllata.

Un libro nuovo, invece, ci fa assaporare il “croccante” aroma della carta nuova e dell’inchiostro fresco di stampa.

L’aroma dei libri nuovi è vario in quanto è vario l’utilizzo finale cui è destinato; ad esempio per una enciclopedia è necessario un tipo di carta e di lavorazione tale da mantenere nel tempo la stabilità e la consistenza mentre, per una pubblicazione che prevedibilmente ha un tempo di vita più breve, vengono utilizzati composti con minore concentrazione.

Il profumo dei libri?  In realtà ogni libro emana il suo profumo.

L’inimitabile, avvolgente e rassicurante profumo dei “vecchi libri” deriva, come già detto, dalla lignina che aiuta le fibre di cellulosa a concatenarsi insieme ma è – purtroppo – responsabile dell’ingiallimento, nel tempo, della vecchia carta innescando reazioni di ossidazione fino ad arrivare alla disgregazione del foglio.

La tecnologia odierna pone in atto complessi e costosi procedimenti chimici per abbattere la lignina, amalgamare la cellulosa con le fibre di cotone naturale, acidificare il composto, sottoporlo ad idrolisi e ad altre lavorazioni così da fornirci un prodotto di alta qualità e stabile nel tempo.

A puro titolo di curiosità è bene sapere che l’aggiunta della benzaldeide al composto conferisce un profumo di mandorla, la vanillina dona un profumo di vaniglia, l’etilbenzene e toluene generano odori dolci mentre la profumazione floreale è data dall’etil esanolo.

Torna nuovamente la riflessione: ma Il profumo dei libri , quello autentico che abbiamo conosciuto dove è?

Le più qualificate aziende produttrici della carta sono ben consapevoli che il fascino di sfogliare un libro, immergersi nel fruscio dei fogli, appagare l’olfatto sono preziosi per un lettore e quindi, all’interno dell’azienda, esiste un “Team Senses Satisfaction” il cui obiettivo è soddisfare le aspettative del cliente.

Non ci piace il profumo emanato dal nostro libro?

Non disperiamoci, una azienda americana ha lanciato recentemente sul mercato una gamma di bombolette spry con varie essenze da spruzzare sul libro e replicare il profumo più gradito a noi.

Non ne conosciamo il costo ma, comunque, qualunque surrogato non potrà mai sostituire il caro, vecchio, buon profumo autentico di un vecchio libro.

 

IL CATAMARANO

Mazzucco

Scritto da Gabriele Mazzucco
Regia di Gigi Palla

Ancora una volta Gabriele Mazzucco ci coinvolgerà in una storia, l’ultima da lui scritta, Il Catamarano, che saprà emozionarci, coinvolgerci senza tuttavia cadere nel facile tranello della malinconia; è un altro viaggio nel nostro animo e che ci indica il valore dei sentimenti più nobili.

Il giovane Andrea è un ragazzo come tanti che coltiva il grande sogno di diventare un attore ed è proprio lui a raccontare la sua storia “corale”, esclusivamente in prima persona.

Unico interlocutore, seppur assente dalla scena, è suo nonno Angelo.

Uomo tutto di un pezzo con alle spalle una vita piena, vigorosa e difficile, vissuta intensamente avendo il coraggio di andare anche contro tutto e tutti. Un uomo d’altri tempi, forse, eppure attuale come non mai.

Angelo viaggia “in solitaria” tra passato e presente, tra sensazioni ed emozioni, narrando e rievocando, facendo toccare con mano allo spettatore non una ma più vite, allo stesso tempo ordinarie e straordinarie.

Le varie figure che emergono sono uniche nel loro genere ed insieme costituiscono un affresco di varia umanità; la bidella bigotta mortalmente scandalizzata per un bacio tra ragazzi o il giovane regista naif che si crede proiettato verso il successo grazie alla sua versione contemporanea dell’opera “Il Catamarano”.

Ed è proprio “Il Catamarano”, che poi altro non è che il titolo della pièce, a rappresentare il legame che unisce le esistenze di nonno e nipote e di tutto ciò che ha girato e che continua a girare intorno a loro.

Una unione profonda, indissolubile che travalica lo scorrere del tempo.

Si ride ma allo stesso tempo ci si emoziona, senza lasciare spazio alla malinconia e ai rimpianti proprio come fa lo stesso Andrea nel suo coinvolgente flusso esistenziale.

Il Catamarano” è una storia come tante e come tale unica e straordinaria – spiega il regista Gigi Palla<<una storia urgente per chi l’ha scritta e necessaria per chi la interpreta e l’ha ispirata, una carrellata di esistenze che si intrecciano e personaggi che si sfiorano nell’attraversare il mare magnum della vita>>

 

Teatro Ambra alla Garbatella dal 19 al 21 maggio 2016

Compagnia Degli Artigialli

Il cast: Andrea Alesio (Andrea)
e con l’amichevole partecipazione di Piero Casoli

Scene e costumi Carla Marchini
Comunicazione Paolo Leone
Ufficio Stampa Alessandro Rubino – Valeria Marucci

 

La Danza Accademica-Moderna

La Danza Accademica-Moderna e Accademia delle Arti.

Integriamo il nostro precedente articolo e segnaliamo il prestigioso riconoscimento conquistato dalla bravissima ballerina Ilenia Ronci  alla quale l’esperta Giuria ha attribuito il 1° Premio assoluto.

La Coppa rappresenta un ulteriore risultato di un lungo percorso professionale ed artistico al quale Ilenia Ronci ha dedicato la sua vita.

L’artista è insegnante del Corpo di Ballo dell’Accademia delle Arti diretta da Catia di Gaetano e da questo felice connubio possiamo ben comprendere le eccellenze portate in scena dalle allieve alle quali – ricordiamo – è stato assegnato il Premio Speciale per la Tecnica e la Preparazione sia nella sezione balletto classico che balletto moderno.

L’Accademia delle Arti, a quanto, pare non è una semplice scuola di ballo ma un Centro di eccellenza nella Danza.

Complimenti Ilenia.

La Danza Accademica-Moderna

In un precedente articolo dedicato alla Danza nel 900 anticipammo che saremmo ritornati a presentare la Danza Accademica dedicandole un servizio

Tuttavia uno spunto di riflessione sulla differente interpretazione dell’Arte della Danza ci è stato fornito dalla partecipazione, in qualità di osservatori, all’importante Concorso Coreografico “Ballet-ex” che si è svolto sabato 9 aprile presso il Teatro Orione di Roma.

Mirabilmente organizzato dalla Direttrice, Luisa Signorelli, abbiamo avuto l’opportunità di ammirare diverse A.S.D. e scuole di ballo provenienti da numerose regioni d’Italia che si sono esibite nelle più moderne coreografie esaltate da una attenta scelta dei costumi, da arditi passi di danza, da eccellente ritmo e coordinamento del gruppo.

Abbiamo notato che tutti i danzatori, al termine della loro rappresentazione, erano fisicamente provati dalle corse e dai salti sul palcoscenico ma sappiamo tutti che solo con la costanza e con la “fatica” si riesce ad esprimere la gioia e la carica emotiva che solo l’artista può comprendere.

Il Concorso Coreografico ci ha presentato “La Danza Accademica-Moderna” ed ha avuto il pregio di presentare al numeroso pubblico anche alcune altre realtà di scuole di Danza che poggiano su solide basi di Danza Accademica.

Segnatamente vorremmo citare il “Centro Arte Danza” di Pistoia e ”Accademia delle Arti” di Roma.

L’ “Accademia delle Arti”  si è aggiudicata il Premio Speciale per la Tecnica e la Preparazione sia nella sezione balletto classico che balletto moderno; risultati encomiabili!

Ancora una volta si conferma che le eccellenti performance sono il risultato visibile e gratificante di un costante lavoro di preparazione, di dedizione, di passione condivisa; a tal proposito non possiamo sottacere la professionalità della Direttrice dell’Accademia delle Arti , Sig.ra Catia Di Gaetano e dei Coreografi Rosario Marotta e Fabio Grossi.

Abbiamo assistito ad un eccellente Concorso che ha confermato la possibile ed integrata coesione tra “La Danza Accademica-Moderna.

Ci piace qui ricordare una frase di Roberto Bolle: “Uno come Michael Jackson è stato un punto di riferimento anche per chi fa danza classica”

A presto