Copia di un contratto di locazione

contratto di locazione

Per chi ne ha necessità è possibile richiedere all’Agenzia delle Entrate una copia del contratto di locazione, naturalmente seguendo un determinato iter burocratico. Per correttezza professionale ricordiamo che ogni contratto di locazione deve essere regolarmente registrato come previsto dall’art. 1, comma 346, della legge n. 311/04. Qualora il contratto non sia registrato deve essere considerato nullo. La giurisprudenza prevede però che la registrazione sia obbligatoria solo per affitti superiori ai 30 giorni, e non quindi per i periodi minori.

Contratto di locazione art. 18 d.p.r. 131/86

contratto di locazioneL’articolo 18 del d.p.r 131/86 specifica che i contraenti, i subentranti e i coniugi possono far richiesta di copia registrata della locazione e degli atti relativi al contratto. Una nota particolare va fatta per l’amministratore di condominio, che potrebbe essere costretto a richiedere una copia per la registrazione anagrafica del condominio.

Esistono quindi dei casi specifici e legittimati da disposizioni legali, per richiedere tali copie. Al punto successivo specificheremo meglio il ruolo dell’amministratore per quanto riguarda questo tipo di contratto.

Richiesta dell’amministratore per il contratto di locazione

contratto di locazioneNel caso in cui l’amministratore abbia la necessità di avere copia di un contratto di locazione dello stabile che amministra, e non trovi la collaborazione degli interessati, come previsto dall’articolo 1130 numero 6 del codice civile, ci si dovrà rivolgere all’autorità giudiziaria che stabilirà i modi e i tempi per l’acquisizione dei dati.

Tutto questo naturalmente se non vi è collaborazione, poiché nella compilazione della scheda anagrafica condominiale, l’amministratore deve avere l’elenco di tutti i condomini, siano questi proprietari o affittuari, in modo che possa sempre avere la situazione sotto controllo. L’elenco ordinato e aggiornato dei vari condomini è infatti uno degli obblighi dell’amministratore, che è sempre tenuto, su richiesta dell’autorità giudiziaria o delle forze di polizia, a fornire l’elenco degli abitanti dello stabile per controlli o resoconti. Per questa ragione è essenziale che i registri siano sempre in ordine e si possa sempre sapere quali sono gli amministrati del condominio.

Attacco Hacker al tribunale di Roma

attacco hacker

Neanche i tribunali sono più al sicuro, in quanto la città giudiziaria di Roma ha subito lunedì scorso un attacco hacker, cioè un sabotaggio informatico su cui la Procura della capitale ha aperto immediatamente un fascicolo per scoprirne le cause e soprattutto il mandante, anche se in questi casi si brancola per lo più nel buio, in quanto l’informatica può essere sia croce che delizia.  Continua a leggere

Salvo il biglietto integrato Atac Trenitalia

atac trenitalia

Possono tirare un sospiro di sollievo i migliaia di pendolari che usufruiscono dei mezzi Atac Trenitalia, grazie a un accordo tra le due società per rientrare del debito di 47 milioni che può vantare Trenitalia verso l’azienda municipale romana. La Regione Lazio avrà inoltre il controllo dei biglietti, è quanto affermato dal presidente Zingaretti che ha dichiarato che l’abbonamento integrato tra le tre società che offrono i mezzi pubblici nel Lazio è essenziale per i 54000 pendolari che ogni giorno viaggiano sui mezzi pubblici.  Continua a leggere

Legge 104 Diritto al trasferimento?

Legge 104 e mobilità

Non è ancora il caso di gridare “vittoria” in quanto è ben noto che la complessità della macchina burocratica e, con essa, le Istituzioni, male si adeguano alle sentenze dei Tribunali.

Vedremo… in ogni caso è bene gioire per una importante e storica sentenza che la Corte d’Appello di Sassari ha emesso e che sancisce il diritto al trasferimento di un familiare che assiste un disabile, in una sede lavorativa quanto più vicina al domicilio dell’assistito.

Veniamo ai fatti   

  • A febbraio 2014 una impiegata aveva chiesto all’Ufficio Scolastico il trasferimento, motivato e documentato, da Palau a Sassari per accudire il figlio portatore di handicap grave;
  • L’Ufficio Scolastico, attenendosi al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ha negato il trasferimento;
  • A maggio del 2015 il Giudice del Lavoro concordò con quanto affermato dall’Ufficio Scolastico negando la sussistenza di tale diritto a favore del lavoratore ed attribuendo tale materia alla trattazione in sede di C.C.N.L. integrativo;
  • Il ricorso promosso dall’impiegata è stato esaminato dai Giudici che hanno stabilito il diritto della madre di avvicinarsi alla città di residenza per continuare a svolgere la propria attività lavorativa ed assistere il figlio; l’Ufficio Scolastico è stato inoltre condannato a pagare le spese legali e risarcire l’impiegata;
  • L’impiegata lavorerà nella sede scolastica da lei indicata al momento del bando relativo alla mobilità del personale

Le motivazioni della sentenza, che ha visto riconosciuto il diritto dell’interessata al trasferimento espressamente previsto dall’art. 33 della Legge 104/92 quinto comma, pongono in particolare evidenza la  discrasia tra le norme contenute nel C.C.N.L. e la Legge;  non si tiene conto di quanto  previsto per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti dei disabili che rappresentano i supremi interessi garantiti dalla Costituzione i quali – affermano i Giudici – non possono essere disattesi.

Gli stessi Giudici, pur comprendendo le importanti esigenze organizzative dell’Amministrazione, tesa a dare un ordinato e strutturato assetto all’intero sistema, affermano che “l’esigenza del datore di lavoro” non può in ogni caso comprimere l’inalienabile diritto alla tutela del disabile e che appellarsi alle esigenze organizzative cancella- di fatto – le previsioni contenute nella sopra citata Legge 104

La Corte d’Appello ha inoltre annullato, essendo in contrasto con una norma imperativa, l’art. 7 del C.C.N.L. del 2014 per la mobilità del personale docente e ATA e di tutte le norme ad esso collegate. L’azione legale promossa e portata avanti da questa coraggiosa madre l’ha vista vincitrice  ma, cosa ben più importante e meritoria, ha visto affermare con forza il diritto di suo figlio all’assistenza di cui ha necessità.

 

Perché trasferirsi in Cina

trasferirsi in Cina

Trasferirsi in Cina rappresenta oggigiorno la soluzione ideale per diversi giovani che nel nostro Paese non riescono a trovare un’occupazione in pianta stabile. La Cina offre immensi spazi economici ove operare ed è quindi possibile, più che in altri luoghi, soddisfare le proprie necessità lavorative. Purtroppo d’altro canto la Cina non è propriamente dietro l’angolo e le difficoltà di ambientamento sono molto elevate rispetto agli Stati Uniti e ai Paesi dell’Unione Europea senza dubbio più vicini a noi dal punto di vista linguistico e culturale, le opportunità che però si possono avere sono enormi e quindi vale la pena di tentare.  Continua a leggere