Seraphitus -Seraphita

libro antico

Il nostro autore Franco Salvatore Grasso ha partecipato con la sua opera Seraphitus – Seraphita al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como nella Sezione Romanzi Editi.

Il Premio ha visto la partecipazione di ben 1.783 autori sia italiani che europei e questa nutrito gruppo di scrittori, sia di opere inedite che edite, è un forte ed importante segnale  ed anche una conferma – qualora ci fosse la necessità di sottolinearlo – che la cultura legata alla letteratura è un bene estremamente prezioso da proteggere e trasmettere alle nuove generazioni.

L’alta qualità del Premio è stata testimoniata dalla presenza di importanti Case Editrici e dalla indubbia qualità letteraria dei libri in concorso; certamente la qualificata Giuria non avrà avuto un compito facile nella valutazione finale e, magari, avrà dolorosamente dovuto effettuare delle scelte sofferte ma necessarie per proclamare la rosa dei vincitori.

Noi siamo veramente orgogliosi che il nostro Franco Salvatore Grasso con la sua opera Seraphitus – Seraphita abbia superato le selezioni anche se non ha conquistato l’auspicato Premio Finale.

L’organizzazione del Premio Letterario Internazionale Città di Como gli ha conferito il meritato e gradito Attestato di Partecipazione

Attestato FSGrasso

Non è una sconfitta.

Tornano quanto mai attuali le parole che Franco Salvatore Grasso rilasciò durante una precedente intervista concessa al nostro giornale:

” Che consigli daresti ad un autore esordiente?

Il consiglio basilare è quello di scrivere, anche di getto, tutto ciò che si ha dentro, senza pensare a successi, glorie ed onori; scrivere, come dipingere o comporre musica sono forme artistiche della nostra personalità, quello che importa è uscire dall’ordinario.”

Scrivere è una forza racchiusa in noi e non si può domare, è una emozione che avvolge l’anima.

Complimenti Franco, la tua opera Seraphitus – Seraphita ho colto l’interesse di molti lettori.

seraphitus-seraphita

seraphitus-seraphita

La nostra squadra

Con precedenti nostri articoli , vedi ad esempio https://www.lamacinamagazine.it/il-punto-della-situazione/, abbiamo anticipato gli obiettivi editoriali che intendevamo perseguire per La nostra squadra.

Abbiamo già presentato, singolarmente, i nostri autori con interviste, anticipazioni e brevi commenti.

Ora intendiamo seguire il concetto unitario ed illustrare – brevemente – le singole opere degli autori che compongono La nostra squadra con un estratto delle sinossi.

Immersa nel blu

COPERTINA IMMERSA-OK

è una raccolta di brevi componimenti, alcuni in versi, altri in prosa, con un unico filo conduttore; il viaggio di un’anima alla ricerca di se stessa e della serenità perduta.

Il blu rappresenta sia l’abisso in cui lo spirito sprofonda sopraffatto dal dolore, sia l’azzurro pastello del cielo a cui l’anima è proiettata spinta come una vela dal vento della vita.

Il nuovo Faust

ilnuovofaust

ilnuovofaust

Il ritrovamento di una postilla del Faust accende un dramma interiore nell’anima di un professore di Storia e Filosofia dei nostri giorni giunto ormai all’apice della sua carriera scolastica. Questo dramma viene reso ancora più cocente dalla presenza imbarazzante di una sua giovane e disinibita alunna grazie alla quale egli procede tormentosamente alla ricerca della verità mettendo in discussione la sua scialba esperienza di vita.

Seraphitus – Seraphita

seraphitus-seraphita

seraphitus-seraphita

Nella brillante e sfarzosa atmosfera della “Belle Epoque” un giovane cuoco siciliano si trasferisce in una cittadina dell’Impero Tedesco al servizio di un oscuro e tenebroso proprietario di antica nobiltà.

Tra i due si instaura un morboso ed ambiguo rapporto che vive di amore sublimato ma di perfetta purezza. Assistiamo a rocambolesche avventure, turbamenti sentimentali, imprese militari e sofferenze familiari.

Sarà la volta buona

saràlavoltabuona

saràlavoltabuona

La speranza è il sentimento più potente che l’uomo possa esprimere; gli ostacoli che la vita ci pone davanti al nostro percorso ci fanno pensare di smarrirla ma- nel nostro intimo – non ci abbandona mai.

Vale la pena di vivere una intera esistenza per sentirsi appagati da un attimo di pura, intensa e  totalizzante felicità?

Caterina, la protagonista, ha fatto la sua scelta; sarà la volta buona?

I miei perché

imieiperchè

imieiperchè

Zina è una donna piena di vita e di speranza con alle spalle una storia intricata fatta di amicizie e tradimenti, presunti amori e sentimenti perduti ed un complesso rapporto con il padre prepotente e assolutista dal carattere camaleontico che la costringe ad abbandonare la sua amata terra.

Il suo viaggio in Italia è un’effimera fuga da una vita travagliata o una ricerca della serenità e del vero Amore?

Riesce a superare tutte le difficoltà incontrate lungo il suo cammino con sagacia aggrappandosi saldamente alle sue origini arabe e musulmane e aprendosi ad altre culture e a diverse civiltà.

Dal momento in cui ha trovato in Sandro, un ragazzo siciliano, il grande Amore si apre per lei un’altra pagina del suo libro della vita.

Ciak si aggira

ciaksiaggiradidatticasociale

ciaksiaggiradidatticasociale

E’ un gioco di didattica sociale destinato agli adolescenti ai quali viene lanciato l’importante messaggio della solidarietà e dell’inclusione delle persone con diversa abilità.

La nostra squadra si sta ampliando  con altri autori ed altre pubblicazioni che stiamo valutando nel consueto spirito di “Team” dove ognuno apporta le sue esperienze, e perché no, anche le sue critiche costruttive.

Siamo impegnati nella costante attività di supporto pubblicitario attraverso tutti i Social a cui abbiamo aderito, sulle nostre pagine Facebook e tramite il nostro giornale La Macina Magazine.

Cogliamo l’occasione per confermare che entro Luglio definiremo gli ultimi dettagli con i nuovi autori…ormai divenuti amici.

P.S.  le opere sono ordinabili presso tutte le librerie oppure rivolgendosi direttamente a noi.

Grazie da La nostra squadra

Gabriele Mazzucco

Gabriele Mazzucco, scrittore e regista teatrale, attore, docente sottile e raffinato dissacratore mette in campo un’altra sua iniziativa artistica che scaturisce dal suo grande amore per il teatro:

un Workshop: Roma e il teatro dedicato alla tradizione teatrale romana

che si terrà sabato 9 luglio e domenica 10 luglio dalle ore 11:00 alle ore 19:00

teatroromano

gmazzucco

Nel corso dei due giorni di lavoro si analizzeranno monologhi e poesie degli autori più rappresentativi della cultura romana:

Giacomo Giachino Belli
Trilussa 
Amerigo Giuliani
Natale Polci
– Giggi Zanazzo

Tra le opere che Gabriele Mazzucco intende affrontare troviamo:

Er fattacio der vicolo der moro
La passatella
Er terremoro d’Avezzano
Er passero ferito
La ninna nanna de la guerra

Nel primo incontro i testi verrano analizzati nei loro significati e nella loro storia, saranno affrontati in una chiave dialettale coerente, una contemporanea ed una italianizzata da ciascuno dei partecipanti !

Nel secondo incontro verrà assegnato ai partecipanti un testo tra quelli analizzati e sui quali si lavorerà per l’intera giornata.

Il testo sarà portato in scena per uno spettacolo di classe previsto per la prossima stagione teatrale presso il Barnum Seminteatro.

I posti sono limitati
Importante la prenotazione

Per info e prenotazioni
Gabriele Mazzucco

scriba100@tiscali.it
3490573178

Einaudi suona all’Artico per Greenpeace

ludovico einaudi

Ora si può davvero dire che la sua musica ha toccato tutto il mondo: Ludovico Einaudi si è spinto addirittura al Polo Nord e lo ha fatto per una causa ambientale. Il pianista si è unito alla battaglia di Greenpeace tesa a difendere i territori artici minacciati dai cambiamenti climatici, ma anche dall’incuria di alcuni governi, più orientati ai loro interessi economici che alla tutela di questi fragili territori.

Ludovico Einaudi ha suonato una composizione inedita intitolata appunto “Elegy for the Arctic“: nel video lo si vede al pianoforte su una piattaforma galleggiante fra i ghiacci del Polo Nord, nei pressi del ghiacciaio costiero Wahlenbergbreen, sulle Isole Svalbard in Norvegia.

Prima il rumore dell’acqua, poi il soffiare del vento: è la natura ad inserirsi per prima nel video e solo dopo Einaudi attacca la sua melodia. Struggente e delicata, scalda il cuore mentre scorrono in video immagini di infinite distese di ghiaccio gelido. Le note vengono qua e là accompagnate dai versi di uccelli in volo o da rapide folate di vento: è la natura che si inserisce nell’attività umana senza mai disturbarla, accompagnandola nel suo fluire inarrestabile.

Poi Einaudi stacca delicatamente le mani dai tasti del pianoforte, si guarda intorno e il silenzio si impadronisce di tutto: è il momento della riflessione.

Otto milioni di persone, tra cui il musicista, hanno raccolto l’appello di Greenpeace, per chiedere alla comunità internazionale di impegnarsi in un accordo che protegga l’Artico dallo sfruttamento e dai cambiamenti climatici. E’ stata lanciata a tal proposito una petizione, con lo scopo di proteggere l’Artico e preservarlo per le future generazioni.

Negli ultimi 30 anni 3/4 dei suoi ghiacci si sono sciolti, dato allarmante se si pensa che con la sua biodiversità questo territorio è di grande importanza per regolare il riscaldamento dell’intero pianeta: il surriscaldamento crescente di quest’area potrebbe avere ripercussioni devastanti su tutto il clima terrestre. Di mezzo c’è anche un immenso valore naturalistico, passato in secondo piano rispetto ai guadagni delle multinazionali che fondano i loro incassi sul suo sfruttamento del territorio: negli anni, infatti, le attività (pesca, trasporto marittimo, trivellazioni alla ricerca di combustibile) si sono fatte sempre più invasive.

In merito è stata chiamata ad esprimersi anche l’Ospar, la commissione internazionale per la conservazione dell’Atlantico nordorientale, i cui membri (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Unione Europea) si sono in questi giorni riuniti a Tenerife, in Spagna: la proposta messa sul tavolo era l’istituzione di un’area protetta nelle acque del Mar Glaciale Artico.

Come era prevedibile Islanda, Norvegia e Danimarca si sono opposti alla proposta, essendo i Paesi con più interessi economici nell’area, dunque il meeting si è chiuso con un nulla di fatto.

Ludovico Einaudi in concerto

Il musicista sarà in concerto a Roma per due date: si esibirà alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica il 24 e 25 luglio, presentando al pubblico “Elements“, il suo ultimo lavoro. Il pianista sarà accompagnato al violino da Federico Mecozzi, al violoncello da Redi Hasa e ancora Alberto Fabris  al basso elettrico, Riccardo Laganà alle percussioni e Francesco Arcuri alle chitarre.

ludovico einaudi

Questo è Elements descritto dal suo geniale autore:

Per mesi ho vagato dentro una miscela apparentemente caotica d’immagini, pensieri e sensazioni; poi, tutto gradualmente si è amalgamato in una danza, come se tutti gli elementi facessero parte di un unico mondo, ed io anche. Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai.

Alessandro Baricco racconta Palamede

palamede

Alessandro Baricco prende parte all’anteprima estiva del Romeuropa Festival 2016il più importante festival italiano, indicato dal Wall Street Journal come uno dei quattro top festival in Europa, che animerà Roma dal 21 settembre al 3 dicembre. Da quasi trent’anni la manifestazione porta nella Capitale il meglio dell’arte contemporanea, un intreccio di culture e codici espressivi variegati, per tipologie e provenienze: danza, cinema, musica, teatro, arti visive, tecnologia, da ogni parte del mondo.

Prima dell’avvio vero e proprio della manifestazione è in programma una prima tranche estiva con la preview del progetto Patrimonio e Creazione, realizzato assieme alla Soprintendenza per l’area archeologica centrale di Roma. Due gli appuntamenti: la mostra “Par tibi, Roma, nihil” e “Palamede. La storia di Alessandro Baricco, entrambi nella suggestiva Area Archeologica del Palatino.

Palamede: il personaggio

Palamede fu uno dei capi dell’esercito greco nella guerra di Troia, tradito dal suo compagno d’armi Odisseo.

Lo scrittore incontrò per la prima volta questo personaggio quando si dedicava alla rappresentazione dell’Iliade e rimase molto colpito dalla storia di quest’uomo, al punto da incentrare sulle sue vicende uno spettacolo teatrale intitolato “Palamede, l’eroe cancellato“.

Palamede è per Baricco un “eroe cancellato” perché sconosciuto ai più, nonostante fosse un uomo di grande cultura e autore di numerose importanti invenzioni. Sono a lui attribuiti, da fonti diverse: parte dell’alfabeto, i dadi, un gioco assimilabile agli attuali scacchi e dama e persino l’introduzione dei pesi e delle misure. Stando a Plinio il Vecchio, inoltre, Palamede fu il primo a introdurre le sentinelle e i fuochi da segnalamento in guerra.

Perché, dunque, questa rimozione dalla storia e dalla letteratura di un eroe così importante?

Perchè era l’antagonista di Ulisse, molto più astuto e fraudolento rispetto all’integerrimo e colto Palamede; nello scontro tra questi due intellettuali prevalse il filone omerico, giunto fino ai giorni nostri. Di Palamede restano sparute tracce in opere classiche, in cui viene descritto come vittima di un’ingiustizia da parte di Odisseo: una lotta tra eroe e antieroe, tra buono e cattivo, che termina con Palamede condannato a morte e, ancora peggio, condannato alla rimozione dalla memoria collettiva.

E non hai sentito la storia di Palamede? Di sicuro, poiché tutti i poeti cantano di lui e di quanto fosse invidiato per la sua saggezza, e poi ucciso per mano di Odisseo.
(Senofonte, Memorabili, IV, 2, 33)

Palamede: lo spettacolo

Alessandro Baricco porta in scena una versione rivisitata dello spettacolo, appositamente pensata per lo stadio di Domiziano: le barriere tra racconto e spettacolo, tra narrazione e teatro vengono ancora abbattute, come lo scrittore ha sempre fatto nelle sue rappresentazioni. Anzi, stavolta anche di più:

L’ho fatto per un teatro molto particolare, l’Olimpico di Vicenza: là dentro era come un orologio che ticchettava senza errori. In teoria era quel Palamede che si era pensato di portare al Palatino. Poi però ho visto il posto: magnifico, solenne, vagamente magico. Ora: io, riguardo a posti come quelli ho una mia idea. Sono come enormi e antichissimi strumenti musicali: non bisogna andare a farci il teatro, bisogna suonarli. Che poi vuol dire partire da come sono fatti loro e cercare di farli risuonare con qualche storia, o visione, o magia. Quindi ecco quello che succederà: porteremo la storia di Palamede nello Stadio di Domiziano, e cercheremo di far suonare quei muri. Non sarà come andare a teatro. Oltre tutto, buona parte della gente se ne starà seduta per terra (mi è sembrato il miglior modo di stare là dentro). E comunque cercheremo di recitare il meno possibile. Non so spiegare esattamente perché, ma non è la cosa che mi sembri più appropriato fare, in posti del genere. Si tratta di far accadere una storia: è quello che cercheremo di fare.

La rappresentazione sembra porsi a metà tra teatro, cinema e quella tradizione omerica a cui la storia di Palamede rimanda, a quella trasmissione orale di storie sopravvissute nei millenni, intrise di amori, mitologia e guerre, fatte di grandi personaggi sfaccettati, volti a rappresentare l’umanità con le sue grandezze e debolezze.

Palamede. La storia” sarà in scena dal 4 al 9 luglio (riposo mercoledì 6 luglio) alle 21.30 con biglietti da 20 a 35 euro:

Lo spettacolo (prodotto da Elastica) è ideato, scritto e diretto da Alessandro Baricco, in scena con Valeria Solarino; concept audio e musiche originali di Nicola Tescari; luci e scenografia di Roberto Tarasco; costumi realizzati da Giovanna Buzzi – Low Costume.