Il Viaggio di Dioniso, lavoro redatto dalla dottoressa Paola Scollo, prende in esame le celebrazioni artistiche dedicate al dio Dioniso Leneo, nel 405 a.C. quando venne presentata la commedia di Aristofane delle rane (Βάτραχοι, Bátrachoi). In quel tempo, oscuro per le arti e in particolar modo per la tragedia a causa della scomparsa dei grandi Euripide e Sofocle, Dioniso, protettore delle arti, decide di fare un viaggio nell’Oltretomba per riportare in vita uno dei grandi drammaturghi ellenici.
Scopo del commediografo Aristofane era quello di creare un parallelismo tra la decadenza del teatro greco e quella di Atene, che aveva ormai esaurito la sua linfa e il suo genio, sia dal punto di vista artistico che politico.
Le Rane e Dioniso
Il gracchiare delle rane richiama lo spettatore verso la tragedia che anche se non è messa in scena viene vissuta in prima persona da ogni singolo cittadino che capisce la decadenza che sta vivendo. L’autrice del saggio, Paola Scollo, laureata all’università di Pisa in Scienze dell’Antichità, e redattrice per il periodico InStoria Quaderni di Percorsi Storici, cerca di attualizzare questa commedia creando una sorta di parallelismo con la società attuale, anch’essa decadente e anch’essa ormai priva di grandi nomi illustri.
La scomparsa di personaggi, non degnamente rimpiazzati da nuove leve, può infatti provocare una sorta di decadenza sociale, che si rispecchia in ogni arte e anche nella grandezza di una nazione. Come Atene si avviava verso la decadenza che culminerà con la conquista operata dai sovrani macedoni, così la nostra società rischia di essere conquistata, forse militarmente o forse culturalmente da altre realtà.
Il testo è in vendita presso il sito della stessa casa editrice GB EditoriA o presso il canale telematico della libreria ibs.