Incursioni Islamiche in Italia meridionale dagli Omayyadi agli Ottomani è il nuovo lavoro di Vincenzo La Salandra, autore di Florilegio Afgano (2009) e Diorama sumero-accadico (2011) e il saggio Alexander Islamicus. L’immagine di Alessandro Magno nelle fonti arabo-islamiche medievali (2012), orientalista, arabista e docente di lingua inglese.
Incursioni islamiche e integrazione
Il nuovo saggio, che si basa come per Alexander Islamicus sia su fonti storiografiche cristiane che islamiche, affronta il tema della conquista della Sicilia e dell’Italia Meridionale da parte delle truppe del califfato islamico tra il IX e l’XI secolo. Al contrario di quanto la storiografia pensava, gli arabi furono edificatori, e costruttori di un impero unitario tra cristiani e musulmani.
Sulla credenza di un Unico Dio e sul progenitore Abramo, si basano tutte e tre le religioni, e per questa ragione non esiste, almeno sulla carta, una grande differenza tra i vari credi.
Tutto questo per spiegare che le persecuzioni religiose non sono assolutamente di derivazione islamica bensì occidentale, ed è quindi sbagliato identificare storicamente le incursioni islamiche come atti di conquista volti a sottomettere i popoli, in quanto il principio di integrazione fu sempre alla base dei vari condottieri che avevano in mente una forma di stato così tanto evoluta da avere molto da insegnare a noi oggi, che ancora non riusciamo ad accettare l’altro e il diverso.
A differenza delle stragi dell’Isis, culminate negli attentati a Parigi, l’Islam non ha niente di intollerante o di feroce, bensì punta a integrare l’umanità in un’unica fede, non attraverso attentati e atti di terrorismo ma attraverso la via del Profeta, facendo guerra solo ai nemici di Dio e ai pagani, e attaccando solo se si viene attaccati.
Il saggio si può acquistare direttamente sul sito web della casa editrice GB EditoriA o sul sito di Ibs.