In scena dal 17 dicembre al 10 gennaio, nel pittoresco Teatro Parioli di Roma, Luigi de Filippo, si esibisce in quello che può essere considerato un vero e proprio capolavoro del teatro comico italiano, ovvero Miseria e nobiltà, di Eduardo Scarpetta, con adattamento e regia di Luigi De Filippo.
Con la sua regia Luigi De Filippo vuole omaggiare Eduardo Scarpetta, considerato l’ideatore del teatro napoletano moderno, che salì alla ribalta proprio con Miseria e nobiltà dal quale emerse il personaggio stereotipato di don Felice Sciosciammocca, che rappresenta il piccolo borghese napoletano, che prende il posto della maschera comica di Pulcinella.
Miseria e nobiltà interpreti
Felice Sciosciammocca: LUIGI DE FILIPPO
Pupella: FABIANA RUSSO
Concetta: STEFANIA ALUZZI
Luisella: STEFANIA VENTURA
Gioacchino, il padrone di casa: VINCENZO DE LUCA
Luigino: GIORGIO PINTO
Pasquale: MASSIMO PAGANO
Peppeniello: LUCA MATERAZZO
Eugenio, marchesino: CARLO ZANOTTI
Il cuoco: GIORGIO PINTO
Lo sguattero: VINCENZO DE LUCA
Vincenzo, cameriere: VINCENZO DE LUCA
Miseria e nobiltà trama
Tema centrale attorno alla quale gira l’intera commedia è la fame, che da quando l’autore scrisse l’opera è rimasta per moltissime persone a Napoli immutata. La mancanza di lavoro, la difficoltà a sopravvivere, e l’assenza o quasi di giustizia che percorre le strade della Campania e del Sud Italia in generale, rendendo ormai quasi inevitabile la sua presenza fanno da contorno alla trama.
La fine del primo Atto è infatti emblematica, tutti siedono avviliti perché hanno constatato che ogni modo per procurarsi da mangiare è fallito, quando entra un cuoco con dei maccheroni fumanti per loro. Non si sa chi li manda, ne perché quella pietanza sia li, ma tutti si avventano come falchi sulla preda, a testimoniare di come il popolo sia stanco e sogni non la Luna ma un piatto caldo come tutti.
La storia narra di Eugenio, un giovane nobile perdutamente innamorato della figlia di un cuoco bizzarro ma ricco. Vista l’improbabilità di ricevere la benedizione da parte del padre per le nozze con una ragazza popolana, il giovane chiede l’aiuto di Don Felice Sciosciammocca, scrivano pubblico, povero e molto molto affamato.
Sciosciammocca e i suoi amici si fingono così parenti del nobile Eugenio in modo da conquistare la mano della figlia del cuoco.
Info
Teatro Parioli Peppino De Filippo Via Giosuè Borsi 20, 00197 – Roma
tel . 06 8073040
www.teatropariolipeppinodefilippo.it
Ingresso: platea 27 euro ; galleria 22 euro
Relazioni con la stampa
Maurizio Quattrini tel.338/8485333