Eventi con riduzioni Informagiovani

Informagiovani Roma

Informagiovani di Roma Capitale presenta una serie di eventi con agevolazioni per gli under 35. Diversi teatri di Roma offrono infatti riduzioni rilevanti per quanto riguarda sia gli abbonamenti che i biglietti singoli per la stagione 2015-2016, alle quali si aggiungono tariffe agevolate per lo studio delle lingue, basta ritirare i coupon al Centro Servizi per i Giovani. Continua a leggere

Michelangelo Antonioni: “il pittore che non t’aspetti”

Mostra opere pittura del regista, montatore, sceneggiatore, scrittore e pittore, Michelangelo Antonioni

Mostra opere pittura del regista, montatore, sceneggiatore, scrittore e pittore, Michelangelo Antonioni

Cronaca di un amore, I vinti, La Signora senza Camelie i suoi primi tre film. Il grido, L’avventura, La notte, le tre creature venute alla luce nel bel mezzo di una carriera di successo. “Professione: reporter“, altra brillante idea del suo infinito ingegno che ha avuto il suo altrettanto seguito. L’Eclisse, film del lontano 1962, una pellicola che al di là della trama e dei suoi protagonisti, pone lo spettatore di fronte ad una delle piazze più belle, romantiche di Roma, da lui tanto amata: Piazza di Pietra.

Michelangelo Antonioni. Regista amato, apprezzato, non esente da critiche, sceneggiatore, montatore. Non solo film, ma anche diversi documentari. Uno stile, un modo di raccontare storie e personaggi che, sicuramente, non a tutti piaceva, ma che gli è valso la conquista di diversi riconoscimenti e, ciliegina finale sulla torta, un Oscar alla carriera venti anni fa. Fra le tante passioni, non tutti forse ne sono a conoscenza, Antonioni amava molto la pittura. Piazza di Pietra, nel cuore del centro storico capitolino, dalla scorsa settimana è la protagonista, “guarda un po’ il destino”, di un’interessante esposizione di alcune delle sue più significative opere, in qualità di pittore. Inaugurata lo scorso 30 ottobre e già in mostra alla Galleria 28 da sabato scorso, curata dalla moglie del talentuoso Michelangelo, Enrica Antonioni, e Francesca Anfosso, quest’ultima direttrice della Galleria. Già nel 2006, un anno prima della sua morte, avvenuta il 30 luglio 2007, molti suoi seguaci e semplici appassionati di arte poterono ammirare alcuni dei suoi dipinti per un mese, dentro il fantastico scenario del Tempio di Adriano.

Mostra opere pittura del regista, montatore, sceneggiatore, scrittore e pittore, Michelangelo Antonioni

Mostra opere pittura del regista, montatore, sceneggiatore, scrittore e pittore, Michelangelo Antonioni

La Signora Antonioni, durante la presentazione della mostra, ha inaugurato l’evento con queste parole: “Dipingere per lui era una gran gioia, i momenti dedicati alla pittura sembravano liberi dal tormento che il cinema poteva dargli, insieme alla soddisfazione di saper fare il mestiere che amava di più, ma che lo metteva sempre alla prova. Nei suoi ultimi anni, dal 2001, ha deciso di dedicare alla pittura tutto il tempo che gli rimaneva. Era al suo tavolo di lavoro tutto il giorno e tutti i giorni, assorbito nel colore, nella forma, nel silenzio, nella quiete del suo respiro. L’eleganza dei suoi gesti era disarmante, come sempre”. Francesca Anfosso ricorda il maestro così: “Provo ammirazione umana e professionale nei confronti del Maestro che ha dimostrato di essere artista compiuto, capace di esprimersi e creare coinvolgimento emotivo utilizzando con eguale maestria l’immagine, nella pittura come nel cinema. Le sue opere sono un’esplosione di colori e di forme, di suggestioni e di stili; colorate e “gioiose” ci svelano un Antonioni inatteso. Sono sicura che desteranno diffusamente la stessa ammirata emozione provata da me la prima volta che le ho viste nella splendida casa di Michelangelo ed Enrica a Bovara”.

“Dipingendo, dal suo silenzio ha voluto far emergere la sua voce: nitida, squillante, ricca d’infiniti colori e di molteplici forme, talvolta inquieta, ma altre volte persino allegra”. Questa la personalità di Antonioni, descritta da Alberto Asor Rosa. Colori, emozioni, un pizzico di astrattezza, a dimostrazione di un modo di esprimersi che variava, gioia all’ennesima potenza e una certa, particolare personalità. Il ritratto accurato di un Michelangelo Antonioni che, fino ad oggi, minimamente conoscevamo ed immaginavamo.

Attacco Hacker al tribunale di Roma

attacco hacker

Neanche i tribunali sono più al sicuro, in quanto la città giudiziaria di Roma ha subito lunedì scorso un attacco hacker, cioè un sabotaggio informatico su cui la Procura della capitale ha aperto immediatamente un fascicolo per scoprirne le cause e soprattutto il mandante, anche se in questi casi si brancola per lo più nel buio, in quanto l’informatica può essere sia croce che delizia.  Continua a leggere

La Danza Classica

 Una rigida disciplina che è alla base della tecnica di ogni altro stile

La Danza Classica, quella che noi  conosciamo, è l’armonioso risultato di una pluralità di regole applicate alla danza che veniva già praticata presso le corti nel periodo rinascimentale.

Il Balletto, inteso come espressione teatrale nel quale il linguaggio della danza si coniuga mirabilmente a quello della musica e a quello delle arti figurative, trae la sua origine dagli intermezzi danzanti che venivano eseguiti tra le innumerevoli portate durante i lauti banchetti.
Il Balletto, sempre più codificato nei “passi base” , si fuse poi con elementi della danza “popolare” e venne perfezionato in Italia e -successivamente- in Francia ove raggiunse nel corso del 1700 la sua massima espressione artistica.
Da quanto sopra detto è quindi intuitivo affermare che tutta la terminologia adottata sia in lingua francese e che sia francese  colui che codificò i passi della tecnica accademica (Monsieur Beauchamps, maestro di ballo dell’Académie de Musique et de Danse)

Nel corso del 1800 il Balletto Classico subì una importante evoluzione dovuta a due fattori: l’utilizzo sistematico della “scarpetta a punta” , gioia e dolore delle danzatrici poiché indossare “le punte” attesta il raggiungimento di un primo ambito obiettivo professionale ma – nel contempo – il loro utilizzo provoca piaghe, dolore, callosità; il secondo fattore evolutivo è dato dall’adozione di nuovi accordi e temi musicali che accompagnano il Balletto Classico.

Il Balletto Classico, come lo ammiriamo noi oggi, nasce dall’unione del c.d. libretto (cioè la storia che viene rappresentata sul palco) e della coreografia che lo accompagna.
Il risultato eccelso si raggiunge quando la coreografia e la musica si fondono mirabilmente insieme.
La maggior parte dei balletti si compone di quattro parti principali:

1. adagio
2. variazione femminile 
3. variazione maschile 
4. allegro

affinchè tutti i ballerini possano mostrare il loro talento sia singolo che di gruppo.
Nelle più importanti scuole di danza ( Francia, Russia, Inghilterra, Danimarca, Italia) si crearono differenze prevalentemente stilistiche ma anche se i metodi e gli stili adottati si differenziavano tra loro, tutte le scuole avevano in comune sia la terminologia che i passi base.

Il Balletto Classico in genere si incentra sulla ballerina o etoile mettendo quasi in secondo piano gli altri ruoli e focalizza su di lei l’attenzione del pubblico; diventare ballerina e poi etoile implica un continuo e faticoso lavoro  sulle punte, sulla tecnica e, di base, su una non comune capacità di sacrificio.

Da un lato, dunque, una tecnica specifica, rigorosa, che plasma il fisico e la mente, dall’altra una carica emotiva che rende spontaneo e quasi naturale ogni  movimento.

Lo studio della Danza Classica  è consigliato dagli 8 anni d’età ma dai 4 agli 8 anni i bambini possono seguire un corso propedeutico necessario a predisporre il corpo alla tecnica accademica.

E’ appunto con la ginnastica propedeutica che si accompagna il bambino al movimento senza forzarlo verso posizioni estreme o agonistiche assolutamente sconsigliate ad una fase di crescita così delicata.
Una lezione di Danza Classica inizia con gli esercizi alla sbarra (pliébattement tendu, jeté) che vengono poi riproposti al centro sala, senza il supporto della sbarra e con uno scopo essenzialmente coreografico: al centro si studiano le basi dei giri (pirouettes) e molti dei passi si studiano anche effettuando la “diagonale” in cui il ballerino esegue dei giri e dei passi in sequenza preordinata attraversando in diagonale la sala.
Tutti i passi della Danza Classica, che sono centinaia, vengono armonizzati tra loro in molteplici combinazioni artistiche.

Danza Classica: la base di ogni altro stile

La Danza Classica è una scuola di assoluto rigore e una disciplina che non tutti i fisici riescono ad interpretare nel modo più perfetto.
Pur essendo destinato a tutti lo studio di questa rigorosa disciplina  non sono molti coloro che riescono a trarre la loro maggiore ispirazione e realizzazione nell’eseguire esercizi che richiedono anni di seria e costante preparazione.
Diventare un eccellente ballerino classico è cosa davvero complessa ma è altrettanto vero che la Danza Classica costituisce una base imprescindibile per tutti gli altri stili di ballo.
L’impostazione delle spalle, del tronco, delle gambe, la consapevolezza del movimento e il dominio del proprio corpo non possono prescindere dallo studio e dalla ricerca di una postura “pulita, morbida, naturale, plasmata” che solo la Danza Classica può offrire.

Cristina D’Avena al Piper di Roma

cristina d'avena

Nella suggestiva cornice del Piper di Roma, a via Tagliamento 9, venerdì alle ore 22.00 si esibirà Cristina D’Avena accompagnata dai Gem Boy Show. La regina delle sigle Tv degli ultimi 30 anni delizierà ancora una volta il suo folto pubblico con i più grandi successi della sua lunga carriera, contornata non solo da grandi successi ma anche dalla consapevolezza di essere rimasta nei cuori di migliaia e migliaia di bambini, che ormai diventati grandi ancora intonano le dolci melodie dei cartoni animali cantati da Cristina. Continua a leggere