Mafia Capitale: 44 arresti tra consiglieri comunali e regionali

mafia capitale

Mazzette, stipendi sospetti, acquisti di case e assunzioni di parenti sotto l’egida di Massimo Carminati, è quanto riemerge nell’ormai nota Mafia Capitale, ovvero l’inchiesta ‘Mondo di mezzo’, che vede una seconda ondata di arresti tra elementi di spicco del mondo politico romano, appartenenti sia al comune che alla regione, per un totale di 44 arresti avvenuti all’alba di questa mattina e effettuati dai carabinieri del Ros.

Il gip Flavia Costantini in azione

Mafia Capitale

Mafia Capitale

L’inchiesta è portata avanti dal giudice per le indagini preliminari di Roma Flavia Costantini, che ha approvato 44 arresti, 19 in carcere e 25 domiciliari, per accuse di corruzione, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori e associazione di tipo mafioso. Accuse veramente gravi che cadono nuovamente sulla povera Roma, che proprio non riesce a trovare amministratori degni di questo nome.

Le reazioni nella politica

Salvini

Salvini

Inevitabile l’attacco di Salvini e dell’intera Lega Nord, da sempre molto critici e sospettosi su cosa accade nei palazzi del potere di Roma, che chiedono a grande voce le dimissioni del sindaco Marino, che si difende spiegando che da quando è alla guida della capitale ha sempre combattuto con determinazione corruzione e ‘mazzette’ di vario genere.

Marino

Marino

I più stupiti e attoniti non possono che essere ancora una volta i romani, pressati dall’imminente Tasi e dall’Imu, imposte che dovranno essere pagate entro il 16 giugno, e impotenti contro il malgoverno che vedono ogni giorno sotto i loro languidi e ormai esausti occhi.

Dal canto suo il sindaco Marino, sicuramente estraneo a tutti i fatti e nuovo nell’ambiente malsano della politica, prometta ‘pulizia’ tra i consiglieri comunali e spera di poter dare, durante il suo mandato, a Roma gli amministratori che merita, come grande città storica e capitale d’Italia.

I cittadini che hanno votato il celebre chirurgo sperano vivamente nelle parole del primo cittadino,e auspicano un futuro più roseo per Roma, città ormai tormentata da anni e che merita un posto di primo piano in Europa.

Teatro Eliseo di nuovo al via

teatro eliseo
Teatro Eliseo

Teatro Eliseo

Ottime notizie per il teatro italiano che vede finalmente la riapertura del Teatro Eliseo, il più famoso teatro di prosa a Roma a pari merito con il Teatro Quirino e il Teatro Argentina. Si tratta infatti di un evento storico che recupera lo scempio dell’anno passato che ha visto la chiusura del celebre teatro per mancanza di fondi. Tutto superato, a quanto pare, tanto che il 9 giugno alle ore 12.00 al Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema di via Milano 9 a Roma verrà presentata la stagione 2015-2016.

Eliseo di nuovo in campo

Eliseo

Eliseo

Come era già stato preannunciato alla presentazione del programma del Teatro Quirino, anche l’Eliseo torna a contendere il palcoscenico del teatro di prosa romano, che lo vedrà impegnato contro lo storico Argentina e contro per l’appunto il Quirino, che sembra accettare di buon grado la sfida dell’acerrimo avversario in nome del comune amore per l’arte teatrale.

Luca Barbareschi e l’Eliseo

Il teatro riaprirà, è il caso di dirlo, non solo per l’azione del suo proprietario, il celebre attore Luca Barbareschi, ma anche e soprattutto per l’intervento statale, fortemente mirato a ridare a Roma uno dei suoi teatri storici. Fortunatamente per una volta in Italia si è deciso di mettere le mani nel portafoglio per qualcosa di buono e soprattutto di utile per la città.

Inutile ricordare che i teatri di Roma sono patrimonio indiscusso della città, e che devono essere tutelati e valorizzati, soprattutto in virtù della loro attività sociale e per dare lustro alla cultura dei romani, che si perderebbe altrimenti nei luoghi comuni degli ormai anonimi programmi tv, senza più avere la voglia di uscire di casa, mettersi un bel vestito e sedere sulle poltroncine del teatro.

Ubicato in via Nazionale l’Eliseo è senza dubbio un teatro cardine di Roma, e come tale deve essere nuovamente valorizzato e aiutato dalle istituzioni.

Nuovo atto di violenza sulle donne a Roma

carabinieri
Croce Rossa

Croce Rossa

Un nuovo atto di violenza sulle donne a Roma, a farne le spese una giovane di 29 anni aggredita con una spranga in strada ieri mattina alle ore 5.00 a La Storta, non distante dalla caserma dei carabinieri.

La donna stava andando come ogni mattina al lavoro quando l’uomo, trentasettenne del Ghana e senza fissa dimora, è sbucato da dietro i cassonetti e ha ripetutamente colpito la vittima con una spranga di ferro. Fortunatamente la ragazza è stata trasportata in ospedale e sembra essere fuori pericolo, anche se ha una prognosi di ben 15 giorni per le percosse subite.

Il racconto dei testimoni

Carabinieri

Carabinieri

Le grida della donna hanno subito destato l’allarme tra i pochi passanti e tra i carabinieri che sono repentinamente intervenuti per fermare il ghanese. Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine l’aggressore era conosciuto in zona, ma non aveva mai raggiunto livelli di pericolosità tali da renderne necessaria la reclusione.

Sale la tensione nella capitale e specialmente nel quartiere, dove la presenza di extracomunitari senza dimora, che eccedono nel bere e a volte anche in atti di violenza, iniziano a essere mal graditi dai cittadini romani ormai esausti, pressati dalle innumerevoli tasse e alla mercè di rom e stranieri che vengono letteralmente abbandonati in strada e di cui né il comune, né il governo si preoccupano.

Immigrazione e problematiche

Diverse problematiche sono infatti legate all’immigrazione, ormai massiccia a causa delle guerre che investono il Nord Africa e il Medio Oriente, a cui l’ONU non riesce a far fronte nonostante un fabbisogno reale e una condizione ormai disumana sia per quanto riguarda la miriade di profughi in esodo verso l’Europa, sia per coloro che sono rimasti nei territori colpiti dalla guerra, i quali ormai vivono in condizioni non più degne di un essere umano.

Alberto Contador trionfa al Giro d’Italia

Alberto Contador

L’edizione numero novantotto del Giro d’Italia ha finalmente un vincitore, lo spagnolo Alberto Contador, già trionfatore nell’edizione del 2008. Con questa vittoria il trentatreenne si conferma uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi avendo vinto, infatti, tutti e tre i grandi Giri: il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta. Anche questa volta, dunque, Contador non ha tradito le attese sul suo conto.

Detta in questo modo, la vittoria di Alberto Contador al novantottesimo Giro d’Italia potrebbe sembrare una mera formalità, ma le cose non sono andate proprio così, anzi. A dare del filo da torcere al trentatreenne campione spagnolo ci ha pensato il nostro Fabio Aru, un giovane ciclista sardo che da il meglio di sé nelle salite più dure e impervie e che ha, quindi, spiccate doti di scalatore.

La sfida è stata a dir poco esaltante per tutto il Giro d’Italia. Da una parte, infatti, c’era Alberto Contador, campione affermato con spiccate doti di cronoman (ossia quel particolare tipo di ciclista che dà il meglio di sé nelle cronometro), scalatore e passista e dall’altra Fabio Aru, giovane corridore sardo dalla grande fame agonistica pronta ad esplodere.

Fabio Aru è stato inoltre il primo ciclista sardo a indossare la maglia rosa, vero e proprio simbolo del Giro d’Italia. Alla vigilia dell’importante evento il corridore sardo della Astana era uno tra i papabili vincitori viste le sue eccellenti doti messe più volte in luce negli ultimi tempi. Non aveva fatto i conti però con l’esperto Alberto Contador, ora in forza nel team Tinkoff-Saxo, che ha saputo controllare e calcolare i rischi dall’inizio alla fine.

Alberto ContadorLo spagnolo, infatti, non ha mai vinto nemmeno una tappa nel Giro d’Italia del 2015, altro fatto interessante di questa novantottesima edizione, ma il suo primato non è stato praticamente mai in discussione. Alberto Contador è stato infatti leader generale della corsa dalla terza tappa, quella da La Spezia ad Abetone, rimanendo in vetta fino alla tredicesima, dove ha preso il suo posto proprio il nostro Fabio Aru.

Alla tappa successiva, comunque, Alberto Contador ha ripreso agevolmente il proprio posto di leader generale della corsa (la famosa maglia rosa) che ha mantenuto sino alla fine in modo molto agevole. Aru ha lottato come ha potuto con grinta e determinazione, ma nulla ha potuto di fronte all’esperienza dello spagnolo. Per l’italiano ci sono state anche due tappe vinte: la diciannovesima, da Gravellona Toce a Cervinia, e la ventesima, da Saint-Vincent a Sestrèrre.

Il Giro d’Italia quindi ha visto trionfare senza troppi sussulti Alberto Contador, con un distacco di 1 minuto e 53  su Fabio Aru e di 3 minuti e 5 su Landa.

Porta di Roma al via un punto di primo soccorso

porta di roma
Porta di Roma

Porta di Roma

Il celebre centro commerciale Porta di Roma (raccordo, zona Bufalotta) punto di ritrovo di migliaia e migliaia di romani ogni giorno, ha finalmente un punto di primo soccorso con tanto di un infermiere fisso per tutelare l’incolumità di ogni persona che potrà quindi sentirsi più tranquilla e godersi pienamente il centro. Si tratta della prima esperienza in Italia in un luogo che ha vissuto la tragedia di un bambino soffocato in uno dei suoi tanti negozi, senza che nessuno potesse porvi rimedio.

Croce Rossa in pista a Porta di Roma

Croce Rossa

Croce Rossa

Grazie alla Croce Rossa il centro commerciale Porta di Roma potrà offrire un servizio di prim’ordine a tutti coloro che lo visitano. Può infatti capitare di avere un malore o di infortunarsi mentre si passeggia per il maestoso perimetro contornato dai negozi del centro. Un infermiere professionista sarà pronto a intervenire in caso di necessità.

Avere un presidio medico aiuterà non solo il centro commerciale a livello pubblicitario, ma anche e soprattutto le persone anziane, o soggette da alcune patologie, a passeggiare in maniera tranquilla, senza il timore di sentirsi male e rischiare di essere lontani dal pronto soccorso. Si tratta infatti di un atto di grande civiltà a cui tutti i centri commerciali dovrebbero adeguarsi, in modo da poter garantire la sicurezza medica per ogni incidente o avvenimento nefasto si possa verificare.

Zingaretti all’inaugurazione

Il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, ha partecipato all’inaugurazione del punto di primo soccorso, spiegando come la regione si stia muovendo per formulare una legge che obblighi ogni centro commerciale a dotarsi di un piccolo ambulatorio.  Prima di questo il presidente auspica che altri centri commerciali della capitale possano seguire l’esempio di Porta di Roma e dotarsi del presidio medico, perché si tratterebbe veramente di una grande conquista civile per una città che spesso viene ricordata per ciò che non va e sempre meno per le cose buone che offre.