AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

A completamento dell’articolo introduttivo già pubblicato sul nostro giornale:

https://www.lamacinamagazine.it/le-difficolta-economiche-nellacquisto-di-unauto-elettrica-in-italia/

cerchiamo di mettere in luce gli aspetti positivi dell’adozione dell’auto elettrica e, analogamente, le criticità che presenta l’acquisto e l’utilizzo della stessa.

Nei recenti anni l’industria automobilistica è stata al centro di una rivoluzione inizialmente silenziosa ma sempre più potente, voluta ed accelerata dal maggior impegno dei movimenti ambientalisti, dalla scienza che quotidianamente ci pone davanti agli occhi le disastrose statistiche circa il degrado del nostro pianeta, dagli eventi climatici estremi e distruttivi e – conseguentemente – dal forte impulso al cambiamento dettato dalla Comunità europea.

Abbiamo assistito all’ascesa ormai irrefrenabile dell’auto elettrica.

Questi veicoli alimentati a batteria stanno rapidamente guadagnando terreno sulle strade di tutto il mondo e ci sono tanti e validi motivi che sospingono questo cambiamento.

Cerchiamo di analizzare alcuni dei vantaggi chiave che le auto elettriche offrono rispetto ai “tradizionali” veicoli a combustione interna.

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

Sostenibilità ambientale

Uno dei più grandi vantaggi delle auto elettriche è il loro ridotto impatto ambientale in quanto, alimentate da batterie ricaricabili, eliminano completamente le emissioni di gas di scarico, come per esempio l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto e il particolato dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Questo aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e a mitigare il cambiamento climatico contribuendo a preservare l’ambiente per le nostre generazioni future.

Risparmio sui costi di esercizio

Indubbiamente l’acquisto iniziale di un’auto elettrica risulta essere notevolmente più gravoso rispetto ad un  veicolo a combustione interna ma gli studi e le proiezioni dei costi stimati, nel lungo periodo, indicano che le auto elettriche potranno essere più convenienti da gestire. I costi connessi alla ricarica delle batterie sono, già ora, significativamente inferiori rispetto al combustibile tradizionale e in molti paesi i cittadini sono supportati da incentivi governativi e sussidi di varia natura per incoraggiare l’adozione di veicoli elettrici.

Prestazioni e manutenzione

Le auto elettriche offrono prestazioni eccellenti grazie alla elevata loro coppia fin dall’avvio e alla risposta – immediata – dell’acceleratore. Hanno meno parti mobili rispetto ai motori a combustione interna e ciò riduce alcuni interventi di manutenzione e relative spese poiché si elimina il cambio dell’olio, dei filtri dell’aria, del liquido refrigerante…

In definitiva i proprietari di auto elettriche potranno godere, nel tempo, di un minor numero di visite in officina e di minori costi di manutenzione.

Silenziosità e comfort

Gli interni delle auto elettriche sono generalmente più silenziosi rispetto ai veicoli a combustione interna ed offrono un’esperienza di guida più tranquilla e confortevole senza il rumore del motore, delle parti meccaniche in movimento, con la riduzione delle vibrazioni.

Tecnologia e innovazione

Le auto elettriche sono all’avanguardia della tecnologia automobilistica offrendo una serie di funzionalità innovative come la guida assistita, l’integrazione con dispositivi smart e aggiornamenti software over-the-air. Queste caratteristiche rendono l’esperienza di guida più sicura, conveniente e connessa, anticipando il futuro della mobilità.

In conclusione, le auto elettriche offrono una serie di vantaggi che le rendono una scelta attraente per i consumatori consapevoli dell’ambiente e interessati alla tecnologia. L’auspicato e costante sviluppo delle infrastruttura di ricarica, che al momento tuttavia presentano lacune, nonchè l’innovazione nel settore, rende probabile che la diffusione delle auto elettriche sulle strade continui a crescere portando benefici ambientali sia a tutti noi che al pianeta nel suo complesso.

Naturalmente tutte le transizioni di portata mondiale presentano aspetti non sempre positivi, almeno all’inizio del processo di trasformazione, che non possiamo sottacere.

E’ vero che le auto elettriche stanno emergendo come una promettente alternativa ai veicoli a combustione interna ma non sono esenti da alcuni svantaggi che è importante considerare.

AUTO ELETTRICA SI – AUTO ELETTRICA NO

Autonomia limitata

E’ una delle principali preoccupazioni dei potenziali acquirenti di auto elettriche in quanto l’autonomia delle batterie è limitata. Nonostante i progressi nella tecnologia delle batterie, peraltro notevolmente costose, molti modelli disponibili sul mercato hanno ancora una autonomia inferiore rispetto ai veicoli a benzina o diesel. Questo può essere un fattore limitante per coloro che devono percorrere lunghe distanze senza la possibilità di una ricarica rapida.

Infrastruttura di ricarica

L’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche è ancora in fase di sviluppo e potrebbe non essere altrettanto diffusa e conveniente come le stazioni di servizio tradizionali. Mentre le principali città e le autostrade principali stanno implementando sempre più stazioni di ricarica molte aree rurali, suburbane e addirittura alcuni quartiere delle grandi città non hanno ancora una copertura omogenea rendendo così difficile per i proprietari di auto elettriche trovare punti di ricarica convenienti.

Tempi di ricarica

Anche se la tecnologia della ricarica rapida è in continua evoluzione, i tempi di ricarica delle auto elettriche sono ancora significativamente più lunghi rispetto al pieno di carburante di un veicolo tradizionale. Anche le stazioni di ricarica rapida richiedono molto tempo in più per ripristinare una carica sufficiente per continuare il viaggio.

Costi iniziali più elevati

Forse nel lungo periodo le auto elettriche possono essere più convenienti da possedere e gestire ma, al momento, l’acquisto iniziale di un veicolo elettrico richiede un investimento economico più elevato rispetto ai modelli a combustione interna equivalenti. Questo rappresenta una barriera, non da poco, per i consumatori che sono fortemente preoccupati.

In sintesi, mentre le auto elettriche offrono una serie di vantaggi in termini di sostenibilità e prestazioni è importante riconoscere e tenere in debito conto – a tutela dei consumatori – anche le sfide, le preoccupazioni, la scarsa disponibilità economica dei cittadini che questa transizione epocale impone loro.

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LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE NELL’ACQUISTO DI UN’AUTO ELETTRICA IN ITALIA

LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE NELL’ACQUISTO DI UN’AUTO ELETTRICA IN ITALIA

L’Italia sta compiendo passi significativi verso la mobilità sostenibile e le auto elettriche rappresentano un’opzione promettente per ridurre l’inquinamento e la dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, l’acquisto di un’auto elettrica, può ancora presentare sfide economiche significative sia per i cittadini in attività lavorativa che per i pensionati italiani.

Cerchiamo di analizzarle:

  1. Costo Iniziale Elevato: Le auto elettriche hanno, per la maggior parte, un prezzo di acquisto più alto rispetto ai veicoli tradizionali a benzina o diesel. Questo è dovuto principalmente al costo delle batterie e alla tecnologia avanzata. Molti cittadini e pensionati potrebbero essere scoraggiati dall’investire una somma considerevole all’inizio.
  2. Incentivi forse non appetibili per una larga fascia di popolazione: Sebbene il governo italiano offra incentivi per l’acquisto di auto elettriche, questi potrebbero non essere sufficienti a rendere l’acquisto accessibile a tutti. Gli incentivi variano a seconda del modello, dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e delle emissioni del veicolo. A titolo di esempio abbiamo consultato un qualificato magazine di settore che illustra l’attuale normativa incentivante e, in funzione della quale, presenta una serie di possibilità di acquisto:

https://www.inelettrico.com/2024/03/13/auto-elettriche-economiche-da-acquistare-con-incentivi-2024/

  1. Infrastruttura di Ricarica: Anche se l’Italia sta espandendo a passi rapidi la rete di stazioni di ricarica, la copertura non è ancora completa ed omogenea sull’intero territorio nazionale; si assiste al fenomeno della presenza “a macchia di leopardo” anche tra quartieri nelle grandi città. La mancanza di colonnine di ricarica ultra-rapida può essere un ostacolo per chi desidera utilizzare l’auto elettrica per viaggi lunghi. Questo problema potrebbe essere particolarmente avvertito dai pensionati che, non svolgendo attività lavorativa, si troverebbero impreparati a pianificare i loro spostamenti.

LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE NELL’ACQUISTO DI UN’AUTO ELETTRICA IN ITALIA

  1. Percezione dei Costi di Manutenzione: Nonostante le auto elettriche siano generalmente più economiche da mantenere a lungo termine, molti acquirenti temono ancora i costi associati alla sostituzione delle batterie. Tuttavia, la mancanza di parti in movimento nei motori elettrici riduce “tendenzialmente” i costi di manutenzione complessivi. Comunque gli utilizzatori di fascia economica media o medio bassa ed i pensionati che non beneficiano di importi adeguati al costo della vita potrebbero essere preoccupati – in ogni caso – per queste spese future.
  2. Resistenza al Cambiamento: L’abitudine di utilizzare veicoli a combustione interna è radicata nella cultura italiana. La transizione verso l’elettrico richiede un cambiamento di mentalità e abitudini di guida che potrebbe non essere facile acquisire da tutti.

L’acquisto di un’auto elettrica in Italia comporta sfide legate al significativo costo iniziale, alla disponibilità di incentivi tali da abbattere l’esborso a carico dell’acquirente medio, all’infrastruttura di ricarica e alla percezione dei costi di manutenzione.

Altro fattore che genera apprensione economica diffusa è la mancanza, ovviamente, del mercato dell’usato che è invece attivo e vasto per le auto a combustione tradizionale dove è possibile trovare interessanti risparmi.

Vi è un clima di incertezza dominante in gran parte di noi che attendiamo di conoscere i precisi orizzonti normativi che influenzeranno le decisioni di acquisto in relazione alle possibilità economiche di ciascuno.

Tuttavia, con l’espansione della tecnologia e l’impegno verso la sostenibilità siamo fiduciosi che queste difficoltà possano essere gradualmente ma velocemente superate e non imponendo una stringente tempistica all’acquisto di una auto elettrica il cui costo accrescerebbe le già presenti difficoltà economiche dei cittadini.

Il traguardo è garantire un futuro più pulito ed economicamente sostenibile per tutti i cittadini italiani ma bisogna anche porre in atto ogni strumento economico-normativo per alleviare le reali difficoltà degli stessi.

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FESTA DELLA DONNA, NON VOGLIO MIMOSE: RICONSIDERIAMO LE CELEBRAZIONI

FESTA DELLA DONNA, NON VOGLIO MIMOSE: RICONSIDERIAMO LE CELEBRAZIONI

FESTA DELLA DONNA, NON VOGLIO MIMOSE: RICONSIDERIAMO LE CELEBRAZIONI

Il 8 marzo si avvicina e con esso la tradizionale e, spesse volte stereotipata, celebrazione della Festa della Donna. Tuttavia, malgrado i femminicidi troppo spesso commessi con modalità brutali e che continuano ad insanguinare la nostra società, un sempre più crescente movimento di donne sollecitano un reale cambiamento nel modo in cui viene commemorata questa giornata.

L’idea di ricevere mimose o altri doni convenzionali è diventata sempre più obsoleta e fuori luogo. Le donne di oggi vogliono ben più di un semplice omaggio floreale: vogliono essere riconosciute per le loro conquiste sociali faticosamente e dolorosamente raggiunte, vogliono che sia rispettata la propria persona e continuano a lottare per l’uguaglianza e il rispetto di genere in tutti gli aspetti della società.

La tradizione delle mimose risale al lontano 1946 quando fu scelta come simbolo della Festa della Donna in Italia. Nonostante ciò, nel corso degli anni, questa pratica è spesso criticata per essere diventata un gesto vuoto e superficiale, privo di significato reale. Le mimose sono senz’altro magnifici fiori, allegri, gioiosi, sbarazzini e donarli è un gesto carico di significati se – questo gesto – si accompagna ad un reale apprezzamento del valore della donna a cui si donano.

Non può essere sostitutivo.

Ci sono molte ragioni per cui le donne stanno rifiutando le mimose. In primo luogo questo gesto non tiene conto delle diverse realtà vissute dalle donne in tutto il mondo. Mentre alcune donne possono apprezzare un mazzo di fiori, molte altre si trovano ancora a lottare contro discriminazioni sistemiche e disuguaglianze di genere. Dare loro solo una mimosa rappresenta un’offesa al loro impegno e alla loro lotta quotidiana.

In secondo luogo, le donne non vogliono essere ridotte a stereotipi. La società sta cambiando e le donne stanno dimostrando di essere capaci di molto di più che di semplici ruoli tradizionali. Vogliono essere viste come individui pienamente realizzati, con interessi, talenti e ambizioni diversi. Regalare loro mimose suggerisce che il loro unico ruolo nella vita sia quello di essere decorazioni o figure ornamentali.FESTA DELLA DONNA, NON VOGLIO MIMOSE: RICONSIDERIAMO LE CELEBRAZIONIUn rapporto EURISPES di luglio 2023 che ha analizzato un campione intergenerazionale di 1048 donne dai 18 ai 60 anni evidenzia che malgrado le campagne stampa, i saggi richiami espressi dalle Istituzioni tesi a valorizzare il ruolo della donna, aleggia sempre l’immaginario collettivo che relega la donna in una gabbia mentale solidificata nel tempo.

Il 72,8% delle intervistate ha dichiarato di aver ricevuto pesanti apprezzamenti sul proprio corpo;

Il 64,6% delle intervistate ha dichiarato di essere stata vittima di Catcalling (violenza sessuale verbale con incisive frasi sessiste);

Il 45,9% delle intervistate ha dichiarato di aver ricevuto molestie sessuali verbali sul WEB e sui Social.

Sono poi rimasta interdetta nel leggere che, alla domanda “esiste il patriarcato inteso come sistema sociale in cui gli uomini detengono in via primaria il potere predominando in termini di potere politico, autorità morale, privilegio sociale e controllo?”

Il 49,5% delle intervistate ha risposto SI (fascia di età 18 – 24 anni e 35 – 60 anni)

Il 50,5% delle intervistate ha risposto NO (fascia di età 25 – 34 anni)

E’ ancora lungo il cammino che porta ad una riconsiderazione diffusa in tutti gli strati sociali, di qualunque età, del ruolo e dei valori che la donna racchiude.FESTA DELLA DONNA, NON VOGLIO MIMOSE: RICONSIDERIAMO LE CELEBRAZIONI

È tempo di riconsiderare il significato della Festa della Donna. Invece di concentrarsi su gesti superficiali, dovremmo utilizzare questa giornata per riflettere sui progressi compiuti dalle donne nel corso degli anni e sugli ostacoli che ancora devono affrontare. Dovremmo celebrare le donne per le loro conquiste nei campi dell’arte, della scienza, della politica, dell’economia e di molti altri settori. Dovremmo impegnarci a combattere le disuguaglianze di genere e a creare un mondo più equo e inclusivo per tutti.

Quest’anno, non abbandoniamo le mimose ma accompagniamole con gesti ed atteggiamenti più significativi e profondi.

Operiamo tutti per combattere le disuguaglianze di genere nella nostra vita quotidiana e così facendo la Festa della Donna diventerà davvero un’occasione per celebrare il progresso e per rinnovare il nostro impegno per un futuro più giusto e equo per tutte le donne.

Concludo riportando la splendida poesia, un inno, che Alda Merini ha dedicato a tutte le donne:

“A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.”

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LA MRA QUESTA SCONOSCIUTA: ALLA SCOPERTA DELLA MIXED-REALITY ART

LA MRA QUESTA SCONOSCIUTA: ALLA SCOPERTA DELLA MIXED-REALITY ART

La tecnologia avanza a passi da gigante introducendo nuove forme di espressione artistica che, spesso, sfuggono alla comprensione del grande pubblico. Tra queste, meno conosciute, è la Mixed-Reality Art, abbreviata in MRA

Cos’è esattamente la MRA e perché merita di essere esplorata?

La MRA è una porzione del ben più ampio campo artistico; è interdisciplinare e fonde elementi del mondo reale con quelli del mondo virtuale creando un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente per lo spettatore.

LA MRA QUESTA SCONOSCIUTA: ALLA SCOPERTA DELLA MIXED-REALITY ARTAttraverso l’uso di tecnologie come la realtà aumentata, abbreviata in AR e la realtà virtuale, anch’essa abbreviata in VR, gli artisti sono in grado di trasformare gli spazi fisici in ambienti digitali immersivi dove la creatività può fluire liberamente.

Una delle caratteristiche distintive della MRA è la sua capacità di sfidare le convenzioni artistiche tradizionali e di portare questa particolare espressione dell’arte fuori dei tradizionali confini quali i teatri, i musei e le gallerie. Le opere MRA possono manifestarsi in forme diverse che vanno dalle installazioni interattive alle performance dal vivo in appositi spazi forniti di apparecchiature elettroniche coinvolgendo attivamente il pubblico e trasformando l’osservatore quale parte integrante dell’opera stessa.

LA MRA QUESTA SCONOSCIUTA: ALLA SCOPERTA DELLA MIXED-REALITY ART

Questa forma d’arte ibrida è in continua evoluzione alimentata dalla collaborazione tra artisti, designer, sviluppatori, informatici e tecnologi. L’innovazione tecnologica apre costantemente nuove possibilità creative spingendo gli artisti MRA a esplorare territori inesplorati e a sfidare i limiti della percezione umana.

Tuttavia, nonostante il suo potenziale rivoluzionario, la MRA rimane in gran parte sconosciuta al gran pubblico. La mancanza di conoscenza e quindi di accesso a questa particolare – se non unica – forma d’arte può rappresentare una barriera alla sua diffusione e comprensione. Potrebbe essere importante conoscere la MRA e rendere le sue opere accessibili a un pubblico più vasto.

In conclusione, la Mixed-Reality Art rappresenta una delle frontiere più intriganti dell’arte contemporanea ed offre un terreno fertile per l’innovazione e l’esplorazione artistica legata alla tecnologia.

È tempo di gettare luce su questa sconosciuta e di esplorarne le potenzialità?

Così facendo si potrebbe pienamente comprendere ed anche apprezzare e, nel contempo, gli amanti dell’arte tradizionale potrebbero esprimere il loro giudizio con oculatezza.

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LA MAESTRA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: GUIDA E ISPIRAZIONE PER I PIÙ PICCOLI

LA MAESTRA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA: GUIDA E ISPIRAZIONE PER I PIÙ PICCOLI

Alla base del percorso dell’istruzione, là dove stanno germogliando i semi del sapere, c’è una figura che spicca per la sua dedizione, la sua dolcezza e il suo impegno: la maestra della scuola dell’infanzia. In un mondo in continua evoluzione il ruolo di queste insegnanti assume un’importanza sempre maggiore plasmando le menti e i sentimenti dei piccoli alunni.

Con pazienza e amore, queste donne e uomini si immergono ogni giorno in un mare di curiosità e domande guidando i loro giovani allievi attraverso le prime scoperte del mondo. Possiamo definirli “gli architetti delle emozioni”, sono costruttori della fiducia e catalizzatori della innata creatività dei bambini. Le aule delle scuole dell’infanzia sono come giardini in cui i semi dell’apprendimento vengono piantati ed accuditi con amore e cura, pronti a crescere e fiorire nel corso degli anni.

Maestra non è solo un titolo, è vocazione e dedizione. È la capacità di trasformare la routine quotidiana in avventure emozionanti, di trasmettere conoscenza attraverso il gioco e di ispirare il desiderio di apprendere sempre di più attraverso racconti, canzoni e giochi.

LA MAESTRA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA: GUIDA E ISPIRAZIONE PER I PIÙ PICCOLI

Sanno come catturare l’attenzione dei loro giovani studenti e incanalare la loro energia verso il processo di apprendimento.

Tuttavia, il lavoro di una maestra della scuola dell’infanzia va oltre l’insegnamento di nozioni di base, è anche una preziosa guida nella crescita emotiva e sociale dei bambini. Aiutano i piccoli a sviluppare le competenze necessarie per navigare nel complesso mondo delle relazioni umane insegnando loro l’importanza dell’empatia, della condivisione e del rispetto reciproco.

In un’epoca in cui l’istruzione viene spesso misurata in termini di risultati numerici e accademici è importante riconoscere il valore intrinseco del lavoro delle maestre della scuola dell’infanzia; sono loro che gettano le basi per il futuro successo dei loro studenti non solo fornendo conoscenze e competenze ma anche nutrendo la loro autostima e il loro senso di identità.

LA MAESTRA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA: GUIDA E ISPIRAZIONE PER I PIÙ PICCOLI

Tuttavia, nonostante il loro ruolo cruciale, le maestre della scuola dell’infanzia sono spesso trascurate e sottovalutate nella società. È fondamentale che vengano riconosciute e supportate adeguatamente, non solo con parole di apprezzamento, ma anche con risorse e condizioni di lavoro adeguate.

In conclusione, la maestra della scuola dell’infanzia è molto più di un’educatrice; è un faro di luce e speranza per i giovani che intraprendono il loro viaggio nel mondo dell’apprendimento. La loro dedizione e passione sono i mattoni su cui si costruisce la società del domani, consapevole e pronta ad affrontare il futuro.

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