Di Donna in Donna – Spettacolo teatrale di Ilaria Coppini

Nella serata di martedì 14 maggio, il teatro Petrolini di via Rubattino 5 ospiterà la performance teatrale “Di Donna in Donna”, monologhi di cantautori in prosa, diretta e interpretata da Ilaria Coppini, affermata attrice televisiva e teatrale. Uno spettacolo in cui alcune canzoni selezionate dalla stessa attrice diverranno veri e propri monologhi che, con la potenza delle loro parole, andranno a descrivere magistralmente le varie “tipologie” di donna. Il tutto attraverso un variopinto percorso che illustrerà il delicato passaggio dalla violenza subita alla serena consapevolezza di sé e alla felicità. A scuotere l’anima della protagonista sarà il suono del violino del Maestro Renato Riccardo Bonaccini, recentemente rientrato in Italia dopo una lunga tournèe con l’intramontabile Ennio Morricone (a breve ripartiranno assieme per ulteriori date), che ne scandirà i diversi passaggi emotivi, creando un viaggio catartico e liberatorio, finalmente privo di qualunque tipo di sopraffazione e prepotenza. Così la musica, in quanto arte, diverrà elemento salvifico che consentirà e faciliterà il viaggio introspettivo a cui sarà sottoposta tanto l’interprete protagonista quanto gli spettatori. I personaggi arriveranno a toccare varie emozioni e stati d’animo, dalla violenza alla disperazione, dall’impotenza all’ironia, dall’amore alla tenerezza, dalla dolcezza alla sensualità, fino alla voglia di vivere. Appuntamento dunque per martedì 14 maggio alle ore 21:00 presso il Teatro Petrolini (via Rubattino, 5) per una serata all’insegna dell’arte scenica e musicale.

Andrea Lepone

 

BCC ROMA; INVESTIRE NELLA CULTURA

BCC ROMA; INVESTIRE NELLA CULTURA

La prima riflessione che ci si pone è la seguente: è importante – oggi – investire nella Cultura?

Quantunque sia un argomento delicato, in relazione all’attuale contingenza economica, riteniamo che sia oltremodo necessario – soprattutto in Italia – dove il patrimonio culturale costituisce un vanto ed un prezioso introito per l’economia nazionale.

Gli investimenti in Cultura alimentano circoli virtuosi di crescita non solo sociale ma anche economica.

Anche il sistema bancario si è evoluto ed ha assimilato il concetto che il ritorno economico sull’investimento effettuato non viene misurato solo in termini numerici di breve periodo ma si deve misurare soprattutto in termini di posizionamento dell’immagine aziendale, del feeling che esso suscita, di un rapporto preferenziale ed accattivante dell’Istituto bancario con la propria clientela e con quella potenziale.

Investire in Cultura, per una banca, evidenzia la sua volontà di credere e proporre nuovi riferimenti economici e sociali che si traducono nella “responsabilità sociale dell’impresa” oltre all’etica aziendale.

Gli Istituti bancari che non hanno intrapreso questo percorso di investimenti nella Cultura, di alto profilo sociale e diffuso nel territorio, denotano una miope visione dell’evoluzione della società e dei suoi bisogni culturali.

BCC ROMA; INVESTIRE NELLA CULTURA

La BCC Roma, sorta nel 1954, ha recepito con lungimiranza la necessità di investire per la Cultura ed ha costituito sin dal 1996 la Fondazione Enzo Badioli; in questo periodo ha erogato Borse di Studio e promosso il Concorso delle Idee riservato ai giovani.

Il ritorno si misura in termini di prestigio sociale, di crescita morale, di elevazione culturale del territorio che genera senso di appartenenza all’investitore; essere il promotore significa godere di una posizione previlegiata.

BCC ROMA; INVESTIRE NELLA CULTURA

Per essere ancora più vicina alla società civile la BCC Roma ha ritenuto, e ne siamo onorati, essere Sponsor della nostra Associazione La Macina Onlus e del nostro tradizionale Concorso Letterario L’Arte della parola la cui cerimonia di premiazione ci sarà in data 10 maggio 2019 dalle ore 17,30 presso il Teatro Barnum Gianicolense.

Nella circostanza sarà donata una Targa di premiazione offerta dalla BCC Roma.

Ringraziamo la BCC Roma per l’iniziativa che apprezziamo e che sarà opportunamente valorizzata.

BCC ROMA; INVESTIRE NELLA CULTURA

 

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

La Casa della Pace ha dovuto chiudere gli accessi al pubblico prima del previsto, tanta era la gente che aveva risposto, una volta tanto, alla chiamata dei “migranti”.

Alla presenza degli assessori Varone e Di Nicola del comune di Monterotondo, che ha patrocinato l’evento, accompagnati dal referente Sig. Juan Josè Malgarini di Amnesty International di Monterotondo, è stato presentato le “Isole dell’anima”, uno spettacolo interamente scritto e messo in scena dal poeta e scrittore Alessandro Ristori.

La rappresentazione ha incantato le oltre 120 persone presenti attraverso una serie di performance artistiche di vario genere (dai monologhi alla poesia, dalla Cantata a particolari percorsi video musicali), armonizzati e miscelati con molta abilità.

Presenti in sala anche Dirigenti scolastici del distretto, scrittori, poeti e critici letterari.

La contrapposizione ricercata di sonorità musicali diverse tra loro, ha dato modo di assistere ad un appuntamento teatrale che è filato via liscio fino alla fine tenendo inchiodati tutti gli spettatori sulle loro poltrone per oltre un’ora.

Parlare di questo spettacolo vuol dire ripercorrere la durezza delle immagini video, curate perfettamente da Franco Fabiani; l’incantesimo del suono dell’arpa di Giovanna Berardinelli che ha accompagnato la forza e la dolcezza delle parole del primo monologo, “Questa pace ritrovata”, letto ed interpretato dagli artisti Tony Fusaro e Alessandro Ristori.

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

Ma significa anche aver apprezzato la prima uscita della Cantata profana “Alè Amal” dove la composizione musicale complessa e d’effetto, guidata dal musicista Stefano Guerra, ha dato la possibilità ai musicisti Elena Trippitelli al piano, Giorgia Ginevoli al clarinetto, al baritono Giuseppe Maldarizzi e alla soprano Donatella Belli, di accompagnare le emozioni degli spettatori in un viaggio tra musiche e parole che ha avvolto la sala, da subito, in un profondo senso di magia.

Di solito gli eventi importanti si chiudono con fuochi d’artificio. Alla Casa della Pace, sabato sera, si è chiuso con un monologo dal titolo “La mia bambola” dove la dolcezze e la crudeltà del testo hanno vissuto attraverso la sublime interpretazione della giovane artista Gaia Petronio.

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e…magia

E come se non bastasse la performance teatrale è stata introdotta e guidata dalle pregevoli ed interessantissime considerazioni del critico, italianista, saggista, ricercatore, Dario Pisano che ha accettato di buon grado l’invito dell’autore.

E forse proprio nelle parole conclusive di Alessandro Ristori al termine delle kermesse teatrale si sintetizza il messaggio di questo spettacolo. L’autore, infatti, rivolgendo in ultimo un brevissimo saluto di ringraziamento al pubblico presente, ha tra l’altro affermato:

Ci siamo occupati in questo spettacolo di anime che di solito vengono raccontate, specialmente in questi ultimi tempi, in altro modo. L’aver dato voce, una volta tanto a loro, ci permetterà a tutti noi stasera, al ritorno nelle nostre case, di aver arricchito la nostra anima di un po’ dei loro cuori”.

Un altro modo di leggere la storia di oggi, un altro modo di tendere la mano a chi ne ha bisogno, un altro modo di sentirci più veri, più persone!

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia

Ricordiamo alcuni brani di interviste rilasciate da Alessandro Ristori e che racchiudono magnificamente la sua anima:

“…all’interno delle mie opere ho sempre parlato di emozioni. Queste sono parte fondamentale ed imprescindibile della vita di ognuno di noi. Ciascuna persona può percepire determinate sensazioni le quali, attraverso lo spettro della sensibilità, finiscono col tramutarsi in emozioni

“…non scrivo per me stesso, ma per permettere alle persone di rivivere, ricordare e risvegliare le proprie emozioni, universalizzando il contenuto delle mie opere

“Le Isole dell’Anima” tra parole, musica e… magia , un insegnamento di vita di Alessandro Ristori.

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

Nel vasto panorama delle scuole e centri di danza una posizione di eccellenza è attribuita, da parte di molteplici osservatori esterni, da critici, da giornalisti specializzati, all’Accademia delle Arti la cui Direttrice Artistica è Catia Di Gaetano.

Il suo profilo professionale ed artistico, in estrema sintesi, la vede quale Docente Certificata Royal Ballet, C.I.D. Member, Docente di Danza Classica; l’Accademia delle Arti è anch’essa accreditata C.I.D. Member per il rilascio di attestati Internazionali C.I.D.

Un altro prezioso accredito è stato ora rilasciato all’Accademia delle Arti la quale è stata nominata Centro RAV Ufficiale di Roma dove, oltre agli esami RAD, si svolgeranno anche gli esami Vocational per un percorso professionalizzante

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

La dedizione verso i danzatori e danzatrici, un staff di docenti di alta caratura, una struttura moderna, funzionale e studiata per offrire il massimo confort agli allievi saranno messi in campo dal giorno 12 aprile (venerdi) al 14 aprile (domenica) in occasione degli esami RAD che si svolgeranno presso l’Accademia delle Arti.

Gli incontri si svolgono sotto i migliori auspici e siamo certi del favorevole riscontro che forniranno gli allievi che saranno accompagnati nel percorso dal Maestro Gabriele Cupelli, anch’esso docente certificato RAD.

Complimenti.

Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito
Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito
Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito
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Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito
Accademia delle Arti; un nuovo prestigioso accredito

Alma Daddario e i suoi testi teatrali

Alma Daddario e i suoi testi teatrali

Non soltanto le indubbie qualità professionali di Alma Daddario si dimostrano nella figura di contitolare dell’Ufficio Stampa D&C COMMUNICATION ma anche quale pregevole autrice di testi teatrali.

Il recente testo dal titolo

PAN…crazio: la libertà di avere paura

È portato in scena il 4 e 5 aprile nel Teatro Ar.Ma Teatro – Via Ruggero di Lauria, 22 Roma , ore 20,45 con Simone Migliorini e Carlotta Bruni e Produzione Festival del Teatro Romano di Volterra

Le musiche originali sono di David Dainelli e l’accompagnamento con il violino è di Angela Zapolla.

Lo spettacolo inaugura la rassegna DOIT Festival | L’Artigogolo dedicata alla drammaturgia contemporanea.

Il testo teatrale è una sorta di riscrittura contemporanea del mito di Pan, il semidio metà capra metà uomo, abbandonato dalla madre per la sua spaventosa bruttezza; lo spettacolo si presenta straordinario per originalità e impatto emotivo come è stato definito da alcuni critici.

Pancrazio cresce con un’insaziabile fame d’affetto che cerca di conquistarlo soprattutto dalle donne.

I suoi maldestri tentativi di seduzione ai limiti della violenza, situazioni paradossali ed anche comiche, si alternano ad alterchi con il genitore, a farneticazioni oniriche con figure femminili portanti in quello che appare un vero e proprio viaggio nell’inconscio attraverso dubbi e paure che – in ultima analisi – appartengono a tutti noi.

Non si risparmia in questa non facile prova artistica l’attore Simone Migliorini che, dando voce a tutti i personaggi, dimostra un virtuosismo ed una sensibilità singolare. 

La magia della messa in scena è resa possibile anche da altre virtuosità: il maestro David Dainelli, che ha firmato le musiche originali e la talentuosa violinista Angela Zapolla insieme all’ispirata danzatrice Carlotta Bruni che evoca i fantasmi di un femminino onnipresente, seppur sfuggente.

Il testo del gradevole spettacolo è pubblicato nella raccolta di testi teatrali di Alma DaddarioOltre la quarta parete” edito da ChiPiùNeart  ed è acquistabile online su www.chipiuneartedizioni.eu

Alma Daddario e i suoi testi teatrali

Una carrellata di Rassegne Stampa ci indicano l’alto profilo che l’autrice Alma Daddario ha trasmesso al suo testo:

  • Federica Sivieri per SIPARIO

 “L’autrice è un’estimatrice di Hillmann, nonché giornalista di cronaca nera e riesce alla perfezione nell’esercizio della scrittura psicosociale. L’attore e regista Simone Migliorini, con un talento immancabile, dà voce a tutti i personaggi sia maschili che femminili, in un lungo monologo, affiancato dalla presenza muta della danzatrice Carlotta Bruni, che interpreta in movimento le reminiscenze dei personaggi femminili presenti nella memoria di Pancrazio.

Il connubio tra l’attore e la ballerina trasporta in una dimensione onirica, in uno spazio atemporale scandito perfettamente dal ritmo del violino di Angela Zapolla. Lo spazio scenico minimalista lascia adito al movimento. Le luci creano suggestivi effetti cromatici ed ombre proiettate”.  

  • GIUSEPPE LIOTTA per Aurora Magazine

 “Simone Migliorini legge e interpreta questa opera come una partitura musicale, ne asseconda tutti i movimenti interni, ne accentua le risonanze letterarie e teatrali attraverso una tonalità a più voci che in alcuni punti della sua suggestiva e generosa recita ci ricorda l’insegnamento attoriale di Albertazzi e Carmelo Bene”.

  • NATALIA DI BARTOLO  per Opera & Opera

“Uno spettacolo di forte tensione emotiva, un’esperienza di grande impatto”.

  • ELENA D’ELIA per BRAINSTORMING CULTURALE

“Alma Daddario presenta un testo dal linguaggio raffinato ma al contempo fruibile e ben strutturato. La performance affascina lo spettatore anche grazie all’utilizzo delle cuffie wireless di cui si viene dotati all’inizio, in funzione di una migliore immersione nel setting teatrale. Simone Migliorini dà prova di grande talento nel mostrare i diversi volti del suo personaggio con una recitazione energica e misurata, appassionata e drammatica”.

  • QN per LA NAZIONE

“Attraverso un scrittura molto attenta alla sonorità e dal ritmo serrato, l’autrice dà voce al protagonista, Pan che diventa un musicista contemporaneo dall’infanzia segnata dall’abbandono della madre e dal controverso rapporto con un padre dispotico che ne mina le già fragile sicurezze. Da vedere”. 

  • PAOLA DEI (PSICOLOGA DELL’ARTE)

 “Pan…crazio è un insieme di contraddizioni che rendono carne il disagio e la patologia. Ha poco a che fare con un personaggio in sé, quanto piuttosto diviene abito di una trama universale. Simone Migliorini, usando la voce come uno strumento, rende visibile l’invisibile e davanti ai nostri occhi appare la ninfa descritta:  come il latte appena munto, una preda ambita per il dio dei boschi e delle tenebre”. 

  • Bianca Salvi per GLOBAL PRESS

“La storia e la struttura del monologo, o meglio dell’assolo, è parsa subito originale, scritta in un linguaggio teatrale molto contemporaneo, di impronta anglosassone, un testo quasi psicoanalitico, colto, e per questo  non mi aspettavo che la sua messa in scena fosse di resa godibile anche per un pubblico molto eterogeneo: è quello che mi ha colpito vedendo lo spettacolo. Si tratta comunque di un testo che solo degli interpreti di primo livello avrebbero potuto rendere in tutta la sua potenzialità espressiva. Carlotta Bruni si è dimostrata una danzatrice divina, elegante ed esplosiva, che è riuscita con forza espressiva e grande virtuosismo, a rendersi alter ego del protagonista, danzando a volte sulla musica, a volte sulle parole. Il musicista Davide Dainelli, che oltre alle musiche originali composte per l’occasione, ha rielaborato musiche dal Pinocchio di Comencini a Bill Evans, a Eric Satie, amalgamandole con rara sensibilità e originalità, ha saputo ben orchestrare tutto lo spettacolo, anche dando l’impressione a tratti, di stare quasi improvvisando.
Simone Migliorini, protagonista e regista, non si è risparmiato in una prova d’attore che a tratti ricordava le straordinarie performance del primo Carmelo Bene.”

Da parte nostra rinnoviamo i complimenti ad Alma Daddario che ci presenta la sua opera “PAN…crazio: la libertà di avere paura.