La Tomba dei Demoni Azzurri

La Tomba dei Demoni Azzurri, scoperta fortuitamente nel 1985 in occasione di lavori di ammodernamento delle infrastrutture, è finalmente aperta al pubblico ed inserita nel circuito di visita delle tombe dipinte di Tarquinia.

 

L’inaugurazione si terrà sabato 27 maggio 2017 alle ore 17,00 presso la necropoli dei Monterozzi di Tarquinia.

 

La datazione più probabile è attribuita alla seconda metà del V sec. a.C. e rappresenta una delle più significative testimonianze della pittura etrusca con la più antica scena relativa al mito dell’Oltretomba, che rivelano le nuove dottrine sulla morte introdotte in Etruria dal mondo greco.

 

Sulla parete alla sinistra dell’entrata è rappresentato il defunto nel suo estremo viaggio verso l’Aldilà; egli viene raffigurato in piedi, sulla sua biga, tirata da una coppia di cavalli ed avanza seguito da due danzatori.

 

Davanti al corteo vi è un giovane coppiere nudo accanto ad una tavola imbandita che introduce la scena del banchetto dipinta sulla parete di fondo.

 

Quattro sono le coppie di convitati sdraiati sulle klinai (letti da banchetto) con la coppia al centro che raffigura il proprietario del sepolcro accanto a sua moglie ritratti mentre si scambiano una carezza affettuosa.

 

Sulla parete destra vi è una grandiosa scena ambientata nell’Aldilà che viene introdotta, sulla sinistra, dalla suggestiva immagine di Caronte (Charun) presentato non come l’orrido demone etrusco raffigurato nei sepolcri di età più recente, ma come il più delicato Caronte greco che traghetta le anime governando lentamente, con il suo lungo remo, la barca sulle azzurre acque dell’Acheronte.

 

Appena approdati sulle sponde dell’Ade una donna ammantata e un giovinetto avanzano accolti da altri personaggi.

 

La denominazione della tomba, La tomba dei demoni azzurri, si deve alla presenza di singolari demoni dalle carni azzurre; uno di questi – dal volto grottesco e con serpenti avvolti intorno alle braccia – è seduto su una roccia.

 

Un’altro demone conduce la defunta per mano verso l’aldilà.

 

Un ultimo essere, mostruoso, alato, con il corpo di colore nerastro e dalla bocca sanguinolenta si avventa satanicamente con le braccia protese e gli arti forniti di artigli verso i nuovi arrivati.

 

Un altro importante tassello della civiltà etrusca viene così restituito al grande pubblico ed è uno straordinario elemento di conoscenza e di attrazione per questo straordinario territorio testimone dell’antica, ed ancora in parte avvolta nel mistero, civiltà degli etruschi.

 

Non dimentichiamo che proprio il territorio di Tarquinia ha dato ben 3 re all’antica Roma: Tarquinio Prisco al quale successe il genero Servio Tullio che fu invece assassinato dal genero Tarquinio il Superbo.

 

 

Tutta la zona di Tarquinia è ricca di testimonianze della civiltà etrusca e l’inaugurazione della Tomba dei Demoni Azzurri è uno straordinario motivo per visitare il territorio.

 

 

Costo del biglietto: 6,00 €; Riduzioni: 3,00 €;

Per informazioni  0766 856308
Prenotazione:Facoltativa

Indirizzo: via Ripagretta, s.n.c. 01016 – Tarquinia (VT)

Videopoesia “Io come te”

Come già annunciato abbiamo il piacere di pubblicare la videopoesia “Io come te” (Ad un’amica diversamente abile) scritta dalla giovanissima Melissa Storchi che è risultata vincitrice nella Sezione A1 poesia inedita minorenni del nostro Concorso Letterario L’Arte della parola; ha conquistato a pieno titolo il 1° posto.

Ci siamo già complimentati sia con Melissa che con i genitori ai quali rinnoviamo ancora una volta i nostri apprezzamenti per la inusuale proprietà letteraria espressa dalla poetessa, per il tema affrontato con particolare impegno e per la capacità di esprimerlo intensamente ma serenamente.

Brava, bravissima Melissa.

Desidero ringraziare Vincenza Bevilacqua, voce narrante della videopoesia Io come te, assolutamente adatta al ritmo ed al profondo messaggio che Melissa ha inteso trasmettere con la sua poesia e a Giambra Giancarlo per la perfezione delle immagini adatte ad una adolescente,  al commento sonoro ineguagliabile ed alla perfetta produzione di eccellente qualità; grazie per il vostro supporto culturale e del Gruppo “Profumo di vita” https://www.facebook.com/groups/975189089205404/

IO COME TE   (Ad un’amica diversamente abile)

Mi piacerebbe

essere come te

per soffrire

e percepire

tutto quello che il mondo

ti sottrae.

Mi piacerebbe

piangere la normalità

come le tue lacrime

bagnano i pensieri.

Sai…

vorrei tanto avere

Il tuo sorriso

che mi consola…

Irriverente questo

destino.

Ma…

Il calore di

una voce,

di un’anima,

di un cuore

possono

cambiare una vita.

 

Premiazione Concorso Letterario L’Arte della parola

Premiazione Concorso Letterario L’Arte della parola

venerdi 19 maggio presso il Barnum Seminteatro si è svolta la premiazione degli autori e delle loro opere risultate vincitrici, nelle singole Sezioni, così come era strutturato il Concorso bandito da La Macina Onlus.

barnumseminteatro

SEZIONE A – Poesia inedita adulti 

1° classificato Flavio Provini con l’opera “Fame antica (clochard);

2° classificato Giuseppe Blandino con l’opera “Scarabocchi e segni rossi”;

3° classificato Fabrizio Sani con l’opera “Il mio fantasma”;

Menzione d’onore a Ugo Mauthe per l’opera “L’oro che non sei”;

Segnalazione di merito a Fernando Massimiliano Andreoni per l’opera “Il primo pensiero dell’Alba”

 

SEZIONE A1 – Poesia inedita minorenni

1° classificato Melissa Storchi con l’opera “Io come te”;

2° classificato Thomas Scarinzi con l’opera “Un giorno che dura una vita”;

non sono pervenute altre opere di autori minorenni

 

SEZIONE B – Poesia edita adulti

1° classificato Pietro Catalano con l’opera “Sedici ottobre”;

2° classificato Giulia Quaranta Provenzano con l’opera “Restano le anime fino a tarda notte”;

3° classificato Imma Pontecorvo con l’opera “Libertà di un aquilone”;

Segnalazione di merito a Alessandro Ristori per l’opera “Questo tempo insieme”

 

SEZIONE B1 – Poesia edita minorenni

1° classificato Leonardo Donà con l’opera “Oltre gli scogli”;

2° classificato Melissa Storchi con l’opera “Il sole non tramonterà mai”

non sono pervenute altre opere di autori minorenni

 

SEZIONE C – Racconto inedito adulti

1° classificato Marco Managò con l’opera “L’ultima notte dell’anno”;

2° classificato Franca Spagnolo con l’opera “Riflesso”;

3° classificato Daniela Di Lisio con l’opera “Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra”;

Menzione d’onore a Cristina Biolcati per l’opera “La macchina del tempo”

 

SEZIONE D – Racconto edito adulti

1° classificato Giancarlo Pertici con l’opera “Piazza S. Caterina…o Piazza dell’ospedale”;

2° classificato Silvia Colonna con l’opera “Inversemorrow”;

3° classificato Nicola Sgaramella con l’opera “Amore mio”

 

  • Premio Paolo Zilli conferito a Franco Salvatore Grasso nella Sezione C con l’opera “La porta”

 

  • Video poesia realizzata e donata da Giambra Giancarlo sponsor culturale del Concorso e coordinatore del Gruppo Poeti “Profumo di vita”, ai 1° classificati nelle Sezioni A e A1, Melissa Storchi e Flavio Provini;
  • Set amplificatore WIFI con microfoni donato da Giambra Giancarlo al 1° classificato nella Sezione C, Marco Managò
  • Sarà cura dell’Associazione La Macina Onlus inviare la targa di premiazione agli autori non presenti alla cerimonia.
  • Tutti gli autori riceveranno Attestato di partecipazione al Concorso.

Ringraziamo il Barnum Seminteatro, sponsor artistico del Concorso, dove si è svolta la Premiazione Concorso Letterario l’Arte della parola.

Roma 21/05/2017

Eleonora Abbagnato in Il Mito di Medea

Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi nonché direttrice del Ballo dell’Opera di Roma, fa ritorno al Festival di Spoleto e sarà la protagonista al Teatro Romano, i giorni 1 e 2 luglio 2017, de Il Mito di Medea del coreografo Davide Bombana e prodotto da Daniele Cipriani Entertainment.

 Liberamente tratto dalla tragedia di Euripide, il balletto è dedicato alla primadonna del ventesimo secolo, il grande soprano Maria Callas di cui ricorre il 40° anniversario della morte ed il cui nome è inestricabilmente legato all’interpretazione della dark lady della mitologia greca, sia nell’opera di Cherubini (che fu, secondo molti, il più significativo ruolo di quest’immensa artista), che nell’omonimo film di Pier Paolo Pasolini (1969).

Un’interpretazione immedesimata, dovuta forse ad alcuni parallelismi tra la vita della divina Maria e quella del personaggio mitologico: il carisma, la passionalità in amore, il tradimento e l’abbandono da parte dell’uomo amato, persino la morte di un figlio (nel caso della Callas però, secondo alcune fonti, il dolore di aver partorito un figlio morto, frutto del suo amore con Onassis).

Per sottolineare le similitudini una parte significativa di questo nuovo balletto, che utilizza musiche di Arvo Pärt e Fausto Romitelli, si svolge anche su una celebre registrazione storica del Mito di Medea diretta da Tullio Serafin alla Scala in cui, malgrado il declino vocale già in atto, la grandezza interpretativa della Callas brilla come non mai, in tutti i possibili registri, dal dolcissimo al terribile.

Potrebbe sembrare un binomio strano quello tra la cantante lirica greca-americana e la ballerina italo-francese. Bruna e dai tratti drammatici la prima, bionda ed eterea la seconda eppure un filo sottile unisce le due stelle. Sul piano personale le origini mediterranee, l’appartenenza a due culture e l’aver scelto Parigi come città di vita; sul piano artistico la venerazione per l’Arte, vista come dea a cui dedicare, quasi religiosamente, la propria esistenza.

Come una sacerdotessa sullo sfondo suggestivo di un teatro antico Eleonora Abbagnato – francese di formazione, ma orgogliosamente palermitana di nascita – danza con intensità un personaggio di cui ha capito i reconditi moti, dedicando la “sua” Medea a quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia.

“Sono orgogliosa e fiera di poter dedicare Il Mito di Medea a Maria Callas” dichiara Eleonora Abbagnato “anche se per ragioni anagrafiche non ho potuto conoscere direttamente la Callas, l’ho sempre sentita vicina a me ed alla mia sensibilità. Probabilmente la comune origine mediterranea, senza dimenticare la presenza greca in Sicilia, hanno fatto di lei una sorta di guida spirituale, pur in un’arte diversa dalla mia, ma comunque sempre legata al teatro.”

Il Mito di Medea, atto unico della durata di un’ora e mezza, è un omaggio del mondo della danza al più grande nome della lirica”, dice il coreografo Bombana, aggiungendo che “tra le molti versioni della tragedia ho scelto quella celebre di Euripide perché introduce il tema del perdono da parte degli Dei, cosa rara nei testi dell’antichità.”

“Il pubblico, solito vedermi sulle punte nei ruoli del grande repertorio classico, qui vedrà di me una sfaccettatura diversa”, anticipa Eleonora Abbagnato. Dal lato suo Davide Bombana chiarisce: “Non creatura impalpabile ed aerea, ma donna forte e ferina che danza in mezza punta in quanto Medea era figlia del Re della Colchide, un regno barbaro dallo stretto legame con la Terra.”

Eleonora Abagnato sarà affiancata da due affermate étoile dell’Opéra di Parigi, Audric Bézard (Giasone) e Benjamin Pech (Creonte), nonché da un cast di sedici ballerini italiani tra cui Federica Maine (Creusa) e Claudio Cocino (Messaggero di Morte), primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

Questo è il terzo anno consecutivo che le produzioni Daniele Cipriani Entertainment, con protagonista Eleonora Abbagnato, sono presenti al Festival di Spoleto: si ricordano, infatti, Soirée Roland Petit (2015) e Carmen (2016).

Con Il Mito di Medea debutta la nuova produzione DCE che verrà portata in tournée sulle scene italiane durante le prossime stagioni a seguito dei successi, di pubblico e di critica, già ottenuti con le produzioni: SchiaccianociCoppélia e Carmen (balletti con la coreografia di Amedeo Amodio).

Quest’estate Il Mito di Medea si replicherà il 23 luglio a Civitanova Danza – Civitanova Marche (Macerata) mentre il 22 luglio Eleonora Abbagnato sarà in scena al Teatro Romano di Ostia Antica in Carmen.

Un’estate caratterizzata da un eccellente respiro artistico sottolineato dalla raffinata danza di Eleonora Abbagnato con Il Mito di Medea.

 

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

 

Ufficio Stampa Eleonora Abbagnato

Elena Ghidini – Ego Comunicazione

elena.ghidini@egocomunicazione.it

335 1224137

 

InMovimento: rassegna di danza a Roma

inmovimento eliseo roma

Il Teatro Eliseo di Roma spalanca le sue porte alla grande danza, con un’attesissima rassegna che sarà in scena dal 22 al 28 maggio.

InMovimento è un progetto di respiro internazionale a cura di Valentina Marini e prodotto da European Dance Alliance, che si declina in forma diverse di spettacolo, a cominciare da quella documentaristica.

Ad aprire al rassegna, infatti, proprio la proiezione di un documentario diretto da Tomer Heymann: Mr. Gaga. Altri due gli appuntamenti in programma: lo spettacolo Pan/remastered e Dancing Partners.

“Il Teatro Eliseo è da sempre un polmone culturale per la città di Roma e riportare la danza in un luogo di riferimento come questo non poteva che accadere con un progetto che seppur calendarizzato in una sola settimana nasce già con uno spirito di apertura e di mescolanza tra generi, nazionalità e linguaggi: Germania, Israele, Svezia, Spagna e naturalmente Italia.”

Valentina Marini

InMovimento: Mr. Gaga

Nato nel 1952, Ohad Naharin è un coreografo israeliano apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, nonché direttore artistico della Batsheva, famosissima compagnia israeliana di danza. Nel suo documentario Mr. Gaga il regista ne ripercorre la vita sia professionale che privata, con immagini di repertorio che lo mostrano in scena con grandi artisti come Martha Graham e Maurice Béjart e altre che lo ritraggono con la famiglia. I dietro le quinte, le prove, le esibizioni: l’anima di danzatore e coreografo che ci restituisce Heymann nel suo film è sicuramente rigorosa e appassionata, quella di un artista di grande integrità e creatività.

Il titolo del film, presentato nella prima edizione di Doc At Work nel 2013, rimanda a quel linguaggio corporeo e di movimento definito appunto “Gaga” creato proprio da Naharin.

“I semi che hanno fatto maturare questo film sono stati piantati oltre vent’anni fa, quando ho visto per la prima volta in scena la compagnia di danza di Naharin. Ricordo di essere rimasto profondamente colpito, fu uno shock emotivo e mentale, come se avessi consumato un esplosivo cocktail di alcol e droga, ma senza alcol né droga. Ricordo quello spettacolo come un continuum di musica, movimento, sensualità, sessualità e quei meravigliosi ballerini dei quali ti innamoravi immediatamente, senza sapere il perché. Da quella sera in poi, sono diventato un consumatore compulsivo delle coreografie della compagnia Batsheva. Naharin è come una noce racchiusa in un guscio molto difficile da rompere, ha un carattere complesso e contraddittorio; ma è questo che fa di lui un soggetto davvero molto interessante per un film documentario”.

La proiezione di Mr. Gaga apre la rassegna InMovimento e l’appuntamento è il 22 maggio alle ore 20.00: costo del biglietto 7 euro. Il regista incontrerà il pubblico al termine della proiezione.

InMovimento: Pan/remastered

PAN/remastered nasce da un’idea di Emanuele Soavi, che ne è anche coreografo: si tratta del riadattamento di una produzione del 2011 con la quale Emanuele Soavi ha vinto il premio del Teatro di Colonia come Miglior Interprete.

Come suggerisce al titolo, protagonista della scena è, anche se in chiave moderna, PAN, creatura mitologica metà divinità e metà capra, protettore dei boschi e degli abitanti e dio dell’agricoltura e dei pascoli. Qui la figura è attualizzata con un carattere di outsider, intrattenitore e terrorista, intrappolato in un limbo tra il mondo umano e quello divino. Il fulcro della creazione sono le psicosi contemporanee e le paure del nostro tempo.

PAN/remastered all’Eliseo sarà accompagnato da musiche dal vivo create da Stefan Bohne e dal fondatore di KOMPAKT Wolfgang Voigt, che ha arricchito la colonna sonora originale di nuovo materiale successivamente ri-arrangiato da Stefan Bohne.

Questo secondo appuntamento della rassegna InMovimento è in programma il 24 maggio alle ore 21: costo del biglietto 10 euro.

InMovimento: Dancing Partners

Dancing Partners, che chiude la rassegna InMovimento 2017, è frutto del lavoro di artisti di diversa nazionalità, che hanno collaborato per creare qualcosa che potesse riunire e rafforzare il background di tutti, le diverse formazioni e provenienze, i diversi talenti.

Hanno dato luce a questa produzione: Thomas Noone Dance (Spagna), Norrdans (Svezia), Company Chameleon (Inghilterra), Spellbound Contemporary Ballet (Italia), ma nella versione in scena all’Eliseo sarà in scena, al posto della compagine inglese, la special guest israeliana Adi Salant, co-direttrice della prestigiosa Batsheva Dance Company.

Oltre alla cooperazione tra artisti, il secondo aspetto che Dancing Partners vuole evidenziare è l’interazione con il territorio: lo spettacolo ha una natura itinerante e le residenze temporanee, nelle sedi delle diverse compagnie ospitanti, diventano, di volta in volta, luogo di scambio e confronto tra i vari artisti, il cui obiettivo è giungere ad un pensiero artistico comune che amalgami, inglobi e superi quello dei singoli.

Appuntamento di chiusura della rassegna InMovimento, Dancing Partners sarà in scena il 28 maggio alle ore 20.30: costo del biglietto 12 euro.