Il nostro autore Franco Salvatore Grasso ha partecipato con la sua opera Seraphitus – Seraphita al Premio Internazionale di LetteraturaCittà di Como nella Sezione Romanzi Editi.
Il Premio ha visto la partecipazione di ben 1.783 autori sia italiani che europei e questa nutrito gruppo di scrittori, sia di opere inedite che edite, è un forte ed importante segnale ed anche una conferma – qualora ci fosse la necessità di sottolinearlo – che la cultura legata alla letteraturaè un beneestremamente prezioso da proteggere e trasmettere alle nuove generazioni.
L’alta qualità del Premio è stata testimoniata dalla presenza di importanti Case Editrici e dalla indubbia qualità letteraria dei libri in concorso; certamente la qualificata Giuria non avrà avuto un compito facile nella valutazione finale e, magari, avrà dolorosamente dovuto effettuare delle scelte sofferte ma necessarie per proclamare la rosa dei vincitori.
Noi siamo veramente orgogliosi che il nostro Franco Salvatore Grasso con la sua opera Seraphitus – Seraphita abbia superato le selezioni anche se non ha conquistato l’auspicato Premio Finale.
L’organizzazione del Premio Letterario Internazionale Città di Como gli ha conferito il meritato e gradito Attestato di Partecipazione
Non è una sconfitta.
Tornano quanto mai attuali le parole che Franco Salvatore Grasso rilasciò durante una precedente intervista concessa al nostro giornale:
” Che consigli daresti ad un autore esordiente?
– Il consiglio basilare è quello di scrivere, anche di getto, tutto ciò che si ha dentro, senza pensare a successi, glorie ed onori; scrivere, come dipingere o comporre musica sono forme artistiche della nostra personalità, quello che importa è uscire dall’ordinario.”
Scrivere è una forza racchiusa in noi e non si può domare, è una emozione che avvolge l’anima.
Complimenti Franco, la tua opera Seraphitus – Seraphita ho colto l’interesse di molti lettori.
Ricorre oggi il 24esimo anniversario dell’uccisione, per mano mafiosa, del giudice Paolo Borsellino, che perse la vita nell’attentato di Via D’Amelio insieme a cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una Fiat 126 imbottita di tritolo, parcheggiata sotto l’abitazione della madre del giudice, esplose al suo arrivo. Era il 19 luglio 1992.
“Un cadavere che cammina”, si era definito Borsellino, consapevole che la mafia non avrebbe tardato a riservare anche a lui lo stesso trattamento che aveva avuto per l’amico, prima che collega, Giovanni Falcone, assassinato solo due mesi prima insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro in quella passata alla storia come la strage di Capaci: 1000 kg di tritolo furono sistemati da uomini di Cosa Nostra in un cunicolo di drenaggio sotto l’autostrada e fatti esplodere a distanza, tramite un telecomando azionato da Giovanni Brusca.
Un capitolo buio della storia d’Italia, un attacco alla giustizia che non si dimentica; e il dolore aumenta nella consapevolezza che a 24 anni di distanza ancora non è stata fatta piena luce su un così efferato e brutale attentato. Chi sorvegliava Borsellino? Qualcuno lo tradì? Che fine ha fatto la famosa “agenda rossa”?
La verità è ancora lontana, dunque ciò che resta, per onorare il lavoro encomiabile svolto da Falcone e Borsellino è il ricordo, è la memoria dell’appassionato ed instancabile lavoro di uomini che per servire lo Stato hanno accettato il rischio, e poi la certezza, della morte.
Il lascito di Falcone e Borsellino è costituito da ideali di giustizia e legalità, dall’amore per la patria, dalla lotta quotidiana per un’Italia libera dalle mafie, da condurre senza paura e senza condizionamenti, a partire dal singolo fino alle istituzioni.
Un uomo intelligente, estroverso, dotato di grande intuito e umorismo, che amava le piccole cose, tenace: così lo ricorda su Facebook il Presidente del SenatoPietro Grasso, che poi scrive:
ventiquattro anni diventano improvvisamente un tempo lunghissimo e doloroso, un fardello insopportabile che scuote la coscienza di tutti i cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro del nostro Paese. Le vittime innocenti della mafia, gli uomini e le donne delle forze dell’ordine caduti, le persone che facevano il tifo per Giovanni e Paolo ai tempi del maxiprocesso e che non hanno smesso di impegnarsi per la legalità chiedono a gran voce che sia fatta giustizia. Lo dobbiamo a ciascuno di loro, a noi stessi, alla memoria di Paolo e di chi ha perso la vita onorando il rischioso compito di proteggerlo.
E messaggi di cordoglio sono giunti anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, dal Premier Matteo Renzi, dalla Polizia di Stato, dal Presidente della Camera Laura Boldrini, ma soprattutto, tanti cittadini oggi si sono stretti nel ricordo: chi c’era, quel 19 luglio, e chi quella domenica d’estate l’ha vissuta nei racconti dei genitori o nelle immagini dei telegiornali, percependone la gravità, l’ingiustizia, il dolore.
Ed è bene che soprattutto i giovani sappiano, è bene che si informino, che ascoltino quanto è stato fatto da grandi uomini come il giudice Borsellino, che ne conoscano la storia, il lavoro, il sacrificio, affinché siano di esempio, affinché non si dimentichi.
Tante, le iniziative promosse oggi per ricordare il sacrificio di Borsellino e di quanti si sono immolati in nome della lotta alla criminalità organizzata, compresa la storica fiaccolata, appuntamento fisso da ormai 20 anni, tanto da essere la più longeva manifestazione antimafia in Sicilia. Sarà un corteo silenzioso e senza comizi dal tema “Esempi non parole”, per sottolineare la differenza tra chi, come Falcone e Borsellino, ha agito in modo drastico ed imponente, rimettendoci la vita, e tutti quei magistrati, imprenditori e giornalisti che hanno operato solo con le parole, rivelandosi incoerenti o corrotti. La fiaccolata partirà alle 20:00 da Piazza Vittorio Veneto, attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale.
Seguirà, in via D’Amelio alle ore 22.00, la proiezione del film “Era d’estate“, uscito nelle sale cinematografiche il 23 maggio scorso. La pellicola racconta il periodo trascorso da Falcone e Borsellino, insieme alle loro famiglie, all’Asinara, a causa di pesanti e allarmanti minacce di morte, nell’estate del 1985. Parteciperanno alla proiezione la regista Fiorella Infascelli e Giuseppe Fiorello (interprete della figura di Paolo Borsellino).
È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. (Paolo Borsellino)
Augurare un felice compleanno ad una persona è sempre piacevole poichè si vuole trasmettere l’importante ricordo della giornata; tutta la redazione de La Macina Magazine vuole augurare un Happy birthday a Giusy Dente preziosa redattrice del nostro giornale.
L’energia contagiosa del sax di James Senese, il groove di Raiz, la poesia di Enzo Gragnaniello, il timbro graffiante di Pietra Montecorvino, la sensuale M’Barka Ben Taleb e la verace Monica Pinto: il cast di Passione Live, concerto-spettacolo organizzato da Arealive, sbarcherà a Roma, il prossimo 24 luglio, presso il Centro Commerciale Porta di Roma, per una serata all’insegna dell’energia, della forza, della varietà della tradizione musicale napoletana.
Un repertorio universalmente riconosciuto come un grande patrimonio musicale, che in Passione Live diventa ancora più coinvolgente, perché adattato con arrangiamenti in chiave moderna.
Lo spettacolo “ti spezza il cuore e nello stesso tempo ti manda in estasi” (New York Times), con “un cast d‘eccezione che ha fuso il meglio della musica napoletana e non” (Il Fatto Quotidiano).
Il passato illustre dei grandi classici della canzone napoletana si alterna alla creatività e all’innovazione dei successi contemporanei: da Carosone a Bennato, si incontrano decenni di storia della musica, per restituire al pubblico la vera essenza della città, il suo cuore artistico sempre vivo e pulsante.
Maruzzella, Tammurriata nera, Comme facette mammeta, Don Raffae’, ‘O sole mio, Caravan Petrol, Dove sta Zaza‘: questi sono colo alcuni dei titoli delle canzoni proposte negli anni e che costituiscono lo zoccolo duro dello spettacolo.
Previsto anche in questa edizione 2016 di Passione Live un emozionante e corposo omaggio a uno dei più amati figli di Napoli, Pino Daniele, scomparso il 4 gennaio 2015.
L’omonimo film da cui il concerto-spettacolo è stato tratto uscì nelle sale nel 2010, sotto la regia di John Turturro: interamente girato a Napoli, raccontava con aneddoti, interviste, video d’epoca e soprattutto musica, la Napoli dei vicoli, la Napoli popolare, quella forse più problematica, ma anche la più vera.
Turturro ha voluto raccontare la tenacia, la vitalità, l’arte di una città che ha tanto sofferto e che è ancora tanto vittima di pregiudizio. La chiave per comprendere a pieno sia il film che lo spettacolo sta proprio nella parola “passione“, che in latino “patior” significava “patire“.
Dalla sofferenza e dal dolore la gente di Napoli, della Napoli che vuole vivere nella luce e non nell’ombra, ha saputo trarre il meglio. Scavando in quei sentimenti profondi e atavici, senza lasciarsi vincere dalla vergogna, Napoli ha messo se stessa nella musica, nelle canzoni, raccontandosi al mondo e andando aldilà dei luoghi comuni.
E questo è stato il suo riscatto, imponendosi come elevata forma d’arte.
Ci sono posti in cui vai una sola volta e ti basta… e poi c’è Napoli (J. Turturro in Passione)
Porta di Roma Live: Passione e gli eventi
Il calendario degli eventi musicali live previsti da Porta di Roma (tutti ad ingresso gratuito) comprende, oltre al progetto Passione Live, anche concerti di giovani emergenti e artisti affermati. I prossimi appuntamenti vedranno salire sul palco Skye & Ross from Morcheeba (15 luglio), Alessio Bernabei (16 luglio), Avion Travel (17 luglio), Giusy Ferreri (22 luglio), Rocco Hunt (23 luglio), Annalisa (28 luglio), Cristina D’Avena & Gem Boy (29 luglio), Latte e i suoi derivati (30 luglio).
Abbiamo già presentato, singolarmente, i nostri autori con interviste, anticipazioni e brevi commenti.
Ora intendiamo seguire il concetto unitario ed illustrare – brevemente – le singole opere degli autori che compongono La nostra squadra con un estratto delle sinossi.
Immersa nel blu
è una raccolta di brevi componimenti, alcuni in versi, altri in prosa, con un unico filo conduttore; il viaggio di un’anima alla ricerca di se stessa e della serenità perduta.
Il blu rappresenta sia l’abisso in cui lo spirito sprofonda sopraffatto dal dolore, sia l’azzurro pastello del cielo a cui l’anima è proiettata spinta come una vela dal vento della vita.
Il nuovo Faust
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Il ritrovamento di una postilla del Faust accende un dramma interiore nell’anima di un professore di Storia e Filosofia dei nostri giorni giunto ormai all’apice della sua carriera scolastica. Questo dramma viene reso ancora più cocente dalla presenza imbarazzante di una sua giovane e disinibita alunna grazie alla quale egli procede tormentosamente alla ricerca della verità mettendo in discussione la sua scialba esperienza di vita.
Seraphitus – Seraphita
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Nella brillante e sfarzosa atmosfera della “Belle Epoque” un giovane cuoco siciliano si trasferisce in una cittadina dell’Impero Tedesco al servizio di un oscuro e tenebroso proprietario di antica nobiltà.
Tra i due si instaura un morboso ed ambiguo rapporto che vive di amore sublimato ma di perfetta purezza. Assistiamo a rocambolesche avventure, turbamenti sentimentali, imprese militari e sofferenze familiari.
Sarà la volta buona
saràlavoltabuona
La speranza è il sentimento più potente che l’uomo possa esprimere; gli ostacoli che la vita ci pone davanti al nostro percorso ci fanno pensare di smarrirla ma- nel nostro intimo – non ci abbandona mai.
Vale la pena di vivere una intera esistenza per sentirsi appagati da un attimo di pura, intensa e totalizzante felicità?
Caterina, la protagonista, ha fatto la sua scelta; sarà la volta buona?
I miei perché
imieiperchè
Zina è una donna piena di vita e di speranza con alle spalle una storia intricata fatta di amicizie e tradimenti, presunti amori e sentimenti perduti ed un complesso rapporto con il padre prepotente e assolutista dal carattere camaleontico che la costringe ad abbandonare la sua amata terra.
Il suo viaggio in Italia è un’effimera fuga da una vita travagliata o una ricerca della serenità e del vero Amore?
Riesce a superare tutte le difficoltà incontrate lungo il suo cammino con sagacia aggrappandosi saldamente alle sue origini arabe e musulmane e aprendosi ad altre culture e a diverse civiltà.
Dal momento in cui ha trovato in Sandro, un ragazzo siciliano, il grande Amore si apre per lei un’altra pagina del suo libro della vita.
Ciak si aggira
ciaksiaggiradidatticasociale
E’ un gioco di didattica sociale destinato agli adolescenti ai quali viene lanciato l’importante messaggio della solidarietà e dell’inclusione delle persone con diversa abilità.
La nostra squadra si sta ampliando con altri autori ed altre pubblicazioni che stiamo valutando nel consueto spirito di “Team” dove ognuno apporta le sue esperienze, e perché no, anche le sue critiche costruttive.
Siamo impegnati nella costante attività di supporto pubblicitario attraverso tutti i Social a cui abbiamo aderito, sulle nostre pagine Facebook e tramite il nostro giornale La Macina Magazine.
Cogliamo l’occasione per confermare che entro Luglio definiremo gli ultimi dettagli con i nuovi autori…ormai divenuti amici.
P.S. le opere sono ordinabili presso tutte le librerie oppure rivolgendosi direttamente a noi.
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