TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE

By Martina Servidio

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMOREDa Christopher Rudd con amore… e dedica speciale a Papa Francesco

“Il mio sogno è che Papa Francesco venga a Les Étoiles, magari insieme all’Onorevole Alessandro Zan, e veda il mio balletto Touché. Sarebbe testimone di un momento di toccante bellezza e del messaggio che il lavoro vuole impartire: ovvero che siamo tutti esseri umani. Che emozione se, in seguito, fosse questo Papa a portare tale messaggio al mondo.”

 Queste sono le parore espresse dal coreografo americano Christopher Rudd il cui balletto Touché sarà rappresentato, con il permesso dell’American Ballet Theatre, in prima europea durante il gala internazionale di danza Les Étoilesa cura di Daniele Cipriani, in scena 30 e 31 gennaio 2022 all’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia – Roma.

Sarà danzato da Calvin Royal III

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE principal dell’American Ballet Theatre, nonché uno dei due interpreti originari del lavoro, insieme a Sergio Bernal

TOUCHÉ: L’UNIVERSALITÀ DELL’AMORE beniamino del pubblico di Les Étoiles che il ballerino madrileno – già stella del Ballet Nacional de España – è solito mandare in visibilio con le sue incandescenti danze di matrice flamenca.

La costante presenza di coreografie del giorno d’oggi come, appunto, Touchè, fanno si che Les Étoiles non sia il “solito” gala di danza. Certamente non mancano i passi a due dal repertorio tradizionale – Lago dei Cigni, Don Chisciotte, Corsaro – ma accanto ad essi a fine gennaio vedremo un lavoro di grande attualità che si inserisce in un dibattito che anima la società più illuminata.

Touché, celebrazione dell’amore gay, anzi dell’universalità dell’amore, ha debuttato l’ottobre scorso nell’ambito del gala autunnale dell’American Ballet Theatre al Lincoln Centre di New York con repliche durante le “Pride Nights”. Il successo è stato travolgente, ogni recita accolta da un tifo quasi da stadio.

“Un passo a due al maschile di rara sensibilità, purezza, onesto e avvincente, ma anche un passo deciso nel sensibilizzare l’opinione pubblica all’assoluta normalità dell’amore in tutte le sue declinazioni.

“Les Étoiles si inserisce in un dibattito che dovrebbe essere superato ma che tanti recenti fatti di cronaca mostrano essere ancora tristemente irrisolto. Per questo motivo continua ad essere importante ed educativo parlarne qui in Italia”

Daniele Cipriani ha così motivato la sua scelta di includere Touché nel programma di Les Étoiles.

“Non mi è parso vero quando Daniele Cipriani mi ha chiesto di portare Touché Les Étoiles perché Roma è il centro del mondo cattolico; l’impatto sociale di rappresentare Touché nella Città Eterna è enorme”, aggiunge Christopher Rudd che lo ha creato durante il primo lockdown allo scopo di mostrare che l’amore omosessuale, spesso censurato nei film e nei media, ha la sua bellezza e meriti piena dignità.

La creazione, nata originariamente come film, ha visto la presenza durante le prove e per la prima volta nella storia della danza, di una “intimacy director” ovvero una professionista che si è coordinata con il coreografo e con gli interpreti affinchè il contenuto e l’esibizione danzante fosse racchiusa nella delicatezza dei movimenti scenici.

Rudd rassicura che Touché è un lavoro che può essere visto anche dagli spettatori più piccoli; non vi è nulla che sia inadatto agli occhi innocenti.

Touché racconta una tenera storia di amore ma, soprattutto, un viaggio interiore: il trauma della scoperta della propria omosessualità, il superamento delle difficoltà, l’accettazione e, in seguito, la gioia di potersi innamorare liberamente e vivere l’amore con gratitudine.

Un lavoro catartico sia per il coreografo, che per gli interpreti; è un balletto che vuole superare le divisioni che ancora attanagliano la società.

Touché, come annuncia il titolo, toccherà le menti e i cuori del pubblico ed è un altro motivo per non perdere Les Étoiles.

 Touché viene presentato con il permesso dell’American Ballet Theatre

 Daniele Cipriani Entertainment è riconosciuta dal Ministero della cultura come organismo di produzione per la danza

 PH Credit

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment 

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

Ufficio Stampa Musica per Roma: ufficiostampa@musicaperroma.it

Biglietti per Les Étoiles da € 35 a € 88

Acquisto online: https://www.ticketone.it/artist/les-etoiles/

Biglietteria Auditorium: tutti i giorni dalle 11 alle 20 – via Pietro de Coubertin, 30 Roma – tel. 06 80241281

Per informazioni e prenotazioni per scuole, gruppi organizzati e cral:

danza@danielecipriani.it

tel. 06 93663062

 

CREAZIONI E PRIME A LES ÉTOILES

CREAZIONI E PRIME A LES ÉTOILES

By Martina Servidio

CREAZIONI E PRIME A LES ÉTOILES

Al “Gala della Gioia”, come viene ormai chiamata la prossima edizione di Les Étoiles, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, in scena il 30 e 31 gennaio 2022 all’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia di Roma sarà Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra di Parigi e attuale direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, quale ballerina italiana per eccellenza, a dare il benvenuto alle innumerevoli stelle danzanti provenienti da tutto il mondo.

Oltre a Eleonora Abbagnato, questi  i nomi delle stelle finora annunciate (per visionare le foto vedi Galleria a fine articolo) :

Natalia Osipova, Fumi Kaneko, e Vadim Muntagirov dal Royal Ballet di Londra, Mathieu Ganio dall’Opéra di Parigi, Cassandra Trenary, Calvin Royal III e Daniil Simkin dall’American Ballet Theatre.

Daniil Simkin è nel contempo anche principal dell’Opera di Berlino insieme a Alejandro Virelles (già Balletto Nazionale di Cuba)

Avremo la sempre gradita presenza dell’emozionante danzatore Sergio Bernal (già Balletto Nazionale Spagnolo) e Ana Sophia Scheller (già New York City Ballet).

Come è ormai una gioiosa tradizione di Les Étoiles anche questa edizione cela una sorpresa: una stella della danza il cui nome verrà svelato solo all’ultimo momento.

Daniele Cipriani, con L’ étoile a sorpresa, riesce a tenere in sospeso i fan del gala i quali si sbizzarriscono in pronostici circa l’identità misteriosa che – in ogni caso – sarà di altissimo livello artistico.

E’ il “Gala della Gioia” poiché Les Étoiles vuol essere la celebrazione in piroette e salti della liberazione, già in atto, da uno dei periodi più bui dei nostri tempi.

Accanto a lavori di celebri coreografi dei nostri giorni, come l’incandescente passo a due “Il bacio” tratto da Le Parc di Angelin Preljocaj interpretato da Eleonora Abbagnato e Ganio ci saranno i tradizionali momenti di lirismo puro quale il passo a due dal II atto di Giselle, interpretato da Royal e la Trenary, il virtuosismo come Don Chisciotte danzato da Simkin e dall’étoile a sorpresa), Il Corsaro danzato dalla Osipova e da Mutagirov, Esmeralda e il Grand Pas Classique di Gsovsky nel quale si esibiscono la Scheller e Virelles) nonché l’immancabile Lago dei Cigni i cui i passi a due del Cigno Bianco e del Cigno Nero saranno interpretati da Vadim Muntagirov e Fumi Kaneko.

Les Étoiles ci riserva anche brani di sofisticata modernità firmati da coreografi sulla cresta dell’onda. Grande attesa è rivolta per la prima europea di Touché interpretato da Calvin Royal III e Sergio Bernal.

Il lavoro, firmato da Christopher Rudd, ha debuttato l’ottobre scorso durante il gala autunnale dell’American Ballet Theatre al Lincoln Centre, New York, con repliche durante le “Pride Nights” della compagnia in quanto si tratta di una celebrazione dell’amore gay.

“Un passo a due al maschile di rara sensibilità, delicato, onesto e avvincente ma è anche un deciso passo nel sensibilizzare l’opinione pubblica all’assoluta normalità dell’amore in tutte le sue declinazioni.

Les Étoiles si inserisce in un dibattito che dovrebbe essere ormai superato ma che tanti recenti fatti di cronaca mostrano essere ancora tristemente irrisolto. Per questo motivo continua ad essere importante ed educativo parlarne qui, in Italia”, commenta Daniele Cipriani.

Oltre a Christopher Rudd, il pubblico de Les Étoiles scoprirà i coreografi Jason Kittelberger autore di Ashes, assolo interpretato dalla Osipova; Alejandro Cerrudo, di cui Simkin, con il suo innato umorismo, interpreterà l’assolo Pacopepepluto. Questi lavori vengono visti per la prima volta in Italia.

Queste altre coreografie sono invece delle “prime assolute” create per Les Étoiles così come è creato appositamente da Roberto Capucci il costume dorato indossato da Bernal nell’assolo Le Roi Danse, i cui bagliori di luce faranno del ballerino madrileno, che ne firma anche la coreografia, un vero Re Sole.

Bernal si ispira infatti alla figura di Luigi XIV ed inoltre, per l’evento, ha anche creato e interpreterà un ‘caliente’ Flamenco.

Eleonora Abbagnato vestirà Dior in un lavoro attualmente in creazione che la vede danzare insieme alla figlioletta Julia, di nove anni, allieva alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Non poteva mancare al Gala della Gioia l’allegria che solo i bambini sanno esprime e la tenerezza speciale del rapporto tra madre e figlia.

E’ stato coniato per il celebre stilista Roberto Capucci il soprannome “L’Ago dei cigni” avendo egli creato due straordinari tutù (i primi della sua pluripremiata carriera) per la ballerina giapponese Kaneko che interpreta i due cigni, oltre ai costumi del Principe Siegfried-Muntagirov.

Icona dell’alta moda, Capucci si avvicina al mondo della danza proprio creando due ammiratissimi costumi per Les Étoiles 2020 fortemente voluti da Daniele Cipriani e tratti da una collezione di costumi immaginifici studiati per Le Creature di Prometeo – Le Creature di Capucci al Festival di Spoleto 2020.

L’ “essenza” delle due iconiche figure del balletto classico, il Cigno Nero e il Cigno Bianco, conferirà a Les Étoiles anche un leitmotiv olfattivo come spiega Daniele Cipriani: “Diaghilev aveva capito che l’incanto dei suoi balletti era dovuto a un’alchimia delle emozioni e dei sensi che venivano sollecitati, non solo da coreografia e musica, ma anche dalla bellezza delle scene e dei costumi. Il balletto, nel senso più alto, è tutte queste cose. Allora ho pensato: perché non aggiungere al profluvio dei sensi anche l’olfatto?

Mi sono rivolto a Laura Bosetti Tonatto (apprezzata perfino a Buckingham Palace, avendo ella creato un profumo personale per la Regina Elisabetta II), che è un “naso” capace di trasformare suggestioni artistiche in fragranze capolavoro attraverso il più inusuale dei sensi, chiedendole di creare il Profumo Les Étoiles  in due versioni , “White Swan” e “Black Swan”, per celebrare con ulteriore gioia il nostro ritorno alle scene.

Odette, candido “Cigno Bianco”, assieme alla dark Odile “Cigno Nero” sono i due volti del temperamento umano; ispirano le fragranze unisex delle cui note (insieme a quelle di Ciaikovsky) gli spettatori potranno godere, in contemporanea alla visione in palcoscenico di questi ammalianti passi a due, sollevando un’apposita linguetta nel programma di sala.

Per il pubblico, un’inedita e totalizzante esperienza sensoriale: un’altra “prima assoluta”… in tutti i sensi!

Daniele Cipriani Entertainment è riconosciuta dal Ministero della cultura come organismo di produzione per la danza

 

Su YouTube è visibile un video promohttps://www.youtube.com/watch?v=pJ1ZEzByoXA

Biglietti da € 35 a € 88

Acquisto online: https://www.ticketone.it/artist/les-etoiles/

Biglietteria Auditorium: tutti i giorni dalle 11 alle 20 – via Pietro de Coubertin, 30 Roma – tel. 06 80241281

Per informazioni e prenotazioni per scuole, gruppi organizzati e cral:

danza@danielecipriani.it

tel. 06 93663062

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

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Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment 

Simonetta Allder

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PH Credit Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

“PROGETTO MENDELSSOHN”

“PROGETTO MENDELSSOHN”

By Martina Servidio“PROGETTO MENDELSSOHN”

LAFIL – FILARMONICA DI MILANO inaugura con un concerto che si terrà mercoledì 19 gennaio 2022 ore 20,00 il suo percorso come orchestra in residenza al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, recentemente rinnovato, con un progetto originale dedicato alle opere di Felix Mendelssohn Bartholdy

Ed è proprio questa l’essenza del “PROGETTO MENDELSSOHN”

Il progetto si compone di 5 concerti ed i relativi biglietti sono già in vendita on line al seguente link: https://teatroliricogiorgiogaber.it/produzione/lafil-felix-mendelssohn/

Il presidente di LAFIL, Luca Formenton, ricorda che:

“Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano che ci ha sempre sostenuto in questi anni, siamo felici di assumere finalmente la funzione di orchestra in residenza del rinato Teatro Lirico Giorgio Gaber. Il 19 gennaio inaugureremo la musica classica al teatro con un progetto dedicato a Felix Mendelssohn”.

Per questo esordio al Teatro Lirico, LaFil, diretta dal M° Leopold Hager, presenterà Overture e suite da “Sogno di una notte di mezza estate” e Sinfonia n.5 in re maggiore “Riforma”. 

LaFil suonerà nuovamente in teatro i prossimi 5 e 6 marzo, diretta dal Marco Seco con la presenza del pianista Pietro De Maria, il 23 aprile con Carlo Maria Parazzoli come primo violino concertatore e il 24 aprile diretta dal Felix Mildenberger e con solista Daniel Lozakovich.

LaFil si riunisce in alcuni momenti dell’anno in diverse residenze artistiche e attraverso progetti specifici lavora per costruire una propria visione e interpretazione di un autore, di un periodo storico o di una scuola di pensiero. Sono momenti intensi e felici in cui l’orchestra vive culturalmente e musicalmente in condivisione con la città e il pubblico.

Nel corso del 2022, l’orchestra proseguirà nei Municipi di Milano con il progetto “Musica nei quartieri” con l’obiettivo di abitare i quartieri con la musica essendo convinta che la cultura abbia il potere di renderli centri di partecipazione e di arricchimento collettivo.

Saranno gli stessi luoghi cittadini ad essere “la casa dell’orchestra”, ospitando conferenze, eventi, concerti e prove aperte dei diversi organici dell’orchestra e si potrà assistere alla formazione di quartetti, trii e duetti per adattarsi al meglio agli spazi proposti.

“PROGETTO MENDELSSOHN”

Il valore artistico del M° LEOPOLD HAGER, in estrema sintesi, si può racchiudere ricordando che ha studiato al Mozarteum di Salisburgo (sua città natale) la direzione d’orchestra, di organo, di pianoforte, di clavicembalo e composizione. Dopo aver ricoperto diversi incarichi a Magonza, Linz e Colonia, è diventato General Music Director a Friburgo e, successivamente, Direttore Principale della Mozarteum Orchestra Salisburgo.

E’ stato Direttore Musicale della RTL Symphony Orchestra Lussemburgo, professore di direzione d’orchestra all’Università di Musica a Vienna e Direttore Principale della Vienna Volksoper.

Ha diretto con enorme successo in tutti i più importanti Teatri nel mondo ed è particolarmente apprezzato per il suo vasto repertorio sinfonico. La sua vasta discografia comprende tutti i concerti per pianoforte e arie da concerto di Mozart.

LAFIL – FILARMONICA DI MILANO

“PROGETTO MENDELSSOHN”LaFil – Filarmonica di Milano è una nuova orchestra in cui coesistono generazioni diverse di artisti che si riconoscono in un progetto innovativo di diffusione della musica.

Un’orchestra formata da elementi provenienti dalle più importanti istituzioni musicali italiane e internazionali (Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, MET – Metropolitan Opera House, Concertgebouw Orkeste, Gewandhaus Orchester, Mahler Chamber Orchestra e formazioni cameristiche nazionali) a cui si affiancano giovani strumentisti selezionati tra le eccellenze musicali del futuro.

Questa fusione di esperienze creano risultati di altissimo livello artistico e umano in un costante scambio di suggestioni e influenze.

Sono ormai tanti i progetti realizzati e LAFIL è stata inoltre protagonista di due residenze a Sestri Levante e dei concerti di apertura e chiusura di Bookcity Milano 2019 e 2020. Nel 2021 LaFil ha realizzato il tour Musica nei Parchi e ha realizzato il nuovo progetto Musica nel Municipio 6 di Milano.

Ufficio stampa LaFil – Filarmonica di Milano

Per acquistare i biglietti: https://teatroliricogiorgiogaber.it/produzione/lafil-felix-mendelssohn/ e https://www.ticketone.it/event/lafil-progetto-mendelssohn-teatro-lirico-giorgio-gaber-14639597/

Per il programma completo e info: www.lafil.com/concerti

www.wordsforyou.it

Valentina Ferrara valentina1.ferrara@gmail.com 340 8617135

Giorgia Sbrissa giorgia.sbrissa@wordsforyou.it 346 3951043

 

PH Credit Ufficio stampa LaFil

 

 

 

CARMEN, LIBERA È NATA E LIBERA… VIVRÀ!

CARMEN, LIBERA È NATA E LIBERA… VIVRÀ!

By Martina ServidioCARMEN, LIBERA È NATA E LIBERA… VIVRÀ!In occasione del prossimo debutto dell’opera di Georges Bizet, il Teatro Regio di Parma ha commissionato all’artista Enrica Mannari una creazione originale intitolata Carmen, libera è nata e libera…vivrà! in vendita in due formati (32x47cm € 20,00; e 21x15cm € 10,00) presso il bookshop del Teatro Regio e online al Regio Opera Shop, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno di un’associazione del territorio che tutela le donne vittime di violenza.

La libertà di Carmen viene calpestata dalla gelosia di un uomo che non sa arrendersi all’idea di perderla: una vicenda che tristemente si ripete anche oggi, ogni giorno, e non solo in palcoscenico.

Attraverso questa collaborazione il Teatro Regio di Parma vuole raccontare, specialmente ai più giovani, una storia che non parla di violenza o morte, ma di dignità, forza e fierezza. Per ricordarci che, come Carmen, tutte le donne sono nate libere e così devono vivere sempre.

“Le “mannare” sono la community che negli anni ho costruito – scrive Enrica Mannari – sono gruppi di persone (principalmente donne) pronte a mettersi in gioco e confrontarsi sulle mille tematiche della vita passando da temi più profondi a quelli più leggeri. Ogni giorno sul mio account instagram si discute di attualità, empowerment e consapevolezza. La felicità e l’emozione di aver prestato la mia arte per un progetto così importante del Teatro Regio di Parma è indescrivibile. Sono grata a chi ha scelto di darmi questa possibilità, soprattutto per l’opera Carmen, per le delicatezza e l’importanza delle tematiche che affronta e perché, da quando sono piccola, è una delle mie preferite: mia nonna me la raccontava sempre. Carmen è una donna libera. Libera da tutto e tutti. Libera a costo della propria vita. Libera anche se è scomodo perché la vera libertà la si conquista a suon di battaglie e di scelte, spesso scomode ma necessarie”.

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Henry Méilhac e Ludovic Halévy dal romanzo Carmen di Prosper Mérimée, musica di Georges Bizet, torna in scena al Teatro Regio di Parma dopo 19 anni, mercoledì 12 gennaio 2022, ore 20.00 con il seguente calendario: venerdì 14 ore 20.00, sabato 15 ore 17.00, domenica 16 ore 15.30, venerdì 21 ore 20.00, domenica 23 gennaio 2022, ore 15.30 che vedrà un nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con iTeatri di Reggio Emilia,  con la regia di Silvia Paoli e con Jordi Bernàcer che dirige l’Orchestra dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini

Gli interpreti saranno: Martina Belli (Carmen), Arturo Chacon Cruz (Don José, per la prima volta al Teatro Regio), Marco Caria (Escamillo), Laura Giordano (Micaëla), Armando Gabba (Dancairo), Saverio Fiore (Remendado), Gianni Giuga (Morales), Massimiliano Catellani (Zuniga), Eleonora Bellocci (Frasquita), Chiara Tirotta (Mercedes).

Nelle recite del 15 e del 21 gennaio Carmen sarà interpretata da Ramona Zaharia, Don José da Azer Zada, Escamillo da Alessandro Luongo, Micaëla da Veronica Marini, tutti per la prima volta al Teatro Regio.

 La prova aperta dell’opera riservata agli under 30 è in programma domenica 9 gennaio 2022, ore 20.00 ed il pubblico è invitato a partecipare indossando un capo di colore rosso, in segno di solidarietà e di condanna di ogni forma di violenza nei confronti delle donne; in foyer Alessandro Canu realizzerà una sua illustrazione su un pannello sul quale gli spettatori potranno poi lasciare i loro messaggi sulla “libertà”.

Biglietteria:

Carmen, biglietti da €10,00 a €100,00

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

L’illustrazione originale di Enrica Mannari CARMEN, LIBERA E’ NATA E LIBERA…VIVRA’ è stata commissionata dal Teatro Regio di Parma a sostegno di un’associazione del territorio che tutela le donne vittime di violenza è in vendita presso il bookshop del Teatro Regio e online al Regio Opera Shop in due formati:

  • 32x47cm € 20,00
  • 21x15cm € 10,00

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it

stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

Teatro Regio di Parma

mercoledì 12 gennaio 2022, ore 20.00 Opera A

venerdì 14 gennaio 2022, ore 20.00 Opera B

sabato 15 gennaio 2022, ore 17.00 Fuori abbonamento

domenica 16 gennaio 2022, ore 15.30 Opera D

venerdì 21 gennaio 2022, ore 20.00 Opera C

domenica 23 gennaio 2022, ore 15.30 Fuori abbonamento

PH Credit: Teatro Regio di Parma

 

 

 

DESMOND TUTU: IL SIMBOLO DELLA PACE

DESMOND TUTU: IL SIMBOLO DELLA PACE

By Martina Servidio

DESMOND TUTU: IL SIMBOLO DELLA PACE

Nel giorno che la Chiesa ricorda S. Stefano, il 26 dicembre, è venuto a mancare l’arcivescovo anglicano Desmond Tutu all’età di 90 anni.

Così come S. Stefano che perdona i propri carnefici anche Desmond Tutu ha perdonato tutti coloro che dell’apartheid fecero la propria ragione di vita elevandola a sistema di regime.

E’ stato il simbolo della lotta pacifica all’apartheid in Sudafrica, ha vinto il Nobel per la pace nel 1984 con la seguente motivazione:

“… figura unificante nella campagna per risolvere il problema dell’apartheid in Sudafrica”.

ed ha speso tutte le sue energie per affermare l’uguaglianza e la riconciliazione della società, del popolo e le istituzioni mostrando una forza morale che ha entusiasmato il mondo.

Nel 1986 – primo uomo coloured – fu chiamato a guidare la Chiesa Anglicana in Sudafrica.

L’Arcivescovo ha presieduto la “Commissione per la Verità e la Riconciliazione” istituita nel 1994 dal presidente Nelson Mandela.

Monsignor Desmond Tutu è stato un uomo di pace che ha trasmesso pace seguendo il concetto africano di “Ubuntu” che indica il senso profondo dell’essere umano attraverso l’umanità dei nostri simili, è un’etica sociale che pone in primo piano la lealtà e le pacifiche relazioni tra le persone, è una visione della società basata sul rispetto dell’altro che si raccoglie nell’espressione “Umuntu Ngumuntu Ngabantu

Uguaglianza razziale e riconciliazione del suo Sudafrica ; questa è stata la sua missione.

 Graca Machel, vedova del presidente Nelson Mandela, nel suo discorso funebre si è espressa definendo la morte di Monsignor Tutu “triste come la perdita di un fratello che con la sua immensa moralità e forza di carattere ha mobilitato gli africani e la comunità internazionale contro le brutalità del governo dell’apartheid ”

A causa delle restrizioni Covid solo 100 fedeli il 31 dicembre potranno assistere alla tumulazione dell’arcivescovo nella Cattedrale di San Giorgio a Città del Capo.

“Non c’è il futuro senza il perdono”

Così disse in un discorso pronunciato alla guida della “Commissione per la Verità e la Riconciliazione” quando si mettevano sotto accusa i crimini perpetrati in nome dell’apartheid.

Si oppose con tutte le sue forze oratorie alle vendette nei confronti degli esponenti del vecchio regime e nei confronti dei collaborazionisti, ancorchè neri.

Aveva di fronte un popolo in atroce conflitto interno con un animo insanguinato dall’odio ma che doveva condurre alla riconciliazione.

Ci rimane il suo insegnamento contro ogni forma di razzismo; “è contrario ad ogni logica cristiana, umana e sociale”

Assunse posizioni forti, decise ed alcune volte contestate ma è stato universalmente riconosciuto che “non era di parte”

 

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