Festival delle Scienze

Dal 20 al 22 maggio 2016 l’Auditorium Parco della Musica ospiterà l’undicesima edizione del “Festival delle Scienze”.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Musica per Roma e dalla casa editrice Codice. Idee per la Cultura in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’edizione dell’anno scorso del “Festival delle Scienze”, dedicata al tema dell’ignoto, ha segnato il record di 20.000 persone partecipanti; i promotori sperano di riuscire a ripetere l’enorme successo di pubblico anche per questo 2016.

Protagonista assoluto della manifestazione sarà Albert Einstein, il geniale scienziato tedesco considerato uno dei più grandi pensatori del 20° secolo; la sua fama è legata soprattutto allo sviluppo della teoria della relatività che ha profondamente rivoluzionato il mondo della fisica modificando la concezione comune di spazio e tempo.

L’importanza di Albert Einstein è ancora oggi determinante nel campo della ricerca; esperimenti recenti, infatti, hanno confermato l’esistenza delle onde gravitazionali, le distorsioni nella curvatura della struttura quadridimensionale dell’universo ipotizzate dallo studioso tedesco nel 1916.

L’edizione del 2016 del “Festival delle Scienze” celebra le teorie di Einstein e l’importanza del metodo scientifico per il progresso dell’uomo nel corso dei secoli.

Albert Einstein

Albert Einstein

Il programma della manifestazione si concentrerà sulla relatività, la gravità e il concetto fisico di spaziotempo; i dibattiti e gli incontri saranno condotti in modo tale da essere chiari e fruibili anche ai non “addetti ai lavori”.

La scienza e la ricerca sono naturalmente al centro dell’attenzione dell’evento dell’Auditorium Parco della Musica ma si parlerà di questi argomenti prendendo in considerazione anche il loro legame con altre discipline come la storia, la psicologia, la filosofia e la sociologia.

Nel ricco elenco di ospiti del “Festival delle Scienze” vi sono personalità e professori di prim’ordine in campo scientifico come Elena Aprile della Columbia University di New York, David Kaiser del MIT (Massachussets Institute of Technology), Ned Markosian della University of Massachussets e Joao Magueijo dell’Imperial College di Londra.

Il “Festival delle Scienze” verrà aperto dal discorso del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini alle ore 9:30 di venerdì 20 maggio; tra le numerose lezioni in programma, assolutamente da non perdere sarà quella che svolgerà il cosmologo Magueijo lo stesso giorno alle ore 16 riguardo le nuove sfide che la scienza dovrà fronteggiare nel corso del 21° secolo.

Domenica 22 l’evento si chiuderà con la lectio magistralis del fisico Eliezer Rabinovici del CERN di Ginevra che parlerà del ruolo etico della scienza e di sviluppo sostenibile.

Altre due conferenze molto interessanti che si terranno nel corso dei tre giorni all’Auditorium Parco della Musica sono una di Vincenzo Barone dell’Università del Piemonte Orientale sulle simmetrie della natura di Einstein e l’altra di Seth Lloyd del MIT (Massachussets Institute of Technology) sul mondo dei computer quantistici e sui big data.

Non mancheranno attività interattive e divertenti per coinvolgere maggiormente anche coloro che sono a digiuno di conoscenze scientifiche; l’installazione chiamata “Surf Gravitazionale” darà la possibilità ai visitatori di creare curve virtuali nello spazio e di giocare con le onde gravitazionali.

Per i più piccoli, invece, sabato e domenica la compagnia teatrale “Gatti Ostinati” terrà lo spettacolo “Coltivare lo stupore – Storie per occhi aperti e orecchie curiose”.

Il Festival delle Scienze è un appuntamento di altissimo livello culturale consigliato e adatto a tutti; un ottimo modo per avvicinarsi all’affascinante e complesso mondo scientifico.

Il profumo dei libri

libro antico

I libri, vecchi o nuovi, emanano una varietà di profumazioni dovute ai composti con cui sono stati realizzati e che con il tempo si volatizzano conferendo quella particolare fragranza che noi percepiamo come “Il profumo dei libri”.

I composti hanno una varietà di origini, alcuni sono prodotti di degradazione mentre altri provengono dal tipo di carta, dalla colla applicata e dall’inchiostro utilizzato per la stampa a sua volta additivato con essenze profumate per rallentarne la dissoluzione.

L’età del libro e la concentrazione dei composti utilizzati influenzano notevolmente la volatilità conferendo ad ogni libro il suo profumo caratteristico; i vecchi libri contengono più lignina e polpa di carta rispetto ai libri moderni ed avvertiamo – quindi – il caratteristico odore boschivo.

Il profumo dei vecchi libri è inebriante ma può divenire un problema nel caso in cui, in una biblioteca, ci sia una alta concentrazione di antichi volumi rendendo così necessaria la presenza di un sofisticato sistema di riciclo dell’aria a temperatura e umidità controllata.

Un libro nuovo, invece, ci fa assaporare il “croccante” aroma della carta nuova e dell’inchiostro fresco di stampa.

L’aroma dei libri nuovi è vario in quanto è vario l’utilizzo finale cui è destinato; ad esempio per una enciclopedia è necessario un tipo di carta e di lavorazione tale da mantenere nel tempo la stabilità e la consistenza mentre, per una pubblicazione che prevedibilmente ha un tempo di vita più breve, vengono utilizzati composti con minore concentrazione.

Il profumo dei libri?  In realtà ogni libro emana il suo profumo.

L’inimitabile, avvolgente e rassicurante profumo dei “vecchi libri” deriva, come già detto, dalla lignina che aiuta le fibre di cellulosa a concatenarsi insieme ma è – purtroppo – responsabile dell’ingiallimento, nel tempo, della vecchia carta innescando reazioni di ossidazione fino ad arrivare alla disgregazione del foglio.

La tecnologia odierna pone in atto complessi e costosi procedimenti chimici per abbattere la lignina, amalgamare la cellulosa con le fibre di cotone naturale, acidificare il composto, sottoporlo ad idrolisi e ad altre lavorazioni così da fornirci un prodotto di alta qualità e stabile nel tempo.

A puro titolo di curiosità è bene sapere che l’aggiunta della benzaldeide al composto conferisce un profumo di mandorla, la vanillina dona un profumo di vaniglia, l’etilbenzene e toluene generano odori dolci mentre la profumazione floreale è data dall’etil esanolo.

Torna nuovamente la riflessione: ma Il profumo dei libri , quello autentico che abbiamo conosciuto dove è?

Le più qualificate aziende produttrici della carta sono ben consapevoli che il fascino di sfogliare un libro, immergersi nel fruscio dei fogli, appagare l’olfatto sono preziosi per un lettore e quindi, all’interno dell’azienda, esiste un “Team Senses Satisfaction” il cui obiettivo è soddisfare le aspettative del cliente.

Non ci piace il profumo emanato dal nostro libro?

Non disperiamoci, una azienda americana ha lanciato recentemente sul mercato una gamma di bombolette spry con varie essenze da spruzzare sul libro e replicare il profumo più gradito a noi.

Non ne conosciamo il costo ma, comunque, qualunque surrogato non potrà mai sostituire il caro, vecchio, buon profumo autentico di un vecchio libro.

 

Roma Drone Expo&Show

Dal 13 al 15 maggio 2016 gli spazi dell’Aeroporto di Roma – Urbe ospiteranno la terza edizione del “Roma Drone Expo&Show”, la manifestazione italiana dedicata ai velivoli a pilotaggio remoto.

L’esposizione è stata organizzata dall’associazione culturale Ifimedia e dalla società di comunicazione Mediarkè in collaborazione con la scuola di volo Aero Club di Roma.

All’evento parteciperanno decine di espositori provenienti da tutto il mondo che presenteranno le ultime novità riguardanti i droni, robot volanti che hanno diversi tipi di funzioni e sono sempre più evoluti.

Nel corso delle tre giornate del “Roma Drone Expo&Show” sono previsti dibattiti con i maggiori esperti del settore, incontri con i produttori ed esibizioni in volo di tanti modelli diversi di droni.

Gli organizzatori proveranno a ripetere il grande successo dell’anno scorso; all’edizione del 2015 parteciparono ottomila visitatori e sessanta espositori di tutte le nazionalità.

L’edizione di quest’anno è dedicata alla sicurezza e all’impiego dei velivoli a pilotaggio remoto da parte delle forze armate; Esercito, Croce Rossa Italiana e Polizia di Stato mostreranno le macchine da loro utilizzate nelle operazioni e faranno chiarezza riguardo tutti i progressi compiuti nello sviluppo di queste tecnologie che sono sempre più raffinate ed efficienti.

Nello stand dell’Esercito Italiano saranno presentati al pubblico i droni ad ala fissa “Bramor” e “Raven”, impiegati nel corso di operazioni militari da parte del reggimento “Cordenons” di Sora (FR); la Polizia di Stato invece esporrà i modelli sperimentali di multicotteri che fanno parte di una nuova classe di velivoli della Direzione Centrale Anticrimine.

La Croce Rossa Italiana ha in programma una serie di conferenze e dimostrazioni di volo per far vedere al pubblico come vengono utilizzati i droni per le missioni di soccorso svolte in Italia e all’estero.

Al “Roma Drone Expo&Show” sarà possibile conoscere e osservare le innumerevoli applicazioni e potenzialità dei velivoli a pilotaggio remoto; le macchine volanti, oltre al già citato impiego nel settore della sicurezza, sono infatti sempre più importanti anche per altre attività come l’agricoltura, il monitoraggio dell’ambiente, le videoriprese, l’osservazione del territorio e la ricerca di risorse.

Uno degli aspetti più interessanti del “Roma Drone Expo&Show” è senza dubbio la possibilità di poter vedere volare i droni e gli altri modelli di macchine; all’interno della manifestazione sarà presentata la “Fpv Drone Racing”, una sorta di Formula 1 per velivoli a pilotaggio remoto.

I partecipanti alle gare indosseranno degli occhiali collegati a una videocamera che darà loro la possibilità di vedere la parte frontale del drone in volo; avranno così l’impressione di trovarsi a bordo dei loro piccoli e veloci aeroplani in miniatura durante le gare.

La “Fpv Drone Racing” punta alla nascita di campionati nazionali e internazionali; a Roma la Italdron, azienda leader in Italia nella produzione di velivoli a pilotaggio remoto, ha in programma la presentazione del suo team di gara e delle “macchine da corsa” che verranno impiegate a livello agonistico.

I droni sono sempre più evoluti e complessi; nel corso degli ultimi dieci anni sono diventati anche efficienti e fondamentali in molti casi.

I tre giorni del Roma Drone Expo&Show rappresentano per il pubblico una possibilità utile per avvicinarsi a questa nuova tecnologia e cercare di comprenderla meglio.

 

 

 

Alphonse Mucha

Dal quindici aprile all’undici settembre 2016 l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano di Roma ospita la retrospettiva dedicata alla vita e all’opera del grande maestro ceco dell’Art Nouveau Alphonse Mucha.

L’esposizione è stata organizzata dal promoter culturale Arthemisia Group e dalla Fondazione Mucha in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e la Regione Lazio.

Alphonse Mucha, nato nella Moravia del Sud (oggi territorio della Repubblica Ceca) nel 1860 e morto a Praga nel 1939, è uno dei nomi più importanti dell’arte europea del periodo a cavallo tra 20° e 21° secolo; a 27 anni andò a vivere e studiare a Parigi dove riuscì a raggiungere la fama grazie ai suoi disegni e alla sua pittura moderna e rivoluzionaria.

L’estrema versatilità e la sperimentazione furono le due maggiori peculiarità dell’artista ceco; la sua ricca e varia produzione comprende illustrazioni per cartelloni, manifesti, copertine di riviste, calendari, oggetti di design, gioielli e pannelli decorativi.

Senza ombra di dubbio Alphonse Mucha fu assolutamente rivoluzionario in campo pubblicitario; tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 tale settore era in grande crescita in Europa e soprattutto nella ricca Francia della Belle Epoque.

Il pittore e scultore ceco ha contribuito in maniera determinante all’evoluzione e alla nascita della moderna pubblicità, sfruttando al meglio innovazioni tecnologiche del periodo come la stampa litografica e creando originali layout tipografici.

L’arte di Mucha è dominata da motivi floreali e raffigurazioni di donne bellissime ed eleganti, spesso immerse in contesti fiabeschi o naturalistici; tra i suoi lavori più importanti ci sono i ritratti dell’attrice Sarah Bernhardt, vera e propria star del teatro francese della seconda metà dell’Ottocento, utilizzati anche per promuovere i suoi spettacoli.

La mostra di Roma, ideata dalla curatrice della Fondazione Mucha Tomoko Sato, raccoglie oltre 200 opere suddivise in sei sezioni che ripercorrono le diverse fasi della vita dell’artista e sono così chiamate: “Un boemo a Parigi”, “L’artista-filosofo”, “Un cosmopolita”, “Un creatore di immagini per il grande pubblico”, “Il mistico” e “Il patriota”.

Tra i magnifici lavori esposti vi sono l’autoritratto del 1899, il manifesto “Poster for Gismonda” del 1894 e i gioielli realizzati per l’Esposizione Universale di Parigi del 1900 in occasione della quale la Francia fece costruire nella sua capitale molti edifici e monumenti come il Museo d’Orsay, il Grand Palais e la stazione ferroviaria Gare de Lyon.

Alphonse Mucha è stato un gigante dell’arte moderna e un grande innovatore; la retrospettiva a lui dedicata e allestita nelle sale del Complesso del Vittoriano è il miglior modo per entrare in contatto con l’opera di un vero e proprio maestro.

Alphonse Mucha

Evento organizzato da Arthemisia Group e Fondazione Mucha

Dove:

Complesso del Vittoriano/Ala Brasini – Via di San Pietro in Carcere – Roma

Quando:

Dal 15 aprile all’11 settembre 2016

Da lunedì a giovedì ore 9.30 – 19.30

Venerdì e sabato ore 9.30 – 22.00

Domenica ore 9.30 – 20.30

Per i visitatori sono previste molteplici ed articolate facilitazioni economiche meglio specificate sul sito web:

http://www.ilvittoriano.com/mostra-alphonse-mucha-roma.html

Tel. 06 8715111

IL CATAMARANO

Mazzucco

Scritto da Gabriele Mazzucco
Regia di Gigi Palla

Ancora una volta Gabriele Mazzucco ci coinvolgerà in una storia, l’ultima da lui scritta, Il Catamarano, che saprà emozionarci, coinvolgerci senza tuttavia cadere nel facile tranello della malinconia; è un altro viaggio nel nostro animo e che ci indica il valore dei sentimenti più nobili.

Il giovane Andrea è un ragazzo come tanti che coltiva il grande sogno di diventare un attore ed è proprio lui a raccontare la sua storia “corale”, esclusivamente in prima persona.

Unico interlocutore, seppur assente dalla scena, è suo nonno Angelo.

Uomo tutto di un pezzo con alle spalle una vita piena, vigorosa e difficile, vissuta intensamente avendo il coraggio di andare anche contro tutto e tutti. Un uomo d’altri tempi, forse, eppure attuale come non mai.

Angelo viaggia “in solitaria” tra passato e presente, tra sensazioni ed emozioni, narrando e rievocando, facendo toccare con mano allo spettatore non una ma più vite, allo stesso tempo ordinarie e straordinarie.

Le varie figure che emergono sono uniche nel loro genere ed insieme costituiscono un affresco di varia umanità; la bidella bigotta mortalmente scandalizzata per un bacio tra ragazzi o il giovane regista naif che si crede proiettato verso il successo grazie alla sua versione contemporanea dell’opera “Il Catamarano”.

Ed è proprio “Il Catamarano”, che poi altro non è che il titolo della pièce, a rappresentare il legame che unisce le esistenze di nonno e nipote e di tutto ciò che ha girato e che continua a girare intorno a loro.

Una unione profonda, indissolubile che travalica lo scorrere del tempo.

Si ride ma allo stesso tempo ci si emoziona, senza lasciare spazio alla malinconia e ai rimpianti proprio come fa lo stesso Andrea nel suo coinvolgente flusso esistenziale.

Il Catamarano” è una storia come tante e come tale unica e straordinaria – spiega il regista Gigi Palla<<una storia urgente per chi l’ha scritta e necessaria per chi la interpreta e l’ha ispirata, una carrellata di esistenze che si intrecciano e personaggi che si sfiorano nell’attraversare il mare magnum della vita>>

 

Teatro Ambra alla Garbatella dal 19 al 21 maggio 2016

Compagnia Degli Artigialli

Il cast: Andrea Alesio (Andrea)
e con l’amichevole partecipazione di Piero Casoli

Scene e costumi Carla Marchini
Comunicazione Paolo Leone
Ufficio Stampa Alessandro Rubino – Valeria Marucci