Corruzione a Roma: l’accusa di Raffaele Cantone

corruzione

Raffaele Cantone, Presidente dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione), ha stroncato il Comune di Roma accusandolo di un sistema di corruzione e sistematica violazione delle norme vigenti in materia di buona amministrazione.

Il pesante giudizio investe sia l’operato di Gianni Alemanno che quello di Ignazio Marino, gli ultimi due sindaci della Capitale: entrambe le legislature, rispettivamente di centro destra e centro sinistra, avrebbero trascinato Roma, tra il 2012 e il 2014 (il periodo preso in esame), in una gestione decisamente truffaldina e poco trasparente degli appalti di asili, canili, servizi per disabili, manutenzione stradale, affitti, all’insegna della corruzione e degli sprechi.

Corruzione ovunque, insomma. L’indagine ha rivelato

nell’attività contrattuale di Roma Capitale numerosi profili di illegittimità e di non rispondenza alle previsioni normative e regolamentari

andando a confermare quanto già emerso dalle indagini della procura di Roma su Mafia Capitale.

Improprio ricorso ad affidamento diretto di servizi a cooperativa sociale, violazione dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità negli affidamenti di servizi sociali e socio-sanitari, uso improprio della procedura negoziata, violazioni della pubblicazione della gara: queste sono solo alcune delle criticità emerse dall’analisi delle attività contrattuali oggetto di indagine.

Il dossier “Roma Capitale, attività contrattuale con particolare riferimento alle procedure negoziate” è stato consegnato sia alla Procura che alla Corte dei conti: nelle sue 15 pagine evidenzia una serie di anomalie e irregolarità sistematiche che investono più settori, dalla gestione dell’immigrazione all’organizzazione delle cooperative sociali, dai servizi per i disabili fino alla manutenzione delle strade.

Diciotto, in tutto, le violazioni dei Dipartimenti del Comune di Roma, spiegate punto dopo punto, dipartimento per dipartimento (Dipartimento politiche sociali, sussidiarietà e salute; Dipartimento Tutela ambientale e Protezione civile; Dipartimento Innovazione tecnologica; Dipartimento Sviluppo territoriale; Dipartimento Servizi educativi e scolastici; Municipio I – Centro storico).

E la conclusione è durissima:

Ne è derivata una gestione non conforme ai principi di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione sanciti dall’art. 97 della Costituzione e richiamati dall’art. 2 del d.lgs. n. 163/2006, con ricadute negative in termini di incremento di costi, soprattutto per aver sottratto alle regole di competitività del mercato una cospicua quota di appalti, affidati per la maggior parte senza gara.

Una fotografia preoccupante che allarma ancor di più in vista delle imminenti elezioni amministrative della Capitale, una città al collasso che non trova la forza di rialzarsi e cambiare e che soffre del sistema di corruzione che ha investito tutti i settori, stringendo legami con la malavita.

Corruzione a Roma: le reazioni dei politici

Nelle ultime ore in tanti hanno espresso il loro pensiero in merito al dossier di Cantone, compreso l’ex sindaco della capitale.

Ignazio Marino si è detto offeso, ha ribadito la sua estraneità e i suoi tentativi di salvare la città dalla disastrata situazione in cui l’aveva lasciata la precedente amministrazione:

Avevo ereditato una mela avvelenata.

Lunedì prossimo Cantone incontrerà Virginia Raggi, candidata del M5S nella corsa al Campidoglio, come da lei chiesto, proprio per

approfondire i lavori svolti dall’organismo che presiede e, in particolare, l’ultima relazione su Roma resa nota il 10 marzo scorso

come si legge sulla pagina Facebook della candidata, che aggiunge:

Negli ultimi anni siamo stati ostaggio di un sistema teso principalmente a riempire le tasche di pochi, sempre a scapito dei cittadini romani. Ci hanno lasciato una città sull’orlo del baratro, ma possiamo risorgere, basta la volontà politica. Ci vogliono impegno e un grande coraggio per provare a cambiare la Capitale. Noi ce l’abbiamo.

Ha detto la sua in merito alla corruzione nella gestione di Roma anche Giorgia Meloni, candidata del centro destra a sindaco. In piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, una volta ufficializzata la sua candidatura ha detto:

Si tratta di restituire dignità a Roma. Una volta quando dicevi civis romanus sum era motivo d’orgoglio. Oggi si pensa solo a mafia capitale. Noi vogliamo ridare orgoglio ai romani. La cosa che mi spaventa di più è pensare che i cittadini non ci credano più.

Le aperture del FAI accolgono la primavera

Sarà un weekend all’insegna dell’arte, della bellezza e delle occasioni quello del 19 e 20 marzo quando tutti gli appassionati, e non solo, potranno partecipare alle Giornate FAI di Primavera 2016. Giunge infatti alla sua 24ª edizione il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali del nostro Paese: sabato e domenica sarà possibile effettuare oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia.

Venezia, Teatro Verde, Fondazione Cini

Venezia, Teatro Verde, Fondazione Cini

Durante questi due giorni di aperture eccezionali i visitatori avranno l’opportunità di accedere a luoghi e ammirare monumenti che di solito sono chiusi, invisibili o spesso ignorati perché frequentati abitualmente: si tratta di aree archeologiche, villaggi industriali, palazzi, percorsi naturalistici, borghi, giardini, chiese, musei, castelli ma anche stazioni, fabbriche e porti che i giovani volontari e Apprendisti Ciceroni del FAI faranno rivivere attraverso il racconto delle loro storie, anche in lingua, grazie al progetto “Arte. Un ponte tra culture” dedicato a tutti i cittadini stranieri che vorranno partecipare.

Siamo tutti invitati ad andare, dunque, e ad approfittare di questa occasione per conoscere, imparare e confrontarsi; le Giornate FAI di Primavera sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore verrà riservato agli iscritti all’associazione e a quelli che intenderanno iscriversi durante il weekend. A chi sostiene la Fondazione con partecipazione e concretezza saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali. È già il secondo anno consecutivo, infatti, che questa iniziativa conclude la settimana di raccolta fondi dedicata dalla Rai ai beni culturali e al progetto FAI “Insieme cambiamo l’Italia”, attraverso la quale vengono raccontati i luoghi e le storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’importanza del nostro patrimonio artistico-culturale.

E anche se l’elenco delle aperture è molto lungo e ricco di interessanti sorprese, vale la pena segnalare alcune tra le proposte in giro per le numerose regioni: si parla, ad esempio, dell’l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, a Roma, chiuso per un lungo periodo a causa di lavori di restauro, nella cui area museale sono raccolte impo

rtanti testimonianze di ingegneria e architettura militare e della Villa del Sovrano Militare Ordine di Malta sull’Aventino con gli interventi architettonici di Giovanni Battista Piranesi; a La Spezia, invece, sarà aperto il Deposito rotabili storici di Fondazione FS Italiane, costruito nel 1936, un’area vastissima dove sono conservati rotabili in perfetto stato che hanno fatto la storia della ferrovia; ancora, a Matera si andrà alla scoperta della Chiesa di Santa Maria della Valle: chiusa al pubblico da moltissimi anni, è la più grande chiesa rupestre della città.

L’elenco completo è disponibile al sito www.giornatefai.it

Lo sviluppo della realtà virtuale

Il 15 ottobre, nel corso della Game Developers Conference di San Francisco, il CEO e presidente della Sony Group Entertainment Andrew House parlando sul tema “Lo sviluppo della realtà virtuale” ha annunciato ufficialmente l’uscita dello specifico visore prodotto dalla multinazionale giapponese.

Il Playstation VR sarà disponibile in tutto il mondo a partire dal mese di ottobre del 2016, al costo di 399 euro.

La possibilità di immergersi in ambienti virtuali è da sempre al centro di dibattiti e polemiche: per alcuni è solo estraniazione dalla realtà, per altri un’evoluzione importante e interessante nel mondo dell’alta tecnologia.

La ricerca e lo sviluppo della realtà virtuale è iniziata quasi cinquant’anni fa ma solo negli ultimi anni ha dato frutti convincenti.

I primi visori per la realtà virtuale messi in commercio sono stati un fallimento totale: il Virtual Boy della Nintendo – prodotto tra il 1995 e il 1996 – ha venduto solo poco più di 700.000 unità in tutto il mondo ed è stato duramente criticato per la scarsissima resa tecnologica.

Oggi il settore della realtà virtuale sta facendo passi da gigante con grandi investimenti da parte di potenze hi-tech come Intel e HTC.

La Sony scende in campo con un apparecchio che offre prestazioni di altissimo livello garantendo allo stesso tempo un prezzo, tutto sommato, contenuto rispetto alla concorrenza.

Il visore della Oculus Rift – compatibile con computer e smartphones di ultima generazione – sarà in vendita dal 28 marzo per 699 euro.

Ancor più caro è il visore HTC Vive (899 euro).

Nonostante non sia adatto a tutte le tasche, le prime prenotazioni sono andate a gonfie vele: pochi minuti dopo la commercializzazione sono state vendute ben quindicimila unità.

Il Playstation VR sarà compatibile esclusivamente con la console per videogiochi Playstation 4 che, dal 2013 ad oggi, è già stata acquistata da quasi quaranta milioni di persone in tutto il mondo. Inizialmente potrà essere utilizzato solo come supporto per videogames ma Andrew House ha precisato che l’obiettivo della Sony è quello di ottenere il massimo rendimento da tutte le possibilità offerte dalla realtà virtuale.

La Sony punta ad un’evoluzione del mondo e del mercato dell’intrattenimento con la realizzazione di film e spettacoli concepiti esclusivamente per il visore Playstation VR.

Lo spettatore avrà l’impressione di immergersi all’interno di un altro mondo e – in alcuni casi – sarà in grado di interagire con ciò che vede.

Lo sviluppo della realtà virtuale e le ancora inesplorate potenzialità della stessa vanno ben oltre l’entertainment: dalla ricerca scientifica alla medicina, dalla fisica alla strumentistica…

…E lo sviluppo continua.

Giuseppe Loris Ienco

Franco Salvatore Grasso

FSG

Franco Salvatore Grasso, autore delle opere “Il Nuovo Faust” e “Seraphitus-Seraphita”, sarà con noi la prossima settimana per parlarci del suo nuovo romanzo e per confrontarsi con alcuni giovani autori emergenti che sono entrati nella nostra famiglia editoriale.

All’incontro parteciperà anche la nostra editor e correttrice dei testi che  fornirà tutte le opportune indicazioni.

Non mancherà il responsabile della stampa ed il responsabile dell’advertising.

Grazie al nostro Franco Salvatore Grasso

 

 

Peggy Guggenheim: una vita per l’arte

“Peggy Guggenheim: art addict” è il titolo del nuovo documentario di Lisa Irmondino Vreeland in uscita domani nelle principali sale cinematografiche italiane. Per lei l’esordio dietro alla macchina da presa risale a quattro anni fa quando, cimentandosi per la prima volta nella creazione di qualcosa del genere, portò sul grande schermo, per la gioia di tutti gli appassionati del settore, la storia di un’icona della moda: con “Diana Vreeland: The Eye Has to Travel” ha aperto una finestra sulla vita e la carriera di una delle giornaliste e pilastri del mondo del fashion, nonché nonna di suo marito.

Locandina Peggy Guggenheim
Quest’anno torna con l’obiettivo di fare lo stesso regalo ai fanatici dell’arte raccontando la storia di una donna che ha fatto del collezionismo lo scopo della propria esistenza. Il film racconta le affascinanti vicende della vita dell’eccentrica mecenate Marguerite, Peggy, Guggenheim attraverso le sue stesse parole: basato sull’unica biografia autorizzata, il libro di Jacqueline Bogard Weld “Peggy: The Wayward Guggenheim”, la pellicola prende spunto ed insieme sostanza da una vecchia registrazione che la stessa Weld credeva fosse andata perduta; è grazie alla voce di Peggy che tutto il progetto si anima e si realizza, anche attraverso l’alternarsi di documenti originali e interviste appositamente realizzate per delineare il profilo di una donna all’avanguardia.

Figlia di Benjamin Guggenheim e Florette Seligman, Marguerite nasce a New York nel 1898 in una famiglia che aveva costruito la sua fortuna lavorando nell’industria del metallo. Dapprima la morte del padre nel naufragio della nave Titanic, poi quella dell’amata sorella, costituiscono il fondamento tragico della sua infanzia e del suo carattere ribelle. Le due guerre mondiali, e in mezzo il fermento culturale che hanno caratterizzato i primi cinquant’anni del ventesimo secolo, hanno fatto il resto nel dare forma al carattere di un personaggio che ha svolto un ruolo centrale nella nascita e nell’affermazione di tutte le avanguardie artistiche a lei contemporanee. Peggy non collezionava soltanto l’arte, ma anche gli artisti: le sue vicende personali hanno visto entrare a far parte della sua vita per frequentazioni, affari o matrimoni, figure come quella di Samuel Beckett, Max Ernst, Jackson Pollock, Marcel Duchamp e molti altri. Nonostante fu costretta a lottare per fronteggiare le difficoltà della sfera privata, riuscì fortunatamente a mantenere sempre alta l’attenzione sul mondo a lei circostante, abilità che le permise di costruire una delle più importanti collezioni d’arte moderna del mondo.