E’ iniziata il 27 maggio e terminerà il prossimo 9 giugno a Roma una dieci giorni di musica, opera, spettacoli e cultura che riporta la capitale italiana sullo stesso piano delle grandi capitali europee: Roma come Parigi, Barcellona, Vienna, Berlino ha finalmente un Festival internazionale, il Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo che esplora l’universo del teatro musicale contemporaneo nelle sue accezioni più ampie e profonde.
Dieci giorni di programmazione. Dieci spettacoli (quattro di teatro musicale, cinque di teatro strumentale, una coreografia). Sette sedi (Teatro Costanzi, Teatro Argentina, Auditorium Parco della Musica, Teatro India, Teatro Nazionale, Teatro di Villa Torlonia, Villa Medici). Questa, in cifre, la prima edizione del Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo presentato dal Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione artistica di Giorgio Battistelli. «Il Teatro dell’Opera – dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes – ha deciso di muovere verso l’esplorazione dei nuovi linguaggi musicali e teatrali per riportare Roma al centro della vita culturale contemporanea, in relazione con le altre grandi capitali europee. E proprio in questa direzione va il primo Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo, Fast Forward Festival, a cura di Giorgio Battistelli, che dal 27 maggio al 9 giugno porterà a Roma le espressioni di ricerca più interessanti dell’universo artistico attuale, dalla musica, al teatro, dalla danza fino alle arti visive e nuovi linguaggi digitali. E, altro elemento del tutto nuovo, abbiamo voluto che il Festival si estendesse a tutta la città diventando non solo un obiettivo del nostro Teatro, ma anche quello di un’intera città in movimento. Per questo, insieme al Teatro dell’Opera, hanno collaborato le principali istituzioni culturali della capitale: l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro di Roma, la Fondazione Musica per Roma, l’Accademia di Francia, articolando la programmazione in più spazi, per creare un vero e proprio network che possa raggiungere l’intera città. Vogliamo raggiungere un pubblico il più vasto possibile, dagli appassionati di teatro contemporaneo al pubblico della musica e della danza contemporanea, cui portare il messaggio fondamentale dell’arte come continuo cambiamento, e rivendicare il ruolo che spetta ad ogni istituzione culturale impegnata a produrre la conoscenza dell’oggi». Il Festival si rivolge ad un pubblico potenzialmente infinito: gli appassionati di musica, in particolare di musica contemporanea, che soffrono una carenza di proposte specie nella capitale, gli amanti del teatro, che possono ritrovare la loro arte preferita articolata attraverso linguaggi diversi come l’opera o vere e proprie opere teatrali strumentali, infine il pubblico della danza, sempre più numeroso in Italia e, in particolare a Roma.