Festa della Liberazione

Musei aperti al pubblico

Lunedì 25 aprile 2016, in occasione della “Festa della Liberazione”, musei e siti archeologici statali saranno straordinariamente aperti al pubblico.

Ad annunciarlo è Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

L’iniziativa del MiBACT è rivolta a tutti coloro che vorranno trascorrere la “Festa della Liberazione” di quest’anno visitando i luoghi pubblici della cultura e dell’arte, di norma chiusi ogni primo giorno della settimana.

Le attrazioni interessate dall’evento organizzato dal Ministero sono più di 320 in tutta Italia; tra le più importanti e da non perdere ci sono il “Museo Egizio” di Torino, la “Galleria degli Uffizi” di Firenze, il “Museo di Capodimonte” a Napoli e la “Reggia di Caserta”.

A Roma e dintorni saranno aperti al pubblico quasi 50 musei e siti archeologici.

“Pantheon”, “Terme di Caracalla”, “Villa dei Quintili”, “Capo di Bove” e “Mausoleo di Cecilia Metella” sono solo alcuni dei meravigliosi luoghi dove sarà possibile trascorrere una giornata di festa all’insegna dell’arte e della storia romana.

Per chi preferisse visitare musei o gallerie d’arte, il “Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme” in Largo di Villa Peretti e il “Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia” in piazzale di Villa Giulia sono sicuramente mete da non perdere per tutti gli appassionati di antichità romane e pre-romane.

Non manca di certo l’offerta anche per i cultori dell’arte moderna e contemporanea; per la “Festa della Liberazione” sarà aperta, in via del tutto straordinaria, la “Galleria Nazionale” di Viale delle Belle Arti dove si potranno ammirare più di mille opere esposte in ben 55 sale.

I romani che sceglieranno di fare una gita fuori porta in occasione del prossimo 25 aprile potranno approfittare dell’iniziativa del MiBACT per visitare il “Museo delle Navi Romane” di Nemi dove sono custoditi i reperti delle due imbarcazioni dell’imperatore Caligola distrutte da un incendio nel 1944; altro gioiello da visitare è l’“Abbazia Greca di San Nilo” di Grottaferrata.

Quest’ultima, fondata nel lontano 1004 d.C. da una comunità di monaci campani, è una delle mete turistiche più belle e suggestive dei Castelli Romani.

Il complesso venne costruito sui ruderi di una grande villa romana che, secondo il parere di molti autorevoli studiosi, sarebbe appartenuta al grande oratore romano Marco Tullio Cicerone.

L’unica nota dolente è rappresentata dalle previsioni metereologiche; nella giornata della “Festa della Liberazione”, infatti, c’è il forte rischio di rovesci abbondanti a Roma e in buona parte della penisola.

Le possibili cattive condizioni del tempo potrebbero scoraggiare chi stesse pianificando visite a monumenti e siti archeologici all’aria aperta; tuttavia, come già presentato in questo articolo, fortunatamente le eccellenti alternative non mancano.

La Festa della Liberazione celebra un evento importante dal profondo significato per tutti noi e ciò rappresenta sicuramente un buon motivo per trascorrere la giornata di lunedì 25 aprile nel segno dell’arte e della cultura.

Giuseppe Loris Ienco

 

 

 

Le aperture del FAI accolgono la primavera

Sarà un weekend all’insegna dell’arte, della bellezza e delle occasioni quello del 19 e 20 marzo quando tutti gli appassionati, e non solo, potranno partecipare alle Giornate FAI di Primavera 2016. Giunge infatti alla sua 24ª edizione il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali del nostro Paese: sabato e domenica sarà possibile effettuare oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia.

Venezia, Teatro Verde, Fondazione Cini

Venezia, Teatro Verde, Fondazione Cini

Durante questi due giorni di aperture eccezionali i visitatori avranno l’opportunità di accedere a luoghi e ammirare monumenti che di solito sono chiusi, invisibili o spesso ignorati perché frequentati abitualmente: si tratta di aree archeologiche, villaggi industriali, palazzi, percorsi naturalistici, borghi, giardini, chiese, musei, castelli ma anche stazioni, fabbriche e porti che i giovani volontari e Apprendisti Ciceroni del FAI faranno rivivere attraverso il racconto delle loro storie, anche in lingua, grazie al progetto “Arte. Un ponte tra culture” dedicato a tutti i cittadini stranieri che vorranno partecipare.

Siamo tutti invitati ad andare, dunque, e ad approfittare di questa occasione per conoscere, imparare e confrontarsi; le Giornate FAI di Primavera sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore verrà riservato agli iscritti all’associazione e a quelli che intenderanno iscriversi durante il weekend. A chi sostiene la Fondazione con partecipazione e concretezza saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali. È già il secondo anno consecutivo, infatti, che questa iniziativa conclude la settimana di raccolta fondi dedicata dalla Rai ai beni culturali e al progetto FAI “Insieme cambiamo l’Italia”, attraverso la quale vengono raccontati i luoghi e le storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’importanza del nostro patrimonio artistico-culturale.

E anche se l’elenco delle aperture è molto lungo e ricco di interessanti sorprese, vale la pena segnalare alcune tra le proposte in giro per le numerose regioni: si parla, ad esempio, dell’l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, a Roma, chiuso per un lungo periodo a causa di lavori di restauro, nella cui area museale sono raccolte impo

rtanti testimonianze di ingegneria e architettura militare e della Villa del Sovrano Militare Ordine di Malta sull’Aventino con gli interventi architettonici di Giovanni Battista Piranesi; a La Spezia, invece, sarà aperto il Deposito rotabili storici di Fondazione FS Italiane, costruito nel 1936, un’area vastissima dove sono conservati rotabili in perfetto stato che hanno fatto la storia della ferrovia; ancora, a Matera si andrà alla scoperta della Chiesa di Santa Maria della Valle: chiusa al pubblico da moltissimi anni, è la più grande chiesa rupestre della città.

L’elenco completo è disponibile al sito www.giornatefai.it

IL FUMETTO ITALIANO

Questa è una notizia che sicuramente farà felici i bambini ma anche gli adulti in quanto ex bambini che, all’epoca, erano estasiati dalle “strisce” colorate ed in bianco e nero del Fumetto Italiano.

Dal 27 febbraio al 24 aprile 2016, infatti, “Il Fumetto Italiano” sarà protagonista di una grande mostra ospitata nelle sale del Museo di Roma in Trastevere, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

“Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati” è una panoramica esaustiva sull’arte del fumetto che si è posta lo scopo di portare all’attenzione del pubblico le opere che, per la loro veste editoriale, per i molteplici generi, per la qualità testuale e per l’eccellente qualità dei disegni possono ben definirsi “romanzi grafici”.

Il panorama di “Il Fumetto Italiano” , ha inizio nel 1967 data in cui iniziò la pubblicazione di “Una Ballata del Mare Salato” del grande Hugo Pratt  e del suo personaggio simbolo “Corto Maltese”.

La galleria è composta da quaranta romanzi grafici scritti e disegnati da altrettanti autori; potremo così ammirare gli straordinari lavori tra cui “Sheraz-De” di Sergio Toppi, “Le Straordinarie avventure di Pentothal” di Andrea Pazienza, “Fuochi” di Lorenzo Mattotti, “Max Fridman” di Vittorio Giardino, “Cinquemila chilometri al secondo” di Manuele Fior, “Dimentica il mio nome” di Zerocalcare.

Potremo entusiasmarci di fronte a circa trecento tavole originali di romanzi a fumetti scritti e disegnati da grandi autori: da Hugo Pratt a Altan, da Carlo Ambrosini a Guido Crepax, da Zerocalcare a Gabriella Giandelli e a molti – ma veramente molti –  altri artisti che per ragioni di spazio non possiamo elencare. Ce ne scusiamo.

 I generi narrativi sono molti e diversi tra loro; troveremo infatti romanzi d’azione, romanzi psicologici, romanzi biografici o storici, romanzi satirici e romanzi tratti da classici della letteratura.  E’ un lungo racconto che si snoda attraverso immagini e parole fuse tra loro nel linguaggio universale ed immediato delle vignette.

Visitando la mostra “Il Fumetto Italiano” potremo rivivere la nostra gioventù e riscoprire un mondo di Maestri e personaggi unici che ci hanno accompagnato nella crescita e potremo ammirare i Maestri ed i personaggi del fumetto di oggi.

Cosa dire?

Facciamo un regalo ai nostri bambini.

 

Il Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati” è promosso da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,

Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio, 1B – Roma

Dal 27 febbraio al 24 aprile 2016

Orari: da martedì a domenica 10.00 – 20.00 (la biglietteria chiude alle 19.00) Lunedì chiuso

Biglietti

non residenti: intero: € 6,00 ; ridotto: € 5,00 residenti: intero: € 5,00 ; ridotto: € 4,00

gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Informazioni

www.romanzidisegnati.it; www.museodiromaintrastevere.it; tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)