IL “CENONE” CON I PARENTI E USCIRNE INDENNI

IL “CENONE” CON I PARENTI E USCIRNE INDENNI

By Martina Servidio

IL “CENONE” CON I PARENTI E USCIRNE INDENNILe festività natalizie quest’anno sono più “libere” al contrario di quelle del 2020 dove eravamo in piena pandemia e con rigide regole da rispettare.

Questo però non significa liberi tutti perché incombe la variante Omicron che desta un particolare allarme in ragione della sua alta capacità di propogarsi velocemente.

Siamo pronti e felici di riprendere le nostre tradizionali abitudini? Di trascorrere queste festività prettamente culinarie con tutti i parenti, anche con quelli che non vedevamo o sentivamo dallo scorso anno?

Non è improbabile che per alcuni di noi questi incontri, a volte forzati per rispettare gli equilibri familiari, rappresentino un momento critico e di malcelata tensione.

Ed allora come possiamo sopravvivere alla vicinanza forzata e prolungata con zie, cugini, lontani parenti che si riaffacciano per l’occasione e a favore dei quali ti senti dire “poverina è sola, è anziana, è piena di acciacchi, non potevamo lasciarla abbandonata, ricordi che ti ha tenuto in braccio da bambina 45 anni fa?”

Attenzione a non riprendere discorsi ormai sopiti, ma non per questo dimenticati, che infiammarono gli animi nelle precedenti festività; morditi la lingua se vuoi arrivare indenne a fine serata. Evita con tanta e opportuna pazienza frecciatine e allusioni, non ti infiammare perché, tanto, la storia lo insegna, sarai additata come “quella che ha rovinato la festa”

Sii perspicace, non chiedere con insistenza notizie di figli, matrimoni, fidanzamenti, andamento negli studi o promozioni nel lavoro; sono le classiche micce che fanno detonare la serata.

Altri temi caldi sono la politica, la religione, il calcio e l’argomento più attuale cioè il Covid; evita di tuffarti nell’argomento “No Vax – Si Vax” ne usciresti solo dopo una discussione estenuante, le ossa frantumate a cui fa seguito un imbarazzante silenzio.

Concludo queste mie lievi osservazioni, che spero vivamente siano accolte con un sorriso, per sottolineare l’importanza del Natale, del ritrovarci con i nostri cari, per condividere con essi momenti di gioia e serenità in particolar modo dopo il difficile periodo che abbiamo vissuto in questi ultimi 2 anni.

Grazie, Martina

PH CREDIT https://www.topimmagini.com/natale

MA E’ SOLO UNA CRISI ECONOMICA?

MA E’ SOLO UNA CRISI ECONOMICA?

By Martina Servidio

O anche crisi dei valori umani?

Questa riflessione è scaturita durante un interessante colloquio avuto recentemente con un mio mentore, Andrea.

Tutti noi parliamo sempre e soprattuto dell’attuale e profonda crisi economica e dell’altrettanta pericolosa crisi sanitaria causate ambedue dalla pandemia ma, ben pochi, mettono in primo piano una crisi più grave che ci corrode dentro.

Parlo della crisi dei valori umani.

Ritengo che ci dovremmo preoccupare molto di più della nostra società che attribuisce maggiore importanza ad una persona dotata di cospicue risorse economiche e dalla forza che gli deriva dalla posizione di previlegio che ricopre nella comunità mentre, il comune cittadino, viene perlopiù ignorato e a cui non vengono riconosciuti, o riconosciuti a prezzo di estenuanti battaglie, i suoi basilari diritti.

MA E’ SOLO UNA CRISI ECONOMICA?La vita quotidiana ci mette sempre davanti agli occhi dei “minuscoli esseri” che sono alla costante ricerca di beni materiali nel tentativo, spesso vano, di colmare un profondo vuoto interiore, una cronica insoddisfazione; essi si costruiscono una felicità di facciata nel tentativo di nascondere la loro solitudine “spirituale”

Molto spesso, questi, esercitano il loro potere soverchiando e soggiogando – spesso in maniera surrettizia – il proprio prossimo.

Possiamo dire che viviamo in una società in cui la tensione è puntata a produrre ricchezza ma che ci rende poveri dentro?

Dovremmo mettere un freno alla logica materialista ed accendere i riflettori anche sull’aspetto umano della società e sulla sua crescita morale.

MA E’ SOLO UNA CRISI ECONOMICA?Lo “Smart Working”, resosi necessario per reagire alla crisi sanitaria che imponeva il distanziamento anche negli uffici, è forse diventato un “mostro” che fagocita i tempi e la vita, anche familiare, delle persone?

Non lascia spazio né orari “sacri”, il PC è sempre on line perché si deve essere pronti a rispondere alle richieste di riunioni anche estemporanee.

Non è stato forse messo in piedi un sistema, inizialmente dettato dall’emergenza, che invece è ora diventato una routine di lavoro?

Non si corre il rischio di “overload work” come paventano gli analisti che stanno studiando il fenomeno e le sue implicazioni?

“Credo dipenda dal sistema che abbiamo implementato e che, volenti o nolenti, continuiamo ad alimentare perché lui alimenti noi”; queste sono le parole che mi hanno indotto alla riflessione.

Ritengo sia necessario auspicare una inversione di tendenza del comune pensiero e che proponga, soprattutto ai giovani, l’idea che la vera felicità non è solo avere beni materiali ma soprattutto la ricchezza interiore che si manifesta nell’altruismo, nella solidarietà, nella generosità e cosa ben importante nel rispetto di noi stessi e del prossimo. Queste qualità dell’animo vanno coltivate giorno per giorno; solo così potremo rendere il singolo individuo una persona migliore.

Certamente le risorse materiali sono importanti, ma niente e nessuno potrà mai privare una persona della sua ricchezza interiore, della sua reputazione, della sua figura stimata.

Queste ricchezze interiori lo accompagneranno nel tempo e nel ricordo, anche dopo il suo viaggio terreno.

Grazie, Martina Servidio.

 

 

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

By Martina Servidio

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

Ce lo svela l’onnipresente e preziosa ISTAT che, grazie ad un’indagine condotta in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), ha intervistato nel mese di maggio un nutrito e rappresentativo campione di popolazione.

I dati raccolti, https://www.istat.it/it/archivio/258529, aggregati ed esplosi per allocazione geografica, capacità di spesa, età, single o con famiglia, numero dei componenti del nucleo familiare, evidenziano la tendenza nella scelta della tipologia di vacanza che gli italiani si apprestano a trascorrere; naturalmente è tutto subordinato ed in relazione al periodo di uscita dall’emergenza sanitaria e/o dai vari divieti particolari per zone.

Chi non può andare in vacanza lo subisce a causa della mancanza di risorse economiche e rappresenta il 32,7% degli intervistati;

Chi è timoroso di andare in vacanza per i timori legati al Covid e rappresenta il 15% mentre un 12,8% è ancora in dubbio per motivi di salute.

Abbiamo invece delle certezze da parte dei vacanzieri che rappresentano il 33,3% degli intervistati i quali andranno in vacanza scegliendo una località in Italia ed in particolare la loro regione di residenza mentre il 63,6% si recherà in una regione diversa.

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

Tutti però sono concordi circa la durata complessiva della vacanza che non sarà superiore ai 15 giorni.

Quali sono le scelte espresse relative alla sistemazione?

Il 34% di coloro che intendono andare in vacanza ha intenzione di scegliere una sistemazione collettiva (hotel/pensione/albergo), il 32,4% utilizza un immobile di proprietà ed il 26,3% affitterà un alloggio.

L’automobile è il mezzo di trasporto scelto dall’84% degli intervistati per raggiungere il luogo di vacanza.

L’emergenza sanitaria pare non condizioni la scelta del tipo di vacanza (63,9% degli intervistati), così come quelle legate al mezzo di trasporto (68,1%) e al tipo di sistemazione (73,1%).

Analizzando per fasce di età la volontà di andare in vacanza si riscontra che:

Il 75,9% ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni;

Il 58,5% ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni;

Il 44,5% ha una età compresa tra i 50 e i 64 anni;

Il 32,4% di chi ha oltre i 65 anni.

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

Photo © Alice Russolo

Lo storico divario Nord/Sud si riflette anche, ed è del tutto ovvio, sull’argomento vacanze ed infatti il 59,7% degli abitanti del Nord Ovest esprimono la volontà di andare in vacanza; nel Mezzogiorno invece si riduce drasticamente al 39,1%

Nord-est e Centro evidenziano percentuali simili al Nord-ovest, rispettivamente, il 55,2% e il 51%.

E TU DOVE ANDRAI IN VACANZA QUESTA ESTATE?

Ritengo che tutti noi “ci meritiamo” di godere di un sano e sereno periodo di vacanza dopo aver subito, causa Covid, paure, incertezze, privazioni della socialità che è una colonna portante ed insita nell’essere umano.

Ne stiamo uscendo con fatica e stiamo mostrando il senso di responsabilità che ci caratterizza; continuiamo così.

Grazie, Martina.

PH tratte dal Web ad uso non commerciale