MUSEI IN MUSICA 2015

Una ghiotta occasione da non tralasciare che ci consentirà di trascorrere una notte esaltante e poter fare le “ore piccole” di un sabato sera spaziando ed immergendosi in una esaltante cavalcata tra la musica e l’arte.

Avremo modo di godere del ricco patrimonio artistico che questa meravigliosa città di Roma è in grado di offrire.

Il Sistema Musei Civici ed anche gli altri spazi culturali cittadini saranno aperti dalle ore 20,00 di sabato 21 novembre fino alle 2,00 di notte di domenica 22 novembre (attenzione: l’ultimo ingresso è stabilito alle ore 1,00).

Cittadini e turisti sapranno cogliere al volo questa pregevole iniziativa denominata Musei in Musica 2015 promossa da Roma Capitale ed attuata da Zetema Progetto Cultura.

Le rappresentazioni di musica e danza, tutte di alto profilo artistico, sono quelle risultate vincitrici di apposito Bando ad evidenza pubblica.

Avremo così modo di visitare le singole mostre o assistere al singolo spettacolo al costo – puramente simbolico – di 1 solo Euro; alcune mostre o spettacoli sono ad ingresso gratuito e ciò è chiaramente indicato.

Non necessita la prenotazione e gli ingressi sono consentiti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Vi anticipiamo alcune “chicche” che sicuramente interesseranno molti di noi: le musiche di Ennio Morricone e Nino Rota, uno spettacolo di danza in equilibrio…imperfetto, mostra di fotografie artistiche, una esibizione di electronic new music e noise music, una mostra del pittore del 1500 detto Il Parmigianino, danze popolari, Ara Pacis, Jazz, Pop, Sound caldo, Tango dal repertorio di Astor Piazzolla, Street Art, ecc. ecc.

Il programma dettagliato di Musei in Musica 2015 è visibile sul sito www.museiincomuneroma.it e maggiori informazioni si possono richiedere  al numero 060608

 

I Musei Civici e gli altri spazi culturali a disposizione del pubblico sono:

Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – (Museo dei Fori Imperiali), Museo dell’Ara Pacis, Museo di Roma, Museo di Roma in Trastevere, Musei di Villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette), MACRO, MACRO Testaccio, Museo Napoleonico, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Carlo Bilotti, Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, Palazzo delle Esposizioni, Scuderie del Quirinale, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Casa Argentina, Casa di Goethe, Polo museale “La Sapienza”.

Musei in Musica 2015, con la sua ampia e qualificata presentazione di eventi, saprà certamente attrarre, come solitamente viene detto, “il pubblico delle grandi occasioni”.

 

Buona serata.

 

 

SOS BIBLIOTECHE DI ROMA

Il Sistema Biblioteche di Roma, il fiore all’occhiello nel  panorama  Culturale della Capitale, corre il serio rischio di veder drasticamente ridotta l’attività operativa a causa di drastici tagli economici deliberati dalla Giunta e dal Consiglio Comunale di Roma Capitale.

A questa sciagura si aggiunge la naturale diminuzione del personale uscito per pensionamento  ed alla mancata  assunzione dei vincitori del concorso pubblico -anno di grazia 2010-per bibliotecari e istruttori di beni culturali.

Le Biblioteche di Roma non sono un “magazzino” dove sono depositate le opere librarie o i DVD ma sono degli strumenti insostituibili di capillare diffusione della cultura nel territorio; la Biblioteca è una ricca ed insostituibile fucina di interessi culturali per i giovani che troppo spesso non vengono apprezzati in quanto non sempre si dedica loro la necessaria attenzione, la pazienza, l’interesse a scoprire il bello dell’arte e della cultura.

Il Sistema Biblioteche è deputato a svolgere questa importante missione.

Le Biblioteche di Roma non sono un “cenacolo” di intellettuali lontani dalla realtà quotidiana ma sono un punto di ritrovo dei giovani, delle scolaresche, sono un ben collaudato strumento di diffusione del pensiero, accolgono le presentazioni delle opere anche di autori sconosciuti, emergenti, non glorificano  lo scrittore o la casa editrice affermata.

Mettono a disposizione WiFi , postazioni Internet, sale di lettura e commento delle opere, prestito dei libri e tanto altro ancora.

E’ un Sistema così ben collaudato e funzionante che abbraccia l’intera città di Roma; in ogni Municipio è presente, mediamente,  un numero di Biblioteche rapportato al numero degli abitanti.

Contiamo quindi circa 35 Biblioteche e un Bibliocaffè Letterario.

Quest’ultima iniziativa riesce efficacemente a dare la prova della lungimirante azione che ha portato la cultura nei luoghi fin’ora destinati alla movida.

Altro  interessante progetto è stata l’attuazione del Bibliobus itinerante; cosa dire?

La Cultura “door  to door”.

Non possiamo non rivolgere un particolare ringraziamento al Sistema Biblioteche che ha aperto ben 20 Biblioteche negli istituti di pena grazie ad un importante accordo con il Ministero della Giustizia.

Questa è stata un’azione altamente meritoria.

La città di Roma non può permettersi di vedere minimizzato l’importante ruolo svolto dalle Biblioteche quale veicolo di  diffusione della loro missione culturale; ricordiamoci che la cultura non paludata svolge una insostituibile funzione di crescita sociale e integrazione multi culturale.

Ed è per questi motivi che, anche noi, rivolgiamo un appello alle Istituzioni affinchè venga riconosciuto il giusto apprezzamento alle Biblioteche di Roma.

Mercoledi 17 giugno dalle ore 17,00 è indetta una assemblea pubblica ed una manifestazione spettacolo presso la Biblioteca “Vaccheria Nardi” in Via Grotta di Gregna 37 per illustrare ai cittadini i rischi incombenti.

 

 

MUSEI GRATIS DOMENICA 7 GIUGNO

“DomenicalMuseo”  tutti i musei e le aree archeologiche italiane saranno visitabili gratuitamente.

Prosegue con sempre crescente soddisfazione dei visitatori l’iniziativa ministeriale denominata “DomenicalMuseo”  che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei e le aree archeologiche statali nella prima domenica del mese.E’ l’attuazione del lungimirante  decreto Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, vigente dal primo luglio 2014.All’inizio questa meritevole iniziativa è partita un po’ “in sordina”, non è stata capace di raggiungere da subito il grande pubblico. Noi cittadini siamo forse stati un po’ distratti? Abbiamo inizialmente scelto di visitare i siti classici che tutti noi ricordiamo facilmente?  Evidentemente anche il Ministero ha studiato il fenomeno della poca rispondenza dei visitatori rispetto alle attese previste ed ha posto in essere azioni di più incisiva comunicazione, di ampliamento dell’offerta e di migliore fruibilità dei siti.Possiamo ora visitare la quasi totalità di monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali in tutta Italia.Questa iniziativa ha il grande merito di avvicinare il cittadino al più bello ed importante bene che l’Italia può vantare nel mondo e cioè la cultura espressa in tutte le forme caratterizzanti l’animo umano.

Il Ministro Franceschini sottolinea che ogni prima domenica del mese rappresenta una giornata di festa e che il numero dei musei statali aderenti all’iniziativa sono sempre in numero maggiore ed anche da parte dei musei privati arrivano incoraggianti segnali di adesione; la speranza di tutti è che anche i musei privati comprendano l’alto valore sociale e culturale sotteso e che aprano le porte a questa festa dei cittadini.

Sono circa 480 i siti che potremo ammirare, l’elenco dettagliato è reperibile sul sito www.beniculturali.it dove sono classificati per regione, per città, per indirizzo ed è indicato anche un recapito telefonico.

Non abbiamo che da scegliere!

Buona visita a tutti.

 

Per la zona di Roma segnaliamo che l’ingresso al Colosseo (Anfiteatro Flavio) è contingentato a n. 3000 visitatori circolanti all’interno per evidenti ragioni di sicurezza e, pertanto, l’afflusso potrà subire rallentamenti.

La visita alla Domus Aurea è possibile solo su prenotazione al n. 0639967700

 

L’arte di saper comprendere le arti

“Impara l’arte e mettila da parte” che per tradizione studentesca significa accantonare e non valorizzare, è il solito detto ripetuto più volte nelle menti degli alunni; quasi un ritornello che riecheggia durante le ore dedicate allo studio della materia denominata ministerialmente “Storia dell’Arte”. L’arte è una delle materie umanistiche che racchiude il patrimonio che contraddistingue la razza umana dagli animali. Non per lanciare un invettiva ai danni degli evoluzionisti, nè quanto meno al significato intenso che ormai il pensiero comune raccoglie in questo piccolo lemma, un mondo di conoscenze e tesori umani, che vanno dalla letteratura, alla filosofia, abbracciando anche rami della scienza e della matematica, giungendo infine allo studio dell’arte intesa scolasticamente e convenzionalmente come ricerca dell’evoluzione artistica come espressione rappresentata del pensiero dell’uomo negli anni. Comunque, per capire meglio il significato profondo di questo termine, ormai diventato concetto dopo tutti questi vari ragionamenti, bisogna analizzare l’uso improprio che un individuo fa della parola “arte”. Ars, Τέχνη, sempre lo stesso concetto riportato in lingua latina e greca, stava a significare la capacità umana di “creare” qualcosa; passando dal mondo antico all’utilizzo quotidiano del lemma preso in analisi, notiamo che il plurale di arte, (le) arti, circoscrive un ambiente più ampio abbracciando le qualità dell’uomo, rifacendosi a quel significato “rurale” antico che la civiltà greca e quella romana le infondevano. L’arte, usata al singolare, potrebbe essere stata concepita come uno scompartimento dell’insieme generale di tutti le arti (tecniche umane) mondiali e poco dopo, il pensiero comune e la collettività le hanno infuso il significato primario di “studio delle rappresentazioni artistiche pittoriche-scultoree nella storia dell’uomo”. Ma allora anche la poesia è un opera d’arte; il poeta e l’artista (pittore) sono legati da un senso di indipendenza e spensieratezza sentimentale che li sprona a manifestare il proprio volere attraverso le forme che l’uomo conosce, la via pittorica o la via poetica. Sono due lavoratori autonomi, che rispettano solo il volere dettatogli dal cuore in simbiosi con l’ambiente che li circonda. Quindi, dovremmo correggere il solito detto scolastico-goliardico con una sentenza che innalza il valore umano delle arti umane: “Impara le arti e diffondile agli altri”. Un monito che deve emettere un senso di rivoluzione razionale e di cambiamento del pensiero collettivo; si tratta di riappropriazione di una cultura ormai lontana e troppe volte celata all’animo umano. Basta essere limitati dal tema artistico legato allo studio del quadro o della scultura; è necessario andar oltre il senso comune di questo concetto, astrarsi, per poi ritornare razionalmente su una tematica, l’arte, che è la chiave di lettura sociale e umana per capire un popolo.

L’ordine imperfetto. Modernizzazione, Stato, secolarizzazione

Modernizzazione, Stato, secolarizzazione

L’ordine imperfetto.  Modernizzazione, Stato, secolarizzazione

Questo è il titolo del nuovo saggio che il Prof. Luca Diotallevi  presenterà il 21 maggio ore 17,00 a Roma presso l’Istituto Luigi Sturzo in Via delle Coppelle 35

L’opera fa parte della collana Rubbettino Università perché non dobbiamo dimenticare che il Prof. Diotallevi è professore ordinario in sociologia presso l’Università di Roma Tre ed ha trascorso periodi di studio presso le prestigiose Università di Oxford, Harvard, Cambridge; è inoltre membro della American Sociological Association e della Associazione Italiana di Sociologia.

Questa che Vi invitiamo a leggere è la 10° opera dell’autore che riflette sulle mutevoli ed impreviste forme che assume la “modernità”

Sarebbe semplicistico attribuire un nuovo significato al termine  moderno così come semplicistico sarebbe accettare supinamente il postmoderno.

Lo scrittore individua un nuovo profilo di analisi, più sofisticata, che presenta la modernità declinata nelle molteplici varianti.

Le precedenti produzioni librarie del Prof. Diotallevi andavano ad indagare sui rapporti tra politica e religione e tra cristianesimo e modernità  ed è proprio da quelle ricerche e dall’approfondimento  delle stesse che perviene all’opera  odierna, “L’ordine imperfetto. Modernizzazione, Stato, secolarizzazione”.

Le varianti, così diverse, invadono la sfera politica e la sfera religiosa; lo scrittore – infine –  ci lancia due argomenti su cui riflettere: Cosa è stato lo Stato?  La secolarizzazione è finita?

Su questi temi  ne discuteranno  l’Autore con:

Gianni Dessì  pittore, scultore, scenografo;

Mauro Magatti  sociologo ed economista, docente e scrittore;

Stefano Semplici  professore ordinario di etica sociale,  ricercatore in filosofia contemporanea e classica,  etica pubblica, etica degli affari e bioetica.

Noi abbiamo già avuto l’onore di presentare un precedente libro del Prof. Diotallevi, L’Ultima Chance, e siamo certi che anche questo incontro sarà ricco di spunti di riflessione sociale, politica, culturale.

Noi ci saremo

L’ordine imperfetto. Modernizzazione, Stato, secolarizzazione

Edizioni Rubbettino