Maggio al Museo

#lartechelegge, il libro e la lettura protagonisti della campagna social, Maggio al Museo, promossa dal MiBACT che aderisce al Maggio dei Libri.

Maggio è tempo di libri per i musei italiani che, con l’hashtag #lartechelegge, aderiscono al “Maggio dei Libri” in un’ottica di vincente promozione non solo dell’arte italiana ma del piacere della lettura, anche in linea con il recentemente rinnovato programma “Patto della Lettura” stipulato dal Ministero con i principali broadcaster italiani ed in unione con lo storico Salone del Libro di Torino.
Per la campagna social ideata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali saranno dunque oltre trenta le locandine digitali che animeranno il profilo @museitaliani: dal celebre ritratto di Alessandro Manzoni al busto di Omero il “poeta cieco”, scorrendo per le 43 splendide locandine che abbiamo raccolto nella Galleria.

Maggio al Museo ci presenta opere che testimoniano il fascino che – da sempre –  il libro e la lettura esercitano e che hanno ispirato pittori e scultori che hanno posto al centro delle loro opere libri, poeti, scrittori, icone e santi intenti nel piacere unico della lettura.

 

Anche per questo mese di Maggio si rinnova dunque l’invito ad una vera e propria caccia al tesoro digitale nei musei italiani: i visitatori, muniti di smartphone o macchina fotografica, sono chiamati ad andare alla ricerca di libri, incunaboli, papiri, scritture raffigurati in sculture, vasi figurati, arazzi e affreschi delle epoche e delle collezioni più disparate.

Tutti possono condividere le proprie foto con l’hashtag #lartechelegge e condividere sui social opere da tutta Italia, seguendo una sottile linea culturale che unisce, nella bellezza, le straordinarie collezioni racchiuse nei Musei Italiani.

La Campagna Maggio al Museo è promossa su tutti i social network del MiBACT, ma ha il suo cuore pulsante nel profilo instagram @museitaliani 

I Musei italiani si avvicinano sempre più ai giovani ed al nuovo modo “social” di vivere ed interagire con l’Arte; non più saloni rigidamente destinati ai soli addetti ai lavori che si autoreferenziano ma ambienti giovani, moderni, progettati per soddisfare la sete culturale delle nuove generazioni strizzando l’occhio alle attuali forme di dialogo.

Maggio al Museo, cerca le opere nei musei e condividile sui social.

 

 

10 anni di Twitter

“10 anni di Twitter” hanno portato a profondi cambiamenti e novità nel mondo della comunicazione e dei social network.

Il 21 marzo 2006 Jack Dorsey, uno dei fondatori di Twitter, pubblicò il primo tweet; un semplice messaggio di prova che ha aperto la strada ad una vera e propria rivoluzione culturale.

In “10 anni di Twitter” l’informazione ha creato un legame sempre più forte con internet.

Twitter ha contribuito alla nascita del citizen journalism, una nuova forma di giornalismo interattivo dove I lettori partecipano alla notizia, utilizzando internet per commenti o domande. Sempre più spesso vi aggiungono anche nuovi dettagli e testimonianze.

Twitter è la piattaforma di microblogging più importante e diffusa; i messaggi pubblicati – che vengono chiamati “tweet”, termine inglese per “cinguettio” – non possono però superare i 140 caratteri e forse tale impostazione viene considerata limitativa.

Una delle caratteristiche principali di Twitter è l’utilizzo dell’hashtag.

Gli hashtag catalogano le parole chiave contenute in un tweet, ne semplificano la ricerca e ne mettono in evidenza i particolari di ciò che si desidera comunicare.

Twitter ha avuto grande importanza nel raccogliere e diffondere le testimonianze dei più significativi eventi accaduti in questi ultimi dieci anni.

Nel 2011 è stato il social network più utilizzato per organizzare i movimenti e documentare i fatti della Primavera araba, nonostante i numerosi tentativi di censura e repressione da parte dei regimi.

Non sempre, però, esso viene utilizzato con buoni propositi: organizzazioni terroristiche diffondono spesso le loro minacce proprio attraverso i tweet.

Oggi Twitter conta più di 330 milioni di iscritti ma è ben lontano dal numero di iscritti che registra Facebook che, con i suoi 1,5 miliardi di utenti, sembra essere assolutamente irraggiungibile.

Facebook e Twitter sono però due social network molto diversi: mentre il primo è maggiormente usato per diffondere informazioni e pensieri personali, il secondo ha un peso superiore nel campo dell’informazione.

Dopo “10 anni di Twitter” esso risulta uno strumento più efficace nella comunicazione in tempo reale e, non a caso, le agenzie di stampa soffrono sempre di più la sua concorrenza.

Tuttavia Twitter sta attraversando un periodo di crisi; la società non ha mai chiuso un bilancio in attivo ed il numero degli iscritti non registra alcuna crescita da molti mesi.

Per una azienda “market oriented” non è certamente un trend da sottovalutare e quindi l’Azienda ha immediatamente applicato dei correttivi per contenere le spese; tra il 2015 e il 2016 Twitter ha licenziato l’8% dei suoi dipendenti e cinque top manager.

Nonostante questi dati preoccupanti Twitter è ancora la piattaforma di comunicazione immediata più usata dai personaggi pubblici, soprattutto politici e artisti.

Il politico più seguito in questi primi “10 anni di Twitter” risulta essere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, con più di 71 milioni di followers.

La cantante pop Katy Perry è invece la V.I.P. con più seguaci in assoluto: quasi 85 milioni di persone ricevono i suoi aggiornamenti.

Gli account dei personaggi pubblici sono quindi una risorsa per Twitter; l’azienda ci punta fortemente, con la speranza di riuscire a resistere alle pressioni dei competitor per almeno altri dieci anni.

 

Giuseppe Loris Ienco