L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI

L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI

L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI

By Martina Servidio

Il Teatro Carlo Felice riporta l’Opera in scena con l’allestimento del melodramma giocoso di Donizetti e la storica scenografia realizzata da Emanuele Luzzati

L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI il genio dell’artista genovese nel centesimo anniversario della nascita

L’ELISIR D’AMORE di Gaetano Donizetti conclude la Stagione 2020-2021 del Teatro Carlo Felice con un omaggio nel centenario della nascita a Emanuele Luzzati, di cui propone una delle scenografie più celebri, realizzata nel 1994 per l’allora “Teatro dell’Opera di Genova”, con gli storici costumi di Santuzza Calì.

L’allestimento, per la nuova regia di Davide Garattini vede Alessandro Cadario, maestro concertatore e direttore salire sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice.

Protagonisti in scena sono i solisti dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice, con la direzione artistica di Francesco Meli.

Melodramma giocoso in due atti scritto da Gaetano Donizetti

L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTInel 1832 su libretto del genovese Felice Romani L’ELISIR D’AMORE si ispira alla vicenda de  Le Philtre di Daniel Auber, su libretto di Eugène Scribe, in voga a Parigi in quegli stessi anni.

Nei due soli atti di una vicenda di ispirazione agreste il sempliciotto Nemorino, innamorato della bella e scaltra Adina, si fa raggirare dal ciarlatano Dulcamare che gli propone un magico filtro d’amore.

Donizetti riesce musicalmente a condensare gli affetti propri del genere comico e di quello semiserio e li amalgama nella dimensione teatrale; si sviluppa così una commedia degli equivoci e degli intrighi a lieto fine, di grande vitalità melodica, la cui trama avvolge ironicamente il destino dei personaggi.

La vicenda, ricca di fantasia, di freschezza, viene esaltata dalla scelta di Luzzati di ambientarla a cielo aperto in un contorno di un’ambientazione classica; le quinte, il boccascena, un albero richiamano un’iconografia tipicamente ottocentesca utilizzando semplici siparietti per ricreare ambientazioni intimistiche che scompaiono all’arrivo dirompente del carro-armadio di Dulcamara.

L’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTIL’ELISIR D’AMORE, nel suo genere è una delle opera più perfette, scriveva Emanuele Luzzati, una musica leggera ma senza mai cadute, un libretto spiritoso, frasi orecchiabili e con punti di forza quali, nel primo atto, la cavatina di Dulcamara e l’altro nella celebre romanza, cavallo di battaglia di tutti i tenori leggeri, “una furtiva lagrima”.

Leggerezza e semplice efficacia sono le carte vincenti dell’indimenticabile genio di Emanuele Luzzati.

Spettacoli

Giovedì 10 giugno, venerdì 11 giugno, mercoledì 16 giugno 2021 ore 20.00

Sabato 12, domenica 13 giugno 2021, alle ore 15.00

Tariffe

Prezzo unico: 60 euro

Under 26: 15 euro

I voucher emessi dal Teatro Carlo Felice, in possesso degli spettatori possono essere utilizzati per l’acquisto dei biglietti dell’opera.

Biglietteria: Galleria Cardinale Siri 6 –GENOVA

Tel.: 010/5381.433-305-334  fax: (+39) 010 5381.335

da martedì a venerdì, dalle 12.00 alle 18.00

sabato, dalle 12.00 alle 16.00

e-mail: biglietteria@carlofelice.it

Vendita online:  vivaticket.it e happyticket.it

FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE

Ufficio Stampa

Nicoletta Tassan Solet

Passo E. Montale 4 16121 GENOVA

tel. + 39 348 64 18 066

mail: n.tassansolet@carlofelice.it

teatrocarlofelicegenova.it

 

 

MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

By Martina Servidio

Trionfo Måneskin! Dopo aver portato sul podio del Festival di Sanremo la loro rivoluzione rock, vincono l’Eurovision Song Contest 2021 con il brano “Zitti e Buoni”.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM Una vittoria memorabile e meritata che rimette l’Italia in testa con 524 voti al festival che vede 39 artisti in gara, dopo ben 31 anni dall’ultima volta, nel 1990.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

Con il brano “Zitti e Buoni”, vincitore del Festival di Sanremo e canzone più ascoltata al mondo, i Måneskin con la loro energia hanno trasmesso il loro messaggio, semplice e diretto, senza fronzoli, ma molto incisivo, di grande libertà e voglia di lasciare il segno, anche in Europa.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM Zitti e buoni” è uno statement, un pezzo che parla principalmente di redenzione e voglia di spaccare il mondo con la musica, una sfida contro i pregiudizi, tema centrale nelle produzioni del gruppo.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

 In questi giorni in cui si guarda al futuro della ripartenza dei live, da Rotterdam arriva un significativo segnale per la musica. Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan sul palco dell’Ahoy Arena hanno mandato in visibilio il pubblico internazionale; primo gruppo italiano ad esibirsi, dopo oltre un anno di fermo, davanti a una platea in presenza e milioni di utenti collegati da tutto il mondo (in Italia la finale è stata trasmessa in diretta su Rai Uno)

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM La partecipazione e la vittoria all’Eurovision non solo sono un ulteriore riconoscimento per la band, ma dopo quest’anno così duro per la musica dal vivo, anche un grandissimo privilegio poiché ha permesso loro di tornare alla dimensione live, quella per cui si sono fatti riconoscere a partire dagli inizi del loro percorso di “artisti da strada” per le vie di Roma fino al tour che li ha portati in vetta degli ascolti in Europa.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

La direzione creativa dello staging dei Måneskin è stata dello studio milanese Giò Forma di Claudio Santucci, Cristiana Picco e Florian Boje, tra i più importanti esponenti del design di set e produzioni di eventi a livello internazionale. Insieme ai Måneskin hanno immaginato una messa in scena in cui l’energia della band fosse al centro di tutto, con un gioco di luci, video e movimenti ad esaltare le peculiarità dei quattro componenti per esplodere poi sul finale con giochi pirotecnici ad amplificare la carica rock della performance.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM Il look dei Måneskin è stato ancora una volta firmato Etro con outfit custom made studiati ad hoc per l’esibizione ad Eurovision.

Scritto e composto interamente dalla band, “Zitti e Buoni” già doppio disco di platino con oltre 52 milioni di streaming, ha portato all’Eurovision l’attitudine del gruppo alle loro sonorità crude e distorte.

Il pezzo è accompagnato dal videoclip, diretto da Simone Peluso, e vede Damiano, Victoria, Thomas e Ethan alternarsi sulla scena interpretando con vigorosa energia il brano, tutto girato in un set minimal dove a risaltare è la sola musica.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM  “Zitti e Buoni” fa parte dell’album “Teatro d’ira – Vol. I”, il primo volume di un progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno e che racconterà in tempo quasi reale gli sviluppi creativi della band insieme alle prossime importanti esperienze, fra le quali anche questa dell’Eurovision.

I Måneskin suoneranno dal vivo il prossimo dicembre, per la prima volta, sui palchi dei più importanti palazzetti italiani dove presenteranno il loro secondo album “Teatro d’ira – Vol. I” in un tour di 11 date, che è già sold out.

MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

 Con 18 dischi di platino e 6 dischi d’oro i Måneskin oltre alle certificazioni discografiche, al successo nei live, ieri sera hanno aggiunto un tassello importante al loro percorso artistico conquistando la vittoria all’Eurovision ed un riconoscimento internazionale riposizionando la musica italiana al centro dell’attenzione attraverso il loro stile; una grande soddisfazione che il gruppo porta a casa senza scendere a compromessi con un brano che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.

 MÅNESKIN GRANDISSIMO TRIONFO A ROTTERDAM

Riproponiamo ora la loro sorprendente biografia:

E’ il gruppo rivelazione del 2017, i Måneskin, il cui nome significa “chiaro di luna” in danese, sono: Damiano cantante, Victoria al basso, Thomas alla chitarra e Ethan alla batteria. Alcuni dei componenti si conoscono fin dai tempi delle medie, ma è solo nel 2015 che i ragazzi iniziano a suonare insieme. Il sound della band è caratterizzato dalle diverse influenze musicali dei membri: un mix di rock, rap/hip hop, reggae, funky e pop, il tutto tenuto insieme dalla voce soul di Damiano, frontman del gruppo. Tutto ciò si rispecchia anche nel look della band, grazie al loro gusto ricercato che caratterizza lo stile di ogni membro. Durante i live show di X Factor 11, i giovani artisti hanno avuto modo di distinguersi e di colpire l’immaginario del pubblico, mostrando un’insolita padronanza del palco, estremamente notevole vista la giovanissima età. “Chosen”, il loro primo inedito, presentato durante il programma, conta milioni di streaming e visualizzazioni ed è anche il nome dell’EP di debutto, La band ha registrato sold out in poche ore di tutte le 21 date del primo tour (febbraio/aprile 2018). A marzo 2018 è uscito il singolo “Morirò da Re”, seguito da “Torna a casa”. I brani hanno anticipato il nuovo album “Il ballo della vita”, interamente scritto dai Måneskin uscito il 26 ottobre 2018. A febbraio 2019 il gruppo ha attraversato in tour tutta Europa. Ad oggi Damiano, Victoria, Thomas e Ethan hanno conquistato 18 dischi di platino, 6 dischi d’oro e hanno collezionando più di 140.000 biglietti venduti. Il 30 ottobre 2020 pubblicano il nuovo singolo “Vent’Anni”. Vincono la 71a edizione del Festival di Sanremo con il brano “Zitti e Buoni”

Grazie, Martina.

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Måneskin – sito ufficiale

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AI NEGRAMARO IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL

AI NEGRAMARO IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL

By Martina Servidio

Dalle mie parti” il brano dei Negramaro è la canzone vincitrice per il 2021 del Premio Amnesty International Italia nella sezione riservata ai big della canzone italiana, sezione creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.

AI NEGRAMARO IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONALLa canzone, scritta da Giuliano Sangiorgi, parla di immigrazione ed è all’interno dell’album “Contatto”, pubblicato a novembre 2020

La premiazione avverrà il 25 luglio durante la serata finale della 24a edizione diVoci per la Libertà – Una canzone per Amnestyche quest’anno è legata al 60° anniversario di Amnesty International.

Il festival si terrà dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) con molti ospiti musicali, che saranno annunciati prossimamente, e con le semifinali e finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 3 maggio (vedi www.vociperlaliberta.it)

Nel frattempo è già stato annunciato il primo semifinalista: è la band napoletana degli Aftersat che con il brano “Sanpapiè” si è aggiudicata il Premio Web 2021 di Voci per la Libertà.

Ecco le parole di Giuliano Sangiorgi all’annuncio del Premio: “Grazie! Grazie a tutti quelli che hanno compreso fino in fondo il testo di questa canzone e non sono caduti nella tentazione, comune a molti in questi periodi bui, di dirmi: ‘sei un cantante, canta!’. Sì, sono un cantante e canto quello che penso e penso quello che canto e quando si tratta di diritti umani non c’è silenzio che tenga”.

AI NEGRAMARO IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha invece affermato:’Dalle mie parti’ è un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un appello a porre fine alla contrapposizione mio/tuo in favore di un’appartenenza e di un’esistenza comune e condivisa. Abbiamo deciso di premiare un brano che a partire dal titolo dell’album di cui fa parte, ‘Contatto’, invita a superare le divisioni, acuite da un anno e mezzo di pandemia che ha isolato molte persone e ha incattivito e fatto sprofondare nel rancore tante altre, convinte che per difendere i propri diritti sia necessario toglierli ad altri. Ripartiamo dall’arte e dagli artisti, trascurati ed etichettati come produzione non essenziale ma che invece dimostrano quanto siano fondamentali, anche per promuovere i diritti umani“.

In corsa per il Premio c’erano anche: Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” ; Samuele Bersani con “Le Abbagnale”; Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia”; Fulminacci con “Un fatto tuo personale” ; J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi”; Levante con “Tikibombom”; Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” ; Chadia Rodriguez feat Federica Carta con “Bella così”; Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente”

Grazie, Martina

Foto e ufficio stampa: Monferr’Autore

monferrautore@gmail.com

 

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

By Martina Servidio

La complessa figura di Napoleone Bonaparte, di cui si sono recentemente celebrati i 200 anni dalla sua morte, merita una analisi più approfondita ma lontana dai pensieri opportunistici e dettati dall’ancien regime e dai suoi successori.

Fu uomo di grandi conquiste militari e disfatte disastrose, brillante stratega, ha indugiato nel culto della personalità tanto da nominarsi Imperatore, eccellente illuminista; il suo governo fu caratterizzato da avveniristiche aperture ai diritti della persona fino ad allora impensabili.

Se oggi fossimo alla data del 5 maggio 1821 le agenzie di stampa mondiali avrebbero diramato in una frazione di secondo la notizia che avrebbe interrotto i TG e avrebbe costretto a realizzare degli Speciali in tutta fretta.

Napoleone Bonaparte, durante il suo esilio sull’isola di S. Elena, è morto”

Ma dove si trova l’isola di S. Elena?

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONINell’Oceano Atlantico a quasi duemila chilometri dalla costa dell’Angola (Africa Meridionale) e questa sperduta località di prigionia, che faceva parte del territorio britannico d’oltremare, era in realtà una prigione destinata ad accogliere fino alla morte personaggi illustri e dissidenti.

Dopo due secoli Napoleone Bonaparte è ben radicato nella storia dell’Europa e dell’Occidente estendendosi anche nel “nuovo mondo”

Volendo affrontare il risvolto politico, sociale e storico di Napoleone non indugiamo nel ricordare in dettaglio i suoi successi militari che tutti noi conosciamo.

Nato nel 1769 ad Ajaccio, in Corsica, sin da giovane intraprende la carriera militare costellata di vittorie e nel 1804 a soli 35 anni viene incoronato Imperatore dei Francesi.

Napoleone era certamente un grand’uomo fuori dal comune e ben superiore ai regnanti dell’epoca. Era intelligente, riusciva a lavorare anche quasi tutta la notte, possedeva una capacità di memoria stupefacente, una capacità di sintesi invidiabile e sapeva afferrare con immediatezza le opportunità che le situazioni sul campo presentavano. Aveva intuizioni geniali.

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

Tuttavia era anche un uomo come tutti noi, con i suoi difetti e con tutta una serie di paure, di egoismi e di limiti anche nei confronti delle donne che lo hanno accompagnato nella vita.

Tra grandi vittorie militari e clamorose sconfitte il suo nome è legato al primo codice giuridico moderno, il Codice Civile Napoleonico.

Egli rappresenta un passaggio importante per la storia europea ed ha inciso profondamente nel disegno politico, sociale ed economico che si andava a delineare. Siamo alla nascita del grande colonialismo prevalentemente Inglese, il cosiddetto “secolo inglese” che vede appunto l’Inghilterra conquistare i mari ed estendere il suo dominio in ogni dove.

Napoleone Bonaparte era un elemento di disturbo per tutte le monarchie europee.

Con il governo di Napoleone assistiamo alla nascita del nazionalismo e ci si pone la domanda: il mondo di oggi è figlio delle sue gesta?

Certamente Napoleone è l’erede della Rivoluzione Francese e tuttavia non riesce a comprendere la nascita dei nuovi sentimenti popolari. È un illuminista e divulga l’ideale dell’uguaglianza fra tutti gli uomini.  Il Codice Civile Napoleonico, certamente non privo di difetti, è indubbiamente una rivoluzione nel sistema giuridico vigente.

Egli è attento anche al dettaglio, concede la possibilità di un riscatto per tutti, attua un sistema di vita più dignitoso per il popolo.

Si affermano, nel concreto, una serie di valori della Rivoluzione, forse la parte migliore della Rivoluzione.

Cosa emerge dalla figura di Napoleone in esilio a S. Elena?

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

È la tragedia di un uomo, di un sovrano ormai sconfitto e cancellato dalla storia ma anche la rappresentazione della dignità che vuole in ogni caso trasmettere.

E’ ovviamente tagliato fuori dal mondo ma è consapevole che la sua azione innovatrice, fortemente perseguita, aveva raggiunto lo scopo che voleva ottenere.

La stampa europea dipinge Napoleone come “il mostro che aveva scatenato le guerre con milioni di morti” omettendo la considerazione che voleva dare un volto più umano al “potere” e diffondere il concetto di democrazia; il regime, o meglio ancora, le ricostituite monarchie gestiscono opportunamente le informazioni.

La storia di Napoleone si intreccia con quella del pontificato di Papa Pio VII che si reca a Parigi nel 1804 per l’incoronazione imperiale.

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

Malgrado ciò i rapporti tra i due sovrani diventano sempre più tumultuosi dopo l’invasione nel 1807 delle Marche e, nel 1808, le truppe di Napoleone occupano Roma. Su Castel Sant’Angelo svetta la bandiera francese.

Nel 1809 Papa Pio VII firma la Scomunica nei confronti dei mandanti e degli autori dell’occupazione ma, caso strano e opportunità politica, il nome di Napoleone non viene citato.

La situazione degenera ancora di più quando le truppe francesi arrestano Pio VII nel Palazzo del Quirinale e, portato in prigionia in diverse località, il Pontefice farà ritorno a Roma solo nel 1814

Come già detto tra i due regnanti si creò un rapporto complesso e c’è da notare che analoga cerimonia di incoronazione si ebbe con Carlo Magno che, però, si recò sottomesso a Roma

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONImentre invece Napoleone pretese che la sua incoronazione avvenisse a Parigi; quanto tempo è passato tra le 2 cerimonie; le situazioni sono mutevoli.

Potrebbe dipendere dal fatto che per raggiungere il trono di Napoleone e procedere alla sua incoronazione si dovevano salire 33 gradini configurandosi così una umiliazione per il Papa?

Parliamo del Concordato tra Napoleone e la Santa Sede firmato nel 1801; perché è importante questo atto? Perchè c’è un riconoscimento di fatto che la Rivoluzione Francese, che aveva perseguito l’obiettivo di abolire il cristianesimo dalla Francia, non è riuscita in questo suo scopo.

Napoleone ha però una dote: è realista e prende quindi atto del fallimento dei principi rivoluzionari e che il popolo francese è legato alla Chiesa Cattolica con la quale egli deve fare i conti.

Capisce che non può ignorare la Chiesa e che alla stessa deve anche riconoscere alcuni diritti riservandosi però la nomina dei vescovi che dovranno essere approvati dal Papa; la scelta dei vescovi è comunque prerogativa dell’Imperatore.

Altro aspetto importante, se non primario per il suo significato, è che Napoleone riconosce l’autorità del Papa. Ciò significa che Napoleone sconfigge tutti quei movimenti di pensiero che volevano la Chiesa di Francia autonoma rispetto all’autorità del Papato. Napoleone si differenzia così da quanto avvenuto in Inghilterra con lo scisma anglicano.

L’esilio di S. Elena ha avvicinato Napoleone alla Fede? Certamente egli ripercorre la sua vicenda umana, politica, storica e religiosa e sono significative le sue riflessioni, che pur lasciano irrisolto il dubbio, contenute in un suo scritto del 1816:

ho avuto bisogno di credere ed ho creduto” riferendosi alla sua formazione cattolica data dalla famiglia e prosegue “ad un certo punto la mia fede si è inceppata così come si inceppa una pistola perché non ha retto la sfida della ragione

Conclude con una espressione di speranza divina “forse continuerò di nuovo a credere ciecamente; speriamo che Dio mi vuole, io non gli oppongo resistenza, non chiedo di meglio e penso che questo mi darà grande felicità

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONI

Napoleone Bonaparte, magnifica figura.

Grazie

Martina

Foto tratte dal Web ad uso non commerciale

Si ringrazia lo scrittore Saverio Di Tullio dal cui libro “Napoleone La sfida d’Italia

NAPOLEONE BONAPARTE : RIFLESSIONIabbiamo tratto notizie per la stesura dell’articolo.

 

 

 

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

By Martina Servidio

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANIBeh, possiamo certamente affermare che i nonni rivestono un ruolo preminente all’interno della famiglia e della società tanto è che sono festeggiati ben 2 volte all’anno.

Alla tradizionale ricorrenza laica istituita con Legge 159 del 31 luglio 2005 che stabilisce il 2 ottobre quale festa dei nonni “per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società” si affianca la ricorrenza religiosa del 25 luglio per la prima giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani annunciata da Sua Santità.

Il 25 luglio è la festa dei Santi Gioacchino e Anna, i genitori di Maria e nonni di Gesù; il 2 ottobre in concomitanza con la ricorrenza laica, è il giorno in cui la Chiesa celebra i Santi Angeli Custodi perché questa celebrazione è stata pensata come momento d’incontro e riconoscenza per i nonni, angeli custodi dell’infanzia.

Quasi tutti gli Stati del mondo hanno la loro festa dei nonni che si celebra nelle date variamente stabilite, unica piacevole eccezione è la Francia che celebra in date differenti e singolarmente, la festa dei nonni (ottobre) e la festa delle nonne (marzo).

Forse per rafforzare il concetto del ruolo determinante, qualora fosse necessario sottolinearlo, svolto dai nonni?

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANIEssi esercitano un ruolo insostituibile nello sviluppo dei loro nipoti; trasmettono loro sani principi morali, la memoria storica della famiglia e della nazione, valori e radici che consentono ai giovani di capire chi sono e come sono inseriti nel più generale contesto sociale.

E’ un dialogo intergenerazionale ed i nonni sono forse il punto di aggregazione della famiglia poiché molto spesso i genitori, a causa della vita frenetica cui sono sottoposti, non riescono a trasmettere compiutamente questo messaggio ai figli.

“Io sono con te tutti i giorni” è il tema scelto da Papa Francesco per la giornata del 25 luglio ed è il rassicurante messaggio che il nonno sussurra al nipote.

“Ti sono vicino, sono sempre con te” è il messaggio che il nipote dona al nonno per farlo sentire meno solo in questo lungo periodo durante il quale la pandemia ha rarefatto i contatti per tutelare le persone più fragili.

Il rapporto nonno – nipote è contraddistinto dal sentimento di tenerezza, dalla voglia di trasmettere ed ascoltare reciprocamente; può sembrare strano, in considerazione della notevole differenza di età, ma c’è la voglia di crescere insieme.

Non tutti i giovani, purtroppo, possono godere della presenza dei nonni e del loro sostegno, i nonni conoscono bene i limiti del loro ruolo; non si sostituiscono nell’educazione alla primaria figura dei genitori, li affiancano al bisogno e, con la loro saggezza ed esperienza arricchiscono la vita dei nipoti.

I nipoti trovano nei nonni figure familiari su cui poter contare, trovare consolazione e comprensione.

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANIIl linguaggio dei fiori coniuga alla figura dei nonni il delicato “non ti scordar di me” dall’intenso colore azzurro. Si racconta che il succo estratto dal fiore faccia diventare forti e tale è la condizione di un nonno temprato dalla vita. La ricorrenza legata a questo fiore è appunto la Festa dei nonni e fu il Presidente Jimmy Carter ad istituire nel 1978 questa ricorrenza e con essa il fiore ufficiale; questo fiore è utilizzato anche per simboleggiare categorie di persone deboli o svantaggiate

Grazie, Martina