World Press Photo 2016

Il grande fotogiornalismo arriva finalmente a Roma con la mostra itinerante “World Press Photo 2016”, inaugurata il 29 aprile scorso al “Museo di Roma in Trastevere” e in programma fino al 29 maggio 2016.

I visitatori avranno la possibilità di osservare i 145 scatti premiati dalla “World Press Photo Foundation”, organizzazione no-profit con sede ad Amsterdam che dal 1955 seleziona i fotoreportage più belli e significativi realizzati nel corso dell’anno.  

La prestigiosa esposizione fotografica è promossa dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale con la collaborazione del centro di fotografia professionale romano “10b Photography” e dalla già citata associazione fotogiornalistica olandese.

Sponsor e media partner della mostra sono la rivista “Internazionale” e “Global Shapers”, la comunità del “World Economic Forum” dedicata ai giovani talenti di tutto il mondo.

Quest’anno la giuria del concorso organizzato dalla “World Press Photo Foundation” – guidata da Francis Kohn, caporedattore fotografico dell’agenzia di stampa “France Press” – ha scelto i migliori lavori operando una selezione tra le ben  82.951 immagini inviate da 5.775 fotografi di 128 nazionalità diverse.

I 145 scatti premiati dal “World Press Photo 2016” sono stati realizzati da 42 fotoreporter provenienti da Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Iran, Italia, Giappone, Messico, Portogallo, Russia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Siria, Turchia e Stati Uniti.

Il concorso è diviso in otto categorie diverse: “Attualità”, “Vita quotidiana”, “Notizie generali”, “Progetti”, “Natura”, “Persone”, “Sport” e “Spot News”.

Il premio per la “Fotografia dell’anno” è andato all’australiano Warren Richardson, fotoreporter freelance che ha lavorato molto spesso in Europa Orientale.

La sua fotografia, presentata in bianco e nero, è intitolata Hope for new life (“Speranza per una nuova vita” in italiano) ed è stata scattata il 28 agosto 2015 in una località chiamata Roske, al confine tra Ungheria e Serbia.

L’immagine di Warren Richardson mostra un rifugiato far passare il figlio neonato oltre il filo spinato che separa i due paesi e ben rappresenta il dramma della crisi migratoria in corso negli ultimi anni tra Europa e Medio Oriente; la speranza del titolo è simboleggiata dalle mani tese dall’altro lato del reticolo, pronte ad accogliere il bambino per trarlo in salvo.

Warren Richardson

Foto di Warren Richardson

Il fotografo australiano ha realizzato lo scatto migliore del “World Press Photo 2016” nel corso di una notte, dopo aver trascorso cinque giorni in un accampamento di rifugiati composto da 200 persone.

Warren Richardson in questo caso non ha potuto utilizzare il flash della macchina fotografica per non farsi scoprire dalla polizia ungherese che stava controllando il confine; questa scelta però non ha compromesso la bellezza e il valore dell’immagine.

I temi più ricorrenti nelle immagini premiate quest’anno dal “World Press Photo 2016” ed esposte al “Museo di Roma in Trastevere” sono quelli attualissimi della crisi siriana e della tragedia dei migranti; quest’ultima appare in tutta la sua drammaticità anche in una fotografia realizzata dall’italiano Francesco Zizola che mostra il recupero in mare di un barcone proveniente dalla Libia.

Francesco Zizola, "Médecins Sans Frontières"

Foto di Francesco Zizola, “Médecins Sans Frontières”

Per quanto riguarda la categoria “Sport”, il miglior scatto dell’anno è stato realizzato dall’austriaco Christian Walgram; nella sua foto è ripreso il terribile incidente dello sciatore ceco Ondrej Bank durante gli ultimi mondiali di sci alpino negli Stati Uniti.

Foto di Christian Walgram

Foto di Christian Walgram

Rohan Kelly, autore di una foto molto suggestiva di una tempesta incombente su una spiaggia del sud-est australiano, ha vinto il primo premio per la sezione “Natura”.

Foto di Rohan Kelly, "The Daily Telegraph"

Foto di Rohan Kelly, “The Daily Telegraph”

Le opere in mostra al “Museo di Roma in Trastevere” non sono soltanto magnifiche fotografie realizzate da professionisti di altissimo livello, ma anche importanti testimonianze storiche e giornalistiche di recenti eventi cruciali.

I fotogiornalisti sono sempre in prima linea nella ricerca della verità e molto spesso rischiano la loro stessa vita nel farlo; l’esposizione del “World Press Photo 2016” è un’ottima occasione per osservare e apprezzare da vicino il loro encomiabile lavoro.

World Press Photo 2016

Evento promosso da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Dove:

Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio, 1B – Roma

Quando:

Dal 29 aprile al 29 maggio 2016

Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00 (chiuso il lunedì)

Per i visitatori sono previste molteplici ed articolate facilitazioni economiche meglio specificate sul sito web:

http://www.museodiromaintrastevere.it

Tel. 060608 (orario 9,00 – 21,00)

 

Giuseppe Loris Ienco

Travelers’ Choice Destinations Awards 2016

TripAdvisor, sito internet dedicato a recensioni di attrazioni turistiche, ristoranti ed hotel, ha diffuso i nomi dei vincitori dei “Travelers’ Choice Destinations Awards 2016” raccogliendo ed analizzando le indicazioni fornite dagli oltre 60 milioni di utenti che condividono consigli ed esperienze di viaggio sul portale web americano; questo gigantesco numero di viaggiatori ha votato per indicare i luoghi più amati dai turisti di tutto il mondo.

Gli analisti di TripAdvisor hanno stilato le classifiche dei “Travelers’ Choice Destinations Awards 2016” basandosi sui punteggi ottenuti da mete turistiche e strutture alberghiere negli ultimi dodici mesi e Londra è risultata in cima alle preferenze nella top ten globale; la metropoli ha guadagnato ben cinque posizioni rispetto all’anno scorso e scalza, dal primo posto che deteneva, la città marocchina di Marrakesh.

Secondo il parere degli utenti di TripAdvisor la capitale inglese, ben nota per le sue bellezze e l’efficienza dei servizi di trasporto, riesce meglio di qualsiasi altro luogo al mondo a mettere a proprio agio i turisti.

La seconda posizione è conquistata da Istanbul che, con quasi 15 milioni di abitanti, è il centro urbano più popoloso in Europa.

Nonostante i disordini e gli attentati che hanno sconvolto la Turchia negli ultimi mesi, moltissimi viaggiatori continuano ad affollare le strade della meravigliosa ex-capitale dell’Impero Ottomano.

Nella classifica globale non mancano città da sempre molto gettonate come Parigi, New York e Praga mentre, per quanto riguarda i paesi asiatici, la Cambogia e il Vietnam sono ancora tra i luoghi più visitati dagli amanti dell’Oriente.

Roma è la settima meta turistica al mondo più apprezzata dagli utenti di TripAdvisor ma ha perduto una posizione rispetto all’anno scorso; questa retrocessione dovrebbe imporre una seria riflessione sull’intera filiera e struttura delle politiche del turismo che vengono poste in essere.

Alcuni anni fa il posizionamento di Roma, nelle scelte turistiche, poteva fregiarsi di un quarto e poi un quinto posto, perché la “Città Eterna” ha perduto la sua attrattività?

Nella graduatoria nazionale troviamo altre due località italiane ben posizionate nelle classifiche dei “Travelers’ Choice Destinations Awards 2016” e sono le classiche ed affascinanti città di Firenze e Venezia, rispettivamente al secondo e al terzo posto.

Le città d’arte la fanno da padrone ma non mancano alcune sorprese; tra le migliori destinazioni in Italia, secondo TripAdvisor, vi sono anche piccoli paesi come Cervia, in provincia di Ravenna che si affaccia sul Mar Adriatico, e Selva di Val Gardena, cittadina in provincia di Bolzano nota soprattutto per i suoi impianti sciistici.

Tra i musei di tutto il mondo più apprezzati e meglio recensiti dagli utenti ci sono il “Metropolitan Museum of Art” di New York City, il “Musee d’Orsay” di Parigi, il “Museo del Prado” di Madrid e la “National Gallery” di Londra.

L’unico museo italiano presente tra le prime venticinque posizioni è la “Galleria dell’Accademia” di Firenze; anche questo è un dato decisamente negativo se si considera l’importanza e la vastità del patrimonio artistico nazionale.

Un altro motivo di preoccupazione per l’Italia è rappresentato dalla totale assenza di ristoranti nostrani nella lista dei migliori al mondo secondo i “Travelers’ Choice Destinations Awards 2016”; un altro duro colpo per la fama internazionale della cucina italiana.

Il primo posto quest’anno è andato al locale dello chef basco Martín Berasategui che si trova a Lasarte, una piccola cittadina nel nord della Spagna.

Le cose vanno meglio per quanto riguarda gli hotel; secondo il parere degli utenti di TripAdvisor la terza migliore struttura alberghiera del mondo è il lussuosissimo “Bellevue Syrene” di Sorrento, notissimo comune della provincia di Napoli che si affaccia sul Golfo.

Al 20° posto c’è il “J.K. Place” di Roma, apprezzato dagli utenti del portale di viaggi per la sua eleganza e raffinatezza.

Secondo il parere di coloro che hanno votato per i “Travelers’ Choice Destinations Awards 2016” le spiagge italiane più belle si trovano in Sardegna (“Cala Mariolu” e “Cala Goloritzé”) e in Sicilia (la “Spiaggia dei Conigli” di Lampedusa e la costa di Favignana).

Quest’anno TripAdvisor ha deciso di premiare anche le migliori destinazioni emergenti; un’ottima idea per offrire consigli a chi volesse organizzare una vacanza in luoghi meno conosciuti e affollati ma comunque ricchi di fascino.

In questa lista la fa da padrona l’America Latina con le rovine archeologiche Maya di Tulum in Messico e Cartagena, un magnifico villaggio colombiano di pescatori che si affaccia sul Mar dei Caraibi.

Anche in Europa non mancano i posti da scoprire; gli utenti di TripAdvisor consigliano la cittadina di mare portoghese Funchal, l’isola greca di Oia e le spiagge di Brighton, storica meta di villeggiatura inglese.

I Travelers’ Choice Destinations Awards 2016 offrono un quadro preciso dei gusti e delle preferenze dei turisti di tutto il mondo e rappresentano un buon punto di partenza per tutti coloro che fossero in procinto di pianificare nuovi viaggi.

L’analisi ed i risultati pubblicati da TripAdvisor dovrebbero essere un punto di partenza per migliorare la nostra capacità di attrarre il turista; la tradizione turistica ha fatto sempre parte del nostro bagaglio culturale ma ora forse è sopito: dobbiamo rendere di nuovo desiderabili le nostre città.

Grazie alla rete e a pagine come TripAdvisor oggi è molto più semplice organizzare e trascorrere serenamente le proprie vacanze ma, probabilmente, questo è un aspetto negativo per gli amanti dell’avventura e degli imprevisti; chi vuole pianificare tutto prima di partire invece non può che essere felice di leggere i consigli e i suggerimenti di altri viaggiatori.

Giuseppe Loris Ienco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concerto del Primo Maggio

Sono stati resi noti i nomi degli artisti che parteciperanno alla 26° edizione del “Concerto del Primo Maggio”, il tradizionale evento gratuito di musica dal vivo che si svolge a Piazza di San Giovanni in Laterano a Roma.

La rassegna, promossa dai sindacati confederali C.G.I.L. (Confederazione Generale Italiana del Lavoro), C.I.S.L. (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) e U.I.L. (Unione Italiana del Lavoro), è organizzata dalle agenzie di spettacolo “iCompany” e “Ruvido Produzioni”.

Dal 1990 ad oggi sono stati numerosissimi i grandi nomi della musica leggera italiana e internazionale che hanno calcato il prestigioso palco di Piazza di San Giovanni in Laterano.

Tra i più famosi ci sono sicuramente cantautori del calibro di Fabrizio De Andrè, Franco Battiato e Roberto Murolo ma anche gruppi rock come Litfiba, Bluvertigo e Verdena.

Molti artisti stranieri conosciuti in tutto il mondo hanno partecipato al “Concerto del Primo Maggio” nel corso degli anni; tra questi non sono da dimenticare nomi del livello di Sting, Lou Reed, Nick Cave, B.B. King, Iron Maiden e Oasis.

Ma il 1° maggio non è fatto solo di pop e rock; sin dagli inizi della manifestazione tutti i tipi di generi musicali hanno avuto ampio spazio sul palco di Piazza di San Giovanni in Laterano.

Sono memorabili le esibizioni del grande pianista jazz Chick Corea – ospite dell’edizione del 1992 – e della Nuova Compagnia di Canto Popolare, l’ensemble folk di Peppe Barra che ha partecipato al “Concerto del Primo Maggio” per ben tre volte (1991, 1992 e 1998).

Un ruolo di primo piano lo hanno da sempre anche la musica etnica e la world music; tra i grandi esponenti di questi generi ricordiamo il compositore serbo Goran Bregović ed il cantante senegalese Youssou N’Dour.

Questa edizione 2016 del “Concerto del Primo Maggio” sarà presentata dal cantautore romano Luca Barbarossa e vedrà alternarsi sul palco un ricchissimo cast di artisti solisti e complessi musicali.

Dalle ore 15 alla mezzanotte si esibiranno dal vivo Asian Dub Foundation, Marlene Kuntz, Salmo, Tiromancino, Max Gazzè, Vinicio Capossela, Calexico, Gianluca Grignani, Tullio De Piscopo, Bugo, Coez, Fabrizio Moro, Dubioza Kolektiv, Gary Dourdan, Perturbazione, Nada, Andrea Mirò, Nina Zilli, Bandabardò e Mau Mau.

Ed ancora molti altri nomi: Ambrogio Sparagna, Raiz, Peppe Barra, Eugenio Bennato, Modena City Ramblers, Rezophonic, Thegiornalisti, Maldestro, Orchestra Operaia per Remo Remotti, Tony Canto, Enzo Avitabile, Il Parto delle Nuvole Pesanti, Miele, Med Free Orkestra con Matteo Gabbianelli e Roberto Angelini.

Ospiti di punta della serata saranno gli Skunk Anansie, la band rock inglese fondata nel 1994 e capeggiata dalla cantante Skin che, l’anno scorso, ha preso parte al talent show musicale di Sky “X Factor” nelle vesti di giudice.

Il “Concerto del Primo Maggio” verrà trasmesso in diretta televisiva su Raitre dalle ore 15 fino alla mezzanotte, con una pausa tra le 18:55 e le 20 per il telegiornale nazionale e quello regionale.

Il Comune e l’ATAC non hanno ancora diffuso informazioni ufficiali sui piani per trasporti e traffico previsti per la giornata del 1° maggio 2016 a Roma.

Molto probabilmente, però, la stazione metro di Piazza di San Giovanni in Laterano resterà chiusa nel corso del pomeriggio per motivi di sicurezza.

Il “Concertone” romano della Festa dei Lavoratori è da quasi trent’anni un appuntamento importante per tutta la città e un’ottima occasione per migliaia di appassionati di godersi quasi dieci ore di musica dal vivo senza dover pagare il biglietto.

Con un cast così ricco e variegato non possiamo far altro che augurare buon divertimento a tutti coloro che trascorreranno la giornata di festa sotto il palco del Concerto del Primo Maggio.

Giuseppe Loris Ienco

 

 

 

 

 

 

Festa della Liberazione

Musei aperti al pubblico

Lunedì 25 aprile 2016, in occasione della “Festa della Liberazione”, musei e siti archeologici statali saranno straordinariamente aperti al pubblico.

Ad annunciarlo è Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

L’iniziativa del MiBACT è rivolta a tutti coloro che vorranno trascorrere la “Festa della Liberazione” di quest’anno visitando i luoghi pubblici della cultura e dell’arte, di norma chiusi ogni primo giorno della settimana.

Le attrazioni interessate dall’evento organizzato dal Ministero sono più di 320 in tutta Italia; tra le più importanti e da non perdere ci sono il “Museo Egizio” di Torino, la “Galleria degli Uffizi” di Firenze, il “Museo di Capodimonte” a Napoli e la “Reggia di Caserta”.

A Roma e dintorni saranno aperti al pubblico quasi 50 musei e siti archeologici.

“Pantheon”, “Terme di Caracalla”, “Villa dei Quintili”, “Capo di Bove” e “Mausoleo di Cecilia Metella” sono solo alcuni dei meravigliosi luoghi dove sarà possibile trascorrere una giornata di festa all’insegna dell’arte e della storia romana.

Per chi preferisse visitare musei o gallerie d’arte, il “Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme” in Largo di Villa Peretti e il “Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia” in piazzale di Villa Giulia sono sicuramente mete da non perdere per tutti gli appassionati di antichità romane e pre-romane.

Non manca di certo l’offerta anche per i cultori dell’arte moderna e contemporanea; per la “Festa della Liberazione” sarà aperta, in via del tutto straordinaria, la “Galleria Nazionale” di Viale delle Belle Arti dove si potranno ammirare più di mille opere esposte in ben 55 sale.

I romani che sceglieranno di fare una gita fuori porta in occasione del prossimo 25 aprile potranno approfittare dell’iniziativa del MiBACT per visitare il “Museo delle Navi Romane” di Nemi dove sono custoditi i reperti delle due imbarcazioni dell’imperatore Caligola distrutte da un incendio nel 1944; altro gioiello da visitare è l’“Abbazia Greca di San Nilo” di Grottaferrata.

Quest’ultima, fondata nel lontano 1004 d.C. da una comunità di monaci campani, è una delle mete turistiche più belle e suggestive dei Castelli Romani.

Il complesso venne costruito sui ruderi di una grande villa romana che, secondo il parere di molti autorevoli studiosi, sarebbe appartenuta al grande oratore romano Marco Tullio Cicerone.

L’unica nota dolente è rappresentata dalle previsioni metereologiche; nella giornata della “Festa della Liberazione”, infatti, c’è il forte rischio di rovesci abbondanti a Roma e in buona parte della penisola.

Le possibili cattive condizioni del tempo potrebbero scoraggiare chi stesse pianificando visite a monumenti e siti archeologici all’aria aperta; tuttavia, come già presentato in questo articolo, fortunatamente le eccellenti alternative non mancano.

La Festa della Liberazione celebra un evento importante dal profondo significato per tutti noi e ciò rappresenta sicuramente un buon motivo per trascorrere la giornata di lunedì 25 aprile nel segno dell’arte e della cultura.

Giuseppe Loris Ienco

 

 

 

Cannavacciuolo all’Olimpico per una giornata di formazione

Non un paio d’ore in un centro commerciale, bensì un’intera giornata allo Stadio Olimpico di Roma è stata quella che lo chef più in voga del momento ha dedicato al mondo della ristorazione. Spettacolo e formazione dal vivo, “Pure tu vuoi fare lo chef?” si è rivelato proprio l’evento che intendeva essere: a partire dalle 9 del mattino, sul palco allestito davanti alla Tribuna Monte Mario, si sono succeduti gli interventi dei quattro collaboratori di Antonino Cannavacciuolo che, mettendo a disposizione la loro esperienza e preparazione, hanno svolto il ruolo di veri motivatori per le centinaia di addetti ai lavori presenti sugli spalti. Cannavacciuolo 1A prende spunti e appunti dalla tribuna, infatti, più di 1500 persone tra curiosi e, soprattutto, aspiranti ristoratori, proprietari di imprese, cuochi e studenti provenienti da tutte le parti d’Italia e pronti a lasciarsi ispirare dalla carica e dai consigli di chi lavora in questo settore con successo da anni. E se Flavio Cabrini, Stefano Quarta, Rudy Bandiera e Bruno Bruni hanno esortato il pubblico, ognuno a proprio modo e con diversi argomenti, ad investire non solo i soldi ma anche tutta la passione e l’energia per cercare di creare un’impresa che sia il più possibile unica ed in grado di soddisfare i desideri dei propri clienti per un successo assicurato, i quattro show cooking dello Chef hanno permesso a tutti i presenti di portare a casa qualche infallibile trucco del mestiere.

Appassionato e con tanta voglia di condividere con tutti i segreti imparati in tanti anni di esperienza, Antonino Cannavacciuolo, che allaCannavacciuolo 2 domanda di rivelarci il suo piatto preferito ha risposto, scherzando ma non troppo, che sarebbe come chiedere ad una mamma qual è il figlio che preferisce, è salito sul palco per farci vedere e, per qualche fortunato, anche assaggiare ciò che in pratica si ottiene quando ci si lascia ispirare  da un solo grande principio: rielaborare la tradizione affinché diventi innovazione. Solo cosi un piatto a base di semplice polpo può diventare una delizia gourmet, oppure il gorgonzola formare il ripieno di gustosi conchiglioni bagnati da una centrifuga di mela verde e sedano rapa; oppure ancora si può pensare di esaltare il gusto della triglia grazie al contrasto tra il dolce/amaro e morbido/croccante dell’indivia belga accostata all’arancia.

Mezzo cucchiaino di vitamina C nelle salse a base di frutta o verdura per non farle annerire, cuocere il pesce tra due padelle sovrapposte per evitare di farlo asciugare troppo, saltare brevemente le verdure in padella e poi lasciare che finiscano di ammorbidirsi in un piatto coperto da un velo di pellicola trasparente sono solo alcuni dei segreti del mestiere che lo chef ha desiderato condividere per dimostrare come, con il giusto grado di creatività, ogni piatto può diventare un simbolo di alta cucina. Sperimentare, inventare, rinnovare e rielaborare sono, secondo Cannavacciuolo 3il giudice di Masterchef, i presupposti teorici per avere successo in cucina, oltre all’importanza di far emergere il proprio gusto personale come chiave della diversità e quindi del successo. Proprio a proposito di questo, quando per una battuta a commento di tutto ho avuto l’opportunità di fare la fatidica domanda che attanaglia tutti i romani e non solo, e cioè se in una ricetta tradizionale come quella della carbonara sia giusto o no aggiungere la cipolla, lo chef ha risposto: “Queste sono quelle domande un po’ assassine… A te piace la cipolla nella carbonara? Se sì, va bene. Se no, non la mettere!”