Roma che legge

Dal 18 al 23 aprile 2016 appuntamento da non perdere per tutti i lettori della Capitale con la prima edizione di “Roma che legge”.

L’evento, promosso dall’Associazione “Forum del Libro” in collaborazione con “Biblioteche di Roma”, nasce dalla volontà di promuovere la lettura tra i cittadini romani.

Non è un mistero, infatti, che in Italia e soprattutto a Roma i lettori siano ormai una specie in via d’estinzione; secondo i più recenti dati Istat quasi il 10% delle famiglie italiane non ha alcun libro in casa e le persone che ne hanno letto almeno uno nel corso del 2015 sono state meno della metà di tutta la popolazione nazionale.

Gli unici dati confortanti riguardano i più giovani: oltre il 64% dei ragazzi tra gli undici e i quattordici anni ed il 58% degli studenti delle scuole superiori legge abitudinariamente.

Il calo vertiginoso di lettori di libri, giornali e riviste degli ultimi anni preoccupa non poco e questo allarmante fenomeno deve indurre tutti a compiere una seria riflessione; eventi come “Roma che legge” possono sicuramente rappresentare un’occasione utile e positiva per iniziare ad invertire questa tendenza negativa e riavvicinarsi alla lettura.

Nel corso della settimana di “Roma che legge” sono previsti incontri e dibattiti in moltissime biblioteche, scuole, librerie, circoli di lettura e teatri della Capitale.

Il 19 aprile ci sarà l’appuntamento delle ore 16:00 al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, per l’evento dedicato al “Premio Strega Ragazze e Ragazzi”, il riconoscimento nazionale di maggior prestigio per quanto riguarda la narrativa dedicata ai più giovani.

Verranno letti passi tratti dai dieci libri finalisti dell’edizione di quest’anno in compagnia di alcuni tra gli autori, del Presidente di “Biblioteche di Roma”, Paola Gaglianone, e del Presidente del “Forum del Libro”, Giovanni Solimine.

Per la giornata di giovedì 21 aprile sono previsti incontri interessanti in alcune scuole della Capitale: si inizia alle 14:30 con gare di lettura e laboratori di scrittura presso l’Istituto Comprensivo “Nando Martellini” in via Giuseppe Vanni.

Dalle ore 18 dello stesso giorno potremo assistere ad uno degli eventi clou di questa prima edizione di “Roma che legge”: la “Notte Bianca della Letteratura” che si svolgerà presso l’I.I.S. “Federico Caffè” di Monteverde.

Nel corso della serata interverranno lo scrittore Christian Raimo, l’editore Giuseppe Laterza ed il giornalista del “Corriere della Sera” e de “Il MattinoAntonio Pascale.

Il 23 aprile, in concomitanza della “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore”, l’evento “Roma che legge” chiude con una serie di appuntamenti assolutamente da non perdere.

Nel corso della mattinata assisteremo ai festeggiamenti per i dieci anni della Biblioteca Europea di via Savoia dove, dalle ore 10, verranno effettuate rappresentazioni teatrali di grandi classici della letteratura mondiale impreziosite da esercizi di lettura.

Alle 15:30 verrà inaugurato il Polo Culturale “Collina della Pace” nella borgata Finocchio.

Il Polo Culturale è immerso nel parco dedicato alla memoria di Peppino Impastato – giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1978 – e nasce grazie al recupero ed alla valorizzazione di beni confiscati alla Banda della Magliana nel 2004.

Il progetto di “Collina della Pace” è molto ambizioso: uno spazio di 1.500 metri quadrati ospiterà una grande biblioteca con più di 30.000 volumi disponibili per la lettura ed un archivio altamente tecnologico di materiali audiovisivi.

In occasione dell’inaugurazione i visitatori potranno assistere a mostre, concerti, letture ed incontri con autori letterari ed esperti del settore come il Presidente dell’A.I.B. (Associazione Italiana Biblioteche) Dott.ssa Enrica Manenti e la consulente bibliotecaria Dott.ssa Antonella Agnoli.

Nel corso degli eventi di Roma che legge verrà dato ampio spazio e particolare attenzione all’opera di William Shakespeare, il grandissimo poeta e drammaturgo inglese del quale quest’anno si commemorano i 400 anni dalla morte, avvenuta il 23 aprile 1616.

La lettura è un’abitudine che nobilita ma, purtroppo, è sempre meno diffusa; sarebbero necessarie molte più manifestazioni come “Roma che legge”, non disgiunte però da un importante supporto economico statale, per attrarre nuovi lettori.

Ricordando che, come disse l’editore Valentino Bompiani, “un uomo che legge ne vale due”, auguriamo il meritato successo a “Roma che legge”.

Giuseppe Loris Ienco

Caravaggio Experience a Roma

caravaggio experience

Non una semplice mostra, bensì una vera e propria esperienza sensoriale: ecco cos’è Caravaggio Experience. La vita e l’opera di Michelangelo Merisi vengono attraversate in un modo del tutto inedito, una fruizione che non passa solo attraverso la vista, ma anche attraverso l’olfatto e l’udito.

Caravaggio Experience resterà a disposizione degli spettatori fino al 3 luglio 2016,  presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (Via Nazionale 194).

L’approccio del percorso espositivo è del tutto contemporaneo e si avvale di un sofisticato sistema di installazioni multi-proiezioni di grandi dimensioni (Infinity Dimensions Technology), unito a musiche originali di sottofondo (di Stefano Saletti) e fragranze olfattive persistenti nelle sale (realizzate da Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella).

Il piano sensoriale viene coinvolto a 360°: un’esperienza unica, fortemente immersiva e spettacolare. Il progetto oltre che di grande valenza estetica è forte anche sul piano del progetto culturale, che risulta ampio e capace di parlare a un pubblico ampio e differenziato, più e meno esperto. Ne viene fuori una grande possibilità di coinvolgimento e divulgazione, un approccio a metà tra il didattico e il tecnologico.

Sono 57 i capolavori dell’artista che scorrono su pannelli a cristalli liquidi LCOS alti 7-8 metri in modo continuo, nell’arco di circa 50 minuti, attraverso l’uso i 33 proiettori Canon XEED in alta definizione, con una risoluzione superiore al Full HD (1920×1200): le immagini risultato perfettamente nitide e cristalline, anche nei loro particolari infinitesimi, consentendo una visione nel dettaglio.

Cinque le aree tematiche di Caravaggio Experience: la luce, il naturalismo, la teatralità, la violenza, i luoghi più importanti della vita dell’artista, vissuto a Milano, Roma, Napoli, Malta, Venezia, Siracusa, Porto Ercole (dove morì nel 1610, a 39 anni).

La musica diversifica i vari ambiti, risultando molto più concitata nella sezione dedicata al tema della violenza, che si apre con la testa decapitata de La Medusa e forti tinte rosso sangue che si allargano lateralmente, sui pannelli e le pareti, ma anche a terra e verso l’alto. Le note fanno da accompagnamento, da cornice, amplificano le sensazioni e le emozioni.

Molta attenzione viene data ai primi piani, ai volti dei personaggi del Caravaggio, sempre curati e perfettamente delineati, espressivi e quasi dotati di vita propria. Il pittore organizzava dei veri e propri “set” per la realizzazione delle sue opere, per studiare alla perfezione le posizioni, i giochi di luce e ombre.

Proprio la luce è elemento fondamentale della produzione dell’artista, come si evince da capolavori come La vocazione di San Matteo o La crocifissione di San Pietro.

Il percorso termina con un pannello dedicato esclusivamente alla produzione del Merisi, su cui scorrono alcune delle sue opere principali: prendono vita nuovamente, tra gli altri, il Bacchino malato, Giuditta e Oloferne, la Madonna dei Pellegrini, Amor vincit omnia, Narciso

Dopo Roma Caravaggio Experience si sposterà a Napoli fino ai primi mesi del 2017, ma sono in corso di definizione altre date sia in Italia che all’estero.

Caravaggio experience: i biglietti

Intero € 12,50 – ridotto € 10,00
Sono previste agevolazioni, ingressi gratuiti, ingressi ridotti. Per info e visite guidate rivolgersi alla biglietteria del Palazzo delle Esposizioni.

Caravaggio experience: il racconto

https://www.youtube.com/watch?v=UQvZhhDs63w

Roma 2024

Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, è tornato di nuovo ad illustrare l’enorme valenza di un evento come le Olimpiadi di “Roma 2024” con importanti ricadute positive sia per la Capitale che per tutto il paese.

Ospite della 50° edizione di “Vinitaly” – il più grande e importante salone di vini e distillati in Italia che si è tenuto a Verona tra il 10 e il 13 aprile – Nicola Zingaretti, oltre a promuovere le specialità enogastronomiche laziali e sottolineare i costanti progressi compiuti dalle industrie alimentari locali, ha approfittato del prestigioso palcoscenico della fiera veronese per illustrare alcuni punti del progetto di “Roma 2024”.

Nicola Zingaretti ha ribadito la volontà, da parte delle Istituzioni, di continuare a promuovere e supportare la candidatura di Roma quale città ospitante la 33° edizione dei Giochi Olimpici che si svolgeranno nell’estate del 2024.

Ricordiamo che le prossime due edizioni delle Olimpiadi si terranno quest’anno a Rio de Janeiro in Brasile dal 5 agosto al 21 agosto 2016 e, tra quattro anni, nella capitale del Giappone Tokyo dal 25 luglio al 9 agosto 2020.

Il comitato di “Roma 2024” non ha però la strada spianata verso il successo: le altre città candidate all’organizzazione della 33° edizione delle Olimpiadi, che sono Parigi, Budapest e Los Angeles, hanno presentato progetti ambiziosi e daranno sicuramente filo da torcere fino all’ultimo ai promotori italiani.

La decisione finale su quale tra le quattro città finaliste ospiterà i Giochi verrà presa l’11 settembre 2017 a Lima, capitale del Perù, in occasione della 130° sessione del C.I.O. (sigla che indica il Comitato Olimpico Internazionale, il più grande ed importante organismo sportivo del mondo).

Nicola Zingaretti ha affermato di essere consapevole delle numerose difficoltà nel riuscire a vincere la competizione ma si è detto certo del fatto che Roma abbia tutte le carte in regola per avere la meglio sulle altre tre città finaliste.

Uno dei motivi principali è la bellezza della città: secondo Zingaretti, infatti, la Capitale è l’unica tra le altre candidate che garantirebbe lo svolgimento di alcune delle gare sportive più importanti e seguite in luoghi storici unici al mondo; da parte nostra – però – non sottovalutiamo il fascino e la capacità attrattiva delle altre città concorrenti.

Il percorso della maratona, ad esempio, verrebbe “disegnato” in modo tale da permettere agli atleti di attraversare tutte le zone più belle e famose del centro storico di Roma.

L’idea degli organizzatori è quella di seguire il modello della “Maratona di Roma”, l’importante evento sportivo annuale organizzato dall’Italia Marathon Club le cui tappe, tradizionalmente, vengono poste in prossimità di piazze, vie e monumenti storici per consentire la fruibilità e l’ammirazione degli stessi.

La 22° edizione della “Maratona di Roma” – di cui abbiamo già parlato qui su “La Macina Magazine” – si è tenuta il 10 aprile scorso ed è stata un grandissimo successo con oltre 16.000 sportivi partecipanti.

I membri del comitato per “Roma 2024” puntano tutto sul fascino della Capitale e sul sicuro e massiccio afflusso di turisti per convincere i membri del C.I.O. che, nel settembre dell’anno prossimo, prenderanno la decisione finale.

In questo periodo le attività si stanno intensificando: una delegazione italiana – guidata dal Presidente del Comitato promotore di Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo e dal Presidente del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) Giovanni Malagò – saranno a Losanna (Svizzera) il 18 aprile 2016 per partecipare alla riunione di Sportaccord, l’associazione di tutte le federazioni sportive internazionali, e promuovere il progetto di “Roma 2024”.

Gli ostacoli sulla strada di “Roma 2024” non sono pochi; tra i tanti, il caos politico-amministrativo in cui si trova la Capitale da ormai troppo tempo. Inoltre i risultati delle prossime elezioni comunali di giugno potrebbero influire, e non poco, sul procedere dei lavori del Comitato Promotore.

La decisione più importante resta comunque quella finale della riunione del C.I.O. dell’11 settembre 2017. Chi avrà la meglio tra Los Angeles, Budapest, Parigi e Roma?

Non ci resta che aspettare e…che vinca il migliore.

Giuseppe Loris Ienco

 

Cannavacciuolo allo Stadio Olimpico

Sarà un’intera giornata dedicata al mondo della ristorazione quella del 19 aprile, quando lo chef Antonino Cannavacciuolo replicherà il fortunato evento formativo dello scorso 9 novembre a Milano in una delle più ambite location della Capitale.

Patron del Relais & Chateaux Villa Crespi, lo chef stellato è divenuto noto e amato al grande pubblico per vestire i panni del Gordon Ramsey nostrano nella versione italiana del programma “Cucine da Incubo”, lo show televisivo record di ascolti, dove il suo compito è quello di aiutare i ristoranti in crisi a scongiurare il rischio della chiusura. Inoltre, in qualità di nuovo giudice e conduttore di Masterchef Italia, si è trovato a lavorare fianco a fianco con giovani aspiranti cuochi ai quali sta rivelando i suoi segreti per diventare davvero dei numeri uno della cucina.

Antonino CannavacciuoloQuesto è un po’ anche quello che farà il prossimo martedì all’interno della suggestiva cornice dello Stadio Olimpico di Roma dove, insieme a formatori del settore che collaborano con lui da anni, darà l’occasione a molti imprenditori e futuri cuochi professionisti di apprendere tutti i consigli utili a trasformare un ristorante in un’impresa di successo. “Pure tu vuoi fare lo chef?” è uno show formativo che si propone come un grande momento di aggregazione, formazione e carica per chi ogni giorno decide di intraprendere il mestiere della ristoratore, uno dei più belli e difficili al mondo: durante l’evento, infatti, verranno approfonditi i temi legati al successo delle imprese con la presentazione di “case history” ed esempi pratici d’immediata applicazione per tutti. In quattro momenti diversi della giornata poi, lo Chef Antonino si cimenterà in spettacolari show cooking durante i quali mostrerà come creare piatti straordinari in maniera semplice e creativa, dando a tutti l’opportunità di portarsi a casa i veri “trucchi” del mestiere; non mancherà, per alcuni fortunati estratti, l’occasione di partecipare direttamente alla performance dal vivo.

Insieme allo chef Cannavacciuolo interverranno:

Paolo Toffanello: conduttore dell’evento, consulente e business coach che collabora da diversi anni con lo Chef e con lui ha studiato e promosso l’iniziativa.

Flavio Cabrini: formatore, esperto di motivazione del personale e gestione delle risorse umane.

Bruno Bruni: formatore e consulente per l’incremento delle abilità di vendita e comunicazione in sala.

Stefano Quarta: Restaurant advisor che ha costruito il suo successo nella bellissima terra del Salento aiutando più di 100 ristoratori ad ottenere più visibilità e a migliorare la propria offerta al pubblico

Rudy Bandiera: noto esperto di digital branding e di strategie di comunicazione per promuoversi e posizionarsi sul mercato.

Per info:

www.antoninocannavacciuolo.it

Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo

Alla Patagonia, grande regione dell’America Meridionale da sempre cara ai viaggiatori amanti della natura, è dedicato l’evento “Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” promosso da Roma Capitale.

Il territorio della Patagonia, diviso tra Argentina e Cile, occupa una superficie di oltre 900.000 km²; buona parte dell’area è costituita da zone desertiche e steppose popolate da innumerevoli specie di animali diverse come pinguini, puma, volpi e moltissimi altri piccoli mammiferi.

La Patagonia è ricca di paesaggi meravigliosi e luoghi suggestivi, raccontati e resi famosi anche da grandi scrittori come l’inglese Bruce Chatwin – autore di “In Patagonia”, diario di viaggio pubblicato nel 1977 – e il cileno Luis Sepúlveda che alla enorme regione desertica ha dedicato “Patagonia express. Appunti dal sud del mondo” pubblicato nel 1995.

L’enorme e vario patrimonio naturale della regione è tutelato da Argentina e Cile che, nel tempo, e con una lungimirante politica di protezione della natura, hanno istituito moltissime aree protette. Una delle più note e visitate è quella della “Terra del Fuoco” il cui parco nazionale occupa la regione più a sud dell’Argentina.

La mostra fotografica “Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” è stata inaugurata il 9 aprile scorso al “Museo di Roma in Trastevere” e sarà aperta al pubblico fino al 12 giugno 2016.

La mostra “Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” è promossa dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale con il patrocinio della Commissione Italiana dell’Unesco, della Regione Lazio e dell’Ente del Turismo della Patagonia.

La rassegna fotografica è realizzata da Luca Bragalli, fotografo e architetto paesaggista fiorentino. Nato nel 1972, Bragalli si occupa da molti anni di progettazione sostenibile, difesa della natura e tutela del territorio dall’impatto umano.

Le foto esposte nella mostra “Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” sono state scattate tra dicembre 2014 e gennaio 2015 in diverse aree protette cilene e argentine.

Vi sono molte immagini che riprendono i magnifici parchi nazionali argentini come “Los Glaciares” e “Terra del Fuoco” oltre ad altre suggestive testimonianze dalla Patagonia cilena (“Torres del Paine” e “Vicente Perez Rosales”).

La mostra “Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” si divide in due sezioni: in una sono esposte immagini nelle quali gli elementi “protagonisti” sono la pietra ed il vento, nell’altra viene dato risalto all’acqua dei fiumi e al gelo dei ghiacciai patagonici.

Le foto di Luca Bragalli sono rigorosamente in bianco e nero; la decisione di non mostrare i colori dell’incontaminata natura della Patagonia è legata alla volontà dell’autore fiorentino di dare il massimo risalto soprattutto alle forme, alla geometria ed alla purezza dei paesaggi desertici e stepposi dello sterminato territorio argentino-cileno.

La Patagonia è rappresentata nella sua alternanza di luci e ombre; la totale assenza di elementi umani accentua la maestosità della natura.

Il variare di luoghi e condizioni meteorologiche, che è ben rappresentato dalle immagini esposte, dà all’osservatore l’impressione di un luogo che, nonostante la calma del deserto, è comunque sempre in continuo movimento e perenne mutamento.

“Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo” è una mostra da non perdere per tutti gli amanti della natura e dell’ecoturismo; sono sempre in numero crescente gli appassionati di fotografia che affrontano il viaggio in Patagonia per riscoprire e fissare nelle foto il meraviglioso spettacolo che ci offre la natura.

Un’ottima occasione per riscoprire la bellezza della Patagonia – uno degli ultimissimi luoghi al mondo dove la natura la fa ancora da padrona – e per ricordarci dell’importanza della tutela della regione da un possibile invasivo e deprecabile impatto umano.

 

Patagonica – Paesaggi dalla fine del Mondo – Immagini di Luca Bragalli

Evento promosso da promosso da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Dove:

Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio, 1B – Roma

Quando:

Dal 9 aprile al 12 giugno 2016

Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00 (chiuso il lunedì)

Per i visitatori sono previste molteplici ed articolate facilitazioni economiche meglio specificate sul sito web:

http://www.museodiromaintrastevere.it

Tel. 060608 (orario 9,00 – 21,00)

Giuseppe Loris Ienco