ACCADEMIA DELLE SCIENZE VATICANE

By Martina Servidio

ACCADEMIA DELLE SCIENZE VATICANE               Ha fatto il suo ingresso nella prestigiosa Accademia delle Scienze un altro Premio Nobel:

Jennifer Anne Doudna, una donna, una scienziata, una docente di Chimica, è stata insignita del prestigioso riconoscimento mondiale ed è quindi entrata a far parte dell’Istituzione vaticana fondata nel 1603

Il Santo Padre, così come stabilito dall’antico regolamento, è l’unico a poter esercitare il diritto di nomina ed ha scelto la professoressa Jennifer Anne Doudna che è Docente dell’University of California a Berkeley negli Stati Uniti d’America.

ACCADEMIA DELLE SCIENZE VATICANEE’ una nomina di importante risonanza inserire la Dott.ssa Jennifer Anne Doudna nel consesso dei membri ordinari della Pontificia Accademia delle Scienze considerando che detta Istituzione vaticana racchiude tutti gli ambiti della scienza pura e ne sollecita la ricerca ed il progresso.

La Dottoressa Doudna  è nata il 19 febbraio del 1964 a Washington ed ha compiuto gli studi di Chimica presso il Pomona College a Claremont, specializzandosi in Biochimica alla Harvard Medical School a Cambridge; ha poi proseguito gli studi presso l’University of Colorado a Boulder ed è, al momento, docente di Chimica Molecolare all’University of California a Berkeley.

Il Premio Nobel per la Chimica le è stato riconosciuto nel 2020 per aver sviluppato il metodo di editing genomico CRISPR-Cas9 che rappresenta uno dei massimi traguardi nel campo dell’ingegneria genetica; esso consiste nel poter “sezionare” con assoluta precisione le sequenze di DNA ricavate da animali, da piante e da microrganismi contribuendo così ad aprire nuove strade per la cura e la guarigione da molte malattie.

Il Premio Nobel attribuito alla Dott.ssa Doudna è stato meritatamente condiviso con la collega e scienziata francese docente in Biologia, Microbiologia, Biochimica e Genetica, la Dott.ssa Emmanuel Charpentier

ACCADEMIA DELLE SCIENZE VATICANEla quale è stata nominata – anch’essa – Membro della Pontificia Accademia da Papa Francesco.

Sua Santità ha quindi nominato in questi primi giorni di agosto ben 3 donne scienziato iniziando con la scienziata canadese, Donna Theo Strickland

ACCADEMIA DELLE SCIENZE VATICANE docente di Fisica ottica presso il Department of Physics and Astronomy dell’Università di Waterloo.

Ricordo che a luglio 2020 anche il nostro Premier, Mario Draghi, fu nominato Membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

http://www.pass.va/content/scienzesociali/it/academicians/ordinary.html

TOCCATO IL SUOLO DI MARTE

TOCCATO IL SUOLO DI MARTE

 

By Martina Servidio

nella serata di giovedì 18 febbraio 2020, dopo 7 mesi di viaggio interplanetario, la sonda “Providence” ha concluso le operazioni di “ammartaggio” (ci dovremo abituare a questo termine) e dopo alcune ore, necessarie a verificare l’integrità di tutti i componenti, ha iniziato le attività scientifiche previste dalla missione.

Il Rover “Perseverance” si è attivato, come da programma, per effettuare tutte le operazioni.

TOCCATO IL SUOLO DI MARTE

L’obiettivo principale consiste nel cercare forme di vita che si suppone siano esistite 4 milioni di anni fa, raccogliere campioni del suolo ed effettuare carotaggi alla ricerca di acqua.

Tutti i campioni e le analisi dovrebbero essere recuperati in una prossima missione su Marte non essendoci – per il momento – alcuna possibilità di alzarsi in volo.

Una novità strabiliante è costituita dal tentativo di far volare, seppur per alcune centinaia di metri, anche un piccolo elicottero denominato “Ingenuity”.

TOCCATO IL SUOLO DI MARTE

Dobbiamo considerare che questo esperimento presenta difficoltà ovviamente ancora sconosciute poiché l’atmosfera di Marte è estremamente rarefatta (è l’1% rispetto a quella terrestre)

“Sette minuti di terrore”

Così li ha definiti Jennifer Trosper, vicedirettore del progetto della Nasa riferendosi agli ultimi minuti di avvicinamento durante i quali è impossibile ogni intervento di correzione della traiettoria a causa degli undici minuti di ritardo nelle comunicazioni.

Altro fattore di rischio era la percentuale di insuccesso dell’“ammartaggio” calcolata  al 60%; il successo è stato invece completo.

“Providence” è dotato di numerosi strumenti, alcuni studiati per l’occasione, che sveleranno i segreti del pianeta rosso. Una stazione meteo controllerà “il tempo meteorologico” mentre un altro tenterà di produrre ossigeno dall’atmosfera di Marte; avremo in futuro un clima idoneo all’insediamento umano?

Un radar analizzerà il pianeta al disotto della superficie, uno spettrometro a raggi ultravioletti e a raggi X identificherà la costituzione atomica dei diversi composti presenti ed un microfono “ascolterà” l’atmosfera marziana.

Le esplorazioni spaziali hanno un futuro?

Una delle aspirazioni più forti dell’uomo è esplorare lo spazio ed interagire con i corpi celesti che lo compongono tuttavia Marte presenta un ambiente inospitale e molto pericoloso ma ciò non impedisce all’uomo di sognare, di ampliare le proprie conoscenze e di arrivare sulla superficie del pianeta per creare la possibilità di viverci.

E’ l’instancabile spinta propulsiva dell’essere umano.

Segue ora un video diffuso dalla NASA che presenta l’”ammartaggio” della sonda “Providence”

PH e Video NASA

 

 

 

 

 

Alzheimer, oggi la giornata mondiale

alzheimer

Era il 1910 quando il dottor Alois Alzheimer pubblicò il suo primo studio sulla malattia da lui individuata e che ha preso il suo nome: ad oggi la ricerca su questa forma di demenza vanno avanti, per cercare sia cure che possano rallentarne il processo degenerativo che possibili cause e interventi preventivi.

Questo in corso è il V Mese Mondiale Alzheimer e il 21 settembre ricorre la Giornata Mondiale Alzheimer, istituita nel 1994 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’Alzheimer Disease International per creare una coscienza pubblica sulla malattia e riunire malati, familiari e associazioni Alzheimer di tutto il mondo.

L’Alzheimer (per cui ad oggi non esiste cura) è una malattia dal forte impatto sulla società che mette a dura prova non solo il malato, ma soprattutto la sua famiglia e i suoi cari. Secondo gli esperti sarebbe causato da un accumulo di proteina beta-amiloide nel cervello. Di recente alcuni scienziati hanno messo a punto un farmaco (chiamato Aducanumab) capace di ridurre questa quantità e quindi rallentare il corso della malattia.

La frontiera successiva è capire se esista la concreta possibilità di una regressione dei sintomi già diagnosticati, parallelamente alla rimozione della beta-amiloide nel cervello.

Associato alla perdita di memoria, di per sé già aspetto che ne fa percepire la gravità, l’Alzheimer, nel suo decorso, si caratterizza per molteplici altri aspetti ugualmente gravi: impoverimento del vocabolario, difficoltà nell’eseguire azioni quotidiane e semplici movimenti, mancato riconoscimento di persone e luoghi, impeti di rabbia e aggressività, apatia, stanchezza.

Secondo il Rapporto Mondiale Alzheimer 2015, sono circa 47 milioni le persone affette da demenza nel mondo, cifra che, secondo le previsioni, raddoppierà nei prossimi 20 anni.

Soltanto in Italia si contano circa 600 mila malati di Alzheimer, stando all’ultima ricerca effettuata dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) con l’Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer). Il numero è in aumento e a crescere è anche l’età media, pari oggi a 78,8 anni rispetto ai 77,8 anni del 2006, quando i malati erano 520 mila.

A preoccupare è il rischio di isolamento sociale a cui vanno incontro le famiglie, spesso abbandonate e prive di supporto e servizi adeguati; profonde sono le differenziazioni territoriali dell’offerta, in termini di assistenza e aiuto specializzati, che penalizzano soprattutto il Sud.

Giornata Mondiale Alzheimer: le iniziative

In occasione della XXIII Giornata Mondiale Alzheimer sono state organizzate, in tutta Italia, diverse iniziative.

Bologna, Trieste, Como, Milano, Bari, Perugia: da nord a sud, i vari incontri saranno utili per porre domande ad esperti del settore, per informarsi in merito alle terapie, per confrontare le proprie esperienze con quelle di altre famiglie.

Le giornate in programma si caratterizzano come importanti occasioni per medici, addetti al sociale, ma soprattutto persone che quotidianamente fanno fronte ai disagi causati dalla malattia, all’isolamento che ne consegue e al senso di incapacità nel fronteggiarla che la accompagna.

Difficile, infatti, è soprattutto capire come relazionarsi con questi malati, come comportarsi, come affrontare i loro cambiamenti e il degenerare dell’Alzheimer.

A Roma, per l’occasione, è stata organizzata una campagna di test preventivi gratuiti a cura della Fondazione Igea Onlus e dell’Università di Roma, in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Roma Onlus: il test fornisce un controllo generale dello stato cognitivo della persona, per individuare eventuali deficit riconducibili al rischio di sviluppo della patologia nei prossimi anni.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’Alzheimer e sull’isolamento a cui vanno incontro i malati e le loro famiglie, verrà inoltre proiettatato presso il Cinema Greenwich il cortometraggio Non temere, diretto da Marco Calvise, seguito da dibattito. Il film è patrocinato da Aima e dall’Associazione Alzheimer Roma Onlus.

Non temere racconta la giornata di Giuseppe, malato di Alzheimer ad uno stadio avanzato, ricoverato in un istituto: vengono messi in luce sia le relazioni umane, dal rapporto con l’infermiera che lo assiste a quello con la moglie e la figlia, che gli aspetti problematici portati dalla malattia, dalla perdita di memoria alla difficoltà di comunicare e compiere  i gesti quotidiani.

Alzheimer sui social: progetto My grandma is fading

Il progetto artistico di Luca Vallese, 23enne di Torino, prende ispirazione da un oggetto molto semplice: una fotocopiatrice. Nello specifico, il rumore visivo che si genera facendo delle fotocopie e che può stratificarsi, accumularsi sull’immagine, se si continua a fotocopiarla. E questo è esattamente ciò che ha fatto con una foto di sua nonna, malata di Alzheimer dal 2008: l’ha fotocopiata più e più volte, realizzando un progetto grafico d’impatto, che rende visivamente bene ciò che accade a queste persone, che lentamente è come se scomparissero, se si perdessero in corridoi bui, mentre i loro ricordi si dissolvono.

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Luca sta veicolando il suo progetto, intitolato My grandma is fading su Facebook e Istagram, pubblicando una foto al giorno: dalla prima, quella originale, nitida, che diventa mano a mano più sfocata.

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Il suo obiettivo, spiega, “è di natura prettamente artistica: prendere qualcosa di privato e renderlo bello e universale, nella misura in cui è possibile, qualcosa in cui anche altre persone abbiano la possibilità di riconoscersi”. La speranza che c’è dietro è che “possa generare nelle persone un cortocircuito emotivo sufficiente da permettere loro di guardare i propri familiari con gli occhi della prima volta, con lo sguardo ancora nuovo che si ha quando si ha a che fare con qualcuno ancora da conoscere”.

Festival delle Scienze

Dal 20 al 22 maggio 2016 l’Auditorium Parco della Musica ospiterà l’undicesima edizione del “Festival delle Scienze”.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Musica per Roma e dalla casa editrice Codice. Idee per la Cultura in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’edizione dell’anno scorso del “Festival delle Scienze”, dedicata al tema dell’ignoto, ha segnato il record di 20.000 persone partecipanti; i promotori sperano di riuscire a ripetere l’enorme successo di pubblico anche per questo 2016.

Protagonista assoluto della manifestazione sarà Albert Einstein, il geniale scienziato tedesco considerato uno dei più grandi pensatori del 20° secolo; la sua fama è legata soprattutto allo sviluppo della teoria della relatività che ha profondamente rivoluzionato il mondo della fisica modificando la concezione comune di spazio e tempo.

L’importanza di Albert Einstein è ancora oggi determinante nel campo della ricerca; esperimenti recenti, infatti, hanno confermato l’esistenza delle onde gravitazionali, le distorsioni nella curvatura della struttura quadridimensionale dell’universo ipotizzate dallo studioso tedesco nel 1916.

L’edizione del 2016 del “Festival delle Scienze” celebra le teorie di Einstein e l’importanza del metodo scientifico per il progresso dell’uomo nel corso dei secoli.

Albert Einstein

Albert Einstein

Il programma della manifestazione si concentrerà sulla relatività, la gravità e il concetto fisico di spaziotempo; i dibattiti e gli incontri saranno condotti in modo tale da essere chiari e fruibili anche ai non “addetti ai lavori”.

La scienza e la ricerca sono naturalmente al centro dell’attenzione dell’evento dell’Auditorium Parco della Musica ma si parlerà di questi argomenti prendendo in considerazione anche il loro legame con altre discipline come la storia, la psicologia, la filosofia e la sociologia.

Nel ricco elenco di ospiti del “Festival delle Scienze” vi sono personalità e professori di prim’ordine in campo scientifico come Elena Aprile della Columbia University di New York, David Kaiser del MIT (Massachussets Institute of Technology), Ned Markosian della University of Massachussets e Joao Magueijo dell’Imperial College di Londra.

Il “Festival delle Scienze” verrà aperto dal discorso del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini alle ore 9:30 di venerdì 20 maggio; tra le numerose lezioni in programma, assolutamente da non perdere sarà quella che svolgerà il cosmologo Magueijo lo stesso giorno alle ore 16 riguardo le nuove sfide che la scienza dovrà fronteggiare nel corso del 21° secolo.

Domenica 22 l’evento si chiuderà con la lectio magistralis del fisico Eliezer Rabinovici del CERN di Ginevra che parlerà del ruolo etico della scienza e di sviluppo sostenibile.

Altre due conferenze molto interessanti che si terranno nel corso dei tre giorni all’Auditorium Parco della Musica sono una di Vincenzo Barone dell’Università del Piemonte Orientale sulle simmetrie della natura di Einstein e l’altra di Seth Lloyd del MIT (Massachussets Institute of Technology) sul mondo dei computer quantistici e sui big data.

Non mancheranno attività interattive e divertenti per coinvolgere maggiormente anche coloro che sono a digiuno di conoscenze scientifiche; l’installazione chiamata “Surf Gravitazionale” darà la possibilità ai visitatori di creare curve virtuali nello spazio e di giocare con le onde gravitazionali.

Per i più piccoli, invece, sabato e domenica la compagnia teatrale “Gatti Ostinati” terrà lo spettacolo “Coltivare lo stupore – Storie per occhi aperti e orecchie curiose”.

Il Festival delle Scienze è un appuntamento di altissimo livello culturale consigliato e adatto a tutti; un ottimo modo per avvicinarsi all’affascinante e complesso mondo scientifico.