La Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma annuncia che anche nel 2020 si svolgerà “l’evento degli eventi del mondo del balletto”; esso è l’affascinane evento senza precedenti per gradimento e presenze.
Le Terme di Caracalla saranno la magnifica cornice che racchiuderà l’avvenimento Roberto Bolle and Friends dell’eccezionale étoile scaligera Roberto Bolle, già principal dancer dell’American Ballet Theatre di New York.
Le date previste sono il 14 e il 15 luglio 2020.
Il Gala dei gala che nasce dall’esperienza e dal carisma di Roberto Bolle, qui in veste di interprete e direttore artistico, riunisce alcune delle stelle più brillanti del panorama ballettistico internazionale.
Un evento straordinario, imperdibile per gli spettatori che dal 2011 accorrono alle Terme di Caracalla sempre più numerosi e desiderosi di vedere il loro beniamino e icona del balletto mondiale esprimersi in uno dei luoghi più suggestivi e maestosi della capitale.
La bellezza del suo corpo perfetto e la sua eleganza artistica lo rendono una creatura leggendaria. Il dialogo sublime che riesce a stabilire tra la struttura delle danze proposte e l’apparato architettonico lo sublima.
Roberto Bolle dona ai presenti un’esperienza estetica ed artistica profondamente emozionante.
Il Sovrintendente Carlo Fuortes nel rinnovare quest’appuntamento ricorda che “In questi anni Roberto Bolle, con la sua ineguagliabile capacità artistica e comunicativa, è riuscito a creare, alle Terme di Caracalla, un tempo di festa e di celebrazione della grande danza mondiale donando qualità e maestosità, generando empatia e unione di sentimento in un pubblico sempre più numeroso”
I biglietti per il Gala Roberto Bolle and Friends sono in vendita da sabato 26 ottobre 2019 ai seguenti prezzi: da 25 a 120 euro più 15% di prevendita.
Petite Mort di Jiří Kylián, Walking Mad di Johan Inger e Artifact Suite di William Forsythe: l’Ètoile Alessandra Amato, i Primi Ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza, i Solisti e tutto il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma portano in scena un trittico dedicato alla danza neoclassica. Lo spettacolo sarà in replica fino al 21 marzo. Si tratta di tre coreografie senza precedenti nella storia del Costanzi, mai presentate prima. Questo conferisce un valore aggiunto al programma, dedicato alla memoria dell’étoile e Direttrice Onoraria della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera Elisabetta Terabust, scomparsa lo scorso 5 febbraio.
Kylián, Inger e Forsythe erano «coreografi da lei tanto apprezzati». Lo ricorda Eleonora Abbagnato (Direttrice del Corpo di Ballo) nel messaggio audio diffuso a inizio spettacolo, doveroso omaggio alla Terabust.
Il trittico ha come fili conduttori sicuramente il rapporto di coppia, la fisicità, l’esplorazione del corpo e le sue sfaccettature, da quelle sensuali a quelle più violente.
Petite Mort di Jiří Kylián apre il trittico
Petite Mort di Jiří Kylián è una creazione del 1991, composta dal coreografo praghese in occasione del Festival di Salisburgo. I dodici ballerini (sei uomini e sei donne) portano in scena un ventaglio di emozioni che spazia dalla sensualità all’aggressività. Tra le mani hanno dei fioretti: il loro fendere l’aria genera un fruscio che diventa parte integrante della musica. In sottofondo l’Adagio e l’Andante dei concerti per pianoforte KV 488 e 467 di Wolfgang Amadeus Mozart. Così descriveva lo stesso Kylián la sua coreografia:
‘Petite mort’ è un’espressione poetica e significativa per descrivere l’orgasmo di un rapporto sessuale. In francese, e in altre lingue, questa percezione è descritta come ‘piccola morte’. E così può essere. Nel momento di massimo piacere, o nel momento in cui si sta potenzialmente generando una nuova vita, siamo portati a ricordare che le nostre esistenze sono relativamente brevi e che la morte non è mai troppo lontana.
Tutti i ballerini hanno costumi essenziali color carne, che richiamano la nudità. La coreografia si apre con un assolo dei soli uomini, senza base musicale, poi insieme alla musica entrano in scena anche le donne. Ed è proprio la coppia il fulcro di questa danza: la celebrazione di due corpi fusi in una sola sinergia. Il passo a due è intenso, sono le linee di braccia e gambe a dominare i movimenti. I corpi si spostano sul palcoscenico mantenendo sempre il loro contatto e prevalentemente seguendo linee orizzontali. Se i ballerini si separano è solo per poi ricongiungersi nuovamente: un salto, una presa, una posizione, mai nulla è fatto come singolo individuo, la presenza percepita dallo spettatore è sempre di due elementi.
Walking Mad di Johan Inger
Johan Inger realizza nel 2001 Walking Mad, avendo come punto di riferimento il Bolero di Maurice Ravel, a cui si aggiunge nella seconda parte il piano di Arvo Pärt. Il titolo, invece, gli fu ispirato da una celebre citazione di Socrate: «Le nostre più grandi benedizioni arrivano a noi per via della follia». È forse il lavoro più famoso del coreografo svedese allievo di Jiří Kylián. L’elemento che subito balza agli occhi è la presenza di un muro: lo spazio scenico in cui si muovono i ballerini, infatti, è concepito come un “al di qua” e un “al di là” da esso. È una parete che divide, che si muove coi ballerini, che li mette in comunicazione o li separa. Sei uomini e tre donne in scena, vestiti in modo meno essenziale rispetto all’esibizione precedente (e a quella successiva): cappelli, camicie, abitini per le donne e giacche per gli uomini. E poi vestiti sgualciti, ma colorati, lasciati a terra. Walking Mad è un racconto e il muro sicuramente richiama simbolicamente le barriere che dividono costantemente le persone, uomini e donne stessi. L’andamento della coreografia, infatti, ricorda le fasi di un rapporto sentimentale, dall’innamoramento alla disillusione all’abbandono.
Walking Mad è un viaggio in cui incontriamo le nostre paure, i nostri desideri e la leggerezza dell’essere.
Johan Inger
Artifact Suite di William Forsythe
A chiudere il trittico è Artifact Suite di William Forsythe: si articola in due parti. Nella prima, danzata sulla Ciaccona BWV 1004 (Partita per violino solo n°2 in re minore) di Johann Sebastian Bach, due coppie si esibiscono in complessi passi a due. Intorno a loro tutti gli altri ballerini formano una specie di cornice umana e compiono movimenti più essenziali. Il sipario si abbassa più volte, per poi rialzarsi mostrando di volta in volta un nuovo quadro e nuove posizioni. Gli occhi si riempiono di una luce color oro, che poi lascia spazio a una luce bianca, più fredda, nella seconda parte. Su musica di Eva Crossmann-Hecht si esibisce l’intero Corpo di Ballo: è un momento di coralità basato su movimenti a specchio e ripetuti. L’insieme dei corpi in movimento è di forte impatto e mette in risalto non solo le doti di ogni singolo danzatore in scena. Si configura come un omaggio stesso alla danza classica e alla tecnica accademica.
Il Teatro dell’Opera di Roma sposta anche quest’estate la sua programmazione in una location d’eccellenza: le Terme di Caracalla. In cartellone serate dedicate alla grande lirica, con opere amatissime dal pubblico come Nabucco, Tosca e Carmen e alla danza, con le tre imperdibili serate del Roberto Bolle and Friends.
Il danzatore, primo ballerino italiano ad essere insignito del titolo di Principal Dancer presso l’ABT contemporaneamente a quello di Etoile della Scala di Milano, è ormai un consueto ospite dell’estate a Caracalla col suo gala.
Un appuntamento che con successo di pubblico e critica va avanti ormai da diversi anni, col merito di aver avvicinato un pubblico sempre più ampio alla danza di qualità, ma anche di aver portato in Italia stelle della danza mondiale, etoiles provenienti dai più prestigiosi e rinomati teatri.
Nella capitale la prima rappresentazione di questa edizione 2017 del Roberto Bolle and Friends ci sarà martedì 11 luglio. Seguiranno due repliche, mercoledì 12 e giovedì 13 luglio. Quest’ultima data è stata aggiunta in seguito alla spropositata richiesta di biglietti, andati esauriti in breve tempo.
Roberto Bolle anche quest’anno è sia interprete che direttore artistico del gala che porta il suo nome e che ha debuttato, per questa edizione, a Firenze lo scorso 7 luglio. Dopo Roma sarà la volta di Spoleto il 15 luglio, Verona il 17 luglio, Cagliari il 21 luglio. Danzatore dal talento universalmente riconosciuto, comunicatore attento ai linguaggi moderni, il ballerino piemontese per lo spettacolo ha scelto nuovamente la strada del mix tra classico e moderno, con un’attenzione particolare per l’ausilio della tecnologia.
«La prima volta che ho percepito la potenza di danza e tecnologia insieme è stato a un concerto di Jovanotti – ha raccontato Bolle a Vanity Fair – Il suo utilizzo per il live di effetti speciali, proiezioni e immagini in 3D, mi ha illuminato. La sfida era portare questo linguaggio al servizio della danza classica e sul live. Significa che la danza si confronta e dialoga con la modernità, col futuro, si apre al mondo esplorando nuove strade. Nuove strade che non tradiscono la qualità, ma la potenziano. Il primo esperimento in questo senso, Prototype, è stato un grande successo. Con Rencontre faremo un altro passo in avanti».
Roberto Bolle and Friends: i due atti
Rencontre è il passo a due che chiude il secondo atto del Roberto Bolle and Friend e che vede Roberto Bolle danzare con Melissa Hamilton. Grazie ad una trasposizione grafica i due diventeranno sagome disegnate, in bilico tra sogno e realtà, tra magia e verità.
Fanno parte di questa seconda parte dello spettacolo anche La Bayadère (Polina Semionova e Roberto Bolle), Esmeralda (Anna Ol e Young Gyu Choi), Caravaggio (Melissa Hamilton e Roberto Bolle), Les Bourgeois(assolo di Daniil Simkin), Tchaikovsky Pas de Deux (Misa Kuranaga e Herman Cornejo).
Ad aprire la serata Ballet 101, coreografia di Eric Gauthier su musica di Eric Gauthier e Jens-Peter Abele interpretata da Roberto Bolle con la partecipazione straordinaria di Francesco Pannofino. Seguono Don Chisciotte Atto III (Misa Kuranaga e Daniil Simkin), Carmen (Polina Semionova e Roberto Bolle), Penumbra (Anna Ol e Young Gyu Choi), Mono Lisa (Melissa Hamilton e Roberto Bolle), eseguitain una sola delle tre serate, in alternativa a Take me with you (Melissa Hamilton e Roberto Bolle).
Take me with you
Take me with you è un inedito realizzato dal coreografo polacco Robert Bondara, eseguito sulle note del brano Reckoner dei Radiohead, gruppo musicale alternative rock inglese con all’attivo oltre 30 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Questa scelta artistica e musicale conferma ancora una volta l’apertura di Bolle verso la modernità, verso sonorità, stili e generi non prettamente da repertorio, proprio nell’ottica di una Danza (e dell’Arte in genere) sempre più disposta al dialogo, al confronto e alla sperimentazione.
Roberto Bolle and Friends: i protagonisti
Con Roberto Bolle si esibiranno: Young Gyu Choi e Anna Ol dalDutch National Ballet (Amsterdam), Herman Cornejo e Daniil Simkin dall’American Ballet Theatre (New York). E ancora: Melissa Hamilton dal Royal Ballet (Londra), Misa Kuranaga dal Boston Ballet (Boston), Polina Semionova da Staatsballett Berlin (Berlino).
Primo ballerino,étoile, e, successivamente maestro del corpo di ballo dell’Arena di Verona;
Unico italiano finalista e vincitore di diploma dell’ottavo Concorso Internazionale del Balletto di Mosca, presieduto da Yuri Grigorovich;
Partner prescelto da Carla Fracci in occasione della celebrazione del settantesimo anniversario della immensa icona della nostra Danza Classica;
Partner prescelto da Luciana Savignano perfezionatasi presso ilTeatro Bol’šoj di Mosca;
Relatore presso l’Università di Roma Tre sul ruolo del “danzatore-attore”;
Insegnante di Pas de Deux presso l’Accademia Nazionale di Danza.
Potremmo citare molti altri riconoscimenti ma riteniamo che questa minima presentazione possa trasmettere il senso dell’alta qualità artistica che Fabio Grossi, L’Accademia delle Arti e la sua Direttrice Artistica, Catia Di Gaetano, hanno inteso imprimere allo Stage di Danza Classica che avrà luogo dal 19 al 23 luglio presso l’Accademia delle Arti.
E’ iniziata il 27 maggio e terminerà il prossimo 9 giugno a Roma una dieci giorni di musica, opera, spettacoli e cultura che riporta la capitale italiana sullo stesso piano delle grandi capitali europee: Roma come Parigi, Barcellona, Vienna, Berlino ha finalmente un Festival internazionale, il Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo che esplora l’universo del teatro musicale contemporaneo nelle sue accezioni più ampie e profonde.
Dieci giorni di programmazione. Dieci spettacoli (quattro di teatro musicale, cinque di teatro strumentale, una coreografia). Sette sedi (Teatro Costanzi, Teatro Argentina, Auditorium Parco della Musica, Teatro India, Teatro Nazionale, Teatro di Villa Torlonia, Villa Medici). Questa, in cifre, la prima edizione del Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo presentato dal Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione artistica di Giorgio Battistelli. «Il Teatro dell’Opera – dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes – ha deciso di muovere verso l’esplorazione dei nuovi linguaggi musicali e teatrali per riportare Roma al centro della vita culturale contemporanea, in relazione con le altre grandi capitali europee. E proprio in questa direzione va il primo Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo, Fast Forward Festival, a cura di Giorgio Battistelli, che dal 27 maggio al 9 giugno porterà a Roma le espressioni di ricerca più interessanti dell’universo artistico attuale, dalla musica, al teatro, dalla danza fino alle arti visive e nuovi linguaggi digitali. E, altro elemento del tutto nuovo, abbiamo voluto che il Festival si estendesse a tutta la città diventando non solo un obiettivo del nostro Teatro, ma anche quello di un’intera città in movimento. Per questo, insieme al Teatro dell’Opera, hanno collaborato le principali istituzioni culturali della capitale: l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro di Roma, la Fondazione Musica per Roma, l’Accademia di Francia, articolando la programmazione in più spazi, per creare un vero e proprio network che possa raggiungere l’intera città. Vogliamo raggiungere un pubblico il più vasto possibile, dagli appassionati di teatro contemporaneo al pubblico della musica e della danza contemporanea, cui portare il messaggio fondamentale dell’arte come continuo cambiamento, e rivendicare il ruolo che spetta ad ogni istituzione culturale impegnata a produrre la conoscenza dell’oggi». Il Festival si rivolge ad un pubblico potenzialmente infinito: gli appassionati di musica, in particolare di musica contemporanea, che soffrono una carenza di proposte specie nella capitale, gli amanti del teatro, che possono ritrovare la loro arte preferita articolata attraverso linguaggi diversi come l’opera o vere e proprie opere teatrali strumentali, infine il pubblico della danza, sempre più numeroso in Italia e, in particolare a Roma.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. OkNo