10 anni di Twitter

“10 anni di Twitter” hanno portato a profondi cambiamenti e novità nel mondo della comunicazione e dei social network.

Il 21 marzo 2006 Jack Dorsey, uno dei fondatori di Twitter, pubblicò il primo tweet; un semplice messaggio di prova che ha aperto la strada ad una vera e propria rivoluzione culturale.

In “10 anni di Twitter” l’informazione ha creato un legame sempre più forte con internet.

Twitter ha contribuito alla nascita del citizen journalism, una nuova forma di giornalismo interattivo dove I lettori partecipano alla notizia, utilizzando internet per commenti o domande. Sempre più spesso vi aggiungono anche nuovi dettagli e testimonianze.

Twitter è la piattaforma di microblogging più importante e diffusa; i messaggi pubblicati – che vengono chiamati “tweet”, termine inglese per “cinguettio” – non possono però superare i 140 caratteri e forse tale impostazione viene considerata limitativa.

Una delle caratteristiche principali di Twitter è l’utilizzo dell’hashtag.

Gli hashtag catalogano le parole chiave contenute in un tweet, ne semplificano la ricerca e ne mettono in evidenza i particolari di ciò che si desidera comunicare.

Twitter ha avuto grande importanza nel raccogliere e diffondere le testimonianze dei più significativi eventi accaduti in questi ultimi dieci anni.

Nel 2011 è stato il social network più utilizzato per organizzare i movimenti e documentare i fatti della Primavera araba, nonostante i numerosi tentativi di censura e repressione da parte dei regimi.

Non sempre, però, esso viene utilizzato con buoni propositi: organizzazioni terroristiche diffondono spesso le loro minacce proprio attraverso i tweet.

Oggi Twitter conta più di 330 milioni di iscritti ma è ben lontano dal numero di iscritti che registra Facebook che, con i suoi 1,5 miliardi di utenti, sembra essere assolutamente irraggiungibile.

Facebook e Twitter sono però due social network molto diversi: mentre il primo è maggiormente usato per diffondere informazioni e pensieri personali, il secondo ha un peso superiore nel campo dell’informazione.

Dopo “10 anni di Twitter” esso risulta uno strumento più efficace nella comunicazione in tempo reale e, non a caso, le agenzie di stampa soffrono sempre di più la sua concorrenza.

Tuttavia Twitter sta attraversando un periodo di crisi; la società non ha mai chiuso un bilancio in attivo ed il numero degli iscritti non registra alcuna crescita da molti mesi.

Per una azienda “market oriented” non è certamente un trend da sottovalutare e quindi l’Azienda ha immediatamente applicato dei correttivi per contenere le spese; tra il 2015 e il 2016 Twitter ha licenziato l’8% dei suoi dipendenti e cinque top manager.

Nonostante questi dati preoccupanti Twitter è ancora la piattaforma di comunicazione immediata più usata dai personaggi pubblici, soprattutto politici e artisti.

Il politico più seguito in questi primi “10 anni di Twitter” risulta essere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, con più di 71 milioni di followers.

La cantante pop Katy Perry è invece la V.I.P. con più seguaci in assoluto: quasi 85 milioni di persone ricevono i suoi aggiornamenti.

Gli account dei personaggi pubblici sono quindi una risorsa per Twitter; l’azienda ci punta fortemente, con la speranza di riuscire a resistere alle pressioni dei competitor per almeno altri dieci anni.

 

Giuseppe Loris Ienco

 

Twitter sposa la sicurezza: al via il nuovo Safety Center

foto twitter safety center
foto twitter safety center

Twitter introduce il Safety Center

Da anni al centro di pesanti critiche in tema di sicurezza, Twitter decide finalmente di correre ai ripari e pagare il suo obolo alla causa della protezione utenti. Il nuovo Safety Center, in forze alla piattaforma di microblogging da qualche giorno, si propone come un archivio di informazioni utili agli utenti – soprattutto giovani – che intendano approcciarsi al mondo di internet in maniera sicura. Il protagonista dell’intero documento rimane comunque Twitter, ma l’impronta divulgativa del nuovo sistema ha mire ben più ambiziose.

In un confronto tra vita reale e attività social, l’intento di Twitter dovrebbe essere quello di fornire un’esperienza piacevole e – al contempo – un forma di arricchimento personale, senza incappare in spiacevoli rischi che vanificano gli obiettivi positivi iniziali. Le risorse messe a disposizione dal Safety Center – come sottolinea Patricia Carmes di Global Trust & Safety OutReach – sono sviluppate con lo scopo di guidare gli utenti lungo la propria esperienza all’interno del social dei cinguettii, per poi dimostrare con quali azioni vengano fronteggiate le eventuali violazioni del regolamento.

La piattaforma si suddivide in Strumenti, Policy e Applicazione delle Regole. Nella prima sezione, Strumenti, sono fornite tutte le indicazioni su come mantenere sicuro il proprio account, con un occhio puntato sulle impostazioni della privacy e la protezione dei dati personali. È però nella sezione Policy che Twitter entra specificamente nel merito delle politiche di gestione di contenuti ritenuti violenti o razzisti, con attenzione particolare ai fake account o a quelli dal tenore parodistico.

La sicurezza del Social Network non è però solo virtuale, ma anche fisica, grazie al nuovo sistema di allerta delle forze dell’ordine implementato direttamente sulla piattaforma. I nuovi obiettivi di Twitter, in campo sicurezza, sono apparsi chiari già da inizio 2015, quando si decise di introdurre questo sistema di allerta veloce delle forze dell’ordine. Protezione del profilo, della password e dei contenuti sembrano promuovere Twitter come la nuova corazzata del web. Saremo protetti davvero?